I PARLAMENTI DELIBERATIVI
Si parla al plurale perché possono essere attivate
assemblee con caratteristiche di composizione e durata differente in base al
tema e all’urgenza per cui sono attivati.
Il Parlamento Deliberativo proposto fa parte della
democrazia indiretta del gruppo rappresentativo non eletto ma estratto con
metodo statistico la cui opinione è assimilabile ai referendum di indirizzo ma
con la specificità che il campione interpellato è reso sufficientemente
informato sulle questioni da valutare ed ha avuto la possibilità di discutere approfonditamente
sull’argomento con l’obbiettivo di cercare un punto di sintesi tra più visioni
di risoluzione.
È una via di mezzo tra il sondaggio di un campione
rappresentativo e il processo dibattimentale di un’assemblea eletta che ricerca
il punto di mediazione politica più ampio possibile.
Motivazione storica della costituzione di un Parlamento Deliberativo.
Come già detto, nella storia, il Re occasionalmente chiedeva
consiglio ad una rappresentanza della popolazione quando doveva emanare una
legge con forte impatto sociale o doveva prendere delle decisioni di governo
alle quali giovava avere il massimo consenso possibile.
Oggi il Re, nelle democrazie rappresentative, si
concretizza in due organi collegiali politicamente professionalizzati ai vari
livelli istituzionali dello Stato / della Regione / del Comune, il Parlamento
Legislatore e il Governo, che a volte possono innescare conflittualità
paralizzanti o produrre atti di legge e di governo che hanno bisogno del
massimo consenso possibile da parte degli elettori.
In tali ipotesi, avere una sede sufficientemente
rappresentativa dell’elettorato non professionalizzato nella politica che possa
determinare quale sarebbe la volontà elettorale del comune elettore su precise
questioni di legge o di governo si rivela utile a risolvere i contrasti e le
paralisi istituzionali o rassicurare la maggior parte dell’elettorato che
alcune leggi o provvedimenti di governo, per quanto sgraditi sono la soluzione
più accettabile di altre ad una disamina pubblica sufficientemente approfondita
svolta da elettori comuni.
Il Parlamento deliberativo risolve il problema di ciò che
pensa il “popolo” inteso come indistinta moltitudine in cui prevale un’opinione
e di ciò che penserebbe lo stesso se avesse piena conoscenza dei problemi reali
e delle soluzioni possibili. Questo darebbe una risposta istituzionale “forte” a
coloro che dicono sistematicamente NIMBY “NON NEL MIO CORTILE”.
Fonte Wikipedia
“Con NIMBY (acronimo
inglese
per Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile") si
indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di
interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui
territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione,
cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.
L'atteggiamento
consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del
contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a
causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.”
Vi sono diverse esperienze di istituzioni che ricorrono
alle assemblee deliberative e sempre più viene istituzionalizzato in varie
nazioni il ricorso a tale consultazione.
Il
caso Francese del Débat Public. Essa è una delle modalità di partecipazione diretta alla vita
politica e sociale del territorio dei cittadini francesi. La procedura del
“dibattito pubblico” è stata inizialmente disciplinata nella legge 2 febbraio
1995 e poi perfezionata con la legge del 27 febbraio 2002 riguardante la
“democrazia di prossimità”. La “Commissione nazionale sul dibattito pubblico” è
una Autorità amministrativa indipendente con funzioni di più estese, agisce
quale soggetto terzo, garante fra il committente dell’opera ed il pubblico;
vigila sul rispetto del principio di partecipazione pubblica al processo di
elaborazione dei progetti infrastrutturali di interesse nazionale dello Stato,
delle comunità territoriali, degli enti pubblici e dei privati, qualora questi
abbiano una forte valenza sociale ed economica ed un forte impatto
sull’ambiente o sull’assetto del territorio.”
