domenica 4 novembre 2012

I PARLAMENTI DELIBERATIVI


I PARLAMENTI DELIBERATIVI


Si parla al plurale perché possono essere attivate assemblee con caratteristiche di composizione e durata differente in base al tema e all’urgenza per cui sono attivati.

Il Parlamento Deliberativo proposto fa parte della democrazia indiretta del gruppo rappresentativo non eletto ma estratto con metodo statistico la cui opinione è assimilabile ai referendum di indirizzo ma con la specificità che il campione interpellato è reso sufficientemente informato sulle questioni da valutare ed ha avuto la possibilità di discutere approfonditamente sull’argomento con l’obbiettivo di cercare un punto di sintesi tra più visioni di risoluzione.

È una via di mezzo tra il sondaggio di un campione rappresentativo e il processo dibattimentale di un’assemblea eletta che ricerca il punto di mediazione politica più ampio possibile.

Motivazione storica della costituzione di un Parlamento Deliberativo.


Come già detto, nella storia, il Re occasionalmente chiedeva consiglio ad una rappresentanza della popolazione quando doveva emanare una legge con forte impatto sociale o doveva prendere delle decisioni di governo alle quali giovava avere il massimo consenso possibile.

Oggi il Re, nelle democrazie rappresentative, si concretizza in due organi collegiali politicamente professionalizzati ai vari livelli istituzionali dello Stato / della Regione / del Comune, il Parlamento Legislatore e il Governo, che a volte possono innescare conflittualità paralizzanti o produrre atti di legge e di governo che hanno bisogno del massimo consenso possibile da parte degli elettori.

In tali ipotesi, avere una sede sufficientemente rappresentativa dell’elettorato non professionalizzato nella politica che possa determinare quale sarebbe la volontà elettorale del comune elettore su precise questioni di legge o di governo si rivela utile a risolvere i contrasti e le paralisi istituzionali o rassicurare la maggior parte dell’elettorato che alcune leggi o provvedimenti di governo, per quanto sgraditi sono la soluzione più accettabile di altre ad una disamina pubblica sufficientemente approfondita svolta da elettori comuni.

Il Parlamento deliberativo risolve il problema di ciò che pensa il “popolo” inteso come indistinta moltitudine in cui prevale un’opinione e di ciò che penserebbe lo stesso se avesse piena conoscenza dei problemi reali e delle soluzioni possibili. Questo darebbe una risposta istituzionale “forte” a coloro che dicono sistematicamente NIMBY  “NON NEL MIO CORTILE”.

Fonte Wikipedia “Con NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile") si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.

L'atteggiamento consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.”

Vi sono diverse esperienze di istituzioni che ricorrono alle assemblee deliberative e sempre più viene istituzionalizzato in varie nazioni il ricorso a tale consultazione.

Il caso Francese del Débat Public. Essa è una delle modalità di partecipazione diretta alla vita politica e sociale del territorio dei cittadini francesi. La procedura del “dibattito pubblico” è stata inizialmente disciplinata nella legge 2 febbraio 1995 e poi perfezionata con la legge del 27 febbraio 2002 riguardante la “democrazia di prossimità”. La “Commissione nazionale sul dibattito pubblico” è una Autorità amministrativa indipendente con funzioni di più estese, agisce quale soggetto terzo, garante fra il committente dell’opera ed il pubblico; vigila sul rispetto del principio di partecipazione pubblica al processo di elaborazione dei progetti infrastrutturali di interesse nazionale dello Stato, delle comunità territoriali, degli enti pubblici e dei privati, qualora questi abbiano una forte valenza sociale ed economica ed un forte impatto sull’ambiente o sull’assetto del territorio.”

