domenica 4 novembre 2012

CONCLUSIONI


IL PROBLEMA DELLE DIMENSIONI …


le democrazie possono permettersi che possano esistere aziende multinazionali così grandi da poter determinare una pressione economica ricattatoria gigantesca sul lavoro e sulle tipologie di consumo da agevolare? Ovvero è possibile che gli elettori possano controllare le attività politiche che tali aziende mettono in atto per ottenere i propri interessi scollegati dagli interessi delle popolazioni che prese singolarmente possono solo subire? Forse i popoli dovrebbero impedire la formazione di colossi di tale dimensione. Stessa questione con enormi accumuli di capitale finanziario di proprietà o gestite da una sola persona. Il problema delle dimensioni è lo stesso problema della lotta antitrust.

IL PROBLEMA DELL’INNOVAZIONE …


la capacità produttiva umana di cultura occidentale si è rivolta all’innovazione in due aspetti della produzione IL PRIMO ASPETTO nei processi produttivi che rendono sempre più veloce il produrre la stessa quantità di prodotto riducendo la manodopera e IL SECONDO ASPETTO nell’innovazione nel prodotto che rende sempre più veloce la sostituzione del prodotto con prodotti sempre più funzionali e soddisfacenti di esigenze che prima non si avevano. Tale processo innovativo produce due cose: LA PRIMA sempre più velocemente le risorse diventano rifiuti aumentando la destabilizzazione dell’ecosistema e esaurendo le risorse finite e non permettendo la rigenerazione delle risorse rinnovabili. LA SECONDA sempre meno persone sono impiegate nel processo produttivo generando problemi di redistribuzione del reddito e aumentando il divario tra ultraricchi e poveri esistenziali. Questa considerazione non ve la fa un comunista o un ecologista ve la può fare qualsiasi economista o sociologo che guarda i grafici relativi ai fattori macroeconomici legati all’innovazione. LA SOLUZIONE al processo innovativo IN PRIMO LUOGO non è ridurre il livello tecnologico quanto di aumentarlo in modo da produrre con meno materie prime e molto con materiali riciclati in modo da ottenere prodotti che con minore consumo energetico producono lo stesso effetto e IN SECONDO LUOGO progettare i prodotti perché durino a lungo e rendano le persone autosufficienti e autonome (esempio la generazione di energia da fonti rinnovabili in loco da solare o eolico o cogenerazione) (esempio il noleggio di mezzi di trasporto, attrezzature di bricolage, computer, stampanti … ed altri prodotti che per il noleggiatore è utile durino il più a lungo possibile e siano sempre efficienti e per l’utilizzatore costano per quello per cui vengono utilizzati e non producono rifiuti di attrezzature ancora funzionanti ma inadatte al mutare delle esigenze)

ESPORTAZIONE DELLA DEMOCRAZIA


Oggi il tema più scottante e problematico delle democrazie è l’ “esportazione” della “vera democrazia” là dove vi sono governi “falsamente democratici” compiono delitti contro la propria popolazione o non impediscono che una parte di popolazione subisca trattamenti contrari alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

In primo luogo l’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) non ha caratteristiche democratiche essa rappresenta i governi delle oligarchie egemoni e non le popolazioni ed in secondo luogo il diritto di veto di alcune nazioni o federazioni ed il governo garantito ad un ristretto numero di paesi ne mina fortemente la legittimità nel dichiarare la necessità d’intervento umanitario.

Le popolazioni democratiche mondiali entrano in crisi esistenziale quando una maggioranza molto alta di elettori di un popolo si autodetermina a non volere un regime democratico e scelgono regimi teocratici o ideologici.

La Democrazia confligge in modo violento con la cultura tradizionale di un popolo e ne chiede sovvertimento e omologazione internazionale ma questo non contraddice l’agevolazione della diversità e del multiculturalismo?.

Alla fine della storia sarà una Democrazia mondiale omologante in cui si spegneranno le identità nazionali per far sorgere delle identità collettive trasnazionali basate sull’espressioni di varianze individuali?

I valori forti della Democrazia social-liberale sarà il “vietato vietare” in cui la mediazione permette di trovare uno spazio possibile per il vissuto di individualismi eccentrici. Lo stato arbitro e non più fautore di un progetto di società omologante. “saremo tutti uguali quanto saremo tutti diversi”.

 

CONCLUSIONI


Qui fermo le mie provocazioni intellettuali, non per mancanza d’argomenti quanto per continenza già troppo tardiva.

Se siete arrivati fino a questo punto nella lettura di questo ragionamento sbanalizzante quanto esistenziale meritate una risposta alla domanda: ma quali competenze ha questo tizio nel ragionare sulle possibili modifiche costituzionali per rendere più “democratico” il paese in cui vive?

Semplicemente mi sento un elettore con responsabilità di determinare le stesse leggi alle quali sottostare e che, con i mezzi intellettuali cui dispone, tenta di formarsi delle opinioni sulle scelte da fare perché tale paese sia migliore per tutti e non solo per alcuni e tra questi se stesso.

Se siete elettori consapevoli  sapete che il vostro voto e quindi la vostra opinione in politica è determinante quanto quella di un luminare o di un idiota. Quindi … date voce alle vostre sensazioni così che divengano un racconto, date voce alle vostre idee così che rendano significativo il vostro racconto, date voce alla vostra voce così che il significato del vostro racconto diventi significativo anche per altri nel condividerlo o nell’opporvisi, date voce alle vostre azioni così che il significato delle vostre idee diventi comportamento coerente, diventi … una scultura del pensiero.

Essere comunque una luce nel buio, o una luce, pur fioca, che si aggiunge alle altre per avere più luce.

Per coerenza … spero di essere stato abbastanza chiaro.

Antonio CAMPO 13/07/2011

Post Scriptum

Come diceva George Orwell nel libro "Gli anni dell'«Observer»” “ Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona. I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.”

CONPCEPT PER UNA INFORMAZIONE DELL’ATTIVITA’ LEGISLATIVA TRAMITE INTERNET


CONPCEPT PER UNA INFORMAZIONE DELL’ATTIVITA’ LEGISLATIVA TRAMITE INTERNET (OBIETTIVO LEGGE)


Obiettivo è la pubblicizzazione di tutti gli atti legislativi in forma elementare ed elaborata per rendere facilmente comprensibile ad ogni elettore:

l’attività di ogni legislatore, le leggi proposte o sostenute, le sue votazioni, il suo percorso politico, viaggi, contatti, incarichi, la sua vita, i conflitti d’interesse e i condizionamenti culturali o economici o affettivi, il reddito suo e dei suoi parenti;

l’attività di tutto il corpo legislativo come simulazione grafica riferita a presenza, votazione, divergenza dal gruppo parlamentare di riferimento;

la consultazione di tutte le leggi vigenti e lo stato delle leggi in ogni momento storico con le sentenze e giurisprudenza reale derivata;

 

IMMAGINIAMO …

Un sito istituzionale in cui:

in tempo reale vengono inserite le votazioni e il testo o il video degli interventi di ogni legislatore;

in tempo reale vengono inseriti il consenso degli elettori all’espressione di voto di ogni legislatore;

in tempo reale viene aggiornato il fascicolo relativo ad ogni Legislatore e ad ogni candidato alle prossime elezioni relativo alla rassegna stampa ed alle segnalazioni di notizie verificate di qualsiasi elettore;

in tempo reale viene certificato il raggiungimento degli obiettivi legislativi predetti dal legislatore;

 

CONCEPT PER UNA CORRETTEZZA D’INFORMAZIONE DEMOCRATICA TRAMITE INTERNET


CONCEPT PER UNA CORRETTEZZA D’INFORMAZIONE DEMOCRATICA TRAMITE INTERNET


(AGENZIA DI CORRETTEZZA DEMOCRATICA)

Obiettivo è la segnalazione pubblica delle informazioni erronee o false che la classe politica inserisce nei propri interventi o nelle sedi di discussione politica.

Creazione di un’agenzia di controllo delle dichiarazioni dei politici o dei loro interlocutori che ne segnala lo scostamento dalla realtà;

Creazione di report che segnalano la contraddizione tra frasi o frasi e comportamenti dipendenti dal Legislatore o dal candidato;

sono segnalati anche i conflitti d’interesse potenziali o certificati passati e presenti;


 

 

 

CONCEPT PER UNA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA TRAMITE INTERNET


CONCEPT PER UNA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA TRAMITE INTERNET


(LEGISLAZIONE CONSULTIVA)


L’obiettivo è creare un accesso diretto alle sedi legislative degli elettori comuni in cui le leggi di iniziativa popolare divengano una costante e non un a eccezione e dare agli elettori una maggiore influenza sul controllo dell’agenda politica.