Il
caso Svizzero in cui la democrazia referendaria è una pratica frequente
Il
caso degli Stati Uniti Americani vede sempre più affermarsi ed integrare nell’ordinamento la pratica della democrazia
deliberativa. xxx
Il
caso del Venezuela con il Bilancio Partecipativo. xxx
Costituendo un Parlamento Deliberativo che si rinnova con
frequenza di comuni elettori si realizza l’ideale della piazza in cui il
popolo, lasciato momentaneamente le proprie incombenze e attività, discuteva
delle decisioni da prendere per tutta la collettività per poi tornare alle
proprie incombenze e attività. Questo senza affrontare i costi referendari di
coinvolgimento di milioni di elettori che peraltro non avrebbero la possibilità
di approfondire e di dibattere in prima persona le questioni per trovare poi il
punto ottimale di mediazione.
Le
domande da porre nella scelta o elaborazione di un tale modello di democrazia
deliberativa sono:
·
quale problema si vuole risolvere;
·
cosa si vuole ottenere;
·
chi deve partecipare;
·
quanto potere si può delegare ai partecipanti ad
un processo deliberativo (tenendo presente che le persone partecipano non solo per
partecipare, quanto per avere un’infuenza decisiva sulle soluzioni, altrimenti si
ha una perdita di fiducia nel processo e verrebbe percepito solo come un costo
inutile ed una presa in giro).
Di dare una risposta a queste quattro domande dovrebbe
essere responsabile il Presidente di ogni livello dello Stato e il Parlamento
Legislatore.
Il Presidente stabilisce argomenti, obbiettivi, tipo di
Parlamento Deliberativo e Efficacia della delibera in quanto è la figura
istituzionale che deve risolvere la funzionalità delle istituzioni e la
corrispondenza di queste alla costituzione ed alla effettiva sovranità degli
elettori.
Una componente politica di minoranza del Parlamento
Legislatore qualora ritenga di avere su un argomento una maggioranza
dell’elettorato a sostegno può chiedere al Presidente di riconoscere
l’opportunità di far intervenire sull’argomento tra la prima e seconda lettura
di una legge Il Parlamento Deliberativo che essendo una rappresentanza non
professionalizzata di elettori non è soggiogato dalle logiche di disciplina di
partito o dalle logiche del voto di scambio. Questo gruppo di elettori è anche
relativamente immune dal plagio dei mass madia in quanto ha la possibilità di
essere sufficientemente informato e ha in prima persona la possibilità di
dibattere in modo approfondito ed esaminare gli aspetti del problema.
Parlamento Deliberativo - Definizione
Il Parlamento Deliberativo costituisce un gruppo
temporaneo di elettori non specializzati nella rappresentanza politica selezionati
con estrazione statistica casuale ponderata, per produrre delibere che
esprimano la rappresentazione dell’opinione informata e mediata prevalente
popolare su specifici temi.
Parlamento Deliberativo - Compiti
Deliberare:
·
una proposta legislativa specifica da inserire
nell’agenda politica,
·
un indirizzo vincolante per il Parlamento
Legislatore,
·
un’approvazione di garanzia di una legge del Parlamento
Legislatore e del Governo del livello statale equivalente.
Parlamento Deliberativo – Durata
·
È attivato dal Presidente del livello statale
equivalente almeno 4 volte ogni anno solare e almeno per complessivi 120 giorni
ma può essere attivato più di 4 volte per sessioni di durata variabile
·
Ogni sessione può durare per un periodo massimo
di 90 giorni calendariali consecutivi e non meno di 24 ore complessive in base
alla complessità o l’urgenza delle tematiche affidate alla delibera.
·
nello stesso livello non possono attivarsi più
Parlamenti Deliberativi contemporaneanei
Parlamento Deliberativo - Componenti
La sua composizione è basata sull’estrazione statistica ponderata
per ottenere una rappresentazione della società o una selezione casuale tra un
settore specifico della stessa.
Il metodo di estrazione è lo stesso utilizzato per il
Parlamento Regolatore con le stesse regole di candidatura per il Parlamento
Deliberativo Comune mentre per i due terzi del Parlamento Deliberativo
Qualificato le candidature avvengono in base a conoscenze attribuite.
