EGUAGLIANZA POLITICA – IL VOTO
Bisogna determinare l’importanza della parità di valore
attribuita al voto di ogni elettore e al criterio decisionale basato sulla
decisione a maggioranza (assoluta, qualificata o relativa). Se questa parità è
essenziale allora non deve esserci distorsione pena la degenerazione del metodo
democratico. Decidere che la parità non è essenziale allora o il processo
decisionale democratico si basa sulla competenza e quindi si ottiene una
tecnocrazia o si basa sull’apporto economico ed abbiamo una plutocrazia o si
basa sull’approssimazione e sul caso e quindi otteniamo una …”BOIATA PAZZESCA!”
come direbbe il personaggio Fracchia del noto comico Paolo Villaggio.
Attualmente nelle democrazie reali di tutto il pianeta abbiamo
la ”BOIATA PAZZESCA!”
Un Voto rappresentato - un Elettore a peso variabile
Il problema del dover distinguere il peso del voto espresso
dall’elettore da quello espresso dall’eletto è da porre non per un semplice
purismo intellettuale ritengo che in Democrazia esso è sostanziale e cerco di
dimostrarlo. In Democrazia il voto di una persona molto importante e intelligente
vale quanto il voto di un pezzente deficiente infatti essi hanno la stessa
dignità decisionale per quanto riguarda le scelte politiche effettuate con il metodo
democratico.
Un tradimento del
principio della parità del voto in tutti i paesi democratici
Il sistema elettorale di tutti i paesi democratici, sistematicamente,
non assicura che il voto di ogni elettore valga quanto il voto di qualsiasi
altro elettore. In tutti i paesi del mondo, i legislatori eletti pur avendo
ottenuto quantità di voti diversi si ritrovano, in sede legislativa, ad avere
una forza di voto uguale a tutti gli altri eletti. Questa uguaglianza tra gli
eletti non è l’affermazione del principio una testa un voto perché questo principio
ha senso solo per i voti di una Democrazia diretta mentre nella Democrazia indiretta
il valore di rappresentanza di ogni eletto dovrebbe essere correttamente dato
dal numero di consensi in voti degli elettori che gli hanno dato il mandato.
Il sistema non stabilisce differenze di peso del voto tra
gli eletti, non valgono le differenze dei voti delegati ad ognuno di essi così
che il voto di delega di un eletto da 100 elettori diviene proporzionalmente
più forte del voto di delega per altri elettori rappresentati da un eletto che
ha ricevuto 150 voti. Bisogna che vi sia un correttivo a questa distorsione,
che se sottovalutata in alcuni casi genera che per il gioco delle combinazioni elettorali
che una minoranza nel paese ottiene la maggioranza dei rappresentanti eletti;
Altra cosa grave è che nessun elettore dovrebbe essere
escluso dalle decisioni legislative, però di fatto, alcuni possono essere
esclusi dalle decisioni legislative infatti nel caso di elezioni a turno unico
o con i sistemi maggioritari a collegio unico alcuni elettori dando il voto per
un loro rappresentate che non ha raggiunto i voti utili alla sua elezione si
trovano a non essere affatto
rappresentati.
Il voto di molti elettori viene di fatto cancellato.
Nei paesi in cui si vota con il sistema maggioritario vi
è un azzeramento politico di quasi la metà degli elettori e questo lo si
percepisce come normale per assuefazione ma di normale non ha nulla
semplicemente è un livello di Democrazia di voto da roulette russa.
Il premio di maggioranza, dato alle coalizioni di sigle
partitiche, è una cosa indegna e generatrice di distorsioni senza peraltro
assicurare la governabilità. Quindi una cosa indegna ed inefficiente … “non solo
un brutto processo … ma anche un doppio funerale!”;
La rappresentanza indiretta è un ripiego necessario
ma l’approssimazione nel peso della rappresentanza è un azzardo.
