domenica 4 novembre 2012

Troppe autorizzazioni


Troppe autorizzazioni


Un altro costo della politica sono i tempi di autorizzazione per lo svolgimento di attività. Il controllo sistematico e preventivo dei progetti presentati comporta una spesa inutile ed onerosa. I progetti di fattibilità devono essere fatti a regola d’arte  a carico del committente e sotto la responsabilità degli specialisti da questi utilizzati per la corrispondenza alle norme vigenti dell’attività o dell’opera. Il controllo preventivo ritarda la realizzazione di attività o manufatti determinando un costo di improduttività per la collettività oltre che un onere per i controlli “teorici”. I controlli possono essere eseguiti durante la realizzazione dell’opera o lo svolgimento  dell’attività e sono già pagati dal realizzatore del progetto all’atto della presentazione dello stesso. I politici hanno spesso utilizzato la dilazione delle autorizzazioni per ottenere delle illecite contribuzioni per velocizzare le stesse.

SI PROPONE

·         stabilire che tutte le autorizzazioni preventive di tutte le leggi vigenti sono abolite tranne quelle specificate nell’allegato;

·         Che l’interessato dell’avvio dell’opera e o dell’attività ha l’obbligo di comunicarne al comune di competenza il progetto dettagliato e le leggi osservate nella realizzazione dello stesso almeno 10 giorni prima dell’avvio con documentazione informatica certificata e contestualmente paga il costo dei controlli previsti dal comune durante e dopo la sua realizzazione per la sua omologazione che può avvenire entro il primo anno di completamento o utilizzo;

·         Che l’interessato al termine dell’opera  e o ad inizio dell’attività ha l’obbligo di comunicarne al comune di competenza la conclusione o la messa in esercizio con documentazione informatica certificata;

·         Che la conformità alle norme è dichiarata da un professionista abilitato a rilasciarla che risponde in solido di ogni violazione nel progetto e se responsabile della realizzazione della stessa;

·         Che lo stato svolge controlli a campione  durante la realizzazione e controlli sistematici di omologazione a fine realizzazione o ad avvenuta apertura dell’attività o dell’opera;

·         Che qualsiasi opera o attività riscontrata non a norma vigente sia messa a norma entro 30 giorni sospendendone l’uso o esercizio e se questo non possa avvenire si procede alla confisca della stessa che diventa patrimonio del Comune e subentra nella gestione se la chiusura dell’attività comporta danno alla comunità;

·         Il ripristino dei danni, anche successivamente scoperti, causati o riconducibili al manufatto o all’attività sono pagati dai maggiori beneficiari di tali attività o manufatti;

·         Il Sindaco del Comune che agisce contro un’attività e effettua il sequestro senza che ve ne siano gli estremi documentali risarcisce in proprio agli interessati all’opera che ne hanno subito il danno;

la logica è la responsabilità di coloro che iniziano un’attività o un’opera, di coloro che ne certificano la rispondenza alle leggi, del Sindaco per i controlli e per le sanzioni escludendo le dilazioni dei tempi burocratici e le dilazioni dei politici regolari o meno. Assicurando il controllo del territorio e delle attività che vi si svolgono.

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