Il caso Svizzero in cui la democrazia referendaria è una pratica frequente

Il caso degli Stati Uniti Americani vede sempre più affermarsi ed integrare  nell’ordinamento la pratica della democrazia deliberativa. xxx

Il caso del Venezuela con il Bilancio Partecipativo. xxx

Costituendo un Parlamento Deliberativo che si rinnova con frequenza di comuni elettori si realizza l’ideale della piazza in cui il popolo, lasciato momentaneamente le proprie incombenze e attività, discuteva delle decisioni da prendere per tutta la collettività per poi tornare alle proprie incombenze e attività. Questo senza affrontare i costi referendari di coinvolgimento di milioni di elettori che peraltro non avrebbero la possibilità di approfondire e di dibattere in prima persona le questioni per trovare poi il punto ottimale di mediazione.

Le domande da porre nella scelta o elaborazione di un tale modello di democrazia deliberativa sono:

·         quale problema si vuole risolvere;

·         cosa si vuole ottenere;

·         chi deve partecipare;

·         quanto potere si può delegare ai partecipanti ad un processo deliberativo (tenendo presente che le persone partecipano non solo per partecipare, quanto per avere un’infuenza decisiva sulle soluzioni, altrimenti si ha una perdita di fiducia nel processo e verrebbe percepito solo come un costo inutile ed una presa in giro).

Di dare una risposta a queste quattro domande dovrebbe essere responsabile il Presidente di ogni livello dello Stato e il Parlamento Legislatore.

Il Presidente stabilisce argomenti, obbiettivi, tipo di Parlamento Deliberativo e Efficacia della delibera in quanto è la figura istituzionale che deve risolvere la funzionalità delle istituzioni e la corrispondenza di queste alla costituzione ed alla effettiva sovranità degli elettori.

Una componente politica di minoranza del Parlamento Legislatore qualora ritenga di avere su un argomento una maggioranza dell’elettorato a sostegno può chiedere al Presidente di riconoscere l’opportunità di far intervenire sull’argomento tra la prima e seconda lettura di una legge Il Parlamento Deliberativo che essendo una rappresentanza non professionalizzata di elettori non è soggiogato dalle logiche di disciplina di partito o dalle logiche del voto di scambio. Questo gruppo di elettori è anche relativamente immune dal plagio dei mass madia in quanto ha la possibilità di essere sufficientemente informato e ha in prima persona la possibilità di dibattere in modo approfondito ed esaminare gli aspetti del problema.

Parlamento Deliberativo - Definizione


Il Parlamento Deliberativo costituisce un gruppo temporaneo di elettori non specializzati nella rappresentanza politica selezionati con estrazione statistica casuale ponderata, per produrre delibere che esprimano la rappresentazione dell’opinione informata e mediata prevalente popolare su specifici temi.

Parlamento Deliberativo - Compiti


Deliberare:

·         una proposta legislativa specifica da inserire nell’agenda politica,

·         un indirizzo vincolante per il Parlamento Legislatore,

·         un’approvazione di garanzia di una legge del Parlamento Legislatore e del Governo del livello statale equivalente.

Parlamento Deliberativo – Durata


·         È attivato dal Presidente del livello statale equivalente almeno 4 volte ogni anno solare e almeno per complessivi 120 giorni ma può essere attivato più di 4 volte per sessioni di durata variabile

·         Ogni sessione può durare per un periodo massimo di 90 giorni calendariali consecutivi e non meno di 24 ore complessive in base alla complessità o l’urgenza delle tematiche affidate alla delibera.

·         nello stesso livello non possono attivarsi più Parlamenti Deliberativi contemporaneanei

Parlamento Deliberativo - Componenti


La sua composizione è basata sull’estrazione statistica ponderata per ottenere una rappresentazione della società o una selezione casuale tra un settore specifico della stessa.

Il metodo di estrazione è lo stesso utilizzato per il Parlamento Regolatore con le stesse regole di candidatura per il Parlamento Deliberativo Comune mentre per i due terzi del Parlamento Deliberativo Qualificato le candidature avvengono in base a conoscenze attribuite.

