domenica 4 novembre 2012

EGUAGLIANZA POLITICA – IL VOTO


EGUAGLIANZA POLITICA – IL VOTO


Bisogna determinare l’importanza della parità di valore attribuita al voto di ogni elettore e al criterio decisionale basato sulla decisione a maggioranza (assoluta, qualificata o relativa). Se questa parità è essenziale allora non deve esserci distorsione pena la degenerazione del metodo democratico. Decidere che la parità non è essenziale allora o il processo decisionale democratico si basa sulla competenza e quindi si ottiene una tecnocrazia o si basa sull’apporto economico ed abbiamo una plutocrazia o si basa sull’approssimazione e sul caso e quindi otteniamo una …”BOIATA PAZZESCA!” come direbbe il personaggio Fracchia del noto comico Paolo Villaggio.

Attualmente nelle democrazie reali di tutto il pianeta abbiamo la ”BOIATA PAZZESCA!”

Un Voto rappresentato - un Elettore a peso variabile


Il problema del dover distinguere il peso del voto espresso dall’elettore da quello espresso dall’eletto è da porre non per un semplice purismo intellettuale ritengo che in Democrazia esso è sostanziale e cerco di dimostrarlo. In Democrazia il voto di una persona molto importante e intelligente vale quanto il voto di un pezzente deficiente infatti essi hanno la stessa dignità decisionale per quanto riguarda le scelte politiche effettuate con il metodo democratico.

Un tradimento del principio della parità del voto in tutti i paesi democratici

Il sistema elettorale di tutti i paesi democratici, sistematicamente, non assicura che il voto di ogni elettore valga quanto il voto di qualsiasi altro elettore. In tutti i paesi del mondo, i legislatori eletti pur avendo ottenuto quantità di voti diversi si ritrovano, in sede legislativa, ad avere una forza di voto uguale a tutti gli altri eletti. Questa uguaglianza tra gli eletti non è l’affermazione del principio una testa un voto perché questo principio ha senso solo per i voti di una Democrazia diretta mentre nella Democrazia indiretta il valore di rappresentanza di ogni eletto dovrebbe essere correttamente dato dal numero di consensi in voti degli elettori che gli hanno dato il mandato.

Il sistema non stabilisce differenze di peso del voto tra gli eletti, non valgono le differenze dei voti delegati ad ognuno di essi così che il voto di delega di un eletto da 100 elettori diviene proporzionalmente più forte del voto di delega per altri elettori rappresentati da un eletto che ha ricevuto 150 voti. Bisogna che vi sia un correttivo a questa distorsione, che se sottovalutata in alcuni casi genera che per il gioco delle combinazioni elettorali che una minoranza nel paese ottiene la maggioranza dei rappresentanti eletti;

Altra cosa grave è che nessun elettore dovrebbe essere escluso dalle decisioni legislative, però di fatto, alcuni possono essere esclusi dalle decisioni legislative infatti nel caso di elezioni a turno unico o con i sistemi maggioritari a collegio unico alcuni elettori dando il voto per un loro rappresentate che non ha raggiunto i voti utili alla sua elezione si trovano a non essere  affatto rappresentati.

Il voto di molti elettori viene di fatto cancellato.

Nei paesi in cui si vota con il sistema maggioritario vi è un azzeramento politico di quasi la metà degli elettori e questo lo si percepisce come normale per assuefazione ma di normale non ha nulla semplicemente è un livello di Democrazia di voto da roulette russa.

Il premio di maggioranza, dato alle coalizioni di sigle partitiche, è una cosa indegna e generatrice di distorsioni senza peraltro assicurare la governabilità. Quindi una cosa indegna ed inefficiente … “non solo un brutto processo … ma anche un doppio funerale!”;

La rappresentanza indiretta è un ripiego necessario ma l’approssimazione nel peso della rappresentanza è un azzardo.