Si potrebbe obbiettare che a fronte di variabili quali “la
complicazione di calcolo dei voti degli eletti” o “la difficile gestione nel
caso di voto segreto” o “i legislatori assenti
e non votanti perche impossibilitati” oppure anche “i non votanti o schede
nulle durante le elezioni” ed anche “i brogli elettorali” renderebbero trascurabile
l’esatta rispondenza del “peso del voto” di ogni eletto, però ad una tale
minimizzazione si può rispondere che in Democrazia la differenza di un voto è
determinante per l’approvazione di una risoluzione come per la tenuta di un
governo o per la sua caduta e quindi diventa prioritario considerare tutti i
voti rappresentati piuttosto che alterarne il valore di risoluzione democratica
per pigrizia o per approssimazione.
Il sostegno che gli elettori danno agli eletti muta
con il tempo ma una foto sfocata non rende più chiara la storia
Altra obbiezione è che durante il mandato legislativo
molti elettori nuovi si accrediteranno e molti moriranno o perderanno il
credito e che quindi quel portafoglio di voti non corrisponderà più alla
realtà. È vero … e se fosse logisticamente ed economicamente possibile farei
riassegnare periodicamente la delega dei voti degli elettori agli eletti in
carica … ma al momento mi sembra un’ipotesi troppo complessa e costosa per
potersi realizzare. (questa ipotesi è però da tenere in considerazione quando
sarà reso possibile dalla tecnologia che ogni elettore possa dare
istantaneamente e con la massima sicurezza il proprio voto di delega alla
classe legislativa vigente).
In ultimo non dovrebbe essere permesso che pochi legislatori
eletti abbiano disponibili la gran parte dei voti degli elettori in quanto
contravverrebbe al principio democratico della non concentrazione in poche mani
del potere … ed il voto è un potere formidabile nel metodo decisionale
democratico.
SI PROPONE
·
di assegnare la forza di rappresentanza che
esprimeranno in ogni voto i candidati eletti tutti i candidati eletti nel primo
turno (per aver avuto sufficienti preferenze o per i voti trasferiti in
gestione dai candidati non eletti) equivalente ai voti ricevuti nel secondo
turno dall’intero elettorato in una elezione in un collegio unico
plurinominale;
·
Nessun eletto possa gestire più del 2% dei voti dell’elettorato
attivo (se qualche eletto dovesse trovarsi a gestire più del 2% dovrà cedere i
voti in eccesso ad altri eletti);
·
Un eletto che dovesse dimettersi o morire il suo
portafoglio di voti verrebbe assegnato secondo le sue volontà testamentarie
segrete o in assenza di queste divisi equamente tra gli eletti del suo gruppo
parlamentare senza che nessun parlamentare superi la rappresentanza del 2% dei
voti validi;
Voto segreto dei Legislatori eletti e sorteggio finale
Altra considerazione è che i rappresentanti non
dovrebbero mai utilizzare il voto segreto in quanto dovrebbero sempre rendere
conto agli elettori degli atti compiuti. Il voto segreto invece potrebbe essere
ammissibile nel caso di elezione di persone, in tale caso, per l’eletto, il non
sapere chi effettivamente gli ha dato il voto non crea obblighi di gratitudine e
toglie potere di ricatto alle segreterie di partito;
SI PROPONE
·
Il voto segreto solo per l’elezione di persone,
e solo in questo caso il voto di ogni Legislatore vale lo stesso peso.
·
Sarei propenso, in caso di nomine politiche, a
scegliere con un sistema a designazione casuale degli incarichi effettuato tra
una rosa minima di sei candidature indicate dai partiti in cui la metà è
riservata alle opposizioni poi vi è una votazione segreta che elimina i due
candidati meno votati e in ultimo si estrae a sorteggio.
Voto degli Elettori
Sul voto degli elettori mi soffermerò a lungo. Rifletto …
l’essenza della Democrazia è che il metodo per prendere le decisioni è basato
essenzialmente sulla votazione finale. Per arrivare alla votazione vi è il
dibattito e la valutazione di ogni alternativa proposta, il tentativo di
trovare soluzioni di compromesso che accontentino il maggior numero di votanti,
ma alla fine vi è il voto e anche un solo voto di differenza è decisivo.
Alcuni esempi:
·
Nel primo caso abbiamo 3 persone, 2 sono per la
soluzione A e vincono con uno scarto di una persona che in percentuale è
il 33% dei votanti;
·
nel secondo caso vi sono 100 persone 51 votano
la soluzione A, lo scarto è sempre di una persona ma lo scarto in percentuale è
il 2% dei votanti.