Si immaginano due tipi di composizione:

·         Se prevalgono gli aspetti etici o di costume sono coinvolti

o   300 elettori

o   30 proponenti

o   3 prefetti

·         Se prevalgono gli aspetti tecnici molto complessi sono coinvolti

o   200 professionisti e persone di riconosciuto alto livello culturale o specializzazione

o   100 elettori comuni

o   30 proponenti

o   3 prefetti

Parlamento Deliberativo - Funzioni


·         Definisce i temi prioritari dell’agenda politica da portare a conclusione in un tempo massimo dato

·         Da un giudizio di ammissibilità alla promulgazione di una legge su richiesta del Capo dello Stato;

·         Da un giudizio di sufficienza ad una legge che determina la sua rilettura in sede parlamentare e un’approvazione con maggioranza qualificata o relativa determinando la qualificazione del voto sia in ordine di tempo di ridiscussione sia in ordine al tipo di voto a maggioranza o qualificato

·         Costituisce un sistema consultivo e d’indirizzo che permetta agli elettori comuni di sentire, a pieno titolo, la possibilità effettiva di partecipazione attiva in sedi istituzionali anche se occasionale e limitata e che permetta ai politici ed amministratori di cogliere l’evoluzione della cultura politica di un campione rappresentativo dell’elettorato neutrale o dell’elettorato attivo politicamente non professionalizzato

 

Parlamento Deliberativo – Tipologie attivate


si immaginano vari tipi di camere deliberative e consultive Sedi dei Parlamenti Deliberativi:

·         Il Parlamento Deliberativo Qualificato (200 elettori sorteggiati tra specialisti e 100 elettori sorteggiati tra elettori comuni – da 3 a 90 giorni)

·         Il Parlamento Deliberativo Ordinario (300 elettori sorteggiati tra elettori comuni – da 3 a 30 giorni)

·         Il Parlamento Deliberativo Digitale (3000 sorteggiati – da 1 a 3 giorni)

Parlamento Deliberativo – Sedi attivate


La sede è estratta a sorteggio tra i comuni che non hanno avuto sede di Parlamenti del livello negli ultimi 6 anni e che hanno strutture di gestione dell’evento idonee.

Per il Parlamento Deliberativo Digitale i 3000 sorteggiati possono accreditarsi una postazione internet pubblica fissa o portatile dalla quale partecipare ai lavori e alla delibera finale.

Parlamento Deliberativo – Finanziamento


Non si percepisce alcun compenso per il periodo impegnato in una Sedi di Parlamento Deliberativo. Ai partecipanti alle Sedi di Parlamento Deliberativo a sorteggio viene assicurato vitto, alloggio, trasporto con carta prepagata a consumo presso esercizi convenzionati. (si vuole che la partecipazione sia motivata dalla convinzione nelle proprie capacità politiche e nelle idee sostenute);

Alcuni partecipanti a campione vengono tentati da agenti provocatori per poter espellere quelli che si sono dimostrati corruttibili. Chi si fa corrompere viene reso pubblico e bruciato per 10 anni da qualsiasi attività politica. (si vuole creare un ambiente di sospetto dei partecipanti verso tutte le operazioni corruttive);

Si cercano sponsorizzazioni per le spese legate al funzionamento delle Sedi di Parlamento Deliberativo non possono essere finanziate con attività che danneggiano persone ad esempio tabacchi, alcolici, gioco d’azzardo, attività inquinanti, attività degradanti la dignità umana. (si vuole che i costi della politica siano ridotti e ammortizzati nei modi eticamente possibili)


Il Parlamento Deliberativo Ordinario


Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Ordinario


Ricreare la piazza in cui il popolo si riuniva per discutere e deliberare non è possibile quando vi sono milioni di elettori e lasciare la rappresentazione di tale popolo a dei politici eletti è una soluzione che ha dei costi culturali notevoli. I politici eletti diventano ben presto una casta oligarchica.

