L’IDEALE E DEGENERAZIONI
Vi sono delle degenerazioni della democrazia che
riguardano la violazione dei principi basilari del sistema liberale al quale
deve essere informato il modello repubblicano di democrazia.
L’eliminazione di queste degenerazioni sono l’obbiettivo
costitutivo della democrazia Sinergica.
PENSIERI ISTANTANEI
Se ci si ricorda che la Democrazia è il modo
con cui i deboli si difendono dalla tirannia dei forti, quando i deboli, in
ragione del proprio numero divengono forti, non possono, per principio, essere prepotenti con le minoranze
Antonio
CAMPO 2011
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La forma Repubblicana-Liberale
L’ideale della forma repubblicana-liberale è la divisione
dei poteri o delle funzioni dello stato. Questo ideale si basa sulla
convinzione che la concentrazione di potere in poche mani è dannosa per i molti
e genera facilmente abusi incontrastabili. La ripartizione di potere e funzioni
in più soggetti possibile, secondo l’ideale, dovrebbe creare un sistema di
contrappesi che impedisca usi squilibrati della propria funzione in quanto,
ogni funzione, pur collaborando con le altre è inibita dalle altre che
difendono i propri margini d’azione.
In ciò vi è la condanna di degenerazione per ogni
funzionario dello stato che assomma in se più cariche.
Una visione “classica” consolidata vuole che i poteri
dello stato siano 3 divisi in legislativo, esecutivo e giudiziario. Il
principio vuole che le persone che partecipano ad un potere-funzione non devono
partecipare ad altro potere-funzione.
Le degenerazioni del modello Liberale
Le attuali degenerazioni della commistione di ruoli e
funzioni sono evidenti in Italia ma non solo:
le degenerazioni dei Parlamentari Legislatori:
·
possono essere componenti del Governo
·
mantengono cariche politiche o amministrative
dei Comuni Provincie Regioni
·
eleggono una parte dei componenti del Consiglio
Superiore della Magistratura
·
sono componenti di commissioni d’inchiesta che
promuovono e formano ad arbitrio
·
producono leggi applicative che dovrebbero
essere di competenza del Governo
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PENSIERI ISTANTANEI
Il
dettaglio non deve essere l’orizzonte del legislatore.
Chi
osserva il dettaglio non può indicare la rotta.
Antonio
Campo 2012
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le degenerazioni dei componenti del Governo:
·
possono essere Parlamentari Legislatori
·
collegialmente possono produrre leggi (decreti legge
e leggi delega)
·
possono esercitare la professione forense o
altra professione
·
possono avviare azioni ispettive sull’operato
dei singoli magistrati o Procure
·
gestiscono le risorse messe a disposizione della
magistratura
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PENSIERI ISTANTANEI
Governare
non ammette ne troppo ne poco.
Troppo
è tirannia … poco è parassitismo.
Antonio
Campo 2012
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le degenerazioni dei Magistrati
·
Possono essere chiamati a far parte del Governo o
essere dirigenza amministrativa (i giudici amministrativi ne fanno una regola)
·
Componenti del Consiglio Superiore della
Magistratura hanno una provenienza politica alla quale fare riferimento
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PENSIERI ISTANTANEI
Il
giudizio teme l’interesse perché questi deforma ogni bilancia!
Antonio
Campo 2012
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Tali possibilità devono essere impedite in quanto
indecenti per una cultura liberale e le cui giustificazioni si basano sempre
sulla deroga del principio per dei vantaggi indimostrabili e sospetti.
Una visione più estesa della divisione dei
poteri-funzioni dello stato ritiene che i componenti dei tre poteri suddetti
devono essere ulteriormente distinti dal detenere “in una forma dominante” il potere
informativo (proprietà dei mass media), il potere produttivo (proprietà dei
mezzi di produzione), la proprietà del capitale finanziario (proprietà di
portafogli di titoli e prodotti finanziari)
Questo comporta che ai Legislatori e componenti del
Governo debba essere preclusa la possibilità di detenere in proprio o presso
propri familiari la proprietà rilevante dei mass media, proprietà rilevante dei
mezzi di produzione, la proprietà rilevante di titoli e prodotti finanziari in
quantità rilevanti così come a singoli Magistrati va impedita l’attività nei
casi di conflitto d’interesse degli stessi o dei loro familiari o amici.