Si immaginano due tipi di composizione:
·
Se prevalgono gli aspetti etici o di costume sono
coinvolti
o
300 elettori
o
30 proponenti
o
3 prefetti
·
Se prevalgono gli aspetti tecnici molto complessi
sono coinvolti
o
200 professionisti e persone di riconosciuto alto
livello culturale o specializzazione
o
100 elettori comuni
o
30 proponenti
o
3 prefetti
Parlamento Deliberativo - Funzioni
·
Definisce i temi prioritari dell’agenda politica
da portare a conclusione in un tempo massimo dato
·
Da un giudizio di ammissibilità alla
promulgazione di una legge su richiesta del Capo dello Stato;
·
Da un giudizio di sufficienza ad una legge che
determina la sua rilettura in sede parlamentare e un’approvazione con
maggioranza qualificata o relativa determinando la qualificazione del voto sia
in ordine di tempo di ridiscussione sia in ordine al tipo di voto a maggioranza
o qualificato
·
Costituisce un sistema consultivo e d’indirizzo
che permetta agli elettori comuni di sentire, a pieno titolo, la possibilità
effettiva di partecipazione attiva in sedi istituzionali anche se occasionale e
limitata e che permetta ai politici ed amministratori di cogliere l’evoluzione
della cultura politica di un campione rappresentativo dell’elettorato neutrale
o dell’elettorato attivo politicamente non professionalizzato
Parlamento Deliberativo – Tipologie attivate
si immaginano vari tipi di camere deliberative e
consultive Sedi dei Parlamenti Deliberativi:
·
Il Parlamento Deliberativo Qualificato (200 elettori
sorteggiati tra specialisti e 100 elettori sorteggiati tra elettori comuni – da
3 a 90 giorni)
·
Il Parlamento Deliberativo Ordinario (300
elettori sorteggiati tra elettori comuni – da 3 a 30 giorni)
·
Il Parlamento Deliberativo Digitale (3000 sorteggiati
– da 1 a 3 giorni)
Parlamento Deliberativo – Sedi attivate
La sede è estratta a sorteggio tra i comuni che non hanno
avuto sede di Parlamenti del livello negli ultimi 6 anni e che hanno strutture
di gestione dell’evento idonee.
Per il Parlamento Deliberativo Digitale i 3000
sorteggiati possono accreditarsi una postazione internet pubblica fissa o
portatile dalla quale partecipare ai lavori e alla delibera finale.
Parlamento Deliberativo – Finanziamento
Non si percepisce alcun compenso per il periodo impegnato
in una Sedi di Parlamento Deliberativo. Ai partecipanti alle Sedi di Parlamento
Deliberativo a sorteggio viene assicurato vitto, alloggio, trasporto con carta
prepagata a consumo presso esercizi convenzionati. (si vuole che la
partecipazione sia motivata dalla convinzione nelle proprie capacità politiche
e nelle idee sostenute);
Alcuni partecipanti a campione vengono tentati da agenti
provocatori per poter espellere quelli che si sono dimostrati corruttibili. Chi
si fa corrompere viene reso pubblico e bruciato per 10 anni da qualsiasi
attività politica. (si vuole creare un ambiente di sospetto dei partecipanti
verso tutte le operazioni corruttive);
Si cercano sponsorizzazioni per le spese legate al
funzionamento delle Sedi di Parlamento Deliberativo non possono essere
finanziate con attività che danneggiano persone ad esempio tabacchi, alcolici,
gioco d’azzardo, attività inquinanti, attività degradanti la dignità umana. (si
vuole che i costi della politica siano ridotti e ammortizzati nei modi
eticamente possibili)
Il Parlamento Deliberativo Ordinario
Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Ordinario
Ricreare la piazza in cui il popolo si riuniva per
discutere e deliberare non è possibile quando vi sono milioni di elettori e
lasciare la rappresentazione di tale popolo a dei politici eletti è una
soluzione che ha dei costi culturali notevoli. I politici eletti diventano ben
presto una casta oligarchica.