·
Se avessimo un miliardo di persone un voto di
differenza sarebbe sempre decisivo.
Un voto è tanto più prezioso quanto minore è la
differenza tra i sostenitori di alternative tanto che il compromesso maggiore
lo spuntano a loro favore le minoranze risolutive. Spesso una minoranza
determinante ha la stessa forza politica di una maggioranza insufficiente. Alla
fine si conta e conta chi ha un voto di più. In Democrazia contare i voti e
votare è una cosa molto seria … addirittura essenziale.
Il Voto della Costituzione Italiana
l’articolo 48 della Costituzione Italiana tutela il
diritto del voto
Il voto ha le seguenti caratteristiche:
·
è universale: è un diritto di tutte le persone
maggiorenni con cittadinanza italiana;
·
è eguale: non ci sono voti che valgano più di
altri, ogni voto ha lo stesso valore e concorre nello stesso modo alla
formazione della volontà popolare, da chiunque sia espresso;
·
è personale: l’unico modo per votare è quello di
recarsi personalmente al seggio e di segnare sul la scheda la propria scelta;
·
è libero: ad ogni elettore deve essere concessa
la facoltà di attribuire il proprio voto a chi ritenga più meritevole della sua
fiducia, senza alcuna imposizione da parte di altri;
·
è segreto: proprio per tutelare la libertà del
voto e per proteggere l’elettore da possibili pressioni esterne.
·
è un “dovere civico” ma non è anche un “obbligo”:
ciò vuol dire che nessuno può essere impedito di votare ma non può essere
costretto a recarsi alle urne per votare.
·
è esercitabile a scadenze predeterminate: ogni
elettore sarà chiamato a esercitare il proprio diritto di voto periodicamente e
non sono ammesse dilazioni di tempo;
·
è un atto di delega: si vota per eleggere un Legislatore
o un amministratore;
·
è un atto legislativo: si vota per approvare una
legge o per modificarla o per cancellarla;
·
da diritto ad essere eletti: come previsto
dall’51 della Costituzione, tutti i cittadini hanno il diritto di eleggere
attraverso il voto i propri rappresentanti e contemporaneamente il diritto di
avere cariche pubbliche e uffici pubblici in condizioni di eguaglianza secondo
i requisiti previsti dalla legge;
·
da diritto di parola: in tutte le sedi
istituzionali il cittadino individualmente o in forma collettiva può porre
quesiti o sottoporre questioni personali o di interesse collettivo e nei tempi
e modi previsti riceve risposta;
·
da diritto a presentare proposte di legge: nei
modi prescritti le proposte di legge di iniziativa popolare sono sottoposte al
parlamento che le deve prendere in considerazione;
dopo il breve riepilogo di cosa significhi per la carta
costituzionale italiana il voto dei propri cittadini osserviamo i pericoli che
corre il diritto al voto dell’elettore.