Conseguenze logiche della divisione Liberale dei poteri
All’interno dei classici poteri-funzioni vi dovrebbero
essere ulteriori nette divisioni
Nell’ambito legislativo vi sono più funzioni da affidare
a soggetti diversi cooperanti ma distinti per evitare ulteriori conflitti
d’interesse ad esempio è una degenerazione che:
·
i Legislatori dettino autonomamente le regole
che li riguardano;
·
i Legislatori non siano tenuti ad una coerenza
legislativa da un organo terzo;
·
i Legislatori decidano autonomamente della opportunità
di processare un Parlamentare;
·
il Governo produca leggi;
si premette la sostanziale differenza per cui:
·
la legge è la cornice delle scelte rese
possibili e che solo una legge di livello uguale o superiore può modificare o
limitare i principi guida di un’altra legge;
·
i regolamenti debbono riferirsi ad una legge ed
ai suoi principi per avere validità e definiscono le modalità di realizzazione
delle scelte legittime che scaturiscono da una legge ma non possono variare la
legge stessa o altre concorrenti nell’ambito regolato.
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PENSIERI ISTANTANEI
In
democrazia distinguere i principi
dalle regole vuol dire separare coloro che indicano le mete da raggiungere
all’orizzonte da coloro che guardano dove mettono i piedi per non inciampare.
Antonio
Campo 2012
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il potere politico Legislativo si dovrebbe dividere in:
·
Legislazione della Costituzione dello Stato (Assemblea
Costituzionale)
·
Regolarità della legge secondo la Carta
Costituzionale (Corte Costituzionale)
·
Regolarità della legge secondo una corretta
copertura finanziaria (Corte dei Conti)
·
Legislazione relativa alla politica (Parlamento Regolatore)
·
Legislazione Popolare (Referendum approvativo,
abrogativo)
·
Proposta Legislativa Popolare (Elettori tramite Parlamenti
Deliberativi, Parlamento Popolare o raccolta firme)
·
Legislazione di Giudizio (Parlamento
Giudicante);
·
Poi per i tre livelli territoriali Statale,
Regionale e Comunale si divide in:
o
Regolazione della produzione legislativa e della
regolarità sociale delle leggi (Presidente dello Stato; Presidente della
Regione; Presidente del Comune)
o
Legislazione dei principi generali (Parlamento
Legislatore dello Stato / Regione / Comune)
o
Legislazione Popolare (Parlamento Deliberativo
dello Stato / Regione / Comune)
o
Legislazione regolativa dell’applicazione
(Governo dello Stato / Regione / Comune)
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PENSIERI ISTANTANEI
Dove
sono preminenti i principi e la dignità
della persona
La
legge e le regole devono avere chiarezza fortezza e scalarità
Antonio
Campo 2012
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Il Governo si divide in:
·
Governo Statale
·
Governo della Magistratura (Consiglio Superiore
della Magistratura)
·
Governo Regionale
·
Governo Comunale
La Magistratura si divide in:
·
Magistratura Costituzionale (Corte
Costituzionale)
·
Magistratura Giudicante (Giudici Indagini
Preliminari – Giudici di Tribunale – Giudici d’Appello – Giudici di Cassazione)
e la Magistratura di Tutela (Giudice del Tribunale Amministrativo – Giudice
Tutelare – Giudice di Sorveglianza)
·
Magistratura Inquirente (Pubblica Accusa –
Polizia investigativa) e la Magistratura Contabile (Ispettori Contabili –
Guardia di Finanza)
·
Avvocatura (Difensore Legale – Controparte
Legale)
È noto il dibattito sull’opportunità che gli stessi
giudici della Magistratura Giudicante svolgano anche il ruolo di Magistratura
Inquirente.