Al fianco dei referendum abrogativi o approvativi che si “devono” tenere tassativamente in occasione delle elezioni dei legislatori (per evitare ulteriori e immotivate spese di consultazione popolare). E in aggiunta alla possibilità di presentare una legge di iniziativa popolare ottenuta per raccolta di firme si vuole definire uno strumento di partecipazione politica che attenui la delega degli elettori della loro sovranità legislativa ai legislatori eletti (delega data più per necessità pratica che per rispondenza ad un ideale desiderabile)

Utilizzando internet viene data una sede istituzionale agli elettori comuni in modo che questi possano:

·         far giungere alla sede legislativa corrispondente al proprio livello amministrativo delle proposte di legge democraticamente dibattute, compiutamente definite in funzione del consenso ottenuto dai partecipanti al dibattito, formalmente corrette e sostenute da un esponente accreditato dall’assemblea consultiva per essere presentate, con diritto di parola,  alla discussione della sede legislativa istituzionale;

·         sviluppare nei cittadini comuni la convinzione della possibilità senza vincoli e di facile accesso di inserirsi nei processi legislativi pur non essendo tra gli eletti o nelle funzioni dirigenziali;

·         determinare alcuni temi dell’agenda politica in sede legislativa definendo il tema da porre in dibattimento nella assemblea consultiva;

·         permettere una sede di dibattito politico e d’informazione di tutti gli elettori che svolga le funzioni di:

o   creare una sede in cui possa essere sviscerato ogni aspetto con correttezza d’informazione fruibile da ogni persona in quanto le affermazioni non corrette vengono segnalate come tali da una agenzia di correttezza;

o   svolgere una funzione di termometro politico sugli eletti alla funzione legislativa e sui fiduciari della funzione di governo;

o   selezionare e far conoscere una nuova classe politica potenziale;

o   indicare gli orientamenti della popolazione più attenta ai temi politici nelle singole tematiche e che venga stabilito in percentuale anche il livello d’interesse di un tema e delle proposte in agenda in base al numero dei partecipanti al dibattito;

vi sono essenzialmente tre modelli sperimentali a cui ispirarsi

·         i bilanci partecipativi nati dall’esperienza di Porto Alegre,

·         il dibattito pubblico alla francese istituzionalizzato con la legge Barnier del 1995 (campione di soggetti politici e cittadini)

·         i sondaggi deliberativi proposti da James Fishkin (campione a sorteggio)

Fonte: Luigi Bobbio in “Democrazia e nuove forme di partecipazione” in M. Bovero e V. Pazè (a cura di), Come sta la democrazia?, Roma-Bari, Laterza, pp. 46-62.

Sono magistralmente descritte le tre forme di Democrazia partecipativa indicate.

IMMAGINIAMO …

Immaginiamo un portale gestito dalle sedi legislative di ogni articolazione dello stato che permetta la partecipazione politica, come elaborazione di pensiero e produzione di proposte di legge d’indirizzo a partecipazione diretta popolare.

In questa ipotesi vi sono i seguenti attori:

·         un moderatore di legislazione consultiva;

·         un’agenzia dei moderatori di legislazione consultiva;

·         un’agenzia di correttezza informativa;

·         un team di esperti della tematica scelta che rispondono alle domande e illustrano gli aspetti tecnici del tema trattato

·         la camera di legislazione consultiva;

·         la camera di legislazione consultiva dei 9;

Immaginiamolo come una sede legislativa consultiva on-line finanziata dal livello legislativo corrispondente che assicura la gestione del software per lo svolgimento dell’attività e dell’assistenza tecnica per il suo corretto funzionamento. (ad esempio il comune di Modena finanzia un portale di “legislazione consultiva” per il suo consiglio comunale). Essenzialmente il software e le procedure devono permettere l’accesso a tutti gli elettori che lo desiderano e ne devono garantire la genuinità dell’intervento sia in termini di proposta che di voto di consenso. Non vi può essere censura ne incriminazione per le opinioni espresse in tale sede ma può essere oscurato il materiale non corretto. Per oscurato si intende che la sua visione è vincolata solo dall’accettazione di consultazione di materiale dichiarato non corretto da qualsiasi internauta.

Un moderatore, indicato a turno da un’agenzia di moderatori, apre il dibattito legislativo consultivo;

la partecipazione è libera a tutti (unica precondizione la certezza della identità di chi interviene) e l’utilizzo di sistemi che garantiscano (costantemente) la genuinità della fonte;

l’identità di chi propone materiali è certa e pubblica mentre chi si limita a dare il voto di consenso rimane anonimo;

l’aggiornamento dei consensi attivi sulle proposte si ha ogni ora;

si può entrare nella sede dibattimentale come proponente o come sostenitore in qualsiasi momento;

ad ogni persona corrisponde un solo voto di consenso che può essere dato o ritirato a qualunque proposta o mozione;

vi sono degli interventi al dibattito in modalità liberale con testi, immagini o materiali audio video senza censura preventiva (vengono oscurati i materiali non corretti dal moderatore su segnalazione di un qualsiasi partecipante ma possono essere visionati da chiunque accetta la natura non corretta rilevata nei materiali oscurati, e viene attivata la consultazione della segnalazione e dell’eventuale dibattito sulla segnalazione);

il moderatore può non oscurare materiale segnalato come non corretto ma al materiale viene evidenziata la presenza di segnalazione e l’eventuale dibattito sulla segnalazione visualizzabile da chiunque ne attivi la visualizzazione;

per tre giorni vengono proposti da chiunque il tema da affrontare con proposte di legge o semplici indicazioni di problematiche. Al termine dei tre giorni di proposte la tematica o la mozione più sostenuta diviene il tema dei tre mesi successivi dell’assemblea consultiva;

inizialmente non vi sono rappresentanti a priori ma dopo un dibattito di un mese si individuano i 9 proponenti più sostenuti e questi dibattono fra loro nella camera consultiva dei 9 con apporti dalla camera consultiva originaria e possibilità di consenso alle mozioni espresse da parte di qualsiasi elettore di quel livello istituzionale;

il moderatore può essere sostituito su richiesta della maggioranza dei due terzi dei partecipanti con un altro moderatore disponibile;

tra i compiti del moderatore:

vi è la facoltà di oscurare gli insulti e le parti volgari nei materiali proposti

organizzare il materiale proposto creando collegamenti di dibattito tra gli interventi, collegamenti di area di pensiero, collegamenti di classifica di consenso e il suo andamento storico

dal trentesimo giorno di discussione portare gli interventi dell’assemblea legislativa consultiva originaria nell’assemblea dei 9;

dal sessantesimo giorno pone a votazione un testo di legge con modalità equivalenti alla produzione di una legge nelle sedi legislative ordinarie;

i 9 possono contattare i propri sostenitori in aree di dibattito pubbliche ma riservate ai sostenitori della loro mozione;

i 9 possono sostenere la stessa mozione o raggrupparsi in sostenitori di mozioni condivise;

non possono tenersi più di 3 assemblee tematiche alla volta in ogni articolazione legislativa dello stato e non si può trattare un tema per meno di tre mesi;

chiunque dei partecipanti esprime una propria mozione o può commentare le mozioni altrui, può sostenere mozioni o emendamenti proposti da altri partecipanti e tale attività viene tracciata;

dopo un mese di dibattito i 9 proponenti di mozioni più sostenute divengono rappresentanti titolari dell’assemblea consultiva ristretta

possono dibattere per un altro mese le proprie tesi;

vengono sostenuti dagli altri partecipanti dell’assemblea consultiva d’origine

a cura del mediatore possono intervenire nel dibattito dei 9 con interventi di sintesi di quanto detto nell’assemblea originale che continua a dibattere sulle tesi dei 9;

dopo il terzo mese la mozione più sostenuta predominante viene proposta come disegno di legge all’assemblea legislativa di riferimento perorata con diritto di parola ma non di voto dal sostenitore della mozione che ha ricevuto più consenso.

L’assemblea legislativa deve esaminarla e se ne respinge la messa nell’ordine del giorno si attiva la richiesta pubblica di sostegno con  televoto certificato se il 30% degli elettori iscritti appoggia la discussione  la proposta di legge popolare deve essere discussa.