La tutela del Voto degli Elettori
In Democrazia l’elettore è un elemento debole che deve
essere tutelato da pressioni politiche indebite. Nella storia le pressioni che
può subire un elettore sono:
·
l’esclusione: fare in modo che l’elettore
non possa esercitare il proprio diritto di voto (non indire elezioni al termine
di un mandato o di una scadenza prevista da legge; non dare notizia della
votazione o darla tardiva; creare ostacoli burocratici quali la non
distribuzione della tessera di voto o di mancato rinnovo dei documenti di
riconoscimento; impedire fisicamente che l’elettore possa raggiungere il seggio
elettorale) (presuppone che chi deve organizzare le elezioni ha il completo
controllo delle istituzioni e dei mezzi d’informazione e pone in essere
comportamenti ostruzionistici in quanto teme e non accetta una sconfitta
elettorale)
·
il ricatto: fare in modo che se
l’elettore va a votare o voti in modo diverso dalle intenzioni di chi mette in
atto il ricatto lo possa danneggiare (rendendo pubblici fatti compromettenti ma
privati; minacciando di far boicottare l’attività commerciale; minacciando il
mancato rinnovo del contratto di lavoro) (presuppone che il ricattatore
possa controllare il comportamento di voto del ricattato)
·
la corruzione: fare in modo che
l’elettore che assicura il voto ottenga dei benefici non dovuti (soldi;
assunzione con raccomandazione; azioni amministrative che danno valore a
possedimenti o attività) (presuppone che il corruttore possa controllare il
comportamento di voto del ricattato)
·
l’intimidazione: fare in modo che
l’elettore abbia paura di una ritorsione fisica vera o presunta (non si
presenti al voto; voti diversamente dalle proprie convinzioni temendo che il
suo voto sia riconoscibile) (presuppone che l’intimidatore possa controllare
il comportamento di voto dell’intimidito o lo faccia credere)
·
la falsificazione: fare in modo che il
voto dell’elettore sia modificato(assegnazione delle schede bianche;
annullamento di voti validi; sostituzione delle schede; abrasione o
decolorazione del segno di voto; registrazione di un voto diverso da quello
letto; comunicazione di totali diversi da quelli conteggiati) (presuppone
che il falsificatore possa intervenire sul voto espresso o sulla trasmissione
dei risultati)
·
il condizionamento: fare in modo che l’elettore pensi che dalle urne uscirà un certo risultato per indurre a dare un voto utile
invece del voto più rappresentativo dell’elettore (diffusione di sondaggi di
voto;
·
la turbativa di voto: fare in modo che il voto uscito dalle
elezioni sia delegittimato in quanto si adombrano brogli nelle urne (diffusione
di sospetti; dichiarazioni di sicura vittoria o di brogli) (presuppone che
chi diffonde i sospetti ha il controllo sufficiente dei mezzi d’informazione e pone
in essere comportamenti propagandistici tesi a delegittimare i competitori
politici in quanto teme e non accetta una sconfitta elettorale)
·
la mancanza di alternative effettive:
fare in modo che l’elettore non possa scegliere che candidati obbedienti ad una
parte politica o ad una CASTA (proporre solo di candidati remissivi) (presuppone
che chi organizza le votazioni abbia il pieno e assoluto controllo delle
istituzioni)
·
il Gerrymandering. Ovvero l’oculata
definizione dei seggi in modo a favorire un determinato collegio. è un metodo
ingannevole per ridisegnare i confini dei collegi nel sistema elettorale
maggioritario. L’inventore di questo sistema fu un politico statunitense e
governatore del Massachusetts Elbridge Gerry (1744-1814); egli, sapendo che,
all’interno d’una certa regione, ci possono essere parti della popolazione
favorevoli ad un partito o ad un politico, disegnò un nuovo collegio elettorale
con confini particolarmente tortuosi, includendo quelle parti della popolazione
a lui favorevoli ed escludendo quelli a lui sfavorevoli, garantendosi così
un’ipotetica rielezione.
ad ogni minaccia occorre porre in essere procedure di
impedimento e procedure di scoperta e correzione delle irregolarità e crimini
contro la democrazia. Vi sono vari accorgimenti adottati. Il voto degli
elettori è così determinante in Democrazia che il linguaggio e l’atteggiamento
dei sostenitori di vari candidati è simile ai soldati e alle strategie di una
guerra.
Gli espedienti anticrimine elettorale
Premesso che non vi è nessuna legge che possa imporre la
correttezza democratica se non vi è una maggioranza di elettori che ritiene più
importante la Democrazia del sistema che la prevalsa elettorale dei propri
rappresentanti. Il miglior deterrente ai brogli elettorali è l’opinione
pubblica che delegittima il risultato elettorale ottenuto falsando la volontà
degli elettori e un sistema informativo sufficientemente plurale che non
permette che siano taciute scorrettezze di qualsiasi tipo compreso la
diffusione di notizie false e allarmanti.