Si potrebbe obbiettare che a fronte di variabili quali “la complicazione di calcolo dei voti degli eletti” o “la difficile gestione nel caso di voto segreto”  o “i legislatori assenti e non votanti perche impossibilitati” oppure anche “i non votanti o schede nulle durante le elezioni” ed anche “i brogli elettorali” renderebbero trascurabile l’esatta rispondenza del “peso del voto” di ogni eletto, però ad una tale minimizzazione si può rispondere che in Democrazia la differenza di un voto è determinante per l’approvazione di una risoluzione come per la tenuta di un governo o per la sua caduta e quindi diventa prioritario considerare tutti i voti rappresentati piuttosto che alterarne il valore di risoluzione democratica per pigrizia o per approssimazione.

Il sostegno che gli elettori danno agli eletti muta con il tempo ma una foto sfocata non rende più chiara la storia

Altra obbiezione è che durante il mandato legislativo molti elettori nuovi si accrediteranno e molti moriranno o perderanno il credito e che quindi quel portafoglio di voti non corrisponderà più alla realtà. È vero … e se fosse logisticamente ed economicamente possibile farei riassegnare periodicamente la delega dei voti degli elettori agli eletti in carica … ma al momento mi sembra un’ipotesi troppo complessa e costosa per potersi realizzare. (questa ipotesi è però da tenere in considerazione quando sarà reso possibile dalla tecnologia che ogni elettore possa dare istantaneamente e con la massima sicurezza il proprio voto di delega alla classe legislativa vigente).

In ultimo non dovrebbe essere permesso che pochi legislatori eletti abbiano disponibili la gran parte dei voti degli elettori in quanto contravverrebbe al principio democratico della non concentrazione in poche mani del potere … ed il voto è un potere formidabile nel metodo decisionale democratico.

SI PROPONE

·         di assegnare la forza di rappresentanza che esprimeranno in ogni voto i candidati eletti tutti i candidati eletti nel primo turno (per aver avuto sufficienti preferenze o per i voti trasferiti in gestione dai candidati non eletti) equivalente ai voti ricevuti nel secondo turno dall’intero elettorato in una elezione in un collegio unico plurinominale;

·         Nessun eletto possa gestire più del 2% dei voti dell’elettorato attivo (se qualche eletto dovesse trovarsi a gestire più del 2% dovrà cedere i voti in eccesso ad altri eletti);

·         Un eletto che dovesse dimettersi o morire il suo portafoglio di voti verrebbe assegnato secondo le sue volontà testamentarie segrete o in assenza di queste divisi equamente tra gli eletti del suo gruppo parlamentare senza che nessun parlamentare superi la rappresentanza del 2% dei voti validi;

Voto segreto dei Legislatori eletti e sorteggio finale


Altra considerazione è che i rappresentanti non dovrebbero mai utilizzare il voto segreto in quanto dovrebbero sempre rendere conto agli elettori degli atti compiuti. Il voto segreto invece potrebbe essere ammissibile nel caso di elezione di persone, in tale caso, per l’eletto, il non sapere chi effettivamente gli ha dato il voto non crea obblighi di gratitudine e toglie potere di ricatto alle segreterie di partito;

SI PROPONE

·         Il voto segreto solo per l’elezione di persone, e solo in questo caso il voto di ogni Legislatore vale lo stesso peso.

·         Sarei propenso, in caso di nomine politiche, a scegliere con un sistema a designazione casuale degli incarichi effettuato tra una rosa minima di sei candidature indicate dai partiti in cui la metà è riservata alle opposizioni poi vi è una votazione segreta che elimina i due candidati meno votati e in ultimo si estrae a sorteggio.

Voto degli Elettori


Sul voto degli elettori mi soffermerò a lungo. Rifletto … l’essenza della Democrazia è che il metodo per prendere le decisioni è basato essenzialmente sulla votazione finale. Per arrivare alla votazione vi è il dibattito e la valutazione di ogni alternativa proposta, il tentativo di trovare soluzioni di compromesso che accontentino il maggior numero di votanti, ma alla fine vi è il voto e anche un solo voto di differenza è decisivo.