I poteri dell’Informazione e della Formazione
Per “l’informazione” un cittadino comune è come un cieco
al quale gli viene descritto quanto accade lontano dalle sue orecchie. La
realtà che “immagina” è fortemente condizionata da chi gliela racconta e sarà
più completa se molti gliela racconteranno da più punti di vista.
Per “l’educazione” un cittadino è come un sordo al quale
viene insegnato a leggere e con la competenza della lettura ascolta e può farsi
una sua idea sulle opinioni di molti.
Queste ulteriori suddivisioni sono in parte abbozzate
nelle istituzioni ma sussistono molte commistioni sia di persone che svolgono
più ruoli sia di interferenze tra le suddivisioni indicate
Vi sono due poteri-funzioni speciali in democrazia la cui
azione determina in massima parte le scelte politiche della maggioranza degli
elettori. L’Informazione e la Formazione Scolastica. Questi due poteri-funzioni
devono avere negli operatori e nei soggetti organizzatori di tali attività la
più ampia libertà di espressione possibile, devono avere sufficienti risorse per
gli operatori in modo da non poter essere ricattabili o comprimibili quindi non
devono trovarsi in regime di monopolio,.
L’essenza stessa della democrazia è il formarsi di
opinioni in seguito a conoscenze personali e la determinazione di scelte dopo
un confronto di opinioni informate che cercano la soluzione che tiene conto
della maggior parte degli interessi particolari rappresentati. È quindi
determinante la rappresentazione dei fatti e delle varie opinioni sugli stessi.
La scuola è determinante nel fornire strumenti culturali
e l’apertura mentale che permette di poter modificare le proprie convinzioni
iniziali, conoscere la storia per non ripeterne gli errori, saper comunicare
efficacemente il proprio pensiero, essere capaci di valutare le implicazioni di
una scelta non solo in funzione dell’immediato vantaggio ma anche degli effetti
collaterali e di come essi modificano il valore degli effetti ottenuti, avere
sentore delle trappole comunicative in cui si può incappare nelle decisioni
politiche.
I mezzi di comunicazione di massa hanno gravi conflitti
d’interessi se sono controllati da pochi soggetti sociali perché permette loro
di poter dare una rappresentazione parziale dei fatti ignorandone,
ingigantendone e deformandone alcuni o di creandone di falsi senza possibilità
di smentita. Possono essere utilizzati come una macchina del fango che
intimidisce o causa una forte disapprovazione sociale verso soggetti che non
hanno la possibilità di replica mediatica rendendoli ricattabili. Mentre in un
sistema mediatico equilibrato con molti soggetti di interessi tra loro
conflittuali assicurano un contraddittorio sufficiente a che l’informazione
passi “tutta” e che sia smascherata l’informazione falsa o parziale. Internet
offre una possibilità di affacciarsi al mondo dell’informazione di massa con
dei mezzi di distribuzione irrisori rispetto agli altri media, permette la
presenza di infiniti soggetti, permette la fruizione di una quantità enorme di
informazioni in modalità testo, immagini audio e video, permette una
comunicazione bidirezionale sconosciuta agli altri mass media. Diventa
essenziale proteggerla da ogni limitazione. Diventa importante creare degli
strumenti istituzionali di informazione e partecipazione diretta tramite le
possibilità offerte da internet.
Le degenerazioni delle regole del gioco
Tra le degenerazioni relative alle regole del gioco
vi sono:
La degenerazione dei legislatori che legiferano in
materia di finanziamento e funzionamento della politica che costituisce un
conflitto d’interessi sotto gli occhi di tutti. Tale conflitto impedisce ai
legislatori di assumere provvedimenti che li penalizzano, pur necessari ed
urgenti, resistendo oltre ogni decenza.