 

Considerazioni su internet


Considerazioni su internet


·         Internet non ha una struttura gerarchica e la trasmissione delle informazioni avviene in modo non lineare e caotico che assicura libera circolazione delle informazioni ad un costo di mantenimento relativamente basso e assicura una sicurezza nella non intercettabilità delle informazioni, a monte del server finale, relativamente alto (deve essere reso un diritto delle persone rendere illeggibili le informazioni veicolate a curiosi ed a agenzie di controllo in quanto tra la sicurezza sociale e la libertà individuale deve prevalere sempre il diritto a non essere controllati se non a seguito di un mandato di un magistrato per una notizia di reato o perché coinvolti in rapporti con persone controllate in seguito ad una notizia di reato)

·         I “nodi” di internet hanno proprietari diversi e anche con costi molto ridotti è possibile creare nuovi nodi (deve essere impedito sia a livello mondiale che a livello nazionale o locale che i nodi siano monopolizzati da pochi soggetti economici o politici) (non deve essere agevolata la possibilità di paralizzare o filtrare le comunicazioni internet per motivi commerciali o politici)

·         Internet con la possibilità di indicizzare tutte le informazioni immesse e tramite l’utilizzo di motori di ricerca permette la fruizione di informazioni e cultura come mai è stato possibile nella storia umana (bisogna impedire che la tutela del diritto d’autore e brevettuale criminalizzino la libera fruizione di quanto disponibile o inneschino tecnologie che ostacolino la fruizione senza pagamento. La tutele del lavoro intellettuale si deve trovare senza riprodurre logiche che con internet diventano prive di senso e che configgono con il libero accesso alla conoscenza e alla cooperazione culturale)

·         Internet permette la comunicazione simultanea e la comunicazione differita di uno a uno, uno a molti, molti a molti senza vincoli di spazio o di distanza (queste possibilità rendono concepibile un nuovo modo di partecipazione ai processi decisionali democratici e diventa un diritto essenziale di ogni persona essere messo in condizione di poter accedere ed utilizzare internet senza limiti temporali ne di luogo sul territorio)

·         È possibile creare più reti tra loro distinte e non comunicanti e permettere che esse diventino comunicanti con nodi di collegamento (le forze armate, la pubblica amministrazione, la scuola, il sistema sanitario, ed altro … creino reti internet autonome che metta al riparo le informazioni trattate e ne assicuri il funzionamento anche in casi di attacchi informatici)

L’EFFICIENZA DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE


Confrontando gli elementi caratteristici di mezzi di comunicazione si può stabilirne la loro efficienza con la quale prevedere la velocità di diffusione e disponibilità di una comunicazione.

In una qualunque comunicazione possiamo riconoscere un contenuto, che è l’informazione che si vuole diffondere, e un "contenitore", ovvero lo strumento utilizzato per veicolare l’informazione.

Per stabilirne l’efficienza nella trasmissione delle informazioni con i vari mezzi  di comunicazione ne analizzano gli elementi costitutivi.

Efficienza dei mezzi d’informazione


un qualunque mezzo di comunicazione è formato da alcuni elementi caratterizzanti:

·         il materiale di supporto, ovvero il materiale che si utilizza per "trasportare" l’istanza comunicativa (dai suoni alle onde elettromagnetiche)

·         la reperibilità del supporto, ovvero la facilità e il costo con la quale il supporto è disponibile, riproducibile e acquistabile

·         la densità del supporto, ovvero la quantità d’informazioni che il supporto può contenere.

·         la memoria del supporto, ovvero la capacità del supporto di conservare nel tempo l’informazione originaria senza perdite significative

·         la duplicabilità del codice con cui sono espresse le informazioni, ovvero la facilità di ottenere copie dell’informazione uguali o equivalenti all’originale in termini di tempo e di costo

·         la rapidità di trasmissione, ovvero il tempo impiegato per far pervenire la "comunicazione" agli interessati

·         la direzione della trasmissione ovvero la direzione in cui può viaggiare l’informazione veicolata ovvero monodirezionale (da A a B ma non da B ad A) o bidirezionale (da A a B e viceversa) e multinonodirezionale (da A a molti B ma non da molti B ad A) e multi bidirezionale (da tutti a tutti)

·         l’ampiezza dei destinatari, ovvero il numero di destinatari raggiungibili in un tempo dato e che sanno utilizzare il codice con cui è espressa l’informazione

Ad esempio, il papiro. Esisteva abbondante in riva ai fiumi dell’Egitto ma non nei paesi nordici, quindi è stato utilizzato solo dove era presente. E’ un mezzo di origine vegetale che si altera nel tempo per cui pochi papiri sono giunti fino a noi. Poteva essere copiato, ma a mano, una copia alla volta. Viaggiava portato manualmente al destinatario e, nella forma originaria, trasportava una istanza comunicativa, in uno o più papiri, a una sola persona. Solo le persone che sapevano leggere i geroglifici potevano accedere alla comunicazione.

Possiamo attribuire al papiro una "potenza" bassa ma sicuramente maggiore di un messo che ripeta a memoria il messaggio. Anche se questo poteva essere capito dal destinatario senza particolari competenze.

Dal papiro si è passati alla carta, molto più facile da riprodurre e più disponibile, dal pittogramma alla stampa con caratteri mobili, più duplicabile della trascrizione a mano e un codice più facile da apprendere quindi più diffusa la competenza della sua lettura. L’ "efficienza" comunicativa è cresciuta.

Anche il tempo impiegato per raggiungere il destinatario dell’informazione ha fatto la differenza, vedi tutta l’evoluzione dal tempo "meccanico" a quello "elettronico": dal trasporto materiale dell’informazione su carta si è giunti alla diffusione su filo (telegrafo, telefono) e in tempi recenti, nell’etere (radio, televisione).

La capacità di immagazzinare informazioni è cresciuta enormemente: un Compact Disk può contenere un’intera enciclopedia con immagini e video.

ogni sistema comunicativo ha una propria efficienza di diffusione, una volta determinata, saremo in grado di prevederne la velocità d’espansione e la distanza o quantità di persone coinvolte dal messaggio.

Internet come mezzo di trasmissione delle informazioni


Internet rappresenta lo strumento di trasmissione dell’informazione più potente che l’uomo abbia mai avuto a disposizione:

·         utilizza  le onde elettromagnetiche che viaggiano alla velocità della luce nell’etere o nei cavi;

·         i forti costi iniziali per stendere una rete materiale che colleghi i computer del mondo sono sostenuti da grandi aziende commerciali e la gran parte delle dorsali più importanti è ormai realizzata mentre i costi decrescenti degli allacciamenti sia cavo ma soprattutto wireless e cellulari permettono a sempre più persone di collegarsi in ogni luogo e tempo ed anche in mobilità;

·         L’informazione non è durevole sul supporto a causa di fenomeni di degradazione fisica dello stesso (ma parliamo in termini di anni) viene facilmente duplicata su tanti supporti diversi (hard disk fissi e removibili locali e remoti, CD e DVD e altri supporti ottici o elettronici quali le Flasch memory) e vi è la perdita solo se il processo di duplicazione, quasi istantaneo, termina per varie cause altrimenti può durare indefinitivamente (vi è un problema con i formati dei documenti che spesso rendono l’informazione illeggibile anche alle versioni successive degli stessi programmi);

·         L’automazione permette di tradurre i vecchi codici in nuovi codici rendendo leggibile ai nuovi programmi informazioni altrimenti illeggibili;

·         Raggiunge contemporaneamente tutte le persone collegate, e sono milioni, nello stesso istante e permette l’interazione reciproca sia simultanea che differita;

·         Ha capacità di memoria espandibili e pressoché illimitate e immediatamente accessibile da qualsiasi macchina collegata alla rete;

·         Può essere utilizzata intuitivamente da persone scarsamente preparate.