È essenziale che sia frequente la rilettura della volontà
popolare informata per non lasciare a novelli sacerdoti del volere popolare che
li anno eletti qualche anno prima.
Il Parlamento Deliberativo Ordinario è la
rappresentazione statistica della popolazione con la sola esclusione della
componente già istituzionalizzata negli organi politici e negli organi
dirigenziali amministrativi.
Parlamento Deliberativo Ordinario - Composizione
·
300 elettori sorteggiati tra elettori comuni con
lo stesso metodo del Parlamento Regolatore.
Sono esclusi dal sorteggio gli elettori comuni che hanno
partecipato come parlamentari votanti a un qualsiasi parlamento deliberativo
nei 2 anni precedenti.
·
30 elettori proponenti delle istanze comprese
nei provvedimenti da deliberare
·
3 prefetti
Parlamento Deliberativo Ordinario - Durata
da 3 a 30 giorni determinato dal Presidente dello Stato
(si presume che le tematiche trattate non avendo valenze tecniche che
richiedano accertamenti e valutazioni specialistiche siano definibili in tempi
ragionevolmente contenuti)
Parlamento Deliberativo Ordinario - Compiti
Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di
una legge relativa alle temi deliberati
Parlamento Deliberativo Ordinario – Sistema di voto
Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere
l’elettore comune da intimidazioni)
Parlamento Deliberativo Ordinario – Limiti
Non possono darsi linee guida o indicazioni che
contravvengono la Costituzione.
Il Parlamento Deliberativo Qualificato
Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Qualificato
Il problema principale di un Parlamento Legislatore
classico è che gli eletti non hanno competenze specifiche e quindi, quando vi
sono da trattare decisioni su questioni molto tecniche, sono in mano ai
consigli di esperti e molto più influenzati dalla propria posizione con il
proprio elettorato di riferimento.
Su argomenti come la politica energetica, la politica
delle attività produttive,la politica sanitaria, la politica della sicurezza
interna ed esterna, la politica dell’istruzione, la politica della ricerca e
innovazione tecnologica ed altre tematiche sulle quali avere tutti i votanti
conoscenze specifiche agevola l’individuazione dei quelle soluzioni che non
penalizzano l’efficacia dei provvedimenti a favore della mediazione.
Cosa diversa quando si parla di politiche del sociale
(affetti, sessualità, religione, costume, cure parentali, eredità, regolazione
di comportamenti rischiosi) e altre tematiche che attengono all’identità
sociale collettiva non necessitano di conoscenze specialistiche in quanto rientrano
nel bagaglio essenziale della comune opinione di ogni elettore.
Il Parlamento Deliberativo Qualificato è composto solo
per due terzi da elettori qualificati in conoscenze o professionalità attinenti
l’argomento trattato mentre il restante terzo viene selezionato tra gli
elettori senza distinzione così da avere una componente di parlamentari che
costituiscono l’approccio non specializzato.