La legislazione in concorrenza dei vari livelli
istituzionali che si dibatte tra il decentramento e il possibile aumento dei
costi di gestione e l’accentramento e il possibile appiattimento verso sistemi
di gestione che, pur mediamente validi, si rivelano inefficaci o penalizzanti per
alcune specifiche realtà. In tale contenzioso non si può ricorrere ai politici
dei vari livelli dello stato perché ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino e
neanche ricorrere alla magistratura perché essa si basa nei suoi giudizi a
regole che non possono prevedere ogni situazione. Se si immagina che la
Magistratura applichi una discrezionalità interpretatrice diventerebbe essa
stessa organo di legislazione. Sarebbe opportuno che sia un organo politico
terzo, più vicino al comune elettore che al politico professionista, a fornire
la soluzione caso per caso tipo “Parlamento Giudicante”.
Il conflitto d’interesse quando un giudice deve giudicare
un collega che con il suo operato ha danneggiato qualcuno. Un giudice dovrebbe
essere sempre giudicato da elettori qualificati ma che non svolgono la
professione di Magistrati ne di Avvocati possibilmente insegnanti in
giurisprudenza o studenti d’eccellenza. La selezione periodica di un Parlamento
Giudicante permetterebbe la valutazione di tutti i casi relativi a politici,
amministratori e magistrati con una sufficiente garanzia di terzietà
difficilmente ottenibili nel tempo da organismi professionalizzati.
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PENSIERI ISTANTANEI
Si è
sempre d’accordo con i principi … fino a che la loro applicazione ci comporta
un costo.
Il
costo della disapplicazione dei principi condivisi in teoria … in pratica si
paga spesso drammaticamente.
Antonio
CAMPO 2011
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Il conflitto d’interesse dell’ideologia
In democrazia un conflitto d’interesse perpetuo e forse
inestirpabile è il conflitto ideologico. Ci sono voluti secoli per separare i
valori e la visione religiosa dalla visione di gestione della cosa pubblica
dello stato. Ed ancora vi sono elementi ideologici inaccettabili per una
democrazia-liberale.
Chiariamo quale alternativa vi è ad una
democrazia-liberale con questo sillogismo da confutare:
“una democrazia se
non è liberale è illiberale” ovvero basata sulla gratuita ed immotivata sottrazione
sistematica di libertà ad una parte della popolazione senza la possibilità di
emancipazione ai soggetti alla quale si è tolta la capacità di
autodeterminazione.
Facciamo degli esempi banali:
un bambino è soggetto alla volontà e alla responsabilità
degli adulti. Questi impediscono che possa autodeterminarsi se le scelte fatte
sono ritenute .. a torto o a ragione … dannose per lo stesso, questa
limitazione dell’autodeterminazione però viene gradualmente affievolendosi fino
alla dichiarazione dello stato di adulto che consegna all’individuo la
responsabilità di autodeterminarsi.
Ad un bambino possiamo impedire di frequentare alcune
persone, non permettiamo che mangi o beva alcuni cibi, obblighiamo a studiare e
fare alcune attività anche se gli sono sgradite. Gli imponiamo dei comportamenti,
posture, abiti. Gli adulti che ne sono responsabili determinano una quantità
enorme di aspetti della sua vita .. “ma non per sempre” e anche con alcuni
limiti d’ingerenza.
Se le persone considerate nella società democratica gli
“adulti” conservano a vita la capacità di determinare il comportamento “buono”
del minore noi ci troviamo in una società schiavista. Siamo in presenza di
schiavitù anche se i “minorati” sono messi in condizioni di benessere fisico
assoluto e gli “adulti” si sobbarcano tutti li oneri di mantenere tale
benessere.
In pratica una parte della società è dichiarata adulta in
quanto in possesso di una caratteristica che non tutte le persone possono
ottenere. In una società socialista si è “adulti” nell’essere convinti
sostenitori del socialismo, in una società teocratica si è “adulti” nell’essere
convinti osservanti dei precetti religiosi, in una società plutocratica si è
“adulti” nel superare una soglia patrimoniale, in una società elitaria si è
“adulti” nell’essere dei luminari nella propria attività, in una società divisa
in caste si è “adulti” nell’appartenere alla casta “giusta” e così via
enumerando.
Gli “altri”…, i minorati, sono messi sotto tutela mentre
tra gli “adulti” si usa il metodo democratico per prendere le decisioni.
