domenica 4 novembre 2012

L’IDEALE E DEGENERAZIONI


L’IDEALE E DEGENERAZIONI


Vi sono delle degenerazioni della democrazia che riguardano la violazione dei principi basilari del sistema liberale al quale deve essere informato il modello repubblicano di democrazia.

L’eliminazione di queste degenerazioni sono l’obbiettivo costitutivo della democrazia Sinergica.

PENSIERI ISTANTANEI
Se ci si ricorda che la Democrazia è il modo con cui i deboli si difendono dalla tirannia dei forti, quando i deboli, in ragione del proprio numero divengono forti, non possono, per principio,  essere prepotenti con le minoranze
Antonio CAMPO 2011

La forma Repubblicana-Liberale


L’ideale della forma repubblicana-liberale è la divisione dei poteri o delle funzioni dello stato. Questo ideale si basa sulla convinzione che la concentrazione di potere in poche mani è dannosa per i molti e genera facilmente abusi incontrastabili. La ripartizione di potere e funzioni in più soggetti possibile, secondo l’ideale, dovrebbe creare un sistema di contrappesi che impedisca usi squilibrati della propria funzione in quanto, ogni funzione, pur collaborando con le altre è inibita dalle altre che difendono i propri margini d’azione.

In ciò vi è la condanna di degenerazione per ogni funzionario dello stato che assomma in se più cariche.

Una visione “classica” consolidata vuole che i poteri dello stato siano 3 divisi in legislativo, esecutivo e giudiziario. Il principio vuole che le persone che partecipano ad un potere-funzione non devono partecipare ad altro potere-funzione.

Le degenerazioni del modello Liberale


Le attuali degenerazioni della commistione di ruoli e funzioni sono evidenti in Italia ma non solo:

le degenerazioni dei Parlamentari Legislatori:

·         possono essere componenti del Governo

·         mantengono cariche politiche o amministrative dei Comuni Provincie Regioni

·         eleggono una parte dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura

·         sono componenti di commissioni d’inchiesta che promuovono e formano ad arbitrio

·         producono leggi applicative che dovrebbero essere di competenza del Governo

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il dettaglio non deve essere l’orizzonte del legislatore.
Chi osserva il dettaglio non può indicare la rotta.
Antonio Campo 2012
 

 

le degenerazioni dei componenti del Governo:

·         possono essere Parlamentari Legislatori

·         collegialmente possono produrre leggi (decreti legge e leggi delega)

·         possono esercitare la professione forense o altra professione

·         possono avviare azioni ispettive sull’operato dei singoli magistrati o Procure

·         gestiscono le risorse messe a disposizione della magistratura

 
PENSIERI ISTANTANEI
Governare non ammette ne troppo ne poco.
Troppo è tirannia … poco è parassitismo.
Antonio Campo 2012
 

 

le degenerazioni dei Magistrati

·         Possono essere chiamati a far parte del Governo o essere dirigenza amministrativa (i giudici amministrativi ne fanno una regola)

·         Componenti del Consiglio Superiore della Magistratura hanno una provenienza politica alla quale fare riferimento

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il giudizio teme l’interesse perché questi deforma ogni bilancia!
Antonio Campo 2012
 

 

Tali possibilità devono essere impedite in quanto indecenti per una cultura liberale e le cui giustificazioni si basano sempre sulla deroga del principio per dei vantaggi indimostrabili e sospetti.

Una visione più estesa della divisione dei poteri-funzioni dello stato ritiene che i componenti dei tre poteri suddetti devono essere ulteriormente distinti dal detenere “in una forma dominante” il potere informativo (proprietà dei mass media), il potere produttivo (proprietà dei mezzi di produzione), la proprietà del capitale finanziario (proprietà di portafogli di titoli e prodotti finanziari)

Questo comporta che ai Legislatori e componenti del Governo debba essere preclusa la possibilità di detenere in proprio o presso propri familiari la proprietà rilevante dei mass media, proprietà rilevante dei mezzi di produzione, la proprietà rilevante di titoli e prodotti finanziari in quantità rilevanti così come a singoli Magistrati va impedita l’attività nei casi di conflitto d’interesse degli stessi o dei loro familiari o amici.