Gli espedienti anticrimine elettorale e possibile
variante con utilizzo di internet se internet fosse reso un diritto accessibile
a tutti i cittadini:
·
l’elenco
degli elettori iscritti in ogni seggio sono resi accessibili a tutti i
candidati (gli elettori che risultano mancanti o deceduti possono essere
segnalati all’ufficio elettorale preposto che provvede ad accertare ed
eventualmente rendere regolare la comunicazione) (in caso di utilizzo del
web sono resi disponibili le e-mail elettorali di ogni elettore)
·
la comunicazione di tenuta delle elezioni ed il
seggio di voto (l’elettore che non riceve la chiamata elettorale può
richiederla dopo esserne venuto a conoscenza dai mass media o da conoscenti) (in
caso di utilizzo del web la chiamata avviene sulla casella di posta certificata
individuale e notifica su telefonino)
·
l’anagrafe verifica che tutti gli aventi diritto
hanno ricevuto la chiamata ricevendo dal gestore delle poste la notifiche di
mancato recapito (in caso di utilizzo del web il sistema rileva che
l’elettore non ha visionato il messaggio)
·
la comunicazione di tutti i candidati e di tutti
i quesiti da scegliere (deve esserci un posto ufficiale facilmente consultabile
e diffuso in cui sono indicati tutti i candidati in gara – sicuramente deve
esserci prima dell’urna elettorale) (in caso di utilizzo del web la
comunicazione avviene sulla casella di
posta certificata individuale e notifica su telefonino)
·
i materiali di voto (sono fatti per non essere
facilmente duplicabili ne alterabili) (in caso di utilizzo del web si
pongono problemi di:
o
sistema dei accertamento dell’identità
dell’elettore (firma elettronica emessa da sistema a riconoscimento biometrico dell’elettore e
notifica sul suo cellulare e nel seggio elettorale di riferimento)
o
sistema di visualizzazione delle scelte di voto
(touch screen capacitivo; scritte ed immagini) (affiancato da sistema di
visualizzazione delle firme elettroniche del seggio)
o
sistema di voto (sistema di fotocopia o cattura della
schermata e stampa del voto con firma elettronica delle schede elettroniche di
voto da parte del Presidente di seggio e degli scrutinatori)
o
controllo analogico del voto (inserimento
nell’urna della stampa del voto o spedizione postale della stampa)
o
sistema di conteggio voti (elettronico con
scansione e riconoscimento ocr e manuale delle fotocopie del voto)
o
sistema di trasmissione dati (criptato –
possibilmente su sistemi abilitati al pagamento con carta di credito)
o
sicurezza da interventi in remoto
dell’elaboratore
o
sicurezza da registrazione delle operazioni
effettuate
·
Accertamento dell’identità dell’elettore
(documento di riconoscimento – riconoscimento tramite impronta digitale
scannerizzata)
·
Impedimento della reiterazione del voto
(accreditamento in un solo seggio e verifica di effettuazione del voto)
·
la protezione dei seggi di voto (non si permette
che il seggio sia danneggiato o distrutto ne tantomeno che le schede siano
manomesse o distrutte proteggendo il seggio elettorale con forze di polizia e
forza armate) (in caso di utilizzo del web si trasmettono in continuazione
voti di controllo per verificare se il sistema è manomesso)
·
gli scrutinatori (sono scelti a sorteggio non
meno di 3)
·
il Presidente del seggio (scelto per esperienza
e competenza)
·
la marcatura delle schede lette (le schede
scrutinate sono marcate con i timbri “VALIDO” “NULLO” “BIANCO” “DUBBIO” il voto
deve essere espresso in modo chiaro e standardizzato)
·
il doppio conteggio (due scrutatori segnano
contestualmente i risultati dello spoglio)
·
gli osservatori (ogni partito o candidato può
accreditare fino a 2 osservatori di fiducia che possono restare all’interno dei
locali di voto per tutta la durata delle votazioni e del conteggio dei voti)
·
il voto segreto (le schede sono anonime, il voto
viene espresso in una cabina chiusa, sono vietati strumenti di ripresa
fotografica) (in caso di utilizzo del web … concetto da sviluppare)
·
la preferenza unica (le preferenze multiple sono
vietate sulla stessa scheda in quanto permetterebbero di individuare alcuni
votanti utilizzando il calcolo combinatorio delle preferenze espresse)
(possibile il voto di preferenza multipla con schede separata a priorità
decrescente)
·
la sospensione della pubblicazione dei sondaggi
(impedire azioni di pressing l’ultimo giorno specie nei pressi del seggio
elettorale)
·
la sospensione della propaganda nei mass media
(impedire azioni di pressing l’ultimo giorno specie nei pressi del seggio
elettorale)
ad oggi i sistemi di voto tramite web o sistema
informatico presentano molte criticità sia per la garanzia della genuinità del
voto sia per la segretezza dello stesso anzi in questo caso la schedatura
dell’elettorato viene agevolata in caso di violazione del sistema.
