I PARTITI
l’art.49 Cost. che afferma “ Tutti i cittadini
hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con
metodo democratico a determinare la politica nazionale “
I partiti sono associazioni di persone con
opinioni, interessi e progetti di società, prevalentemente condivisi che, tramite
una stabile organizzazione, mirano ad esercitare una fondamentale influenza
sulla determinazione dell’indirizzo
politico dello Stato .
Il partito
raccoglie il consenso degli elettori attorno ad una proposta politica complessa
e funge da sensore e pungolo per i politici eletti legislatori. Nell’ambito
delle democrazie rappresentative gli viene riconosciuto il ruolo determinante
di mantenere il consenso tra la base degli elettori e la loro rappresentanza legislativa.
Fonte Wikipedia “Roberto Michels (1876 –1936), è stato un
sociologo e politologo tedesco naturalizzato italiano con la sua "legge
ferrea dell'oligarchia" mise in evidenza come i partiti tendano a
concentrare il potere in una cerchia ristretta di uomini, producendo un
distacco sempre più ampio tra i dirigenti del partito e gli iscritti. Tale
distanza tra classe dirigente e iscritti provoca, secondo Michels,
un'organizzazione oligarchica del partito. Tale forma oligarchica fa si che i
dirigenti perseguano di fatto i propri interessi e solo formalmente gli
interessi delle masse. Michels dimostra come l'organizzazione oligarchica dei
partiti permetta di concentrare il potere nelle mani di pochi dirigenti, oltre
ad impedire che le candidature politiche vengano fatte dal basso. Ciò accade in
quanto i partiti sono una organizzazione complessa che per essere guidata ha
bisogno di competenze specifiche, coloro che possiedono tali competenze vanno a
formare quella oligarchia che strutturandosi in modo burocratico mette nelle
mani dei capi poteri decisivi che li svincolano dalla massa.”
Attualmente i partiti Italiani sono in un limbo giuridico
per cui non vi è nessun obbligo di legge che garantisca che vi sia effettiva Democrazia
nello strumento principale con cui gli elettori si associano per decidere gli
eleggibili da proporre per i rinnovi, controllare l’attività degli eletti,
concorrere alla decisione dell’agenda politica, fare pressione politica sugli
eletti per aderire al mutare del sentimento politico dell’elettorato. Questa
opalescenza dei partiti impedisce agli elettori non schierati o solo
simpatizzanti di poter valutare in base a quali processi di scelta sono
prevalse alcune candidature o alcune linee politiche e chi sono i finanziatori
di riferimento di ogni partito.
In una democrazia matura il diritto costituzionale e il
diritto ordinario devono contrastare una tale degenerazione. La funzione del
partito di trasmissione della rappresentanza da molti a pochi dovrebbe avere
una veste giuridica diversa dalla semplice associazione e dovrebbe osservare
delle regole che ne garantiscano la regolarità e la democraticità prevista da
legge:
·
Dovrebbero essere noti gli associati a chiunque (si
vuole garantire la trasparenza dell’accreditamento nelle sedi istituzionali
stante il rispetto dei requisiti controllabile da chiunque. Partendo dal fatto
che nessuno è obbligato ad iscriversi ad un partito chi si iscrive deve
sottostare al ruolo pubblico che compie con quest’atto. il socio si iscrive
personalmente in un pubblico registro e versa la quota d’iscrizione. La sua
iscrizione è confermata al ritiro della somma e gli viene comunicato
l’accettazione da parte del partito al quale si è iscritto o gli viene resa
