domenica 4 novembre 2012

Stabilità di Governo con Metodo Elettorale


Stabilità di Governo con Metodo Elettorale


Il sistema elettorale italiano che nelle intenzioni doveva garantire una stabilità di governo:

·         Non assicura stabilità in quanto per ottenere il premio di maggioranza si coalizzano ai soli fini elettorali forze politiche disomogenee che nel giorno per giorno vincolano l’azione di governo e legislativa al risultato politico dei veti incrociati infatti una maggioranza strepitosa è ridotta all’impotenza dalla coalizione paralizzata dai ricatti reciproci;

·         rende estremamente difficile la formazione di altri partiti che possano essere rappresentati in parlamento;

·         impedisce che i legislatori siano scelti dagli elettori facendone dei lacchè delle segreterie di partito;

il meccanismo di iscrizione di una lista elettorale


la dimostrazione che è reso così complesso che anche partiti di dimensione nazionale hanno presentato liste elettorali non regolari quindi difficilmente possono crearsi nuove classi politiche rappresentative non collaudate nella formazione delle liste elettorali infatti lo dimostrano le liste elettorali vincitrici di elezioni regionali risultate irregolari a Roma (lista Polverini) e per la regione Lombardia (lista Formigoni) nel 2010;

SI PROPONE:

che le candidature siano frutto di una elaborazione che presupponga un’attenta selezione dei candidati rendendo ogni candidato:

·         ben noto a tutti i soci

·         indagato e reso trasparente

·         sostenuto per un periodo sufficiente di tempo da un numero sufficiente di soci

perché una lista di candidati possa poi essere presentata ad una competizione elettorale statale occorre:

·         che i partiti producano in permanenza la lista dei candidabili

·         che un candidato rientri nelle lista se vi sono un nr proporzionalmente sufficiente di sostenitori della propria candidatura

·         che gli iscritti ogni dieci giorni possano in modo anonimo dare il proprio sostegno a uno più candidati

·         che le candidature non più sufficientemente sostenute siano cancellate dalla lista

·         che la candidature sia da iscrivere se è presentata con il sostegno di un nr sufficiente di soci

·         che la candidatura non possa essere rifiutata dalla dirigenza se non a norma del proprio statuto

lo sbarramento del 4%


impedisce che sorgano nuove dirigenze politiche non compromesse.

SI PROPONE

·         di non mettere alcun sbarramento ma ridurre almeno ad un terzo degli attuali 941 parlamentari eletti aumentando quindi la rappresentatività di ogni eletto a fronte dei quasi 50 milioni di elettori, il che avrebbe lo stesso effetto dello sbarramento ovvero far confluire i consensi delle minoranze su candidati più largamente rappresentativi senza l’artificiosità della percentuale di sbarramento;

il premio di maggioranza


Nato con l’intento di permettere che una maggioranza relativa acquisisca in parlamento una maggioranza assoluta al fine di sostenere un governo stabile. Questa artificiosità si è dimostrata nei fatti una stortura elettiva neanche efficace ad assicurare una stabilità di governo. Condiziona  partiti molto disomogenei a unirsi ai soli fini elettorali per poi tornare a dividersi in vari gruppi parlamentari in aula.

lo dico IRONICAMENTE … sarebbe molto più stabile il governo se non si facessero eleggere le opposizioni;

SI PROPONE

·         di abolire questa scelleratezza che sovverte il cardine della Democrazia “una testa un voto”;

Selezione dei Candidati …


·         Per escludere che nei partiti si generino oligarchie inamovibili o metodi cooptativi invece di metodi democratici prevedere una obbligatorietà delle primarie tra gli iscritti ai partiti nella proposta di liste elettorali;

·         per permettere agli elettori non iscritti ai partiti di selezionare l’ordine di consenso reale nel paese ai candidati proposti nelle liste prevedere il voto di preferenza;

·         per determinare una maggiore corrispondenza (almeno iniziale) tra intenzioni di voto e intenzioni elettorali prevedere che la forza di rappresentanza di ogni eletto sia esattamente proporzionale ai voti gestiti dai legislatori;

·         per permettere di recuperare i voti persi in candidature non sufficientemente rappresentative nel primo turno prevedere un doppio turo elettorale;

·         per permettere di evitare che i candidati che risulteranno poi non eleggibili spendano eccessivamente per farsi conoscere (moderando i costi della politica) avere nel primo turno una competizione tra candidati in collegi piccoli;

·         per assegnare la forza di rappresentanza che esprimeranno in ogni voto i candidati eletti tutti i candidati eletti nel primo turno (per aver avuto sufficienti preferenze o per i voti trasferiti in gestione dai candidati non eletti) nel secondo turno ricevono dall’intero elettorato e si ha una elezione in un collegio unico plurinominale.