 


Internet nuovo mass media interattivo


Internet è: uno strumento di scambio d’informazioni interattivo sia da persona a persona che da persona a molte e viceversa e permette la comunicazione da molte persone a molte ovvero (da uno a uno che da uno a molti, da molti a molti e da molti ad uno) … esso ha la possibilità di comunicazione bidirezionale e simultanea la più ampia concessa da qualsiasi mezzo comunicativo fin’ora conosciuto; è un mezzo multimediale in quanto utilizza il suono, il testo, le immagini, i video, per trasmettere le informazioni e permette sia l’utilizzo di linguaggi sofisticati quali testi con grafici, animazioni ed effetti speciali che l’espressione naturale; azzera lo spazio di comunicazione ovvero ci si può collegare con tutto il pianeta tecnologicamente avanzato senza che le distanze contino; può essere utilizzato nella comunicazione bidirezionale istantanea che nella comunicazione differita; l’ipertestualità permette al fruitore di trovare il proprio percorso informativo e al produttore d’informazione di proporre collegamenti tra le informazioni per scelte di percorso multiple; ha una memoria formidabile che mette a disposizione miliardi di informazioni e tramite i motori di ricerca permette di trovare quelle attinenti al proprio interesse rileggere, riascoltare, rivedere video come e più dei libri, del cinema o della televisione; da la possibilità di controllo a distanza di apparecchiature; permette di utilizzare le informazioni disponibili ed effettuare rapidamente ed in modo sofisticato elaborazioni e adattamenti alle proprie esigenze con programmi utilizzabili da persone non esperte; Internet ha prodotto e può potenzialmente produrre nuovi ambienti sociali.

Vediamone alcuni:

La Democrazia elettronica (e-democracy); il governo elettronico (e-government); il telelavoro (e-working); il mercato elettronico (e-commerce); la cultura digitalizzata (e-digit); il gioco elettronico (e-game); l’insegnamento elettronico (e-learning); la telemedicina (e-medical); la socializzazione elettronica (e-social); la guerra informatica (e-ware).

LA DEMOCRAZIA ELETTRONICA ( E-DEMOCRACY )


In chi vede le potenzialità offerte dall’informatica applicata alle telecomunicazioni vi è il desiderio di una Democrazia partecipativa resa teoricamente possibile dall’accesso alla rete ma vi è una contestuale frustrazione dovuta alla resistenza culturale all’uso partecipativo di internet sia da parte dei cittadini che da parte delle istituzioni. Non vi è ancora il voto elettronico telematico per ragioni di mancanza di sicurezza della sua genuinità. Non vi è la maggiore partecipazione al dibattito politico da parte dei cittadini comuni in quanto manca una sede pubblica di confronto democratico riconoscibile da parte dei comuni elettori e riconosciuta dai rappresentanti politici. Non vi è una aggiornata e sistematica trasparenza amministrativa dell’attività della pubblica amministrazione facilmente consultabile tramite internet, i casi esistenti sono poco aggiornati, sono di difficile consultazione e forniscono dati aggregati poco significativi e comparabili.

IL GOVERNO ELETTRONICO ( E-GOVERNMENT )


D’altro canto vi è la constatazione che l’informatizzazione ha fatto accelerare la fornitura di servizi al cittadino tramite internet da parte della pubblica amministrazione e che tale processo subisce sempre maggiori accelerazioni al diminuire delle risorse economiche. Le resistenze all’innovazione degli impiegati e dei dirigenti pubblici si scontrano perdenti con i vantaggi economici dell’informatica. La de-materializzazione degli archivi cartacei (milioni di metri cubi di archivi di carte da custodire, spostare, consultare dopo costose ricerche in termini di tempo disponibilità di operatori competenti, con i relativi costi per la loro stampa e incastellatura, locali ed arredi adibiti).  L’accessibilità ai servizi degli uffici pubblici, tramite siti web, con metodo self-service da casa o da ufficio, fa diminuire drasticamente il personale necessario a soddisfare le richieste del cittadino e decongestiona gli sportelli al pubblico. Con la messa in sinergia delle basi dati della pubblica amministrazione si ottiene una riduzione delle richieste di dati al cittadino e quindi una drastica riduzione dei milioni di “certificazioni richieste dallo stato al cittadino da questi richieste allo stesso stato per fornirle ad un’altra parte dello stato” si ha invece il self-service delle informazioni fra amministrazioni dimezzando le operazioni del trattamento umano dei dati e riducendo i tempi di contatto con il pubblico e l’attesa che questi veicolasse le informazioni.  Con la fornitura on-line della modulistica e dell’aiuto automatizzato nel richiedere servizi o nel fornire dati alla pubblica amministrazione. La possibilità di interpolare automaticamente i dati permette di azzerare il controllo da parte di burocrati e di concentrare le risorse di controllo e recupero crediti sui casi evidenziati dai programmi di analisi dei dati. Anche i servizi di statistica interni allo stato possono attingere sempre più facilmente sulla mole di dati disponibili in tempi sempre più brevi fornendo elementi di conoscenza attualizzati e preziosi per i livelli decisionali amministrativi e politici.

IL TELELAVORO ( E-WORKING )


Ecco un’altra delusione! Ancora milioni di addetti alla burocrazia si spostano nelle loro scatolette di latta inquinanti, perdono ore della loro vita intrappolati nel traffico da loro stessi generato per andare sul “posto” di lavoro e tornare a casa tutti allo stesso orario. Molto del loro lavoro si potrebbe fare a casa o al parco sotto l’ombra di un platano. Il telelavoro è un’altra potenzialità di internet che non si sviluppa per motivi sistemici e culturali. I motivi sistemici sono la lentezza delle comunicazioni, la mancanza di reti wireless pubbliche ad alta velocità che coprano intere città, la mancanza di sistemi di protezione dati a mezzo criptatura e memorizzazione remota. I motivi culturali sono dovuti all’organizzazione della pubblica amministrazione che sarebbe la prima ad avvantaggiarsi del telelavoro in quanto la maggior parte delle sue attività prevedono il mero trattamento di dati, ma anche dell’industria che in verità sta de-localizzando alcune attività quali l’assistenza fiscale e contabile commissionate ad agenzie collegate telematicamente in india. Ma soprattutto le resistenze culturali sono dovute al modo di monetizzazione del lavoro dipendente per cui lo stipendio è legato alla sua disponibilità sul posto del lavoro e non sulla sua produttività. Il telelavoro farebbe ridurre la dimensione degli edifici lavorativi, il loro riscaldamento, igienizzazione, manutenzione, arredamento ristrutturazione e quindi i costi legati alla mera sede lavorativa che potrebbero rendere più competitivo i prodotti burocratici risultanti o potrebbero incentivare il rendimento individuale in termini di efficacia e produttività motivata. Vi sono anche motivi di sicurezza legati alla fedeltà del dipendente che venendo a conoscenza di dati sensibili dell’azienda con la quale lavora ha un diverso atteggiamento se vi passa la maggior parte del tempo a contatto con colleghi e dirigenza dal dipendente che ha con l’azienda un contatto virtuale e che può teoricamente lavorare per più aziende contemporaneamente.

IL MERCATO ELETTRONICO ( E-COMMERCE )


Ecco un settore che lentamente, rispetto le aspettative, ma più velocemente di altri si sta sviluppando portando il volume di acquisti effettuati in rete a volumi percentuali sempre più alte. Prodotti di nicchia possono ottenere vetrine e visibilità enormi e con la possibilità di inviare il prodotto per via postale in molte parti del mondo ottengono delle aperture di mercato impensabili ad una distribuzione per prossimità con negozi e catene distributive. Poi alcuni prodotti quali i libri e i giornali stanno definitivamente passando alla distribuzione digitale che per lungo tempo è stata derisa. La fotografia digitale e i prodotti multimediali di computer grafica di animazione e video hanno già da tempo abbandonato la versione chimico analogica per la versione digitale e la stessa televisione e cinema sta passando al palinsesto via www.

LA CULTURA DIGITALIZZATA (E-DIGIT)


Visitare un museo o una città storica ricostruita in computer grafica o vedere un qualsiasi angolo della terra passando dalla visione di un pianeta che si avvicina delineando i continenti poi i fiumi e le montagne poi distinguendo strade case singoli alberi è un’esperienza a portata di click di un qualsiasi computer ordinario e non qualcosa visibile solo in un film di fantascienza. Comprare un’enciclopedia di 300 volumi oggi non è molto utile ne sensato e tra non molto anche i libri di testo e le famigerate fotocopie saranno sostituite dai tablet sempre più sottili, ergonomici e ad altissima definizione. Sapere la previsione del tempo, comparare prezzi, recuperare un’informazione, ottenere immagini e filmati attinenti ad un proprio interesse ormai non necessita di molta competenza ma sicuramente di un cervello pronto a elaborare modelli culturali più efficienti … perché l’alternativa è l’estraneazione nella banalità o l’oblio nell’insulsaggine. Con internet … nell’istante che un dubbio o una curiosità mi assale … li posso soddisfare istantaneamente, con un alto grado di successo, senza le attese per la ricerca di un libro specifico da acquistare sull’argomento. In più siamo noi stessi che incrementiamo con i nostri apporti cultura nella rete elettronica che sia la ricetta per cucinare con tre euro in un minuto per quattro persone o come istallare un impianto di cogenerazione energetica avendo certe condizioni di partenza.