senza nessuna motivazione. Per il rinnovo dell’iscrizione adotta la stessa
procedura ma non può essere respinto il rinnovo se non con indicazione di un
atto di espulsione ottenuto a norma di legge)
·
I soci dovrebbero avere annualmente conferma
della propria associazione presso una e-mail istituzionale; (si vuole che non
vi siano false iscrizioni fatte da terzi)
·
La dirigenza dovrebbe essere frutto di un
processo elettivo diretto e verificabile a livello istituzionale con frequenza
annuale; (si vuole che l’occupazione delle cariche dirigenziali siano
sottoposte a continue verifiche di consenso diretto in modo da togliere le
degenerazioni dovute alla presenza di intermediati di pacchetti di voti)
·
I verbali delle assemblee e gli atti del partito
sono pubblici in forma aggregata e interamente disponibili in duplicato elettronico
ad ogni socio entro 60 giorni dalla formalizzazione; (si vuole che nessun socio
possa appellarsi all’ignoranza e nessun dirigente possa celare atti effettuati
in nome dei soci)
·
Il bilancio dovrebbe essere pubblico e
accessibile presso il sito web dell’articolazione corrispondente in forma
aggregata, aggiornato al trimestre precedente e non contenere disavanzi di
cassa non ripianabili entro l’anno successivo; (si immagina che un sito
istituzionale unico raccolga tutti i bilanci di tutti i partiti costantemente
aggiornati on-line e visualizzabile da tutti i cittadini in forma aggregata e
dai soci in forma dettagliata)
·
In caso di fusione con altro partito, scissione
di componenti consistenti di soci o di estinzione del partito per mancanza di
numero legale di soci sono definite le modalità di trasferimento delle
proprietà e delle risorse finanziarie del partito;
·
La sua rappresentanza dovrebbe aver accesso accreditato
alle sedi legislative e di governo sia per essere ascoltata, per chiedere
informazioni e per osservare o controllare attività dirigenziali pubbliche o a
partecipazione pubblica;
·
Il partito dovrebbe essere considerato nella
costituzione quale uno dei soggetti dell’elaborazione politica ed in quanto
partecipe a pieno titolo nelle sedi istituzionali politiche come osservatore e
come propositore di idee e di persone accreditate;
·
Non dovrebbe ricevere alcuna sovvenzione dallo
stato, qualunque contributo statale per la campagna elettorale dovrebbe essere
dato personalmente ai candidati eletti.
Requisiti minimi per i partiti politici
SI PROPONE
una legge sulla personalità giuridica dei partiti, che
stabilisca:
·
La costituzione formale di un partito politico,
ovvero i requisiti minimi:
o
Il nome ed il logo riconoscibile e non
confondibile con altro nome o logo già registrato;
o
Le sedi legislative e amministrative del
partito; (devono essere realmente aperte e avere persone che rispondano a
chiunque chieda informazioni o appuntamenti)
o
Nr di soci minimo per la costituzione di un
partito politico in funzione dell’articolazione dello stato; (almeno 1
millesimo degli elettori dell’articolazione in cui presenta candidati. Quindi a
livello nazionale su 50milioni di elettori almeno 50mila per costituire un
partito) (si vuole rendere molto significativo l’attivismo politico e
scoraggiare lo scissionismo e la frammentazione)
|
PENSIERI ISTANTANEI
Ogni
cosa ha una massa critica sotto la quale non è anche se volesse esserlo.
I
partiti o sono un numero minimo d’iscritti
aggreganti su una proposta politica di sintesi.
O non
sono partiti al più liste elettorali o movimenti.