Le Primarie


Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette la selezione dei candidati alla base elettorale infatti difficilmente avvengono primarie per definire la lista elettorale che di fatto sono proposti e selezionati dalle dirigenze dei partiti e risultano, per la maggior parte, la riproposizione dell’oligarchia già eletta nelle tornate elettorali precedenti o vengono scelti volti noti tra i personaggi televisivi

SI PROPONE

·         di prevedere per legge, nel funzionamento dei partiti, l’obbligo di un ricorso a primarie interne degli iscritti per definire le candidature nei singoli seggi e il loro ordine di lista in modo che le loro dirigenze politiche non si comportino come oligarchie inamovibili.;

La Preferenza


Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette la scelta tra i candidati di ogni lista in quanto manca il voto di preferenza. Questo impedisce all’elettore di scegliere effettivamente tra i candidati proposti all’interno di una formazione politica e dà un potere oligarchico inaccettabile alle segreterie di partito di decidere i candidati eletti. Il voto di preferenza fu abolito perché nella sua modalità di espressione permetteva di risalire al singolo elettore con il controllo del voto di scambio fruttando il gioco delle combinazioni di voti nella preferenza multipla

SI PROPONE

·         ripristinare il voto di preferenza unica, o reinserire il voto di preferenza multipla con una modalità in cui le preferenze espresse non possano essere riconducibili al votante;

ad esempio si hanno più schede per la stessa votazione e si può in ogni scheda esprimere la preferenza per un candidato, ogni scheda ha una priorità di preferenza e va messa un un’urna differente, il candidato viene indicato con un numero ottenibile cerchiando le cifre su cinque colonne così che:

·         non sia possibile risalire all’identità dell’elettore

·         l’elettore può graduare le preferenze

·         l’elettore può votare preferenze trasversali di candidati appartenenti a partiti diversi secondo un’ordine soggettivo o anche votare più volte lo stesso candidato in tutti gli ordini di preferenza

·         nel conteggio delle preferenze i candidati che non ricevono sufficienti preferenze nel primo ordine (…  si entra troppo nel tecnico … vedi vari metodi di calcolo delle preferenze) sviluppare a parte i concetti)

I Seggi


Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette nemmeno la certezza dell’elezione degli eleggibili di una lista in proporzione ai voti effettivamente ricevuti, infatti, con il gioco delle candidature della dirigenza in tutti i collegi elettorali e delle liste bloccate, permette all’oligarchia al potere di decidere post voto chi dei votati aventi diritto sarà effettivamente eletto semplicemente scegliendo in quale collegio risultare vincitore e quindi permettere in altri collegi l’elezione di accoliti più graditi ed estromettendo nomi illustri locali ma sgraditi, ovvero una oligarchia che coopta i propri membri e ridicolizza le scelte degli elettori decidendo quale, dei tanti risultati possibili far diventare vero. Anche in questo caso sarebbe facile

SI PROPONE

·          permettere la candidatura in un solo seggio ottenendo così una riduzione delle spese elettorali;

La Legge Porcata


Essenzialmente la legge elettorale attuale si regge su due punti. Il premio di maggioranza (assegnazione di 340 seggi ovvero il 55% del parlamento alla coalizione che ha ottenuto maggiori voti anche se ne riceverebbe dalle urne per esempio il 40%), le liste bloccate (in cui non vi è voto di preferenza e sono le segreterie dei partiti a nominare gli eleggibili), quindi una legge “porcata” come il Ministro leghista  Calderoli (suo principale fautore) ha ammesso, in particolare le liste bloccate sono una presa in giro di tutti gli elettori di qualsiasi partito essi siano sostenitori.

SI PROPONE

… non dico nulla per non essere volgare!

 
PENSIERI ISTANTANEI
Siamo scimmie nude che hanno reso il vestirsi
un’attività più significativa che funzionale.
Antonio CAMPO 2011

 

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