domenica 4 novembre 2012

IL GOVERNO E LA GOVERNABILITA’


IL GOVERNO E LA GOVERNABILITA’


Per scegliere a quale tipo di governo affidarsi è necessario conoscere la natura e le degenerazioni delle varie forme di governo sperimentate.

La natura del governare


Governare vuol dire imporre … dettare la volontà prevalente o dominante.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La solitudine è un baratro che impedisce l’incontro di persone e persino di se stessi.
Il solitario è chi ama gli spazi liberi tra la folla dove incontrare se stesso in se o negli altri.
Antonio CAMPO 2012
 

Per governare occorre avere la forza di imporre il proprio volere. In ciò è la natura coercitiva dello Stato. L’autorità dello Stato è essenzialmente la capacità di imporre il proprio volere anche a chi non è d’accordo. Con l’autorità dello Stato si può imporre la volontà di molti o la volontà di pochi.

Il potere del Governo è nella sua capacità di mettere in atto un ricatto efficace che consiste nel poter rendere sconveniente la disobbedienza e conveniente l’obbedienza alle regole dello Stato. Premio e punizione, carota e manganello. La differenza tra una dittatura assoluta e una dittatura limitata sono le regole che limitano l’arbitrio a chi governa stabilite esternamente alla sua volontà e la possibilità effettiva dei governati di influire sull’azione del governo senza ricorrere alla violenza.

In democrazia chi è governato pone dei limiti all’arbitrio e all’azione di chi governa per cui sono ritenuti legittime anche imposizioni contrarie alla volontà maggioritaria se rientrano nelle facoltà previste a certe condizioni e con certi limiti a chi governa.

Il Governo può governare perché temuto o perché ha il consenso.

Chi governa perché temuto è un tiranno, chi governa perché ha il consenso dei più è un dittatore.

Il Governo per timore è una tirannide. E la tirannide e il predominio della volontà e la tutela degli interessi di pochi sui molti, ma è anche tirannide il predominio della volontà e la tutela degli interessi di molti (masse) sui pochi (minoranze).

Il tiranno non lo è soltanto perché fa il proprio interesse contro la volontà dei più lo è anche se ha il consenso spontaneo di tutti e fa il bene di tutti quando di questi nessuno ha la facoltà legittima di togliergli il potere di governare anche se si formasse una maggioranza contraria. In questo caso si ha un dittatore assoluto illuminato.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Per la maggioranza il tiranno è chi detiene il potere e
non sia possibile toglierglielo se non con la forza.
Le divinità, per chi ha fede, sono tiranni illuminati ai quali è bello sottostare.
Antonio CAMPO 2012
 

 
Il consenso spontaneo ad un Governo può essere dato per convinzione o per necessità.

Il consenso per necessità lo si da quando, in balia instabilità politica, di recessione economica, calamità naturali, guerre, ci si affida a qualcuno purché sia determinato e determinante consapevoli che ogni ritardo decisionale della politica nell’azione del governo, dovuto alla ricerca del compromesso e del punto di mediazione, può essere fatale o drammatico per tutti. Si ha in questo caso una dittatura per consenso in quanto la faticosa ricerca del consenso su questioni divergenti è percepita come momentaneamente pericolosa … più pericolosa della dittatura fiduciaria. Gli elettori decidono volontariamente di sospendere la propria azione di critica democratica e si affidano ad un dittatore a tempo. (ciò è accettabile per un democratico se il tempo dato è breve, definito e non dilazionabile, terminato anzitempo al raggiungimento di una sufficiente sicurezza)

Concetto di dittatura


Chiunque governi avendo dei limiti giuridici esterni alla sua volontà e con la necessità di avere una forma di consenso sufficiente è un dittatore.

Il dittatore a differenza del tiranno trova nella legge e in altri i propri limiti.

Il dittatore non diventa un tiranno per il periodo di tempo in cui mantiene la legittimazione dal consenso che lo legittima e rispetta le regole sociali che ne definiscono i limiti della sua azione.