Campo
2012
|
|
o
Lo Statuto pubblicato sulla gazzetta ufficiale, (deve
rimanere traccia di tutte le variazioni apportate nel corso degli anni)
o
l’iscrizione nel registro elettorale degli
elettori sostenitori di una lista di candidati alle campagne elettorali da
stabilirsi con metodo delle primarie o a sorteggio;
o
Accreditamento istituzionale in funzione dei
voti ricevuti nel primo turno di votazione;
o
Possibilità di sostegno di una lista di
candidati con i stessi sostenitori necessari al sostegno di un singolo
candidato; (si vuole permettere la proposta di più candidature di quante non
siano sostenibili dai soli iscritti ma che potrebbero essere votate ampiamente
dai non iscritti)
o
Possibilità di coalizione con altri partiti
accreditati nella selezione e presentazione di liste elettorali condivise; (si
vuole permettere il sostegno di candidati esterni al proprio partito)
o
Possibilità di azione istituzionale di
presentare proposte di legge, iscrivere temi all’ordine del giorno, fare
interrogazioni al governo, visionare tutti gli atti dello stato non coperti dal
segreto, intervenire come osservatore con diritto di parola in tutte le
commissioni di controllo che non vi sia apposta la riservatezza;
|
PENSIERI ISTANTANEI
Riconoscere
la capacità di proporre una legge ad un partito fa risparmiare i costi di una
raccolta firme.
Campo
2012
|
|
si immagina che quando non vi sia il numero di soci iscritto
minimo richiesto il partito diventa movimento e non ha più la possibilità di
presentare liste elettorali ma può sostenere singole candidature, non è
accreditato nelle sedi istituzionali, non ha la possibilità di fare azioni
istituzionali. (si vuole creare una netta differenza tra la forma partito e la
forma movimento lasciando al movimento la libertà organizzativa non
formalizzata, mentre il partito è un’associazione formalizzata con prescritte
caratteristiche con finalità politiche ed elettorali)
|
PENSIERI ISTANTANEI
Tira
chi ti spinge … spingi chi ti tira.
Se
nessuno spinge o tira … riposati!
Anonimo
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La funzione istituzionale propositiva e di controllo
La funzione istituzionale propositiva e di controllo politica
del partito ovvero la considerazione della sua rappresentanza nelle sedi
istituzionali, la possibilità di proporre leggi di iniziativa popolare, fare
interrogazioni e indagini al livello amministrativo al quale ha
l’accreditamento elettorale
SI PROPONE
·
L’accreditamento nelle sedi legislative di
portavoce con diritto di proposta se in tale sede non vi è già una rappresentanza
legislativa collegata al partito. (L’eventuale finanziamento di spese personali
è a carico del partito proponente)
·
L’accreditamento nelle commissioni di controllo
di portavoce con diritto di voto se in tale sede non vi è già una
rappresentanza legislativa collegata al partito. (L’eventuale finanziamento di
spese personali è a carico del partito proponente)
·
L’accreditamento nei consigli amministrativi di
proprietà pubblica o con partecipazione pubblica di osservatori. (L’eventuale
finanziamento di spese personali è a carico del partito proponente)
|
PENSIERI ISTANTANEI
Liberali
… se vi sentite liberi siete degli illusi
La vera
libertà è l’essere incatenati alla propria coerenza
Ma solo
se questa non diventa catene per altri.
Antonio
CAMPO 2011
|
Trasparenza di funzionamento del partito
Il suo carattere pubblico che rende trasparente ogni
attività svolta dal partito per ogni elettore infatti dovrebbe essere reso
pubblico con continui aggiornamenti mensili i suoi soci, gli incarichi, i
dipendenti, le spese, le entrate e il bilancio di pareggio, i documenti delle
assemblee, gli ordini del giorno, le attività finanziate;
·
Gli organi essenziali sarebbero:
o
Il Presidente del partito (Presidente di Partito);
o
L’assemblea legislativa dei soci (Assemblea Legislativa
Diretta di Partito / Assemblea Legislativa dei Rappresentanti di Partito)
o
Il Presidente dell’assemblea;
o
Il comitato direttivo (Governo di Partito);
o
Il Presidente del comitato direttivo (Segretario
di Partito);
o
I tesorieri;
o
I revisori dei conti;
o
Le commissioni tematiche (Assemblee Tematiche di
Partito);
o
Le articolazioni dipendenti, coordinate e
superiori.