Il Voto Universale – Italiani residenti all’estero
Il voto agli italiani residenti all’estero è una
conquista recente ma la realizzazione è migliorabile
SI PROPONE
·
è preferibile un seggio unico e non seggi
distinti per area continentale plurinominale
con 3 eletti;
·
Di dare il voto nel seggio degli italiani residenti
all’estero dopo due anni di residenza stabile all’estero;
·
In questo caso il televoto e la possibilità di
essere informati tramite internet diventa logisticamente ideale;
Il Voto Universale – Non Italiani residenti stabili
Il voto agli stranieri con residenza stabile (noti al
fisco … che pagano le tasse da più di 2 anni)
SI PROPONE
·
Possibilità di eleggere 3 rappresentanti per
articolazione amministrativa dello stato
con tutte le facoltà dei legislatori italiani ma senza facoltà di voto
La logica è innescare processi d’integrazione e dar voce
alla presenza sempre più consistente di residenti non italiani senza rischiare un’assorbimento
demografico che verrebbe percepito come pericoloso dalle popolazioni indigene
dei rispettivi territori.
Una politica progressista deve accogliere la necessità
del nuovo ma riconoscendo che le dinamiche delle paure ataviche e regressive se
non rassicurate possono, inizialmente, produrre più effetti negativi di quanto
i processi integrativi apportino effetti positivi.
Il Voto – da diritto di parola
Tutti gli elettori nel sistema a Democrazia diretta hanno
diritto di parola e di proposta, nel sistema a rappresentanza indiretta questo
diritto è esercitato tramite il sistema postale con l’interpellanza o la
petizione scritta.
Alla luce delle nuove possibilità offerte da Internet le
istituzioni potrebbero (con i dovuti accorgimenti) creare parlamenti elettronici
consultivi ai vari livelli e articolazioni istituzionali in cui ogni elettore
può intervenire come oratore o come sostenitore. Questo permetterebbe agli
elettori che non hanno scelto la carriera politica ma che occasionalmente hanno
interesse per un impegno politico su alcuni temi di partecipare alla
elaborazione di proposte e di progetti di legge che poi o contestualmente le
camere legislative di ogni articolazione possono tradurre in leggi gli apporti
dell’assemblee consultive. In tali parlamenti virtuali si può misurare il
consenso dei vari legislatori e ai più votati consegnare finanziamenti
aggiuntivi. Questo indurrebbe i politici ad essere propensi alla partecipazione
degli elettori ed a fare partecipi delle realizzazioni o delle criticità della
politica.
SI PROPONE
·
La creazione di siti di dibattito politico
riconosciuti dalle istituzioni (illustrazione a parte delle caratteristiche …);
·
La possibilità degli elettori di intervenire
sull’agenda politica e fare proposte di legge o petizioni o interpelli
garantendo una piazza pubblica in cui si svolge una simulazione di Democrazia diretta
di cui i legislatori e gli amministratori debbono tenere conto;
·
La possibilità di dare premi finanziari annuali ai
politici che hanno un maggior consenso influenzando tangibilmente la ricerca
del consenso nel corpo legislativo;
Il Voto – da diritto ad essere eletti
Chi vota non è detto che dovrebbe avere il diritto di
essere eletto. Perché vi è un sostanziale peso differente tra il voto di un
elettore che decide per se stesso e il voto di un eletto che decide per molti
elettori.