È essenziale che sia frequente la rilettura della volontà popolare informata per non lasciare a novelli sacerdoti del volere popolare che li anno eletti qualche anno prima.

Il Parlamento Deliberativo Ordinario è la rappresentazione statistica della popolazione con la sola esclusione della componente già istituzionalizzata negli organi politici e negli organi dirigenziali amministrativi.

Parlamento Deliberativo Ordinario - Composizione


·         300 elettori sorteggiati tra elettori comuni con lo stesso metodo del Parlamento Regolatore.

Sono esclusi dal sorteggio gli elettori comuni che hanno partecipato come parlamentari votanti a un qualsiasi parlamento deliberativo nei 2 anni precedenti.

·         30 elettori proponenti delle istanze comprese nei provvedimenti da deliberare

·         3 prefetti

Parlamento Deliberativo Ordinario - Durata


da 3 a 30 giorni determinato dal Presidente dello Stato (si presume che le tematiche trattate non avendo valenze tecniche che richiedano accertamenti e valutazioni specialistiche siano definibili in tempi ragionevolmente contenuti)

Parlamento Deliberativo Ordinario - Compiti


Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di una legge relativa alle temi deliberati

Parlamento Deliberativo Ordinario – Sistema di voto


Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere l’elettore comune da intimidazioni)

Parlamento Deliberativo Ordinario – Limiti


Non possono darsi linee guida o indicazioni che contravvengono la Costituzione.


Il Parlamento Deliberativo Qualificato


Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Qualificato


Il problema principale di un Parlamento Legislatore classico è che gli eletti non hanno competenze specifiche e quindi, quando vi sono da trattare decisioni su questioni molto tecniche, sono in mano ai consigli di esperti e molto più influenzati dalla propria posizione con il proprio elettorato di riferimento.

Su argomenti come la politica energetica, la politica delle attività produttive,la politica sanitaria, la politica della sicurezza interna ed esterna, la politica dell’istruzione, la politica della ricerca e innovazione tecnologica ed altre tematiche sulle quali avere tutti i votanti conoscenze specifiche agevola l’individuazione dei quelle soluzioni che non penalizzano l’efficacia dei provvedimenti a favore della mediazione.

Cosa diversa quando si parla di politiche del sociale (affetti, sessualità, religione, costume, cure parentali, eredità, regolazione di comportamenti rischiosi) e altre tematiche che attengono all’identità sociale collettiva non necessitano di conoscenze specialistiche in quanto rientrano nel bagaglio essenziale della comune opinione di ogni elettore.

Il Parlamento Deliberativo Qualificato è composto solo per due terzi da elettori qualificati in conoscenze o professionalità attinenti l’argomento trattato mentre il restante terzo viene selezionato tra gli elettori senza distinzione così da avere una componente di parlamentari che costituiscono l’approccio non specializzato.

Parlamento Deliberativo Qualificato - Composizione


·         200 sorteggiati tra specialisti (si immagina una sede consultiva e d’indirizzo temporanea ottenuta per estrazione di persone qualificate e sostenute che sviluppa pareri e proposte su temi e quesiti stabiliti a priori dal Capo dello Stato) (si vuole avere l’opinione degli elettori già competenti informati con esperti e diretti interessati ai quesiti posti che abbiano avuto modo di dibattere tra loro gli argomenti complessi loro sottoposti);

·         sono candidati proposti o autoproposti riconosciuti esperti nel proprio settore da altri specialisti dello stesso settore che danno il consenso alla propria candidatura e ottengono un punteggio di sostegno sufficiente per individuare almeno il triplo dei candidati necessari;

·         non possono partecipare esperti che abbiano partecipato negli ultimi 6 anni ad un’altra Sede di Parlamento Deliberativo

