Passiamo alla proposta della Democrazia tramite internet
…
In questa ipotesi si immagina di affiancare al sistema di
democrazia indiretta in forma eletta un sistema di democrazia indiretta in
forma statistica fortemente integrato da
istituti di democrazia diretta in modo tale che i singoli istituti più che
contrapporsi si amplifichino a vicenda ottenendo negli aspetti di
professionalizzazione e tecnica politica una fine e coerente azione legislativa
stimolata e controllata dalla spontaneità, immediatezza e urgenza popolare. Un
sistema che rende sistematica l’inibizione istituzionalizzata del conflitto
d’interesse. Un’ipotesi per rendere la politica non una mera rappresentazione
mediatica al corpo elettorale di quello che avviene in una piccola oligarchia
di rappresentanti quanto una realtà facilmente raggiungibile e influenzabile
dal comune elettore. Quando un numero consistente di comuni elettori sente la
stessa urgenza e mette il proprio infinitesimo peso politico nella
partecipazione diretta … la somma dell’ineffabile viene conteggiata
puntualmente dando la cifra del cambio di direzione.
Visto che “darsi
dei principi democratici e non farli rispettare il più possibile da chi ha la
nostra delega a realizzarli ci rende sudditi di coloro che invece ci dovrebbero
servire”
Visto che “ogni conflitto
d’interessi non risolto in democrazia genera una progressiva e grave
limitazione e degenerazione della stessa, infatti attualmente, le maggiori
cause di mancata realizzazione di democrazia è dovuta a conflitti d’interesse
non risolti”
Visto che “occorre
ricordarsi in ogni istante che la democrazia rappresentativa è stata la
soluzione di ripiego più funzionale dell’ideale democrazia diretta quando da
poche migliaia di cittadini delle città stato si è passati ai milioni di
cittadini degli stati moderni, ma pur sempre un rimedio che dovrebbe tendere a
realizzare quanto più possibile l’ideale”
Visto che “occorre
ricordarsi in ogni istante che la democrazia è stata una forma di governo che
riscattava i molti (deboli) dalla prevaricazione di pochi (forti) ma che non
deve diventare la prevaricazione dei molti (forti di questo essere maggioranza)
sui pochi (deboli perché non si è ancora maggioranza)”
Ne conseguono obbiettivi i seguenti obbiettivi.
Se è vero che gli elettori hanno il massimo controllo sugli
eletti solo quando possono sostituirli o riconfermarli in sede elettiva o quando
possono esprimere direttamente il proprio consenso sulle leggi prodotte in sede
referendaria o di proposta di legge popolare, allora bisogna che:
·
L’idea di “popolo” venga sostituita dall’idea di
“elettori” nella forma più partecipativa ovvero non limitandosi alla
sostituzione definitiva degli elettori con gli eletti o con i partiti;
·
La scelta elettiva, di tutte le articolazioni
legislative dello stato, dovrebbe avvenire con più frequenza (ad esempio ogni
due anni);
·
Gli eletti non dovrebbero poter legiferare sulle
questioni relative al proprio tenore di vita, al finanziamento della politica
ne sul funzionamento degli organi politici ed a tal fine si rende necessario
costituire un Parlamento Regolatore estraneo alla politica professionalizzata.
·
Gli elettori siano rappresentati dagli eletti in
modo proporzionale e assoluto, ovvero, ogni eletto dovrebbe avere, esattamente,
la forza di voto dei voti di sostegno ricevuti per non alterare il principio
democratico della parità politica tra i cittadini elettori;
·
Possano tenersi, in concomitanza con le elezioni
dei rappresentanti legislativi, i referendum d’indirizzo … confermativi,
abrogativi, consultivi, con un quorum molto basso o nullo;
·
Le leggi di iniziativa popolare dovrebbero avere
una sede di produzione istituzionalizzata e con facilità di partecipazione
diretta dei comuni elettori e il loro iter legislativo dovrebbe essere lineare
e risolto in tempi certi;
·
I partiti s’informino per legge alle regole
democratiche in particolare per le candidature espresse ottenute con
effettuazione di primarie tra i propri iscritti.