Casi in cui pur potendo votare non si può essere
candidati:
incompatibilità:
·
PROFESSIONALI: Prefetti in servizio; magistrati
in servizio; funzionari di polizia in servizio; militari in servizio; (possono
candidarsi dopo 2 anni di cessazione del servizio)
·
POLITICHE: eletti alla scadenza del secondo
mandato in qualsiasi articolazione dello stato; eletti in carica in qualunque
articolazione dello stato;
·
SICUREZZA: carcerati; condannati a reati penali
o amministrativi che prevedono la sospensione della candidabilità politica come
tutela per la società;
·
ECONOMICHE: chiunque detenga patrimoni o
attività produttive il cui ammontare annuo supera 1 millesimo del reddito del
territorio; chiunque abbia attività commerciali il cui committente principale è
la pubblica amministrazione; chiunque abbia in concessione o in gestione beni
demaniali dello stato.
Le incompatibilità sono basate sul principio che chi si
presta alla rappresentanza politica o amministrativa non deve essere in
condizione di utilizzare la sua posizione pubblica o professionale per
avvantaggiarsi nella permanenza alla politica istituzionale; non deve avere un passato
illegale rientrante in quei casi che vi è incompatibilità con la pubblica
rappresentanza (principio condivisibile ma nella realtà pericoloso in quanto la
selezione dei candidati la devono fare gli elettori e non le procure che
possono essere strumenti di eliminazione politica degli avversari); non
deve essere in conflitto d’interesse economico ovvero che possa legalmente
avvantaggiare le proprie attività commerciali (risolto prima della candidatura),
|
PENSIERI ISTANTANEI
Siamo
Attimi nell’eternità
La
nostra eternità sta tutta in quell’attimo.
Antonio Campo 2012
|
|
Il Voto – da diritto di presentare delle proposte di legge
Qualunque cittadino può presentare una proposta di legge
se essa è appoggiata da 50mila cittadini. Però le proposte di legge di
iniziativa popolare sono messe in coda alle proposte di legge dei parlamentari.
Causando anche slittamenti di decenni cosa che avviene sistematicamente.
SI PROPONE
·
Che le proposte di legge di iniziativa popolare
devono avere un controllo da parte del Presidente dello Stato che ne assicuri
la trattazione entro i due anni dalla presentazione in caso contrario deve
motivare ai cittadini della mancata trattazione in sede parlamentare.
·
Che le leggi di iniziativa popolare siano
proposte tramite le assemblee consultive elettroniche.
Assicurando il Voto Personale
Il voto è sempre personale e non può essere espresso da
un’altra persona tranne i casi in cui vi è un impedimento all’espressione del
proprio voto senza assistenza. Il voto delegato tipico di una Democrazia rappresentativa
è sempre un ripiego e quindi la delega in ambito legislativo non dovrebbe
superare i due passaggi. Il voto espresso da una persona a sua volta delegata
deve rappresentare un rapporto fiduciario di molti legislatori o amministratori
a uno. Il rappresentante ha sempre libertà di mandato e non è vincolabile a
orsini di partito. La votazione nella sede legislativa o nel seggio elettorale
servono a garantire che il voto sia dato dalla persona titolata in modo libero.
SI PROPONE
·
Il caso di sicuro utilizzo di internet ai fini
del televoto il voto possa essere dato anche fuori sede in teleconferenza
Assicurando il Voto Libero
La libertà di voto sussiste quando le scelte iniziali
sono molte e alla fine si tratta di scegliere tra le ultime due sopravvissute nei
fatti o nel nostro giudizio, ma se la scelta iniziale è solo tra due opzioni vuol
dire che qualcun altro ha scelto per noi. Per esempio la scelta tra liste
bloccate (senza indicazione della preferenza) è si una scelta ma è il minimo
essenziale per poter dire che vi è una scelta libera. Essa è una scelta riduttiva infatti riduce
al massimo possibile il numero di opzioni tra cui scegliere e non permette di
operare una selezione tra tutte le combinazioni possibili. Questa
“semplificazione” da alcuni è gradita ma è un’agevolazione che nei fatti non
permette di selezionare la classe politica da parte dell’elettore.