Conseguenze logiche della divisione Liberale dei poteri


All’interno dei classici poteri-funzioni vi dovrebbero essere ulteriori nette divisioni

Nell’ambito legislativo vi sono più funzioni da affidare a soggetti diversi cooperanti ma distinti per evitare ulteriori conflitti d’interesse ad esempio è una degenerazione che:

·         i Legislatori dettino autonomamente le regole che li riguardano;

·         i Legislatori non siano tenuti ad una coerenza legislativa da un organo terzo;

·         i Legislatori decidano autonomamente della opportunità di processare un Parlamentare;

·         il Governo produca leggi;

si premette la sostanziale differenza per cui:

·         la legge è la cornice delle scelte rese possibili e che solo una legge di livello uguale o superiore può modificare o limitare i principi guida di un’altra legge;

·         i regolamenti debbono riferirsi ad una legge ed ai suoi principi per avere validità e definiscono le modalità di realizzazione delle scelte legittime che scaturiscono da una legge ma non possono variare la legge stessa o altre concorrenti nell’ambito regolato.

 
PENSIERI ISTANTANEI
In democrazia  distinguere i principi dalle regole vuol dire separare coloro che indicano le mete da raggiungere all’orizzonte da coloro che guardano dove mettono i piedi per non inciampare.
Antonio Campo 2012
 

 

il potere politico Legislativo si dovrebbe dividere in:

·         Legislazione della Costituzione dello Stato (Assemblea Costituzionale)

·         Regolarità della legge secondo la Carta Costituzionale (Corte Costituzionale)

·         Regolarità della legge secondo una corretta copertura finanziaria (Corte dei Conti)

·         Legislazione relativa alla politica (Parlamento Regolatore)

·         Legislazione Popolare (Referendum approvativo, abrogativo)

·         Proposta Legislativa Popolare (Elettori tramite Parlamenti Deliberativi, Parlamento Popolare o raccolta firme)

·         Legislazione di Giudizio (Parlamento Giudicante);

·         Poi per i tre livelli territoriali Statale, Regionale e Comunale si divide in:

o   Regolazione della produzione legislativa e della regolarità sociale delle leggi (Presidente dello Stato; Presidente della Regione; Presidente del Comune)

o   Legislazione dei principi generali (Parlamento Legislatore dello Stato / Regione / Comune)

o   Legislazione Popolare (Parlamento Deliberativo dello Stato / Regione / Comune)

o   Legislazione regolativa dell’applicazione (Governo dello Stato / Regione / Comune)

 
PENSIERI ISTANTANEI
Dove sono preminenti i principi e la dignità  della persona
La legge e le regole devono avere chiarezza fortezza e scalarità
Antonio Campo 2012
 

 

Il Governo si divide in:

·         Governo Statale

·         Governo della Magistratura (Consiglio Superiore della Magistratura)

·         Governo Regionale

·         Governo Comunale

La Magistratura si divide in:

·         Magistratura Costituzionale (Corte Costituzionale)

·         Magistratura Giudicante (Giudici Indagini Preliminari – Giudici di Tribunale – Giudici d’Appello – Giudici di Cassazione) e la Magistratura di Tutela (Giudice del Tribunale Amministrativo – Giudice Tutelare – Giudice di Sorveglianza)

·         Magistratura Inquirente (Pubblica Accusa – Polizia investigativa) e la Magistratura Contabile (Ispettori Contabili – Guardia di Finanza)

·         Avvocatura (Difensore Legale – Controparte Legale)

È noto il dibattito sull’opportunità che gli stessi giudici della Magistratura Giudicante svolgano anche il ruolo di Magistratura Inquirente.