IL GIOCO ELETTRONICO ( E-GAME )


Il gioco in rete invece ha uno sviluppo esponenziale dei giocatori soprattutto sotto i 20 anni sia nei giochi di ruolo e negli sparatutto che nei giochi d’azzardo. Il gioco in rete permette l’interazione di giocatori distanti migliaia di chilometri che condividono una partita come un tempo si faceva una partitella di calcio con i ragazzi del quartiere o la partita a carte al bar. Nei giochi di ruolo e nei giochi di simulazione il livello realistico continua a migliorare e a sorprendere. Il realismo delle simulazioni è un fattore molto importante da considerare infatti il livello di apprendimento che è possibile veicolare attraverso i giochi basati su eventi storici o ambienti scientifici è enorme, la progettazione di questi giochi permette la ricostruzione di ambienti, di dinamiche sociali, di effetti fisici molto realistici così da poter diventare da bistrattati perditempo a sofisticati educatori subliminali. Dopotutto piloti di aereo si esercitano con giochi di simulazione e anche i chirurghi iniziano a farlo per non parlare di ingegneri … Il gioco di realtà virtuale può diventare un elemento fondamentale nella didattica in moltissimi ambiti professionali.

L’INSEGNAMENTO ELETTRONICO ( E-LEARNING )


Una delle frontiere che si sta aprendo è la possibilità di insegnare a distanza a qualsiasi età tramite internet svolgendo corsi di perfezionamento, l’assistenza in remoto e la possibilità della teleconferenza permette di formare dei gruppi di studio i cui studenti ed insegnanti sono in luoghi diversi dislocati presso le aziende o le abitazioni private.

(fonte Wikipedia) “La teledidattica non è limitata alla formazione scolastica (essendo rivolta anche a utenti adulti, studenti universitari, insegnanti, ecc.) e comprende anche la formazione aziendale, specialmente per le organizzazioni con una pluralità di sedi.

LA TELE MEDICINA (E-MEDICAL)


(Fonte  Wikipedia) “La telemedicina è l'insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza. Nell'ambito della diagnostica clinica, è possibile per un medico effettuare la diagnosi su un paziente che non è fisicamente nello stesso posto del medico, attraverso la trasmissione a distanza di dati prodotti da strumenti diagnostici. La seconda opinione medica è una delle applicazioni più comuni nell'ambito della telemedicina, essa consiste nel fornire una opinione clinica a distanza supportata da dati acquisiti inviati ad un medico remoto che li analizza e li referta producendo di fatto una seconda valutazione clinica sul paziente. Le tecniche telemediche di fatto favoriscono anche applicazioni di formazione distanza, nelle quali il medico remoto può specializzare i medici che chiedono una seconda opinione su un caso clinico attraverso tecniche di e-learning.”

Questa possibilità diventa determinante in quei luoghi dove vi è personale poco specializzato e i centri specializzati sono troppo distanti quali vaste regioni dell’Africa o sell’Asia ma anche zone isolate in aree del mondo occidentale.

La strumentazione sempre più facile da utilizzare da persone poco esperte può essere utilizzata sotto la guida di personale specializzato in assistenza remota e i dati ottenuti sono correttamente valutati dal personale esperto che guida il personale in luogo nelle operazioni e o nella terapia da somministrare.

Altro settore di internet è (Fonte  Wikipedia) “La chirurgia robotica (Robotic Assisted Surgery) consente all'operatore di praticare un intervento chirurgico manovrando, a distanza, un robot non completamente autonomo ma capace di eseguire manovre comandate.

È una chirurgia poco invasiva in quanto entrano nel corpo da dei piccoli fori bracci robotici miniaturizzati.

(Fonte  Wikipedia) “Rispetto alla chirurgia video assistita tradizionale presenta alcune differenze importanti. Il chirurgo è distante fisicamente dal campo operatorio e siede ad una consolle, dotata di un monitor, dalla quale, attraverso un sistema complesso, comanda il movimento dei bracci robotici. A questi vengono fissati i vari ferri chirurgici, pinze, forbici, dissettori, che un'equipe presente al tavolo operatorio provvede ad introdurre nella cavità sede dell'intervento. L'impiego dei bracci meccanici ha il vantaggio di consentire una visione tridimensionale con un'immagine più ferma, e di rendere le manovre più delicate e fini anche perché gli strumenti sono articolati alla estremità distale. In futuro si opererà da distanze sempre maggiori e  permetterà di concentrare gli specialisti in centri di eccellenza.”

È il telelavoro e la teledidattica applicata.

LA SOCIALIZZAZIONE ELETTRONICA ( E-SOCIAL )


La socializzazione via web trova modalità magmatiche solo quantitative ma crea anche realtà qualitative basate su raffinate affinità di pensiero. I social network mettono in contatto persone con la stessa affinità d’interessi. Permettono l’affinamento della propria personalità con un confronto d’opinioni e giudizi continuo anche se può risultare pericoloso in alcuni casi certamente il risultato complessivo di socializzazione ci guadagna. I social network permettono il formarsi di comunità culturali che sviluppano nuovi approcci in base a tematiche specifiche permettendo ai loro membri di essere portatori di proposte culturali raffinate dal confronto interpersonale.

 

LA GUERRA INFORMATICA ( E-WARE )


In un mondo in cui le comunità non sono isolate in territori distinti si ricorrerà sempre più all’attacco dei sistemi informatici delle comunità bersaglio.

Moltissime delle attività di società o organizzazioni sono legate ai sistemi informatici o hanno alcuni passaggi vitali nei sistemi informatici.

Spiare ingannare capire coordinare danneggiare scoordinare

Le forze dell’ordine hanno interesse a “sapere” le mosse del terrorismo e della criminalità della loro organizzazione e dei punti deboli o vitali e viceversa. L’informatica e le telecomunicazioni sono ideali nello Spiare; ingannare; capire; coordinare; danneggiare; scoordinare;

xxx (SVILUPPARE IL CONCETTO)

 


 

Delle possibilità del WWW in questo ragionamento mi interessa porre l’attenzione all’aspetto utilizzabile per l’accrescimento della partecipazione democratica e per la riduzione delle disfunzioni e degenerazioni democratiche oggi presenti.

MOTIVI DI ARRETRATEZZA INFORMATICA


Partiamo dalla considerazione che ad oggi la Democrazia elettronica non si è realizzata per una serie di motivi:

libertà di accesso (wireless free) – leggibilità dei dati solo al destinatario (criptatura) - genuinità del mittente (firma pubblica) – non tracciabilità dell’utilizzo (anonimizzazione dei registri di utilizzo)

LA TECNOLOGIA DISPONIBILE


una percentuale molto bassa della popolazione ha un computer personale o disponibile presso la propria abitazione connesso ad internet.

Sarebbe auspicabile, in funzione dell’importanza per una società di abbattere, quanto più possibile, il “digital divide” dei propri cittadini. Sarebbe strategico per l’’economia e la cultura del paese che la società fornisse un accesso ad internet wireless gratuito (ovvero finanziato dalla tassazione generale) e la fornitura di postazioni pubbliche disponibili e auto resettabili a fine sessione che garantiscano la non tracciabilità dell’attività dell’utilizzatore in loco ma solo sul server in modalità criptata.

I COSTI E L’EFFICIENZA DELLA TECNOLOGIA DISPONIBILE


i computer aumentano in continuazione le prestazioni ma paradossalmente divengono sempre più lenti perché la quantità di dati e di operazioni richiesti dai nuovi software aumentano le loro esigenze di spazio di memorizzazione e velocità di elaborazione con la stessa velocità. Sono calati come costo ma richiedono ancora un investimento non alla portata di tutti. Soprattutto vi è un costo esorbitante per la connessione e una bassa efficienza per la qualità della connessione intesa come velocità e come copertura di tutto il territorio;

SICUREZZA INFORMATICA


non vi ancora sistemi di trasmissione dati che garantiscano la genuinità delle informazioni.