·
Il metodo di indicazione dei candidati con
primarie o a sorteggio;
·
Il metodo di elezione delle cariche interne con
primarie o a sorteggio;
·
La responsabilità finanziaria dei soci
o
i soci dovrebbero poter disporre per le spese
solo del capitale consolidato;
o
non dovrebbero poter fare investimenti in
prodotti finanziari;
o
non dovrebbero fare debiti superiori al bilancio
dell’esercizio finanziario precedente;
o
i singoli soci si potrebbero disassociare per
iniziative non condivise e potrebbero chiedere la disassociazione definitiva ma
rimarrebbero responsabili della gestione economica per tutta la durata del
bilancio annuale;
·
La responsabilità penale ed economica dei soci
o
i soci non sarebbero perseguibili penalmente o
sanzionabili economicamente per nessuna manifestazione di pensiero espressa
liberamente e formalizzata come opinione politica di partito a seguito di un’assemblea
o dibattito
o
sarebbe responsabilità di tutti i soci
dichiarare pubblicamente come scorrette le affermazioni non veritiere o lesive di
uno qualsiasi dei propri associati in sedi diverse pena l’estensione della responsabilità
della non correttezza dell’affermazione o del comportamento a tutto il partito;
·
La possibilità di espulsione di un socio deve
prevedere tutte le garanzia di difesa del socio e la produzione di un documento
pubblico in cui vi sia la motivazione con gli articoli violati dal socio dai
quali ne consegue l’espulsione – un espulso può chiedere il risarcimento per
un’espulsione irregolare ricorrendo al Parlamento Giudicante il soccombente
pagherà una penale stabilita dal giudicante;
·
Prestabilite le modalità con cui si assicura la pubblicità
e consultabilità libera ed effettiva di tutti gli atti;
Primarie e condizioni legali
Le primarie sono da ritenere la condizione senza la quale
i candidati diventano inevitabilmente il frutto di un sistema oligarchico “dei
pochi che decidono per i molti”. Nei regimi monarchici il potere politico era
trasmesso per via ereditaria, nei sistemi assolutistici ideologici o teologici
per indicazione del lider. In un partito con caratteristiche democratiche
assolute ogni carica dirigenziale o amministrativa di vertice deve essere
espressione del voto diretto di tutti i soci. Deve diminuire al massimo
possibile la necessità di delega anche per il fatto che i soci sono attivisti a
pieno titolo e quindi coinvolgibili in tutte le attività di elaborazione
politica e scelte del partito. La gestione di un partito è molto complessa e
richiede competenze che pochi possiedono ma questo non esclude l’azione di
controllo e indirizzo che deve diventare frequente se non continua.
Vi sono vari aspetti da definire delle modalità di
esecuzione delle primarie in particolare:
·
La scelta degli elettori ammessi alle primarie
di partito
·
Il metodo di presentazione delle candidature
·
La scelta delle sedi di voto e della modalità di
voto delle primarie di partito
·
I candidati ammessi e i criteri di esclusione
·
La scelta del metodo di conteggio dei voti di
preferenza e di selezione
·
Il criterio per stabilire la data di
presentazione delle candidature
·
Il criterio per stabilire la data di votazione
delle primarie
·
Il criterio di verifica della regolarità della
votazione
·
La formalizzazione delle candidature nelle sedi
istituzionali
·
La procedura di soluzione dei contenzioso
La scelta degli elettori ammessi alle primarie di partito
SI PROPONE
·
Chi si vuole candidare propone la propria
candidatura insieme al sostegno della stessa di 1millesimo dei soci dell’articolazione
alla quale ci si candida (minimo 10 soci sostenitori) – pubblica la propria
caricatura – versa una tassa d’iscrizione di 1000 euro per le spese di
pubblicazione e di controllo della candidatura;
·
I soci possono aggiungere alla caricatura
pubblicata i dati omessi – le proprie opinioni a riguardo – il proprio sostegno
alla candidatura (essi possono sostenerne solo 1 per articolazione legislativa
di appartenenza. Ovvero possono sostenere solo i candidati che poi possono
eventualmente votare e non candidati di altre circoscrizioni di voto);
·
Dopo 15 giorni di pubblicazione della
candidatura una commissione ne valuta la candidabilità a norma di regolamento –
se risulta valida viene inserito tra le candidature alle primarie altrimenti viene
pubblicato il motivo della non candidabilità.