I poteri dell’Informazione e della Formazione


Per “l’informazione” un cittadino comune è come un cieco al quale gli viene descritto quanto accade lontano dalle sue orecchie. La realtà che “immagina” è fortemente condizionata da chi gliela racconta e sarà più completa se molti gliela racconteranno da più punti di vista.

Per “l’educazione” un cittadino è come un sordo al quale viene insegnato a leggere e con la competenza della lettura ascolta e può farsi una sua idea sulle opinioni di molti.

Queste ulteriori suddivisioni sono in parte abbozzate nelle istituzioni ma sussistono molte commistioni sia di persone che svolgono più ruoli sia di interferenze tra le suddivisioni indicate

Vi sono due poteri-funzioni speciali in democrazia la cui azione determina in massima parte le scelte politiche della maggioranza degli elettori. L’Informazione e la Formazione Scolastica. Questi due poteri-funzioni devono avere negli operatori e nei soggetti organizzatori di tali attività la più ampia libertà di espressione possibile, devono avere sufficienti risorse per gli operatori in modo da non poter essere ricattabili o comprimibili quindi non devono trovarsi in regime di monopolio,.

L’essenza stessa della democrazia è il formarsi di opinioni in seguito a conoscenze personali e la determinazione di scelte dopo un confronto di opinioni informate che cercano la soluzione che tiene conto della maggior parte degli interessi particolari rappresentati. È quindi determinante la rappresentazione dei fatti e delle varie opinioni sugli stessi.

La scuola è determinante nel fornire strumenti culturali e l’apertura mentale che permette di poter modificare le proprie convinzioni iniziali, conoscere la storia per non ripeterne gli errori, saper comunicare efficacemente il proprio pensiero, essere capaci di valutare le implicazioni di una scelta non solo in funzione dell’immediato vantaggio ma anche degli effetti collaterali e di come essi modificano il valore degli effetti ottenuti, avere sentore delle trappole comunicative in cui si può incappare nelle decisioni politiche.

I mezzi di comunicazione di massa hanno gravi conflitti d’interessi se sono controllati da pochi soggetti sociali perché permette loro di poter dare una rappresentazione parziale dei fatti ignorandone, ingigantendone e deformandone alcuni o di creandone di falsi senza possibilità di smentita. Possono essere utilizzati come una macchina del fango che intimidisce o causa una forte disapprovazione sociale verso soggetti che non hanno la possibilità di replica mediatica rendendoli ricattabili. Mentre in un sistema mediatico equilibrato con molti soggetti di interessi tra loro conflittuali assicurano un contraddittorio sufficiente a che l’informazione passi “tutta” e che sia smascherata l’informazione falsa o parziale. Internet offre una possibilità di affacciarsi al mondo dell’informazione di massa con dei mezzi di distribuzione irrisori rispetto agli altri media, permette la presenza di infiniti soggetti, permette la fruizione di una quantità enorme di informazioni in modalità testo, immagini audio e video, permette una comunicazione bidirezionale sconosciuta agli altri mass media. Diventa essenziale proteggerla da ogni limitazione. Diventa importante creare degli strumenti istituzionali di informazione e partecipazione diretta tramite le possibilità offerte da internet.

Le degenerazioni delle regole del gioco


Tra le  degenerazioni relative alle regole del gioco vi sono:

La degenerazione dei legislatori che legiferano in materia di finanziamento e funzionamento della politica che costituisce un conflitto d’interessi sotto gli occhi di tutti. Tale conflitto impedisce ai legislatori di assumere provvedimenti che li penalizzano, pur necessari ed urgenti, resistendo oltre ogni decenza.

