Stabilità di Governo con Metodo Elettorale
Il sistema elettorale italiano che nelle intenzioni
doveva garantire una stabilità di governo:
·
Non assicura stabilità in quanto per ottenere il
premio di maggioranza si coalizzano ai soli fini elettorali forze politiche
disomogenee che nel giorno per giorno vincolano l’azione di governo e
legislativa al risultato politico dei veti incrociati infatti una maggioranza
strepitosa è ridotta all’impotenza dalla coalizione paralizzata dai ricatti
reciproci;
·
rende estremamente difficile la formazione di
altri partiti che possano essere rappresentati in parlamento;
·
impedisce che i legislatori siano scelti dagli
elettori facendone dei lacchè delle segreterie di partito;
il meccanismo di iscrizione di una lista elettorale
la dimostrazione che è reso così complesso che anche
partiti di dimensione nazionale hanno presentato liste elettorali non regolari
quindi difficilmente possono crearsi nuove classi politiche rappresentative non
collaudate nella formazione delle liste elettorali infatti lo dimostrano le liste
elettorali vincitrici di elezioni regionali risultate irregolari a Roma (lista
Polverini) e per la regione Lombardia (lista Formigoni) nel 2010;
SI PROPONE:
che le candidature siano frutto di una elaborazione che
presupponga un’attenta selezione dei candidati rendendo ogni candidato:
·
ben noto a tutti i soci
·
indagato e reso trasparente
·
sostenuto per un periodo sufficiente di tempo da
un numero sufficiente di soci
perché una lista di candidati possa poi essere presentata
ad una competizione elettorale statale occorre:
·
che i partiti producano in permanenza la lista
dei candidabili
·
che un candidato rientri nelle lista se vi sono
un nr proporzionalmente sufficiente di sostenitori della propria candidatura
·
che gli iscritti ogni dieci giorni possano in
modo anonimo dare il proprio sostegno a uno più candidati
·
che le candidature non più sufficientemente
sostenute siano cancellate dalla lista
·
che la candidature sia da iscrivere se è
presentata con il sostegno di un nr sufficiente di soci
·
che la candidatura non possa essere rifiutata
dalla dirigenza se non a norma del proprio statuto
lo sbarramento del 4%
impedisce che sorgano nuove dirigenze politiche non
compromesse.
SI PROPONE
·
di non mettere alcun sbarramento ma ridurre
almeno ad un terzo degli attuali 941 parlamentari eletti aumentando quindi la
rappresentatività di ogni eletto a fronte dei quasi 50 milioni di elettori, il
che avrebbe lo stesso effetto dello sbarramento ovvero far confluire i consensi
delle minoranze su candidati più largamente rappresentativi senza
l’artificiosità della percentuale di sbarramento;
il premio di maggioranza
Nato con l’intento di permettere che una maggioranza
relativa acquisisca in parlamento una maggioranza assoluta al fine di sostenere
un governo stabile. Questa artificiosità si è dimostrata nei fatti una stortura
elettiva neanche efficace ad assicurare una stabilità di governo. Condiziona partiti molto disomogenei a unirsi ai soli
fini elettorali per poi tornare a dividersi in vari gruppi parlamentari in aula.
lo dico IRONICAMENTE … sarebbe molto più stabile il
governo se non si facessero eleggere le opposizioni;
SI PROPONE
·
di abolire questa scelleratezza che sovverte il
cardine della Democrazia “una testa un voto”;
Selezione dei Candidati …
·
Per escludere che nei partiti si generino
oligarchie inamovibili o metodi cooptativi invece di metodi democratici
prevedere una obbligatorietà delle primarie tra gli iscritti ai partiti nella
proposta di liste elettorali;
·
per permettere agli elettori non iscritti ai
partiti di selezionare l’ordine di consenso reale nel paese ai candidati
proposti nelle liste prevedere il voto di preferenza;
·
per determinare una maggiore corrispondenza
(almeno iniziale) tra intenzioni di voto e intenzioni elettorali prevedere che la
forza di rappresentanza di ogni eletto sia esattamente proporzionale ai voti
gestiti dai legislatori;
·
per permettere di recuperare i voti persi in
candidature non sufficientemente rappresentative nel primo turno prevedere un
doppio turo elettorale;
·
per permettere di evitare che i candidati che
risulteranno poi non eleggibili spendano eccessivamente per farsi conoscere
(moderando i costi della politica) avere nel primo turno una competizione tra
candidati in collegi piccoli;
·
per assegnare la forza di rappresentanza che
esprimeranno in ogni voto i candidati eletti tutti i candidati eletti nel primo
turno (per aver avuto sufficienti preferenze o per i voti trasferiti in
gestione dai candidati non eletti) nel secondo turno ricevono dall’intero
elettorato e si ha una elezione in un collegio unico plurinominale.