·         100 sorteggiati tra elettori comuni (si immagina una componente consultiva e d’indirizzo temporanea ottenuta per estrazione di persone che con la loro competenza generica integra la visione della parte specializzata) (si vuole avere l’opinione competente ma non troppo lontana dalla sensibilità comune collettiva dei quesiti posti che abbiano avuto modo di dibattere tra loro gli argomenti complessi loro sottoposti);

Parlamento Deliberativo Qualificato - Durata


da 3 a 90 giorni determinato dal Presidente dello Stato (si presume che le tematiche trattate avendo valenze tecniche che richiedano accertamenti e valutazioni specialistiche possano essere definibili in tempi ragionevolmente lunghi) il Presidente può prorogare di volta in voltala durata stabilita fino al massimo consentito di 90 giorni

Parlamento Deliberativo Qualificato - Compiti


Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di una legge relativa alle temi deliberati

Parlamento Deliberativo Qualificato – Sistema di voto


Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere l’elettore comune da intimidazioni)

Parlamento Deliberativo Qualificato – Limiti


Non possono darsi linee guida o indicazioni che contravvengono la Costituzione.

Parlamento Deliberativo Qualificato - Sistema di candidatura per i due terzi qualificati


Tra gli elettori accreditati alla ripartizione amministrativa del territorio sono riconosciuti come qualificati relativamente al tema trattato:

·         chi ha il massimo dei voti con studi attinenti al tema (si vuole la partecipazione di menti fresche e brillanti)

·         chi insegna una materia relativa al tema da almeno 10 anni (si vuole la partecipazione di menti che abbiano ruminato molto l’argomento trattato)

·         chi tra professionisti interessati al tema ha un alto reddito annuo (si vuole la partecipazione di menti che hanno colto appieno le possibilità di sviluppo insite nel tema trattato)

·         chi ha pubblicato su una rivista scientifica accreditata interventi a riguardo del tema trattato (si vuole la partecipazione di menti che hanno innovato la visione sul tema trattato)

tali accreditamenti devono essere iscritti almeno 6 mesi prima della selezione che avviene con le stesse modalità della selezione del Parlamento Regolatore ma solo sugli elettori accreditati per il tema trattato


Il Parlamento Deliberativo Digitale


Motivazioni storiche di un Parlamento Deliberativo Digitale


Poter riuscire ad ampliare il numero di persone selezionate statisticamente aumenta il valore rappresentativo del campione statistico e rende improbabili tentativi di coercizione o di controllo dei parlamentari accreditati.

Internet permette la partecipazione di un numero elevato di persone senza gli eccessivi costi logistici della loro permanenza nelle adiacenze del luogo fisico di dibattimento e deliberazione.

Quando vi è una sufficiente diffusione di internet in ambiente sicuro (ambiente che garantisce la genuinità della fonte accreditata dei dati forniti e garantisce la completezza dei dati provenienti da una fonte accreditata) è utile ricorrere a tale modalità deliberativa.

Parlamento Deliberativo Digitale - Composizione


3000 sorteggiati con lo stesso metodo del Parlamento Regolatore

Parlamento Deliberativo Digitale - Durata


da 1 a 3 giorni determinato dal Presidente dello Stato (si presume che le tematiche trattate avendo valenze tecniche che richiedano accertamenti e valutazioni specialistiche possano essere definibili in tempi ragionevolmente lunghi) il Presidente può prorogare di volta in voltala durata stabilita fino al massimo consentito di 10 giorni

Parlamento Deliberativo Digitale - Compiti


Fornisce linee guida da rispettare nella produzione di una legge relativa alle temi deliberati

Parlamento Deliberativo Digitale – Sistema di voto


Si esprime con voto segreto (si vuole proteggere l’elettore comune da intimidazioni)

Parlamento Deliberativo Digitale – Modalità di partecipazione


Le stesse di un Parlamento Popolare solo che gli elettori ammessi sono estratti statisticamente.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il vero costo delle decisioni è dato dai motivi indicibili per cui sono state prese.
Antonio CAMPO 2011
 

 

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