La legislazione in concorrenza dei vari livelli istituzionali che si dibatte tra il decentramento e il possibile aumento dei costi di gestione e l’accentramento e il possibile appiattimento verso sistemi di gestione che, pur mediamente validi, si rivelano inefficaci o penalizzanti per alcune specifiche realtà. In tale contenzioso non si può ricorrere ai politici dei vari livelli dello stato perché ognuno tirerà l’acqua al proprio mulino e neanche ricorrere alla magistratura perché essa si basa nei suoi giudizi a regole che non possono prevedere ogni situazione. Se si immagina che la Magistratura applichi una discrezionalità interpretatrice diventerebbe essa stessa organo di legislazione. Sarebbe opportuno che sia un organo politico terzo, più vicino al comune elettore che al politico professionista, a fornire la soluzione caso per caso tipo “Parlamento Giudicante”.

Il conflitto d’interesse quando un giudice deve giudicare un collega che con il suo operato ha danneggiato qualcuno. Un giudice dovrebbe essere sempre giudicato da elettori qualificati ma che non svolgono la professione di Magistrati ne di Avvocati possibilmente insegnanti in giurisprudenza o studenti d’eccellenza. La selezione periodica di un Parlamento Giudicante permetterebbe la valutazione di tutti i casi relativi a politici, amministratori e magistrati con una sufficiente garanzia di terzietà difficilmente ottenibili nel tempo da organismi professionalizzati.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Si è sempre d’accordo con i principi … fino a che la loro applicazione ci comporta un costo.
Il costo della disapplicazione dei principi condivisi in teoria … in pratica si paga spesso drammaticamente.
Antonio CAMPO 2011
 

Il conflitto d’interesse dell’ideologia


In democrazia un conflitto d’interesse perpetuo e forse inestirpabile è il conflitto ideologico. Ci sono voluti secoli per separare i valori e la visione religiosa dalla visione di gestione della cosa pubblica dello stato. Ed ancora vi sono elementi ideologici inaccettabili per una democrazia-liberale.

Chiariamo quale alternativa vi è ad una democrazia-liberale con questo sillogismo da confutare:

una democrazia se non è liberale è illiberale” ovvero basata sulla gratuita ed immotivata sottrazione sistematica di libertà ad una parte della popolazione senza la possibilità di emancipazione ai soggetti alla quale si è tolta la capacità di autodeterminazione.

Facciamo degli esempi banali:

un bambino è soggetto alla volontà e alla responsabilità degli adulti. Questi impediscono che possa autodeterminarsi se le scelte fatte sono ritenute .. a torto o a ragione … dannose per lo stesso, questa limitazione dell’autodeterminazione però viene gradualmente affievolendosi fino alla dichiarazione dello stato di adulto che consegna all’individuo la responsabilità di autodeterminarsi.

Ad un bambino possiamo impedire di frequentare alcune persone, non permettiamo che mangi o beva alcuni cibi, obblighiamo a studiare e fare alcune attività anche se gli sono sgradite. Gli imponiamo dei comportamenti, posture, abiti. Gli adulti che ne sono responsabili determinano una quantità enorme di aspetti della sua vita .. “ma non per sempre” e anche con alcuni limiti d’ingerenza.

Se le persone considerate nella società democratica gli “adulti” conservano a vita la capacità di determinare il comportamento “buono” del minore noi ci troviamo in una società schiavista. Siamo in presenza di schiavitù anche se i “minorati” sono messi in condizioni di benessere fisico assoluto e gli “adulti” si sobbarcano tutti li oneri di mantenere tale benessere.

In pratica una parte della società è dichiarata adulta in quanto in possesso di una caratteristica che non tutte le persone possono ottenere. In una società socialista si è “adulti” nell’essere convinti sostenitori del socialismo, in una società teocratica si è “adulti” nell’essere convinti osservanti dei precetti religiosi, in una società plutocratica si è “adulti” nel superare una soglia patrimoniale, in una società elitaria si è “adulti” nell’essere dei luminari nella propria attività, in una società divisa in caste si è “adulti” nell’appartenere alla casta “giusta” e così via enumerando.

Gli “altri”…, i minorati, sono messi sotto tutela mentre tra gli “adulti” si usa il metodo democratico per prendere le decisioni.