Alcuni esempi:

·         Nel primo caso abbiamo 3 persone, 2 sono per la soluzione A e vincono con uno scarto di una persona che in percentuale è il  33% dei votanti;

·         nel secondo caso vi sono 100 persone 51 votano la soluzione A, lo scarto è sempre di una persona ma lo scarto in percentuale è il 2% dei votanti.

·         Se avessimo un miliardo di persone un voto di differenza sarebbe sempre decisivo.

Un voto è tanto più prezioso quanto minore è la differenza tra i sostenitori di alternative tanto che il compromesso maggiore lo spuntano a loro favore le minoranze risolutive. Spesso una minoranza determinante ha la stessa forza politica di una maggioranza insufficiente. Alla fine si conta e conta chi ha un voto di più. In Democrazia contare i voti e votare è una cosa molto seria … addirittura essenziale.

Il Voto della Costituzione Italiana


l’articolo 48 della Costituzione Italiana tutela il diritto del voto

Il voto ha le seguenti caratteristiche:

·         è universale: è un diritto di tutte le persone maggiorenni con cittadinanza italiana;

·         è eguale: non ci sono voti che valgano più di altri, ogni voto ha lo stesso valore e concorre nello stesso modo alla formazione della volontà popolare, da chiunque sia espresso;

·         è personale: l’unico modo per votare è quello di recarsi personalmente al seggio e di segnare sul la scheda la propria scelta;

·         è libero: ad ogni elettore deve essere concessa la facoltà di attribuire il proprio voto a chi ritenga più meritevole della sua fiducia, senza alcuna imposizione da parte di altri;

·         è segreto: proprio per tutelare la libertà del voto e per proteggere l’elettore da possibili pressioni esterne.

·         è un “dovere civico” ma non è anche un “obbligo”: ciò vuol dire che nessuno può essere impedito di votare ma non può essere costretto a recarsi alle urne per votare.

·         è esercitabile a scadenze predeterminate: ogni elettore sarà chiamato a esercitare il proprio diritto di voto periodicamente e non sono ammesse dilazioni di tempo;

·         è un atto di delega: si vota per eleggere un Legislatore o un amministratore;

·         è un atto legislativo: si vota per approvare una legge o per modificarla o per cancellarla;

·         da diritto ad essere eletti: come previsto dall’51 della Costituzione, tutti i cittadini hanno il diritto di eleggere attraverso il voto i propri rappresentanti e contemporaneamente il diritto di avere cariche pubbliche e uffici pubblici in condizioni di eguaglianza secondo i requisiti previsti dalla legge;

·         da diritto di parola: in tutte le sedi istituzionali il cittadino individualmente o in forma collettiva può porre quesiti o sottoporre questioni personali o di interesse collettivo e nei tempi e modi previsti riceve risposta;

·         da diritto a presentare proposte di legge: nei modi prescritti le proposte di legge di iniziativa popolare sono sottoposte al parlamento che le deve prendere in considerazione;

dopo il breve riepilogo di cosa significhi per la carta costituzionale italiana il voto dei propri cittadini osserviamo i pericoli che corre il diritto al voto dell’elettore.

La tutela del Voto degli Elettori


In Democrazia l’elettore è un elemento debole che deve essere tutelato da pressioni politiche indebite. Nella storia le pressioni che può subire un elettore sono:

·         l’esclusione: fare in modo che l’elettore non possa esercitare il proprio diritto di voto (non indire elezioni al termine di un mandato o di una scadenza prevista da legge; non dare notizia della votazione o darla tardiva; creare ostacoli burocratici quali la non distribuzione della tessera di voto o di mancato rinnovo dei documenti di riconoscimento; impedire fisicamente che l’elettore possa raggiungere il seggio elettorale) (presuppone che chi deve organizzare le elezioni ha il completo controllo delle istituzioni e dei mezzi d’informazione e pone in essere comportamenti ostruzionistici in quanto teme e non accetta una sconfitta elettorale)

·         il ricatto: fare in modo che se l’elettore va a votare o voti in modo diverso dalle intenzioni di chi mette in atto il ricatto lo possa danneggiare (rendendo pubblici fatti compromettenti ma privati; minacciando di far boicottare l’attività commerciale; minacciando il mancato rinnovo del contratto di lavoro) (presuppone che il ricattatore possa controllare il comportamento di voto del ricattato)