Possiamo quindi avere:

·         Il dittatore populista che trova i propri limiti nella legge costituzionale e nella “volontà popolare” la legittimazione delle proprie azioni

·         Il dittatore parlamentare che trova i propri limiti nella legge costituzionale e la legittimazione delle proprie azioni nel sostegno della maggioranza dei legislatori

·         Il dittatore presidenziale che trova i propri limiti nella legge costituzionale e  la sua legittimità nel sostegno del Parlamento e del Presidente

·         Il dittatore sinergico che trova i propri limiti nella legge costituzionale e la legittimazione delle proprie azioni nel sostegno della maggioranza dei legislatori e alternativamente della rappresentanza deliberativa degli elettori

Forme di governo che si fondano sul consenso della maggioranza


Ragioniamo solo sulle forme di governo che si fondano sul consenso della maggioranza diretta o indiretta degli elettori.

Si considerano gli aspetti:

·         di tenuta di consenso maggioritario ovvero della capacità di prendere decisioni difficili mantenendo il consenso sufficiente;

·         di autonomia di governabilità ovvero della capacità di prendere decisioni anche impopolari per un tempo dato sufficiente a farne valutare gli effetti ma breve perché possa prevalere la volontà maggioritaria per l’azione di governo o per la sua sostituzione;

·         Di sostegno legislativo ovvero dal rapporto collaborativo e dialettico tra il potere legislativo e il Governo.

Aspetto della tenuta di consenso maggioritario


è la sensibilità alla perdita di consenso di un Governo.

Se il Governo fonda la sua legittimità ad imporre la sua volontà in funzione di un sostegno permanente della maggioranza degli elettori è una banalità in democrazia che però pone il problema del populismo.

La degenerazione di tale assunto è il populismo, ovvero, l’inseguimento della volontà della maggioranza anche quando tale osservanza può portare dei danni gravi per il paese. Spesso la maggioranza si forma sulla saldatura politica di veti incrociati di pensieri politici minoritari che pur conquistando così una maggioranza tecnica di fatto fanno sopravvivere un governo che è incapace di prendere provvedimenti incisivi.

Aspetto della autonomia di governabilità


Al Governo occorre potersi staccare dal consenso della maggioranza per un periodo sufficiente a fare apprezzare i risultati dei provvedimenti, anche impopolari presi. Mo non potersi staccare da tale consenso per più di un tempo dato e dalle leggi di principio e d’indirizzo approvate dai Legislatori.

Aspetto del sostegno legislativo


se il Governo ha una forte capacità regolativa in applicazione dei principi, criteri e indicazione d’obbiettivi dati dalla legge ha comunque bisogno che la maggioranza dei legislatori gli fornisca le leggi in base alla quale la sua azione regolativa e decisionale sia più efficace al mutare dei contesti storici in cui opera. Questo sostegno lo deve poter acquisire anche con maggioranze relative nei casi in cui ricorrano la necessità e l’urgenza e una paralisi legislativa produrrebbe danni gravi.


Oclocrazia o Populismo Totalitarismo


Il Governo che per essere legittimato a governare deve avere il consenso effettivo, continuo e diretto, degli elettori è un governo Populista Totalitario.

tenuta di consenso maggioritario


Il Governo che per essere legittimato a governare deve avere il consenso effettivo, continuo e diretto, degli elettori è di difficile realizzazione in quanto è dispendiosissimo. La misura oggettiva del consenso in un censimento continuo del sostegno di milioni di elettori al Governo è raramente attuabile. Di fatto, il consenso effettivo, misurabile e continuo, al Governo è stato realizzato solo in piccole comunità di poche migliaia di elettori in cui si possono agevolmente creare le condizioni per poter affrontare un dibattito e per trovare il punto di mediazione nel sostenere l’azione del Governo.

autonomia di governabilità


Questa forma di Governo è una “oclocrazia” ovvero una forma di governo in cui le decisioni di chi governa sono fortemente e continuamente influenzate dalle opinioni prevalenti delle masse. Questa forma di Governo si chiama anche dittatura delle masse.

 
PENSIERI ISTANTANEI
L’ovazione della massa spegne ogni ragione ed ogni ragionamento.
Antonio CAMPO 2012
 

 

 Quando vi sono milioni di elettori, più realisticamente, il Governo dimostra il sostegno alla sua azione dalla rappresentazione della volontà delle masse tramite sistemi che rendono visibile il consenso in modo plateale. Parate manifestazioni di massa. Le masse si unificano facilmente sull’onda emozionale e sono facilmente vittima della demagogia del populismo e della propaganda.