In un sistema democratico-liberale lo stato di minorità dura fino al compimento della maggiore età e non vi sono altre condizioni per la propria autodeterminazione se non l’impedimento di nuocere ai diritti altrui.

Teoricamente il rispetto della mia capacità di autodeterminazione comporta che essendo adulto ed in grado di intendere e di volere e non violando i diritti altrui posso liberamente avere tutte le forme affettive ed erotiche immaginabili con persone adulte e consenzienti, posso decidere come vivere e come morire, posso fumare, drogarmi, mangiare smodatamente o ridurmi ad uno scheletro, vivere come un nomade, cambiare i connotati al mio corpo con vestiti piercing tatuaggi plastiche e cambi di sessualità, adorare divinità o adorare la razionalità o non porsi il problema di cosa adorare, essere ottimista o pessimista o fatalista senza che le istituzioni possano eccepire od ostacolare legittimamente tali scelte in forza delle preferenze della maggioranza.

Se ciò non succede siamo in uno stato confessionale ed illiberale in cui i politeisti, in forza di una loro maggioranza, hanno diritto di far sbranare dai leoni quei cretini di monoteisti. Per poi, quando i monoteisti sono maggioranza decidere democraticamente di bruciare al rogo chiunque sospetto di non adorare l’unico vero dio.

Questa tematica è il conflitto d’interessi e la degenerazione più grande e strutturale che una democrazia-liberale deve far fronte e l’unico rimedio è dare un altissimo valore a tutte le opinioni tranne quelle che pretendono di zittire tutte le altre.

In questo sono determinanti il sistema d’istruzione e quello d’informazione di cui in separata sede merita un approfondimento che tocca la natura stessa della società che determina di come vengano istruite ed educate le persone e di come esse possano attingere informazioni sui fatti e opinioni e di come esse possono partecipare alla divulgazione delle proprie opinioni e dei fatti di cui sono testimoni.

 


 
PENSIERI ISTANTANEI
Se non sai che lo puoi fare non puoi nemmeno scegliere se farlo!
I confini delle tue scelte sono dettati dalla tua ignoranza
E’ sulla tua ignoranza il recinto che ti rende prigioniero.
Antonio CAMPO 2012
 

 

LE LEGGI E I LEGISLATORI


Per scegliere a quale tipo di legislatore affidarsi è necessario conoscere la natura e le degenerazioni delle varie forme di produzione delle leggi sperimentate.

Vi sono due tipi di prescrittori di comportamento in uno stato: “le leggi” che hanno generalità astrattezza e intenzionalità e “le regole” che definiscono modalità e casistiche e che permettono di rendere esecutive le intenzionalità delle leggi.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La legge deve saper guardare le stelle.
Le regole devono saper guardare dove si mettono i piedi
Antonio CAMPO 2012
 

 

Le leggi per tipo e in ordine di priorità

·         La legge costituzionale prodotta dai legislatori costituenti e modificabile dai legislatori ordinari

·         La legge dello stato prodotta dai legislatori ordinari e modificabile dagli stessi o dagli elettori tramite referendum

·         Il decreto legge prodotto collegialmente dal Governo su delega dei legislatori modificabile dai legislatori

·         Le circolari applicative prodotte dal Governo da ogni singolo ministero modificabile dai legislatori

·         Gli statuti di autoregolazione e i contratti

·         Gli usi e i costumi

I legislatori per tipo

·         I legislatori costituenti eletti con il mandato di stabilire le regole basilari della convivenza

·         Il legislatori ordinari che stabiliscono le regole generali ispirate e non contrastanti le regole costituzionali

·         Possono essere direttamente tutti gli elettori tramite legislazione diretta o possono essere una parte di essi selezionati in varie modalità:

o   per eredità: vedi i lord Inglesi; le aristocrazie

o   per meritocrazia o ortodossia: vedi le caste sacerdotali; le tecnocrazie; le plutocrazie

o   per elezione: vedi le democrazie rappresentative

o   per estrazione: vedi la costituzione di un campione statistico

 

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