Il metodo di presentazione delle candidature
La presentazione della candidatura deve avvenire sempre
da parte dello stesso candidato in quanto è diretta e personale la
responsabilità della sua regolarità. La presentazione di una candidatura in una
sede esterna al partito tutela ogni socio da censure o ostruzionismi interni. In
caso di candidati esterni al partito (non soci) il loro collegamento con lo
stesso è accettato quando il partito, dopo approvazione con assemblea generale
(anche telematica), include il nominativo di questi nella sua lista elettorale
altrimenti questi è un candidato indipendente. Il costo dei controlli e della
pubblicazione sono a carico della tassa d’iscrizione che il candidato
·
Il candidato deposita presso il comune in cui vi
è la circoscrizione elettorale in cui vuole concorrere il documento con cui
sono specificati i sostenitori della propria candidatura, il versamento della
cauzione per le spese di pubblicazione e verifica della regolarità, la propria
caricatura politica, la propria disponibilità a presentarsi in una specifica
lista elettorale, il proprio collegamento ad un partito. È responsabilità del
candidato assicurarsi della regolarità dei sostenitori della propria candidatura;
·
Le candidature alle primarie sono comunicate sul
sito elettorale nazionale e ad ogni socio dell’articolazione sulla sua e-mail
elettorale con l’elenco dei rispettivi sostenitori. La dove non è disponibile
internet viene esposto l’elenco delle candidature nella bacheca del comune in
cui vi è la circoscrizione elettorale in cui saranno candidati i nominativi e
con una lettera a tutti i soci.
La scelta delle sedi di voto e della modalità di voto delle primarie di partito
Vista la frequenza delle verifiche di consenso che l’idea
di democrazia assoluta richiede occorre ridurre al minimo possibile il costo
delle stesse sia per quelle connesse alla vita interna dei partiti sia per
quelle delle istituzioni. Infatti questi costi poi saranno scaricati sulla
società in varie forme più o meno esplicite. Per tale motivo si immagina:
il ricorso a votazioni tramite internet e tramite voto
telefonico
queste modalità presentano dei rischi di manipolazione
del voto e di schedatura dei votanti e sono gli aspetti da risolvere sia in via
culturale che tecnologica. Per via culturale si intende la rimozione del
feticcio del voto segreto come per auspicabile, mentre la soluzione tecnologica
ancora tutta da definire
SI PROPONE
·
La costruzione di sedi di voto permanente in
ogni 1000 abitanti connesse telematicamente su un circuito isolato da internet
(una rete internet dedicata)
·
Dotare ogni elettore di scheda elettorale
elettronica con parametri biometrici per il riconoscimento e accreditamento al
voto per accedere al seggio ed esprimere i propri voti.
·
Effettuare il voto con modalità elettronica e
stampa del voto effettuato che viene inserito in un’urna elettorale di
controllo.
·
Le schede di ogni sede di voto sono
contraddistinte da un codice in modo che possa risalirsi in quali sedi sono
avvenute eventuali anomalie dopo il conteggio dei voti di controllo.
·
Per i voti espressi dall’estero vi sono sedi di
voto in ogni capitale e presso ogni ambasciata.
I candidati ammessi e i criteri di esclusione
La candidatura deve essere correttamente sostenuta e non
avere impedimenti. Vengono esclusi i candidati che vengono a trovarsi in
conflitto d’interessi o che hanno cause di esclusione per norma di legge.