·         la corruzione: fare in modo che l’elettore che assicura il voto ottenga dei benefici non dovuti (soldi; assunzione con raccomandazione; azioni amministrative che danno valore a possedimenti o attività) (presuppone che il corruttore possa controllare il comportamento di voto del ricattato)

·         l’intimidazione: fare in modo che l’elettore abbia paura di una ritorsione fisica vera o presunta (non si presenti al voto; voti diversamente dalle proprie convinzioni temendo che il suo voto sia riconoscibile) (presuppone che l’intimidatore possa controllare il comportamento di voto dell’intimidito o lo faccia credere)

·         la falsificazione: fare in modo che il voto dell’elettore sia modificato(assegnazione delle schede bianche; annullamento di voti validi; sostituzione delle schede; abrasione o decolorazione del segno di voto; registrazione di un voto diverso da quello letto; comunicazione di totali diversi da quelli conteggiati) (presuppone che il falsificatore possa intervenire sul voto espresso o sulla trasmissione dei risultati)

·         il condizionamento: fare in modo che l’elettore pensi che dalle urne uscirà un certo  risultato per indurre a dare un voto utile invece del voto più rappresentativo dell’elettore (diffusione di sondaggi di voto;

·         la turbativa di voto:  fare in modo che il voto uscito dalle elezioni sia delegittimato in quanto si adombrano brogli nelle urne (diffusione di sospetti; dichiarazioni di sicura vittoria o di brogli) (presuppone che chi diffonde i sospetti ha il controllo sufficiente dei mezzi d’informazione e pone in essere comportamenti propagandistici tesi a delegittimare i competitori politici in quanto teme e non accetta una sconfitta elettorale)

·         la mancanza di alternative effettive: fare in modo che l’elettore non possa scegliere che candidati obbedienti ad una parte politica o ad una CASTA (proporre solo di candidati remissivi) (presuppone che chi organizza le votazioni abbia il pieno e assoluto controllo delle istituzioni)

·         il Gerrymandering. Ovvero l’oculata definizione dei seggi in modo a favorire un determinato collegio. è un metodo ingannevole per ridisegnare i confini dei collegi nel sistema elettorale maggioritario. L’inventore di questo sistema fu un politico statunitense e governatore del Massachusetts Elbridge Gerry (1744-1814); egli, sapendo che, all’interno d’una certa regione, ci possono essere parti della popolazione favorevoli ad un partito o ad un politico, disegnò un nuovo collegio elettorale con confini particolarmente tortuosi, includendo quelle parti della popolazione a lui favorevoli ed escludendo quelli a lui sfavorevoli, garantendosi così un’ipotetica rielezione.

ad ogni minaccia occorre porre in essere procedure di impedimento e procedure di scoperta e correzione delle irregolarità e crimini contro la democrazia. Vi sono vari accorgimenti adottati. Il voto degli elettori è così determinante in Democrazia che il linguaggio e l’atteggiamento dei sostenitori di vari candidati è simile ai soldati e alle strategie di una guerra.

Gli espedienti anticrimine elettorale


Premesso che non vi è nessuna legge che possa imporre la correttezza democratica se non vi è una maggioranza di elettori che ritiene più importante la Democrazia del sistema che la prevalsa elettorale dei propri rappresentanti. Il miglior deterrente ai brogli elettorali è l’opinione pubblica che delegittima il risultato elettorale ottenuto falsando la volontà degli elettori e un sistema informativo sufficientemente plurale che non permette che siano taciute scorrettezze di qualsiasi tipo compreso la diffusione di notizie false e allarmanti.

