domenica 4 novembre 2012

L’eccessivo uso di Commissioni


L’eccessivo uso di Commissioni


La collegialità decisionale moltiplica i costi della politica, aumenta i voti di scambio e riduce la trasparenza della responsabilità amministrativa dirigenziale. La gestione di enti non deve vedere commissioni come organi amministrativi. Esse non sono un sistema decisionale efficiente in quanto le decisioni sono frutto di continui ed estenuanti compromessi e spesso diventano puri esercizi di potere e voti di scambio.

La collegialità decisionale e di valutazione delle Commissioni si addice più alla funzione di controllo delle attività degli organi amministrativi.

SI PROPONE

·         È preferibile affidare a dirigenti monocratici estratti a sorteggio da una rosa di non meno di sei nominativi, aventi le caratteristiche richieste

·         La costituzione di una commissione unica per tutta l’articolazione amministrativa di carattere ispettiva e consultiva avente la titolarità giuridica e gli strumenti per controllare approfonditamente, con pluralismo, la correttezza dell’attività di molti dirigenti ma non ne può condizionare l’incarico se non come attento monitoraggio dell’efficacia operativa e della correttezza istituzionale di ogni loro atto;

·         i componenti della commissione:

o   sono nominati per metà proporzionalmente dai partiti rappresentati in Parlamento Legislatore e la metà proporzionalmente ai partiti non rappresentati in Parlamento Legislatore;

o   non possono superare le 30 unità;

o   un terzo della commissione viene rinnovato ogni 2 anni,

o   in finanziamento annuo è fisso per tutte le spese e rimborsi;

o   non possono parteciparvi magistrati o dipendenti pubblici.

Nessun commento:

Posta un commento