SI PROPONE
Sono ammessi tutti i candidati che al controllo risultano
in regola con i requisiti richiesti:
·
Avere un numero valido di sostenitori esclusivi
(si vuole stabilire che ogni elettore possa sostenere un solo candidato)
·
essere elettore accreditato alla circoscrizione
alla quale si è candidati (si vuole stabilire un rapporto forte con il territorio
di residenza)
·
non avere periodi di mora dovuti a precedenti
legislature
·
non avere periodi di interdizione dovuti a
condanne penali o amministrative
·
non avere conflitti d’interesse in atto
La scelta del metodo di conteggio dei voti di preferenza e di selezione
Se un partito definisce di avere una lista elettorale di
5 candidature tutte le candidature presentate nel partito per una data
circoscrizione elettorale che raccolgono nelle primarie meno delle prime 5
migliori candidature scelte sono escluse dalla lista e possono autonomamente
partecipare come candidati indipendenti non collegati al partito
·
si possono candidare in una lista un numero
uguale ai seggi del collegio elettorale (si vuole escludere che si facciano
canpagne elettorali per
·
Si possono votare più preferenze ma per ogni
scheda si può dare una sola preferenza
·
In caso di espressione di più preferenze le
schede riportano l’ordine di preferenza espresso
Il criterio per stabilire la data e ora ultima di presentazione delle candidature
Dettaglio da definire
Il criterio per stabilire la data di votazione delle primarie
Dettaglio da definire
Il criterio di verifica della regolarità della votazione
·
A campione con estrazione statistica si verifica
di almeno 0,01% :
o
dell’esistenza in vita degli elettori che hanno
votato e la loro legittimità di voto
o
dei seggi effettuando il confronto delle schede
stampate con i voti elettronici relativi ai seggi
o
il motivo dell’astensione al voto di chi pur
essendone titolare non ha esercitato il diritto in una o in entrambe le tornate
elettorali
·
si controlla sistematicamente i risultati
anomali rispetto alle proiezioni statistiche
La formalizzazione delle candidature nelle sedi istituzionali
·
Trasmissione delle candidature sul sito
elettorale con firme certificate elettorali dei sostenitori della candidatura
da parte del candidato;
·
I candidati collegati ad una lista devono
ricevere la firma del partito che li collega o degli altri candidati collegati
al voto e viceversa;
·
Pagamento delle spese d’iscrizione comprensive
di tutti gli oneri derivanti dai controlli e dalla pubblicazione delle
candidature;
·
Contestuale pubblicazione sul sito elettorale
delle stesse;
·
La registrazione va effettuata da sistemi
certificati di trasmissione firmata di informazioni quali banche, seggi elettorali
permanenti, uffici pubblici abilitati, ricevitorie abilitate, studi di avvocati
abilitati, ambasciate.
La procedura di soluzione dei contenziosi elettorali
·
La soluzione è affidata alla Parlamento
Regolatore con procedure definite dalla stessa.
|
PENSIERI ISTANTANEI
Candidarsi
è un sacrificio che deve scoraggiare chi non intende sacrificarsi per il bene
comune.
Se
candidarsi diviene un affare come distinguere l’opportunista
dall’approfittatore?
Antonio
CAMPO 2011
|
|
PENSIERI ISTANTANEI
I
politici si giudicano …
Prima
dalle parole;
poi
dalla coerenza,
in
ultimo … ed è già troppo tardi dai risultati possibili
La
maggioranza degli elettori sono senza giudizio!
Antonio
CAMPO 2011
|
Partiti e autofinanziamento
Il finanziamento dei partiti è strettamente collegato ai
costi della partecipazione collettiva dei cittadini alla politica. Si pone il
problema di come gestire le entrate, le proprietà e le uscite collegate alla
vita e attività politica di un partito.