Le Primarie
Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette
la selezione dei candidati alla base elettorale infatti difficilmente avvengono
primarie per definire la lista elettorale che di fatto sono proposti e
selezionati dalle dirigenze dei partiti e risultano, per la maggior parte, la
riproposizione dell’oligarchia già eletta nelle tornate elettorali precedenti o
vengono scelti volti noti tra i personaggi televisivi
SI PROPONE
·
di prevedere per legge, nel funzionamento dei
partiti, l’obbligo di un ricorso a primarie interne degli iscritti per definire
le candidature nei singoli seggi e il loro ordine di lista in modo che le loro
dirigenze politiche non si comportino come oligarchie inamovibili.;
La Preferenza
Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette
la scelta tra i candidati di ogni lista in quanto manca il voto di preferenza. Questo
impedisce all’elettore di scegliere effettivamente tra i candidati proposti
all’interno di una formazione politica e dà un potere oligarchico inaccettabile
alle segreterie di partito di decidere i candidati eletti. Il voto di
preferenza fu abolito perché nella sua modalità di espressione permetteva di
risalire al singolo elettore con il controllo del voto di scambio fruttando il
gioco delle combinazioni di voti nella preferenza multipla
SI PROPONE
·
ripristinare il voto di preferenza unica, o reinserire
il voto di preferenza multipla con una modalità in cui le preferenze espresse
non possano essere riconducibili al votante;
ad esempio si hanno più schede per la stessa votazione e
si può in ogni scheda esprimere la preferenza per un candidato, ogni scheda ha
una priorità di preferenza e va messa un un’urna differente, il candidato viene
indicato con un numero ottenibile cerchiando le cifre su cinque colonne così
che:
·
non sia possibile risalire all’identità
dell’elettore
·
l’elettore può graduare le preferenze
·
l’elettore può votare preferenze trasversali di
candidati appartenenti a partiti diversi secondo un’ordine soggettivo o anche votare
più volte lo stesso candidato in tutti gli ordini di preferenza
·
nel conteggio delle preferenze i candidati che
non ricevono sufficienti preferenze nel primo ordine (… si entra troppo nel tecnico … vedi vari metodi
di calcolo delle preferenze) sviluppare a parte i concetti)
I Seggi
Il sistema elettorale italiano, attualmente, non permette
nemmeno la certezza dell’elezione degli eleggibili di una lista in proporzione
ai voti effettivamente ricevuti, infatti, con il gioco delle candidature della
dirigenza in tutti i collegi elettorali e delle liste bloccate, permette
all’oligarchia al potere di decidere post voto chi dei votati aventi diritto
sarà effettivamente eletto semplicemente scegliendo in quale collegio risultare
vincitore e quindi permettere in altri collegi l’elezione di accoliti più
graditi ed estromettendo nomi illustri locali ma sgraditi, ovvero una
oligarchia che coopta i propri membri e ridicolizza le scelte degli elettori
decidendo quale, dei tanti risultati possibili far diventare vero. Anche in
questo caso sarebbe facile
SI PROPONE
·
permettere la candidatura in un solo seggio
ottenendo così una riduzione delle spese elettorali;
La Legge Porcata
Essenzialmente la legge elettorale attuale si regge su
due punti. Il premio di maggioranza (assegnazione di 340 seggi ovvero il 55%
del parlamento alla coalizione che ha ottenuto maggiori voti anche se ne
riceverebbe dalle urne per esempio il 40%), le liste bloccate (in cui non vi è
voto di preferenza e sono le segreterie dei partiti a nominare gli eleggibili),
quindi una legge “porcata” come il Ministro leghista Calderoli (suo principale fautore) ha
ammesso, in particolare le liste bloccate sono una presa in giro di tutti gli
elettori di qualsiasi partito essi siano sostenitori.
SI PROPONE
… non dico nulla per non essere volgare!
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PENSIERI ISTANTANEI
Siamo
scimmie nude che hanno reso il vestirsi
un’attività
più significativa che funzionale.
Antonio
CAMPO 2011
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