Per genuinità si intende:

·         la sicurezza che il dato attribuito ad una certa persona sia generato da quella e non da qualcuno che riesca a spacciarsi per lei;

·         che il dato non possa essere alterato durante tutto il processo di acquisizione e trasmissione al punto di ricezione;

·         che chi ha generato il dato possa verificare che il dato è correttamente arrivato a destinazione senza che altri possa scoprire quale dato è stato inviato dalla stessa persona;

·         che nel processo di aggregazione dei dati ricevuti non possa esservi una falsificazione degli stessi e che quindi valga quanto detto per la persona con la variante che chi aggrega i dati ricevuti possa dimostrare a chiunque che l’aggregazione dei dati corrispondeva ai dati effettivamente ricevuti e che possa accertarsi e far accertare ad altri che il dato trasmesso corrisponde al dato ricevuto dal destinatario

ovviamente per le operazioni di voto questa “genuinità” è fondamentale che ci sia non solo effettivamente ma percepita psicologicamente perché ciò che risulta dalle votazioni sia considerato legittimante.

Non vi è la possibilità di criptare le comunicazioni in modo forte in modo da garantire che nell’utilizzo delle comunicazioni elettroniche solo i destinatari indicati dal mittente possano comprendere la comunicazione. Questo si scontra con la necessità della magistratura di effettuare le intercettazioni e per gli stati di poter scoprire le comunicazioni che gruppi terroristici o eversivi si scambiano.

L’ETÀ DELLA CLASSE DIRIGENTE E DELLA POPOLAZIONE


la maggior parte dei paesi ha una classe dirigente anziana affezionata alla macchina da scrivere e al telefono. L’organizzazione del lavoro preferita è quella piramidale e non quella collaborativa. Il dipendente è pagato sulla disponibilità del suo tempo sul posto del lavoro e non sulla produttività e sulla motivazione. Si ritiene di rendere competitivo il proprio prodotto abbassando il costo di produzione ed il costo della manodopera e non aumentandone la qualità e la rispondenza alle richieste del mercato incentivando ed utilizzando l’esperienza e l’innovazione dei propri dipendenti. La stessa popolazione dei paesi più ricchi e quindi più informatizzabili è prevalentemente sopra i 40 anni e fatica ad utilizzare efficacemente le potenzialità dei nuovi mezzi anche perché fatica a comprenderne l’utilità nella propria vita.

Siamo come quell’indigeno che si ostinava a trasportare acqua in secchi per innaffiare le piante quando aveva disponibile un tubo ed un impianto per innaffiarle senza tanta fatica. La cosa idiota è che l’indigeno se ne vanta pure di non voler utilizzare il tubo per irrigare!.

(Fonte Audiweb) nel giugno 2011 ci sarebbero 23,5 milioni di persone online in Italia dai 14 anni in su, di cui circa 10,9 milioni donne e 12,6 milioni uomini. Con un aumento, rispetto a un anno prima, un po’ maggiore per le donne (+12 %) che per gli uomini (+ 10 %). La fascia di età con più persone in rete è fra i 35 e i 44 anni.

“Utenti“ internet in Italia
giugno 2009 – maggio 2011
Numeri in milioni



Persone che “dicono di collegarsi almeno una volta al mese”

 

LA CATTIVA PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE


i programmi che utilizziamo sono ingegnerizzati in modo approssimativo, spesso sono frutto di stratificazioni e aggiunte e non scrittura di un progetto coerente e compatto e i documenti risultanti sono fortemente legati alle caratteristiche dell’applicativo che li ha prodotti rendendoli incompatibili perfino a versioni diverse dello stesso applicativo. Questo genera nell’utilizzatore medio difficoltà che richiedono competenze di un esperto e che portano ad utilizzare lo stretto indispensabile e solo alcune funzionalità ormai note, quindi l’utilizzatore di base ignora tutte le potenzialità disponibili per le sue esigenze molto vantaggiose ma che richiedono ulteriori sforzi conoscitivi.

I BREVETTI TECNOLOGICI


la protezione delle tecnologie informatiche rappresenta un ostacolo alla neutralità nella leggibilità e modificabilità dei documenti prodotti con un programma. La tutela dei programmi “non dovrebbe” impedire la possibilità di poter utilizzare i documenti prodotti con altri programmi.

Peraltro i  brevetti sui programmi ricalcano la protezione di un’opera artistica come il copywriter e quindi prescindono dall’effettivo apporto innovativo nella concettualizzazione di programmazione contenuta nel programma.

IL COPYWRITER


Il diritto d'autore costituisce un freno, un limite alla libertà di fruire delle opere dell'ingegno altrui, mentre Internet significa circolazione, riproduzione e comunicazione senza limiti di tempo e spazio ed a costi irrisori, di tutte le informazioni e conoscenze elaborate dall'umanità. I testi che costituiscono i libri, le sequenze video che costituiscono i film ed altri frutti dell’ingegno richiedono, per essere prodotti, dei costi ma la loro distribuzione tramite internet non richiede processi produttivi costosi ne sistemi distributivi che non siano già presenti nella connessione. La duplicazione delle informazioni non impoverisce chi le produce però occorre escogitare modalità di rimborso dei costi sostenuti e di un margine ragionevole di guadagno che non penalizzi chi produce contenuti ma che non criminalizzi la fruizione senza pagamento. Bella e significativa la frase “se due persone si scambiano un oggetto di loro proprietà abbiamo due persone con un oggetto a testa se invece si scambiano conoscenza abbiamo due persone che hanno due conoscenze a testa”.

Stante la legislazione vigente testi, film, immagini non solo non possono essere utilizzate a fini di lucro senza prima pagarne il possessore dei diritti ma non possono essere neanche utilizzate in modo gratuito per fini di studio e di accrescimento culturale. E questo, come appassionata opinione personale, è penoso ed incivile.

DEMOCRAZIA E INFORMATICA


DEMOCRAZIA E INFORMATICA


Sono molti gli aspetti interessanti per una società democratica offerti dall’informatica per accrescere la rispondenza della società agli ideali di Democrazia e prevalentemente sono sul lato dell’informazione:

·         l’informazione degli elettori tramite internet può essere resa più estesa, sempre disponibile e accessibile a costi di scala irrisori, più approfondita, plurale e aggiornata;

·         la conoscenza delle opinioni degli elettori tramite internet può essere resa, in forma scritta o audio-video, facilmente consultabile dai politici come dagli altri elettori, sempre disponibili e aggiornabili. Può essere resa in forma si televoto o resa in forma di responso di un sondaggio deliberativo o in forma di un talk show deliberativo;

·         il dibattito per l’affinamento delle convergenze e per creare consenso su scelte condivisibili dalla maggioranza, può essere reso possibile, tramite internet, ad un numero elevatissimo di partecipanti presenti in luoghi diversi e tempi diversi con modalità di uno a uno; uno a molti; molti a molti o molti ad uno;

·         la scelta delle opzioni e dei delegati a conseguirle quali sondaggi d’opinioni, referendum consultivi, elezioni o selezioni di candidati divengono logisticamente facilmente gestibili ed economiche con il mezzo informatico pur rimanendo critica la “sicurezza dei dati” e l’accesso di tutta la popolazione al mezzo informatico internet connesso;

·         il controllo sull’operato degli eletti quali rendiconti, bollettini, analisi sempre consultabili;

·         il coordinamento politico quali manifestazioni di consenso o dissenso, coordinamento dei comportamenti di sostenitori di una tesi e coinvolgimento di persone anche solo occasionalmente.

La natura umana


È nella natura dell’essere umano essere artificioso. Esso, infatti, utilizza “artifici” per amplificare e dotarsi di quelle specializzazioni che la natura gli ha negato.

Le armi sostituiscono gli artigli e le corazze, per difendersi ed attaccare; i vestiti sostituiscono le pellicce che lo difendono dalle intemperie e gli permettono di vivere a tutte le latitudini del pianeta; la ruota gli fa percorrere molta più strada che a piedi; riesce a volare senza avere organi per volare, ad andare sott’acqua senza essere un pesce, a comunicare a migliaia di chilometri di distanza senza essere un telepate; comunica con le persone lontane nello spazio e nel tempo tramite la scrittura; memorizza suoni ed immagini, fa calcoli astronomici, muove pesi di tonnellate e plasma il paesaggio con gli artifici che migliaia di persone hanno saputo distillare da nuove modalità di utilizzo di quanto messo a disposizione.

Di tutti gli artifici continuamente rielaborati il più sfruttato è l’intelligenza culturale ovvero la capacità, non solo di produrre nuove tecniche e strumenti quanto di cambiare le relazioni sociali.

Le protesi


Oggi vi sono nuove protesi che permettono un’amplificazione della partecipazione politica di un corpo sociale più ampio.