Voci di entrata:
tutte le voci sono consultabili da tutti e dettagliate
(chi, quanto per che cosa e a chi)
·
quota annuale soci (minimo 100 euro) (si vuole
che l’impegno politico sia un impegno anche economico che garantisca la
sostenibilità delle attività politiche del partito)
·
versamenti finanziamento da parte dei
Legislatori collegati (minimo 10mila euro)
·
versamenti simpatizzanti e sostenitori (importo
libero a nome del raccoglitore con indicazione dell’evento che ha permesso la
raccolta anonima, importo del sostenitore dichiarati dagli stessi sul sito
elettorale e registrato dal politico il versante e la motivazione, noti a tutti)
(si vuole smascherare i contribuenti che “ungono” tutte le ruote e rendere
facilmente incastrabile il politico o il funzionario di partito che accetta
importi fuori dal dichiarato anche con l’uso di agenti provocatori)
·
attività commerciali vendita prodotti e servizi
(nessuna agevolazione fiscale)
·
sono vietate le operazioni finanziarie, il
prestito e l’indebitamento (si vuole che le associazioni politiche non possano
sussistere con elementi di ricattabilità economica o di accumulo di capitale
utilizzabile per forme di propaganda eccessiva o sottratto per interessi
privati dei soci)
·
è abolita ogni forma di finanziamento diretto
dello stato
·
è abolito il finanziamento diretto dello stato
di organi d’informazione del partito
·
sono gestite da un fondo esterno al partito la
cui attività è pubblicata su internet nel sito elettorale 3 mesi dopo la
transazione economica. (si vuole che il finanziamento della politica siano a
conoscenza di tutti)
|
PENSIERI ISTANTANEI
Un
partito indebitato è prigioniero del proprio bilancio.
Un
partito eccessivamente ricco foraggerà degli approfittatori.
Nell’avere
lo stretto necessario alla sua attività è la virtù di un partito.
Antonio
CAMPO 2011
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Voci di uscita:
tutte le voci sono consultabili da tutti e dettagliate
(chi ha disposto, quanto per che cosa e a chi)
·
acquisto o affitto sedi
·
arredi e attrezzature sedi
·
manutenzioni e consumi
·
stipendi dipendenti e collaboratori
·
rimborsi spese soci / restituzione percentuale
utile netto non capitalizzato
·
pagamento prestazioni esterne
·
spese di propaganda (nel primo turno non devono
superare le xxx a
candidato e nel secondo turno non devono superare le xxx a candidato eletto legislatore
collegato)
·
donazioni (deve esservi oltre l’importo, il
beneficiario e la motivazione anche il proponente e chi ne ha dato
autorizzazione)
vi sono delle degenerazioni nella gestione economica di
un partito:
·
la creazione di amministratori inamovibili
(aumentare la frequenza della conferma della dirigenza con votazioni dirette e
non di rappresentanti di sezione)
·
l’utilizzo delle risorse politiche a fini
personali (trasparenza e pubblicità amministrativa)
·
l’iscrizione non richiesta di soci
(comunicazione personale a cadenza annuale ai soci della loro iscrizione)
·
intermediari procacciatori di voti esterni
(degenerazione dei grandi elettori)
vi sono dei pericoli nel porre un controllo esterno alla
gestione di un partito:
·
ostruzionismo nel far nascere un partito
cavillando sui requisiti
·
cancellazione di un partito esistente per
perdita di alcuni requisiti
·
discriminazione dei soci per l’assunzione
lavorativa o nelle attività commerciali
SI PROPONE
·
obbligare il pareggio di bilancio i partiti
impedendo che si generino situazioni di ricattabilità per autorefenzialità o
peggio di gestione fallimentare voluta;
·
creare un conflitto d’interesse per i
legislatori eletti nel legiferare su temi che agevolino i partiti per cui le
leggi a riguardo sono di competenza della Parlamento Regolatore temporanea;
·
le proprietà dei partiti sono soggette a utilità
pubblica, xxx
|
PENSIERI ISTANTANEI
Un
politico ha sempre tanti ottimi motivi per spendere i soldi altrui.
E
spesso si rincresce di non poterlo fare!
Antonio
CAMPO 2011
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