In un sistema democratico-liberale lo stato di minorità
dura fino al compimento della maggiore età e non vi sono altre condizioni per
la propria autodeterminazione se non l’impedimento di nuocere ai diritti altrui.
Teoricamente il rispetto della mia capacità di
autodeterminazione comporta che essendo adulto ed in grado di intendere e di
volere e non violando i diritti altrui posso liberamente avere tutte le forme
affettive ed erotiche immaginabili con persone adulte e consenzienti, posso
decidere come vivere e come morire, posso fumare, drogarmi, mangiare
smodatamente o ridurmi ad uno scheletro, vivere come un nomade, cambiare i
connotati al mio corpo con vestiti piercing tatuaggi plastiche e cambi di
sessualità, adorare divinità o adorare la razionalità o non porsi il problema
di cosa adorare, essere ottimista o pessimista o fatalista senza che le
istituzioni possano eccepire od ostacolare legittimamente tali scelte in forza
delle preferenze della maggioranza.
Se ciò non succede siamo in uno stato confessionale ed
illiberale in cui i politeisti, in forza di una loro maggioranza, hanno diritto
di far sbranare dai leoni quei cretini di monoteisti. Per poi, quando i
monoteisti sono maggioranza decidere democraticamente di bruciare al rogo
chiunque sospetto di non adorare l’unico vero dio.
Questa tematica è il conflitto d’interessi e la
degenerazione più grande e strutturale che una democrazia-liberale deve far
fronte e l’unico rimedio è dare un altissimo valore a tutte le opinioni tranne
quelle che pretendono di zittire tutte le altre.
In questo sono determinanti il sistema d’istruzione e
quello d’informazione di cui in separata sede merita un approfondimento che
tocca la natura stessa della società che determina di come vengano istruite ed
educate le persone e di come esse possano attingere informazioni sui fatti e
opinioni e di come esse possono partecipare alla divulgazione delle proprie
opinioni e dei fatti di cui sono testimoni.
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PENSIERI ISTANTANEI
Se non
sai che lo puoi fare non puoi nemmeno scegliere se farlo!
I
confini delle tue scelte sono dettati dalla tua ignoranza
E’ sulla
tua ignoranza il recinto che ti rende prigioniero.
Antonio
CAMPO 2012
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LE LEGGI E I LEGISLATORI
Per scegliere a quale tipo di legislatore affidarsi è
necessario conoscere la natura e le degenerazioni delle varie forme di
produzione delle leggi sperimentate.
Vi sono due tipi di prescrittori di comportamento in uno
stato: “le leggi” che hanno generalità astrattezza e intenzionalità e “le
regole” che definiscono modalità e casistiche e che permettono di rendere
esecutive le intenzionalità delle leggi.
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PENSIERI ISTANTANEI
La
legge deve saper guardare le stelle.
Le
regole devono saper guardare dove si mettono i piedi
Antonio
CAMPO 2012
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Le leggi per tipo e in ordine di priorità
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La legge costituzionale prodotta dai legislatori
costituenti e modificabile dai legislatori ordinari
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La legge dello stato prodotta dai legislatori ordinari
e modificabile dagli stessi o dagli elettori tramite referendum
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Il decreto legge prodotto collegialmente dal
Governo su delega dei legislatori modificabile dai legislatori
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Le circolari applicative prodotte dal Governo da
ogni singolo ministero modificabile dai legislatori
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Gli statuti di autoregolazione e i contratti
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Gli usi e i costumi
I legislatori per tipo
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I legislatori costituenti eletti con il mandato
di stabilire le regole basilari della convivenza
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Il legislatori ordinari che stabiliscono le
regole generali ispirate e non contrastanti le regole costituzionali
·
Possono essere direttamente tutti gli elettori
tramite legislazione diretta o possono essere una parte di essi selezionati in
varie modalità:
o
per eredità: vedi i lord Inglesi; le
aristocrazie
o
per meritocrazia o ortodossia: vedi le caste
sacerdotali; le tecnocrazie; le plutocrazie
o
per elezione: vedi le democrazie rappresentative
o
per estrazione: vedi la costituzione di un
campione statistico
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