La stampa, la radio, la televisione storicamente hanno permesso, prima alla borghesia e successivamente ad una popolazione sempre più alfabetizzata, di avere informazioni sull’agenda politica del proprio paese e di formare le democrazie rappresentative come le conosciamo.

Luoghi e vicende lontane sono diventate vicine e il pianeta è diventato un piccolo villaggio in cui conosci ciò che avviene in ogni luogo … forse … mentre i ladri ti stanno svuotando casa e … te ne accorgi quando il telegiornale locale te ne dà notizia.

Questi media però sono molto costosi e sono in mano  a pochi gruppi i cui interessi sono quelli di dare una visione di parte della realtà che tuteli i loro interessi piuttosto che informare ampiamente e approfonditamente.

Gruppi di persone entusiaste, volenterose e estemporanee quanto poco organizzate, a volte, hanno messo in piedi dei sistemi d’informazione che presto si sono mostrati insufficienti e insostenibili. Volantini, giornali ciclostilati e radio pirata hanno fatto capolino per poi eclissarsi. Vinti dai costi, dai problemi logistici e dalla difficoltà di mantenere i canali d’informazione freschi e interessanti.

Ma più che un problema di costi e di logistica è un problema di volontà politica perché per i professionisti della politica è preferibile che la trattazione delle decisioni avvenga in una ristretta cerchia. Rendere conto al popolo è faticoso e umiliante per il politico che sente sovvertito l’ordine naturale del potere in cui “molti rendono conto a pochi e non viceversa”.

Certamente se vi fosse la fattibilità con costi bassi e senza particolari problemi logistici, di chi ha informazioni ed idee di farle giungere a chi può dare loro una visibilità ed una significatività di scala, la partecipazione all’elaborazione sociale della cultura prevalente sarebbe più ampia.

Pur immaginando un mondo in cui chi governa ha buone intenzioni e chi è governato ha voglia di collaborare e partecipare all’elaborazione delle politiche di governo risulta comunque problematico lo scambio di informazioni.

L’animale politico e la pubblica opinione


Il politico, ovvero la minoranza decisionale,  dovrebbe sapere come rapportarsi con la gente e ne sa cogliere le tensioni, i bisogni presenti e prioritari. Il suo primo sensore è dato dalla frequentazione della gente comune, poi di quello che i mezzi d’informazione pongono all’ordine del giorno, poi di analisi e consulenze di esperti delle tematiche attenzionate e perlopiù da analisi statistiche più o meno sofisticate.

Il problema della rispondenza della percezione dei politici con quella delle esigenze reali della società sono dovute al fatto che sia i politici che i mezzi d’informazione specializzati di politica alla fine parlano solo della classe politica e dei problemi di consenso e organizzazione del consenso degli eletti al governo o dell’opposizione a questi.

I politici frequentano persone impegnate in politica che ovviamente acquisiscono una “visione di parte” e facilmente perdono il contatto con le persone comuni. Anche i loro familiari vivono nella bolla sociale delle persone privilegiate e difficilmente possono rappresentare il contatto con le persone comuni.

Le persone comuni del resto non hanno molti strumenti per comprendere o anche solo conoscere i processi decisionali che avvengono sulle loro teste. Chiedere udienza al rappresentante è arduo, ci si deve mettere in fila, si ha poco tempo per esporre la propria ragione, bisogna accreditarsi, stare ai tempi e ai luoghi dei politici, non si ha visibilità politica.

Nuova tecnologia della comunicazione multi-midia e multi-direzionale


Oggi però esiste la tecnologia informatica che permette il sovvertimento di molte barriere anche se  richiede la precondizione di una società con una nuova alfabetizzazione.

I mezzi quali i giornali, i libri, il teatro, la radio, la televisione, i comizi sono prevalentemente monodirezionali. Una dinamica che vede un flusso informativo da pochi a tanti in cui i pochi decidono i contenuti, i tempi, la sequenza e i tanti diventano pubblico, fruitori più o meno entusiasti il cui feedback è l’applauso o i fischi o il cambio di canale.

Premessa della nuova forma di Democrazia sono:

·         una società in cui i computer siano diffusi capillarmente ed il cui costo sia ammortizzato dalla loro capacità produttiva, dalla capacità di creare economie di scala nell’accesso alla comunicazione molti a molti.

·         l’evoluzione del software che permette un uso sempre più intuitivo delle potenzialità dell’informatica;

·         la convergenza della comunicazione interattiva e multimediale di scrittura-voce, immagine, video-suono in un media gestibile facilmente da una persona mediamente alfabetizzata informaticamente;

·         la possibilità di memorizzazione estemporanea di migliaia di miliardi d’informazioni multimediali che si accrescono ogni minuto 24 ore su 24 in tutto il pianeta;

·         la possibilità di ricercare le informazioni in questo magma informativo e ottenere materiale attinente alla richiesta espressa in linguaggio naturale;

·         la libertà e non censurabilità delle informazioni in rete.

Passiamo alla proposta della Democrazia tramite internet …


Passiamo alla proposta della Democrazia tramite internet …

In questa ipotesi si immagina di affiancare al sistema di democrazia indiretta in forma eletta un sistema di democrazia indiretta in forma statistica  fortemente integrato da istituti di democrazia diretta in modo tale che i singoli istituti più che contrapporsi si amplifichino a vicenda ottenendo negli aspetti di professionalizzazione e tecnica politica una fine e coerente azione legislativa stimolata e controllata dalla spontaneità, immediatezza e urgenza popolare. Un sistema che rende sistematica l’inibizione istituzionalizzata del conflitto d’interesse. Un’ipotesi per rendere la politica non una mera rappresentazione mediatica al corpo elettorale di quello che avviene in una piccola oligarchia di rappresentanti quanto una realtà facilmente raggiungibile e influenzabile dal comune elettore. Quando un numero consistente di comuni elettori sente la stessa urgenza e mette il proprio infinitesimo peso politico nella partecipazione diretta … la somma dell’ineffabile viene conteggiata puntualmente dando la cifra del cambio di direzione.

Visto che “darsi dei principi democratici e non farli rispettare il più possibile da chi ha la nostra delega a realizzarli ci rende sudditi di coloro che invece ci dovrebbero servire”

Visto che “ogni conflitto d’interessi non risolto in democrazia genera una progressiva e grave limitazione e degenerazione della stessa, infatti attualmente, le maggiori cause di mancata realizzazione di democrazia è dovuta a conflitti d’interesse non risolti”

Visto che “occorre ricordarsi in ogni istante che la democrazia rappresentativa è stata la soluzione di ripiego più funzionale dell’ideale democrazia diretta quando da poche migliaia di cittadini delle città stato si è passati ai milioni di cittadini degli stati moderni, ma pur sempre un rimedio che dovrebbe tendere a realizzare quanto più possibile l’ideale”

Visto che “occorre ricordarsi in ogni istante che la democrazia è stata una forma di governo che riscattava i molti (deboli) dalla prevaricazione di pochi (forti) ma che non deve diventare la prevaricazione dei molti (forti di questo essere maggioranza) sui pochi (deboli perché non si è ancora maggioranza)”

Ne conseguono obbiettivi i seguenti obbiettivi.

Se è vero che gli elettori hanno il massimo controllo sugli eletti solo quando possono sostituirli o riconfermarli in sede elettiva o quando possono esprimere direttamente il proprio consenso sulle leggi prodotte in sede referendaria o di proposta di legge popolare, allora bisogna che:

·         L’idea di “popolo” venga sostituita dall’idea di “elettori” nella forma più partecipativa ovvero non limitandosi alla sostituzione definitiva degli elettori con gli eletti o con i partiti;

·         La scelta elettiva, di tutte le articolazioni legislative dello stato, dovrebbe avvenire con più frequenza (ad esempio ogni due anni);

·         Gli eletti non dovrebbero poter legiferare sulle questioni relative al proprio tenore di vita, al finanziamento della politica ne sul funzionamento degli organi politici ed a tal fine si rende necessario costituire un Parlamento Regolatore estraneo alla politica professionalizzata.