Parlamento Deliberativo Qualificato - Composizione
·
200 sorteggiati tra specialisti (si immagina una
sede consultiva e d’indirizzo temporanea ottenuta per estrazione di persone
qualificate e sostenute che sviluppa pareri e proposte su temi e quesiti
stabiliti a priori dal Capo dello Stato) (si vuole avere l’opinione degli
elettori già competenti informati con esperti e diretti interessati ai quesiti
posti che abbiano avuto modo di dibattere tra loro gli argomenti complessi loro
sottoposti);
·
sono candidati proposti o autoproposti
riconosciuti esperti nel proprio settore da altri specialisti dello stesso
settore che danno il consenso alla propria candidatura e ottengono un punteggio
di sostegno sufficiente per individuare almeno il triplo dei candidati
necessari;
·
non possono partecipare esperti che abbiano
partecipato negli ultimi 6 anni ad un’altra Sede di Parlamento Deliberativo
·
100 sorteggiati tra elettori comuni (si immagina
una componente consultiva e d’indirizzo temporanea ottenuta per estrazione di
persone che con la loro competenza generica integra la visione della parte
specializzata) (si vuole avere l’opinione competente ma non troppo lontana
dalla sensibilità comune collettiva dei quesiti posti che abbiano avuto modo di
dibattere tra loro gli argomenti complessi loro sottoposti);
Parlamento Deliberativo Qualificato - Durata
da 3 a 90 giorni determinato dal Presidente dello Stato
(si presume che le tematiche trattate avendo valenze tecniche che richiedano
accertamenti e valutazioni specialistiche possano essere definibili in tempi
ragionevolmente lunghi) il Presidente può prorogare di volta in voltala durata
stabilita fino al massimo consentito di 90 giorni
Parlamento Deliberativo Qualificato - Compiti
Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di
una legge relativa alle temi deliberati
Parlamento Deliberativo Qualificato – Sistema di voto
Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere
l’elettore comune da intimidazioni)
Parlamento Deliberativo Qualificato – Limiti
Non possono darsi linee guida o indicazioni che
contravvengono la Costituzione.
Parlamento Deliberativo Qualificato - Sistema di candidatura per i due terzi qualificati
Tra gli elettori accreditati alla ripartizione amministrativa
del territorio sono riconosciuti come qualificati relativamente al tema
trattato:
·
chi ha il massimo dei voti con studi attinenti
al tema (si vuole la partecipazione di menti fresche e brillanti)
·
chi insegna una materia relativa al tema da
almeno 10 anni (si vuole la partecipazione di menti che abbiano ruminato molto
l’argomento trattato)
·
chi tra professionisti interessati al tema ha un
alto reddito annuo (si vuole la partecipazione di menti che hanno colto appieno
le possibilità di sviluppo insite nel tema trattato)
·
chi ha pubblicato su una rivista scientifica
accreditata interventi a riguardo del tema trattato (si vuole la partecipazione
di menti che hanno innovato la visione sul tema trattato)
tali accreditamenti devono essere iscritti almeno 6 mesi
prima della selezione che avviene con le stesse modalità della selezione del
Parlamento Regolatore ma solo sugli elettori accreditati per il tema trattato
Il Parlamento Deliberativo Digitale
Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Digitale
Poter riuscire ad ampliare il numero di persone
selezionate statisticamente aumenta il valore rappresentativo del campione
statistico e rende improbabili tentativi di coercizione o di controllo dei
parlamentari accreditati.
Internet permette la partecipazione di un numero elevato
di persone senza gli eccessivi costi logistici della loro permanenza nelle
adiacenze del luogo fisico di dibattimento e deliberazione.
Quando vi è una sufficiente diffusione di internet in
ambiente sicuro (ambiente che garantisce la genuinità della fonte accreditata
dei dati forniti e garantisce la completezza dei dati provenienti da una fonte
accreditata) è utile ricorrere a tale modalità deliberativa.
Parlamento Deliberativo Digitale - Composizione
3000 sorteggiati con lo stesso metodo del Parlamento Regolatore
Parlamento Deliberativo Digitale - Durata
da 1 a 3 giorni determinato dal Presidente dello Stato
(si presume che le tematiche trattate avendo valenze tecniche che richiedano
accertamenti e valutazioni specialistiche possano essere definibili in tempi
ragionevolmente lunghi) il Presidente può prorogare di volta in voltala durata
stabilita fino al massimo consentito di 10 giorni
Parlamento Deliberativo Digitale - Compiti
Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di
una legge relativa alle temi deliberati
Parlamento Deliberativo Digitale – Sistema di voto
Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere
l’elettore comune da intimidazioni)
Parlamento Deliberativo Digitale – Modalità di partecipazione
Le stesse di un Parlamento Popolare solo che gli
elettori ammessi sono estratti statisticamente.
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PENSIERI ISTANTANEI
Il vero costo delle decisioni è dato dai motivi indicibili
per cui sono state prese.
Antonio
CAMPO 2011
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