Gli espedienti anticrimine elettorale e possibile variante con utilizzo di internet se internet fosse reso un diritto accessibile a tutti i cittadini:

·         l’elenco  degli elettori iscritti in ogni seggio sono resi accessibili a tutti i candidati (gli elettori che risultano mancanti o deceduti possono essere segnalati all’ufficio elettorale preposto che provvede ad accertare ed eventualmente rendere regolare la comunicazione) (in caso di utilizzo del web sono resi disponibili le e-mail elettorali di ogni elettore)

·         la comunicazione di tenuta delle elezioni ed il seggio di voto (l’elettore che non riceve la chiamata elettorale può richiederla dopo esserne venuto a conoscenza dai mass media o da conoscenti) (in caso di utilizzo del web la chiamata avviene sulla casella di posta certificata individuale e notifica su telefonino)

·         l’anagrafe verifica che tutti gli aventi diritto hanno ricevuto la chiamata ricevendo dal gestore delle poste la notifiche di mancato recapito (in caso di utilizzo del web il sistema rileva che l’elettore non ha visionato il messaggio)

·         la comunicazione di tutti i candidati e di tutti i quesiti da scegliere (deve esserci un posto ufficiale facilmente consultabile e diffuso in cui sono indicati tutti i candidati in gara – sicuramente deve esserci prima dell’urna elettorale) (in caso di utilizzo del web la comunicazione  avviene sulla casella di posta certificata individuale e notifica su telefonino)

·         i materiali di voto (sono fatti per non essere facilmente duplicabili ne alterabili) (in caso di utilizzo del web si pongono problemi di:

o   sistema dei accertamento dell’identità dell’elettore (firma elettronica emessa da sistema  a riconoscimento biometrico dell’elettore e notifica sul suo cellulare e nel seggio elettorale di riferimento)

o   sistema di visualizzazione delle scelte di voto (touch screen capacitivo; scritte ed immagini) (affiancato da sistema di visualizzazione delle firme elettroniche del seggio)

o   sistema di voto (sistema di fotocopia o cattura della schermata e stampa del voto con firma elettronica delle schede elettroniche di voto da parte del Presidente di seggio e degli scrutinatori)

o   controllo analogico del voto (inserimento nell’urna della stampa del voto o spedizione postale della stampa)

o   sistema di conteggio voti (elettronico con scansione e riconoscimento ocr e manuale delle fotocopie del voto)

o   sistema di trasmissione dati (criptato – possibilmente su sistemi abilitati al pagamento con carta di credito)

o   sicurezza da interventi in remoto dell’elaboratore

o   sicurezza da registrazione delle operazioni effettuate

·         Accertamento dell’identità dell’elettore (documento di riconoscimento – riconoscimento tramite impronta digitale scannerizzata)

·         Impedimento della reiterazione del voto (accreditamento in un solo seggio e verifica di effettuazione del voto)

·         la protezione dei seggi di voto (non si permette che il seggio sia danneggiato o distrutto ne tantomeno che le schede siano manomesse o distrutte proteggendo il seggio elettorale con forze di polizia e forza armate) (in caso di utilizzo del web si trasmettono in continuazione voti di controllo per verificare se il sistema è manomesso)

·         gli scrutinatori (sono scelti a sorteggio non meno di 3)

·         il Presidente del seggio (scelto per esperienza e competenza)

·         la marcatura delle schede lette (le schede scrutinate sono marcate con i timbri “VALIDO” “NULLO” “BIANCO” “DUBBIO” il voto deve essere espresso in modo chiaro e standardizzato)

·         il doppio conteggio (due scrutatori segnano contestualmente i risultati dello spoglio)

·         gli osservatori (ogni partito o candidato può accreditare fino a 2 osservatori di fiducia che possono restare all’interno dei locali di voto per tutta la durata delle votazioni e del conteggio dei voti)

·         il voto segreto (le schede sono anonime, il voto viene espresso in una cabina chiusa, sono vietati strumenti di ripresa fotografica) (in caso di utilizzo del web … concetto da sviluppare)

·         la preferenza unica (le preferenze multiple sono vietate sulla stessa scheda in quanto permetterebbero di individuare alcuni votanti utilizzando il calcolo combinatorio delle preferenze espresse) (possibile il voto di preferenza multipla con schede separata a priorità decrescente)

·         la sospensione della pubblicazione dei sondaggi (impedire azioni di pressing l’ultimo giorno specie nei pressi del seggio elettorale)

·         la sospensione della propaganda nei mass media (impedire azioni di pressing l’ultimo giorno specie nei pressi del seggio elettorale)

ad oggi i sistemi di voto tramite web o sistema informatico presentano molte criticità sia per la garanzia della genuinità del voto sia per la segretezza dello stesso anzi in questo caso la schedatura dell’elettorato viene agevolata in caso di violazione del  sistema.