·         Gli elettori siano rappresentati dagli eletti in modo proporzionale e assoluto, ovvero, ogni eletto dovrebbe avere, esattamente, la forza di voto dei voti di sostegno ricevuti per non alterare il principio democratico della parità politica tra i cittadini elettori;

·         Possano tenersi, in concomitanza con le elezioni dei rappresentanti legislativi, i referendum d’indirizzo … confermativi, abrogativi, consultivi, con un quorum molto basso o nullo;

·         Le leggi di iniziativa popolare dovrebbero avere una sede di produzione istituzionalizzata e con facilità di partecipazione diretta dei comuni elettori e il loro iter legislativo dovrebbe essere lineare e risolto in tempi certi;

·         I partiti s’informino per legge alle regole democratiche in particolare per le candidature espresse ottenute con effettuazione di primarie tra i propri iscritti.

·         Gli iscritti siano i veri padroni dei partiti e non le loro segreterie.

·         La “piazza” ovvero l’agorà democratica sia ricreata in modalità ufficiali tramite internet;

·         Utilizzando internet in modo istituzionalizzato sia data agli elettori la capacità d’intervento rapido sulle azioni dei propri rappresentanti con sistemi referendari telematici più economici e la possibilità di veto ovvero possano essere rinviati a discussione con approvazione a maggioranza qualificata gli atti Legislativi o di Governo;

·         Utilizzando internet, gli elettori, possano intervenire sugli argomenti in agenda politica, possano determinare l’agenda politica stessa e proporre leggi di iniziativa popolare elaborate in ambienti telematici che permettano il dibattito a partecipazione diretta degli elettori;

·         Utilizzando internet gli elettori,  possano dare il consenso al Legislatore o al Ministro che opera maggiormente in sintonia con l’elettore e questo si traduca in un maggiore finanziamento dello stesso.

Se i mass media (giornali; radio; cinema; televisione) hanno permesso la Democrazia rappresentativa moderna (o più realisticamente la rappresentazione di una democrazia in seno ad un’oligarchia che finge di essere il popolo) si può ragionevolmente prevedere che internet, permetterà, con gli opportuni accorgimenti, una rappresentazione ai più di una Democrazia partecipata (gli elettori non eletti più attivi partecipano alla determinazione delle decisioni politiche nelle sedi istituzionali) in cui il semplice elettore potrà intervenire direttamente nell’elaborazione politica in un dialogo virtuale con il Legislatore eletto, in sedi istituzionali pubbliche e virtuali.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La politica è per la maggior parte rappresentazione
A noi interessa che per la minima parte rimanente sia sotto il controllo di tutti.
Antonio Campo 2012
 

 


Il cittadino avente un peso politico dato, per quanto infinitesimale, può utilizzarlo con frequenza in sedi istituzionali non sarà più solo spettatore della rappresentazione della politica svolta nelle sedi istituzionali ma sostenitore di consenso e titolare del diritto di parola nell’elaborazione politica nelle sedi istituzionali.

Si tratteggia una proposta istituzionale articolata:

Su tre livelli territoriali politico-amministrativi quali il Comune; la Regione; lo Stato.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Lo stato deve essere il più grande e unitario possibile per permettere ad ogni sua più piccola parte di essere libera ed autonoma in sicurezza.
Antonio Campo 2012
 

 

Cinque sedi parlamentari differenziate ed interagenti quali: il Parlamento Regolatore; il Parlamento Legislatore; il Parlamento Deliberativo nelle sue varianti; il Parlamento Popolare tramite internet; il Parlamento Giudicante. Due sedi di manutenzione continua delle leggi vigenti e delle leggi prodotte quali: il Presidente nelle articolazioni amministrative quali lo Stato, le Regioni e i Comuni; la Corte Costituzionale. Due sedi di controllo della correttezza tra quanto stabilito e quanto effettivo: La Corte dei Conti; l’Agenzia di Credibilità.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Dividi! se vuoi imperare.
Anonimo
 

 

Il metodo selettivo della classe politica non è solo elettivo. L’attuale sistema elettivo viene modificato nell’attribuzione dei seggi agli eletti con l’attribuzione di un voto pesato per il Parlamento Legislatore, mentre, per i Parlamenti Regolatore, Deliberativo e Giudicante la selezione avviene tramite un’estrazione statistica condizionata; per il Parlamento Popolare la partecipazione è spontanea e assume diversi livelli di partecipazione e accreditamento sulla base del profilo partecipativo dell’elettore che ne utilizza lle possibilità.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La rivoluzione permanente è un popolo che non smette mai di votare!
o un popolo che può votare tutte le volte che vuole.
La saggezza legislativa è la supremazia dei principi che detta i modi per realizzare la volontà della maggioranza e non la volontà  popolare che sovverte i principi.
Antonio Campo 2012
 


Il Parlamento Legislatore nei vari livelli territoriali è costituito di una sola assemblea con legislazione a doppia lettura, i cui tempi e le cui interazioni con i Parlamenti Deliberativi, sono stabiliti dai rispettivi Presidente dello Stato, Presidente della Regione e Presidente del Comune con l’opzione d’intervento indicativo o approvativo del Parlamento Deliberativo.

Una sostanziale ridefinizione del ruolo del Presidente riproposto per i tre livelli Comunale, Regionale e Statale basato su un intervento sulle procedure dell’attività di legislazione e sulla forma delle leggi molto determinante. La sua selezione è basata su un sistema misto tra indicazione politica di una rosa di candidati e una estrazione casuale tra gli stessi.

Una sostanziale ridefinizione della struttura delle leggi che obblighi ad una comprensibilità delle stesse ed ad una chiara subordinazione funzionale delle fonti così da essere legge quadro e di principi a livello Statale e sempre più dettagliata a livello Regionale e Comunale fino regolazione attuativa propria del Governo di ogni livello.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La chiarezza non è semplice
Se è troppo semplice abbaglia e …
il dettaglio non è più visibile!
Antonio Campo 2012
 

 

Una ridefinizione dei Capi di Governo dei tre livelli Governatore dello Stato, Governatore di Regione, Sindaco, che ne faccia degli amministratori puri (incompatibilità dei parlamentari di ogni ordine) con capacità di modifica e guida sulla collegialità del Governo molto incisivi e una legittimità a governare condizionata solo dalla fiducia costruttiva  o dalla sfiducia a singoli ministri.

Limite massimo di mandato ad ogni carica politico-amministrativa dello stato di 12 anni con obbligo di giudizio per la riconferma a 6 anni e per i legislatori la ristrutturazione del peso di voto ogni 2 anni.

Ridefinizione dei sistemi di voto privilegiando il sistema elettronico con riscontro cartaceo. Permettendo il voto a distanza e garantendo la sola riservatezza del voto (non la sua segretezza così da rendere possibile una consultazione permanente dell’elettorato tramite i sistemi informatici privilegiando la partecipazione alla segretezza che non permetterebbe dei controlli sulla validità del voto in caso di necessità di verifiche).

 
PENSIERI ISTANTANEI
Nessuno deve poter avere incarichi politici per più di una dozzina d’anni.
A nessun politico va gratitudine, quel che ha fatto di buono è il dovuto al quale si era proposto e come cittadino ha avuto l’onore di poterlo fare.
Antonio Campo 2012
 

 


Ridefinizione giuridica dei partiti e delle associazioni sindacali che ne dia effettivo controllo agli iscritti e una chiara collocazione istituzionale nella formazione del consenso sulle candidature e sulle proposte legislative.

 
PENSIERI ISTANTANEI
I partiti che non sono in mano ai propri iscritti sono in mano a degli approfittatori.
Antonio Campo 2012
 

 

Ridefinizione dell’informazione istituzionale legata alla diffusione dei dati accertati ed accertabili sui fatti e sulla segnalazione di ogni scorrettezza informativa della politica e dei politici.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Una bugia non dovutamente smentita rende persone oneste sostenitori d’inganno.
Antonio Campo 2012
 

 

Ridefinizione del costo della politica e della trasparenza di tale costo per ogni elettore.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il costo della politica deve essere trasparente e non superare una soglia certa.
Più è alto il costo della politica più il suo controllo è nelle mani dei ceti abbienti.
Antonio Campo 2012
 

 

Sono molte e fortemente interconnesse le modifiche da considerare nella proposta in quanto l’eliminazione di elementi distorcenti e la creazione di equilibri dinamici devono tenere conto di molti aspetti relativi alla sociologia, all’economia, alla cultura e storia, alla tecnologia disponibile ed altro. Questo in parte ne spiega la difficoltà nel dispiegarla completamente in poche frasi.

Però questo progetto che vi viene proposto ha il merito di avere alcune intuizioni forti nel senso di fornire delle direttici concettuali che permettono di non perdersi durante il percorso.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il primo passo si fa … dopo molti tentativi di incamminarsi.
Antonio Campo 2012