Un Governo che basa la sua forza sulle masse che lo sostengono in modo emozionale può trascinarle in avventure disastrose o può essere trascinato dalle masse a scelte irrazionali e dannose per tutti ma non può mai farsi abbandonare dal consenso delle masse pena l’immediata delegittimazione. Ma in essenza non sono le masse che decidono quanto chi riesce a darne la rappresentazione.

sostegno legislativo


quando le leggi le fanno direttamente gli elettori il sostegno al governo si traduce in approvazione delle leggi richieste dallo stesso.

Un democratico può esserne inizialmente attratto dall’apparente realizzazione del principio di governo del popolo sul popolo ma se ne allontana immediatamente in quanto le masse difficilmente riescono ad elaborare punti di mediazione e più facilmente divengono tirannie per ogni minoranza … e per un democratico anche le maggioranze non possono arrogarsi il diritto di tiranneggiare le minoranze.

La degenerazione più ricorrente e quasi sistematica è la mancanza di competenza di quanto si sta trattando da parte dei votanti comuni e la mancanza di poter affrontare un dibattito sufficiente prima di prendere una decisione. Questo stato di “ignoranza” mette la maggioranza dei votanti nella condizione di affidarsi a chi fa il discorso più emozionante e suggestivo rispetto a chi utilizza logica e fatti difficilmente apprezzate dai più.

Certamente si possono costituire degli argini all’arbitrio delle maggioranze come la legge Costituzionale e la Corte Costituzionale ma queste possono essere facilmente spazzate via da una maggioranza abbastanza ampia e decisa ad avere un predominio culturale e politico incontrastato.

Questo governo a presa diretta non ha crisi di governabilità se non nel caso di superamenti di fazioni sempre più radicali fino allo stremo del paese portato agli eccessi.

La legislazione diretta e populista spesso genera dei dittatori che meglio interpretano la voglia di semplificazione e di personificazione più congeniale alle folle che ad un’oligarchia di politici professionisti.

Democrazia Parlamentare


Il Governo che per essere legittimato a governare ha la necessità di un consenso continuo dei Legislatori eletti genera la forma di Governo Parlamentare.

tenuta di consenso maggioritario


Questa forma di Governo impedisce a chi governa di essere un tiranno in quanto viene assicurato un continuo controllo esterno all’azione e alla legittimità del Governo. Il controllo della maggioranza dei legislatori fa agire il Governo come un dittatore della maggioranza dei rappresentanti eletti. In questo vi è un parallelo con il governo diretto delle masse ma vi è la distinzione nella capacità degli elettori coinvolti di prendere delle decisioni informate, infatti, mentre in tutto l’elettorato vi è solo una piccola percentuale che s’interessa di politica e dei temi trattati dalla stessa e quindi la maggioranza prende decisioni prevalentemente emotive i fiduciarie nel caso della democrazia rappresentativa il livello di competenza dei legislatori è notevolmente più alto. Ciò permette a questi delegati di cogliere meglio la necessità del trovare il punto di mediazione che allarghi la base del consenso agli atti del governo e delle conseguenze meno evidenti di alcune decisioni politiche.

La sostituzione di tutti con una piccola parte, portatrice delle opinioni prevalenti, permette di ricreare quel contesto di dibattito e di ricerca della sintesi che vigeva nelle democrazie dirette di poche migliaia di elettori. Ma sposta alla maggioranza dei Legislatori eletti il problema della dittatura della maggioranza.

I Legislatori in questo caso sono dei dittatori se non sono sottoposti con una certa frequenza al rinnovo di fiducia degli elettori. Se il giudizio degli elettori sugli eletti avviene ogni cinque anni e se gli elettori non hanno modo di influenzare decisamente i legislatori la loro dittatura è effettiva ed è vicina alla tirannia.

autonomia di governabilità


Si osserva che il Governo parlamentare spesso genera delle crisi di governabilità dovuta al prevalere della politica di contrapposizione alla politica deliberativa e di convergenza. Questo determina periodi di difficile governabilità o di paralisi dell’azione di governo tale da far aggravare i problemi del paese.