Il Voto Universale – Italiani residenti all’estero


Il voto agli italiani residenti all’estero è una conquista recente ma la realizzazione è migliorabile

SI PROPONE

·         è preferibile un seggio unico e non seggi distinti per area continentale plurinominale  con 3 eletti;

·         Di dare il voto nel seggio degli italiani residenti all’estero dopo due anni di residenza stabile all’estero;

·         In questo caso il televoto e la possibilità di essere informati tramite internet diventa logisticamente ideale;

Il Voto Universale – Non Italiani residenti stabili


Il voto agli stranieri con residenza stabile (noti al fisco … che pagano le tasse da più di 2 anni)

SI PROPONE

·         Possibilità di eleggere 3 rappresentanti per articolazione amministrativa  dello stato con tutte le facoltà dei legislatori italiani ma senza facoltà di voto

La logica è innescare processi d’integrazione e dar voce alla presenza sempre più consistente di residenti non  italiani senza rischiare un’assorbimento demografico che verrebbe percepito come pericoloso dalle popolazioni indigene dei rispettivi territori.

Una politica progressista deve accogliere la necessità del nuovo ma riconoscendo che le dinamiche delle paure ataviche e regressive se non rassicurate possono, inizialmente, produrre più effetti negativi di quanto i processi integrativi apportino effetti positivi.

Il Voto – da diritto di parola


Tutti gli elettori nel sistema a Democrazia diretta hanno diritto di parola e di proposta, nel sistema a rappresentanza indiretta questo diritto è esercitato tramite il sistema postale con l’interpellanza o la petizione scritta.

Alla luce delle nuove possibilità offerte da Internet le istituzioni potrebbero (con i dovuti accorgimenti) creare parlamenti elettronici consultivi ai vari livelli e articolazioni istituzionali in cui ogni elettore può intervenire come oratore o come sostenitore. Questo permetterebbe agli elettori che non hanno scelto la carriera politica ma che occasionalmente hanno interesse per un impegno politico su alcuni temi di partecipare alla elaborazione di proposte e di progetti di legge che poi o contestualmente le camere legislative di ogni articolazione possono tradurre in leggi gli apporti dell’assemblee consultive. In tali parlamenti virtuali si può misurare il consenso dei vari legislatori e ai più votati consegnare finanziamenti aggiuntivi. Questo indurrebbe i politici ad essere propensi alla partecipazione degli elettori ed a fare partecipi delle realizzazioni o delle criticità della politica.

SI PROPONE

·         La creazione di siti di dibattito politico riconosciuti dalle istituzioni (illustrazione a parte delle caratteristiche …);

·         La possibilità degli elettori di intervenire sull’agenda politica e fare proposte di legge o petizioni o interpelli garantendo una piazza pubblica in cui si svolge una simulazione di Democrazia diretta di cui i legislatori e gli amministratori debbono tenere conto;

·         La possibilità di dare premi finanziari annuali ai politici che hanno un maggior consenso influenzando tangibilmente la ricerca del consenso nel corpo legislativo;

 

Il Voto – da diritto ad essere eletti


Chi vota non è detto che dovrebbe avere il diritto di essere eletto. Perché vi è un sostanziale peso differente tra il voto di un elettore che decide per se stesso e il voto di un eletto che decide per molti elettori.