voto dell’elettore
è libero quando:
·
vi sono scelte effettive e non di facciata
·
vi è la possibilità di risultati imprevedibili
·
non vi sono costrizioni o ritorsioni al voto
espresso
il voto dell’eletto è libero quando;
·
deve dar conto alla propria coscienza
·
ha un riscontro certificato del sostegno degli
elettori anche durante il suo mandato
·
non dipende dal partito economicamente ne per il
riscontro del consenso individuale dell’elettorato
Assicurando il Voto Segreto
La segretezza del voto è una tutela che non deve falsare
la conoscenza,
La segretezza del voto va assicurata;
·
agli elettori sempre in quanto li tutela da
pressioni e ricatti
·
agli eletti nelle elezioni di persone in cariche
politiche o amministrative per non creare riconoscenze o ritorsioni ( meglio
sarebbe l’indicazione di una rosa di candidati e la scelta finale a sorteggio)
la segretezza del voto è vietata:
·
e va pubblicizzato il sostegno alla candidatura
dei sostenitori delle candidature siano essi elettori o eletti perché il
sostegno deve essere sempre riferito e univoco
·
E non deve essere mai segreto il voto delle
leggi degli eletti perché gli elettori devono conoscere e poter valutare il
comportamento politico degli eletti
Assicurando il Voto a Scadenza
se gli eletti non permettono il rinnovo della classe politica
alla scadenza prevista siamo al colpo di stato.
SI PROPONE
·
poter solo anticipare la data di scadenza del
voto e non posticiparla. il voto va effettuato in ogni condizione, sia in
presenza di disastro ambientale, di guerra in atto, di epidemia in corso.
·
non dovrebbe essere possibile modificare il
sistema di voto, la dimensione dei collegi elettorali, le procedure di
candidatura quando manca un anno alla data del voto;
·
non dovrebbe essere possibile legiferare tranne
i casi d’urgenza durante la campagna elettorale;
·
dovrebbe essere possibile per gli eletti fare
campagna elettorale a favore di alcuni candidati con alcuni vincoli:
o
nessun utilizzo di mezzi o risorse dello stato
o
nessuna approvazione di legge che agevoli alcuni
candidati
(rimane da stabilire quali siano le sanzioni e chi
giudica tali violazioni)
I Sostenitori di candidature sono noti
Chi sostiene una candidatura deve essere noto in modo che
il numero di sostenitori validi di una candidatura sia verificabile da tutti
SI PROPONE
·
i sostenitori di un candidato o di una lista
sono resi pubblici e verificabile il loro sostegno (possono essere fatti da
chiunque accertamenti della veridicità del sostegno)
·
I sostenitori che dopo la presentazione della
candidatura non possono più recedere dal sostegno dato e se decedono rimangono
sostenitori validi per la stessa (viene impedito che pressioni possano far
recedere il sostenitore);
·
i sostenitori di una lista possono sostenere
solo 80% dei candidati eleggibili in modo che il 20% dei posti sia disponibile
per le opposizioni o minoranze in caso di situazioni plebiscitarie.
·
I sostenitori votano come tutti gli elettori con
voto segreto e non sono obbligati a votare il candidato sostenuto.
Eguaglianza Giuridica
“la legge è uguale per tutti .. ma per alcuni è più
uguale che per altri”, Vi sono molti
fattori che rende difficile assicurare una parità di fronte alla legge in primo
luogo vi è il fattore economico poi vi è il fattore culturale. Il fattore
economico da dei vantaggi a chi può permettersi l’assistenza dei migliori
professionisti ed in definitiva permette l’acquisto della cultura che non si
possiede in prima persona, poi vi è il fattore culturale che permette di
sfruttare le proprie conoscenze per giocare con la psicologia altrui in quanto
i fatti trattati in termini di legge raramente sono completamente oggettivi.
Ovviamente sempre meglio un sistema legale moderno che può permettere a
delinquenti con enormi fortune di farsi beffa delle leggi che la legge
medioevale basata sul giudizio divino e sulla tortura.
Una mancanza di uguaglianza giuridica si ha quando il
ricorso ad essa non è risolutivo. Tempi di giudizio troppo lunghi sono
equivalenti ad un’assenza di giustizia.
Il costo elevato del ricorso alla giustizia è un altro
ostacolo all’uguaglianza giuridica che avvantaggia solo i ricchi.
Nessun commento:
Posta un commento