La degenerazione di questo sistema è nell’ingovernabilità o nella creazione di una casta politica che simula una contrapposizione dialettica su vari temi ma di fatto consolida sempre più i propri privilegi e la propria inamovibilità. Il Governo tende a non pregiudicare di fatto l’equilibrio consociativo che si crea tra la casta dei politici professionalizzati e questo lo posta a prendere misure blande e solo di facciata.

sostegno legislativo


la media statistica dimostra che, nel sistema rappresentativo, l’adesione della maggioranza dei legislatori è sempre massima nei primi sei mesi di governo e poi va diminuendo. Nei primi sei mesi avvengono alcuni dei cambiamenti più incisivi promessi in campagna elettorale dalle forze che sostengono il Governo poi la gestione si fa sempre più opaca senza che le richieste della pubblica opinione possano scuotere il torpore del Governo causato dai eti incrociati delle fazioni sostenitrici del governo.

Un correttivo dovrebbe creare un’autonomia d’azione del Governo dalle forze che lo sostengono per il primo anno per poi tornare ad essere soggetto al rapporto fiduciario quando i risultati dell’azione anche impopolare del governo si possono valutare in concreto.

Repubblica Presidenziale


Questa forma è comunemente conosciuta come Repubblica Presidenziale in cui sia il potere legislativo che il governo sono eletti separatamente dagli stessi elettori concretizza la netta divisione dei poteri ed al corpo governativo viene assegnato un tempo dato con il contraddittorio del corpo legislativo. Di fatto due dittature che collaborano o si annullano reciprocamente.

tenuta di consenso maggioritario


Nella Repubblica Presidenziale può crearsi sia la situazione di stallo istituzionale ed ingovernabilità sia la saldatura d’interessi tra maggioranza parlamentare e governo ed in queste ipotesi gli elettori sono impotenti e sotto una dittatura inefficace o sono impotenti sotto una dittatura inarrestabile per tutta la durata della legislatura. L’elettorato è sullo sfondo della rappresentazione democratica. Il controllo sul Governo dei Legislatori è basato sull’agevolazione o ostruzionismo nella legislazione necessaria all’azione incisiva del Governo e ad un controllo ispettivo sulla legittimità delle azioni del Governo. Il Governo non è sostituibile e di fatto è un dittatore, pur limitato, inamovibile per un tempo dato. Così come possono essere volutamente ostruzionistici i legislatori causando periodi di scarsa governabilità.

autonomia di governabilità


il Governo può adottare, con la legislazione vigente, una serie di provvedimenti di propria competenza pur non condivisi dalla maggioranza prevalente tra i legislatori ma non può essere rimosso e può essere fermato solo modificando in senso restrittivo o con diversa intenzionalità la legge vigente ma questo può avvenire con i tempi necessari alla legislazione.

sostegno legislativo


il sostegno al Governo Presidenziale non è garantito se non  vi è un congiunto voto maggioritario sia al Governo che ai Legislatori.


Semipresidenzialismo o del Cancellierato


La forma del Semipresidenzialismo o del Cancellierato crea un terzo dittatore che ha come obbiettivo esistenziale sbloccare il sistema nei casi di stallo e d’ingovernabilità. Il Presidente decide se rinnovare i legislatori anzitempo o il governo determinando una soluzione che ridà potere di scelta agli elettori. Il problema non si risolve se il Presidente trova utile non sbloccare la situazione di stallo facendo sopravvivere dei rapporti di forza appena sufficienti al governo dell’immediato.

Fonte Wikipedia

“Questa forma di governo è caratterizzata dai seguenti punti:

·         l'elezione del Presidente della Repubblica avviene con voto popolare distinto ed autonomo rispetto a quello del parlamento;

·         il potere esecutivo è condiviso con il Primo Ministro che però può essere scelto e revocato dal capo di Stato;

·         Il primo ministro ed il governo possono essere sfiduciati dal parlamento e revocati dal presidente; quest'ultimo non è ovviamente sfiduciabile

·         lo scioglimento del parlamento da parte del Presidente della Repubblica avviene nei limiti costituzionali.

La degenerazione più comune è che il Presidente utilizzi il proprio potere in modo non controllabile infatti non è rimovibile anzitempo e quindi le Repubbliche Semipresidenziali storiche ne hanno largamente ridotto i poteri.

tenuta di consenso maggioritario


nel Semipresidenzialismo o del Cancellierato il consenso maggioritario è assicurato dalla gestione degli stalli dovuti ai veti incrociati delle forze maggioritarie da parte del Presidente

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