Casi in cui pur potendo votare non si può essere candidati:

incompatibilità:

·         PROFESSIONALI: Prefetti in servizio; magistrati in servizio; funzionari di polizia in servizio; militari in servizio; (possono candidarsi dopo 2 anni di cessazione del servizio)

·         POLITICHE: eletti alla scadenza del secondo mandato in qualsiasi articolazione dello stato; eletti in carica in qualunque articolazione dello stato;

·         SICUREZZA: carcerati; condannati a reati penali o amministrativi che prevedono la sospensione della candidabilità politica come tutela per la società;

·         ECONOMICHE: chiunque detenga patrimoni o attività produttive il cui ammontare annuo supera 1 millesimo del reddito del territorio; chiunque abbia attività commerciali il cui committente principale è la pubblica amministrazione; chiunque abbia in concessione o in gestione beni demaniali dello stato.

Le incompatibilità sono basate sul principio che chi si presta alla rappresentanza politica o amministrativa non deve essere in condizione di utilizzare la sua posizione pubblica o professionale per avvantaggiarsi nella permanenza alla politica istituzionale; non deve avere un passato illegale rientrante in quei casi che vi è incompatibilità con la pubblica rappresentanza (principio condivisibile ma nella realtà pericoloso in quanto la selezione dei candidati la devono fare gli elettori e non le procure che possono essere strumenti di eliminazione politica degli avversari); non deve essere in conflitto d’interesse economico ovvero che possa legalmente avvantaggiare le proprie attività commerciali (risolto prima della candidatura),

 
PENSIERI ISTANTANEI
Siamo Attimi nell’eternità
La nostra eternità sta tutta in quell’attimo.
Antonio  Campo 2012
 

 

Il Voto – da diritto di presentare delle proposte di legge


Qualunque cittadino può presentare una proposta di legge se essa è appoggiata da 50mila cittadini. Però le proposte di legge di iniziativa popolare sono messe in coda alle proposte di legge dei parlamentari. Causando anche slittamenti di decenni cosa che avviene sistematicamente.

SI PROPONE

·         Che le proposte di legge di iniziativa popolare devono avere un controllo da parte del Presidente dello Stato che ne assicuri la trattazione entro i due anni dalla presentazione in caso contrario deve motivare ai cittadini della mancata trattazione in sede parlamentare.

·         Che le leggi di iniziativa popolare siano proposte tramite le assemblee consultive elettroniche.

 


Assicurando il Voto Personale


Il voto è sempre personale e non può essere espresso da un’altra persona tranne i casi in cui vi è un impedimento all’espressione del proprio voto senza assistenza. Il voto delegato tipico di una Democrazia rappresentativa è sempre un ripiego e quindi la delega in ambito legislativo non dovrebbe superare i due passaggi. Il voto espresso da una persona a sua volta delegata deve rappresentare un rapporto fiduciario di molti legislatori o amministratori a uno. Il rappresentante ha sempre libertà di mandato e non è vincolabile a orsini di partito. La votazione nella sede legislativa o nel seggio elettorale servono a garantire che il voto sia dato dalla persona titolata in modo libero.

SI PROPONE

·         Il caso di sicuro utilizzo di internet ai fini del televoto il voto possa essere dato anche fuori sede in teleconferenza

Assicurando il Voto Libero


La libertà di voto sussiste quando le scelte iniziali sono molte e alla fine si tratta di scegliere tra le ultime due sopravvissute nei fatti o nel nostro giudizio, ma se la scelta iniziale è solo tra due opzioni vuol dire che qualcun altro ha scelto per noi. Per esempio la scelta tra liste bloccate (senza indicazione della preferenza) è si una scelta ma è il minimo essenziale per poter dire che vi è una scelta  libera. Essa è una scelta riduttiva infatti riduce al massimo possibile il numero di opzioni tra cui scegliere e non permette di operare una selezione tra tutte le combinazioni possibili. Questa “semplificazione” da alcuni è gradita ma è un’agevolazione che nei fatti non permette di selezionare la classe politica da parte dell’elettore.

 voto dell’elettore è libero quando:

·         vi sono scelte effettive e non di facciata

·         vi è la possibilità di risultati imprevedibili

·         non vi sono costrizioni o ritorsioni al voto espresso

il voto dell’eletto è libero quando;

·         deve dar conto alla propria coscienza

·         ha un riscontro certificato del sostegno degli elettori anche durante il suo mandato

·         non dipende dal partito economicamente ne per il riscontro del consenso individuale dell’elettorato

Assicurando il Voto Segreto


La segretezza del voto è una tutela che non deve falsare la conoscenza,

La segretezza del voto va assicurata;

·         agli elettori sempre in quanto li tutela da pressioni e ricatti

·         agli eletti nelle elezioni di persone in cariche politiche o amministrative per non creare riconoscenze o ritorsioni ( meglio sarebbe l’indicazione di una rosa di candidati e la scelta finale a sorteggio)

la segretezza del voto è vietata:

·         e va pubblicizzato il sostegno alla candidatura dei sostenitori delle candidature siano essi elettori o eletti perché il sostegno deve essere sempre riferito e univoco

·         E non deve essere mai segreto il voto delle leggi degli eletti perché gli elettori devono conoscere e poter valutare il comportamento politico degli eletti

Assicurando il Voto a Scadenza


se gli eletti non permettono il rinnovo della classe politica alla scadenza prevista siamo al colpo di stato.

SI PROPONE

·         poter solo anticipare la data di scadenza del voto e non posticiparla. il voto va effettuato in ogni condizione, sia in presenza di disastro ambientale, di guerra in atto, di epidemia in corso.

·         non dovrebbe essere possibile modificare il sistema di voto, la dimensione dei collegi elettorali, le procedure di candidatura quando manca un anno alla data del voto;

·         non dovrebbe essere possibile legiferare tranne i casi d’urgenza durante la campagna elettorale;

·         dovrebbe essere possibile per gli eletti fare campagna elettorale a favore di alcuni candidati con alcuni vincoli:

o   nessun utilizzo di mezzi o risorse dello stato

o   nessuna approvazione di legge che agevoli alcuni candidati

(rimane da stabilire quali siano le sanzioni e chi giudica tali violazioni)

I Sostenitori di candidature sono noti


 

Chi sostiene una candidatura deve essere noto in modo che il numero di sostenitori validi di una candidatura sia verificabile da tutti

SI PROPONE

·         i sostenitori di un candidato o di una lista sono resi pubblici e verificabile il loro sostegno (possono essere fatti da chiunque accertamenti della veridicità del sostegno)

·         I sostenitori che dopo la presentazione della candidatura non possono più recedere dal sostegno dato e se decedono rimangono sostenitori validi per la stessa (viene impedito che pressioni possano far recedere il sostenitore);

·         i sostenitori di una lista possono sostenere solo 80% dei candidati eleggibili in modo che il 20% dei posti sia disponibile per le opposizioni o minoranze in caso di situazioni plebiscitarie.

·         I sostenitori votano come tutti gli elettori con voto segreto e non sono obbligati a votare il candidato sostenuto.

Eguaglianza Giuridica


“la legge è uguale per tutti .. ma per alcuni è più uguale che per altri”,  Vi sono molti fattori che rende difficile assicurare una parità di fronte alla legge in primo luogo vi è il fattore economico poi vi è il fattore culturale. Il fattore economico da dei vantaggi a chi può permettersi l’assistenza dei migliori professionisti ed in definitiva permette l’acquisto della cultura che non si possiede in prima persona, poi vi è il fattore culturale che permette di sfruttare le proprie conoscenze per giocare con la psicologia altrui in quanto i fatti trattati in termini di legge raramente sono completamente oggettivi. Ovviamente sempre meglio un sistema legale moderno che può permettere a delinquenti con enormi fortune di farsi beffa delle leggi che la legge medioevale basata sul giudizio divino e sulla tortura.

Una mancanza di uguaglianza giuridica si ha quando il ricorso ad essa non è risolutivo. Tempi di giudizio troppo lunghi sono equivalenti ad un’assenza di giustizia.

Il costo elevato del ricorso alla giustizia è un altro ostacolo all’uguaglianza giuridica che avvantaggia solo i ricchi.

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