·
Gli iscritti siano i veri padroni dei partiti e
non le loro segreterie.
·
La “piazza” ovvero l’agorà democratica sia ricreata
in modalità ufficiali tramite internet;
·
Utilizzando internet in modo istituzionalizzato
sia data agli elettori la capacità d’intervento rapido sulle azioni dei propri
rappresentanti con sistemi referendari telematici più economici e la
possibilità di veto ovvero possano essere rinviati a discussione con
approvazione a maggioranza qualificata gli atti Legislativi o di Governo;
·
Utilizzando internet, gli elettori, possano
intervenire sugli argomenti in agenda politica, possano determinare l’agenda
politica stessa e proporre leggi di iniziativa popolare elaborate in ambienti
telematici che permettano il dibattito a partecipazione diretta degli elettori;
·
Utilizzando internet gli elettori, possano dare il consenso al Legislatore o al Ministro
che opera maggiormente in sintonia con l’elettore e questo si traduca in un
maggiore finanziamento dello stesso.
Se i mass media (giornali; radio; cinema; televisione)
hanno permesso la Democrazia rappresentativa moderna (o più realisticamente la
rappresentazione di una democrazia in seno ad un’oligarchia che finge di essere
il popolo) si può ragionevolmente prevedere che internet, permetterà, con gli
opportuni accorgimenti, una rappresentazione ai più di una Democrazia partecipata
(gli elettori non eletti più attivi partecipano alla determinazione delle
decisioni politiche nelle sedi istituzionali) in cui il semplice elettore potrà
intervenire direttamente nell’elaborazione politica in un dialogo virtuale con
il Legislatore eletto, in sedi istituzionali pubbliche e virtuali.
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PENSIERI ISTANTANEI
La
politica è per la maggior parte rappresentazione
A noi
interessa che per la minima parte rimanente sia sotto il controllo di tutti.
Antonio Campo 2012
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Il cittadino avente un peso politico dato, per quanto
infinitesimale, può utilizzarlo con frequenza in sedi istituzionali non sarà più
solo spettatore della rappresentazione della politica svolta nelle sedi
istituzionali ma sostenitore di consenso e titolare del diritto di parola
nell’elaborazione politica nelle sedi istituzionali.
Si tratteggia una proposta istituzionale articolata:
Su tre livelli territoriali politico-amministrativi quali
il Comune; la Regione; lo Stato.
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PENSIERI ISTANTANEI
Lo
stato deve essere il più grande e unitario possibile per permettere ad ogni
sua più piccola parte di essere libera ed autonoma in sicurezza.
Antonio Campo 2012
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Cinque sedi parlamentari differenziate ed interagenti
quali: il Parlamento Regolatore; il Parlamento Legislatore; il Parlamento
Deliberativo nelle sue varianti; il Parlamento Popolare tramite internet; il
Parlamento Giudicante. Due sedi di manutenzione continua delle leggi vigenti e
delle leggi prodotte quali: il Presidente nelle articolazioni amministrative
quali lo Stato, le Regioni e i Comuni; la Corte Costituzionale. Due sedi di
controllo della correttezza tra quanto stabilito e quanto effettivo: La Corte
dei Conti; l’Agenzia di Credibilità.
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PENSIERI ISTANTANEI
Dividi!
se vuoi imperare.
Anonimo
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Il metodo selettivo della classe politica non è solo
elettivo. L’attuale sistema elettivo viene modificato nell’attribuzione dei
seggi agli eletti con l’attribuzione di un voto pesato per il Parlamento
Legislatore, mentre, per i Parlamenti Regolatore, Deliberativo e Giudicante la
selezione avviene tramite un’estrazione statistica condizionata; per il
Parlamento Popolare la partecipazione è spontanea e assume diversi livelli di
partecipazione e accreditamento sulla base del profilo partecipativo
dell’elettore che ne utilizza lle possibilità.
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PENSIERI ISTANTANEI
La
rivoluzione permanente è un popolo che non smette mai di votare!
o un
popolo che può votare tutte le volte che vuole.
La
saggezza legislativa è la supremazia dei principi che detta i modi per
realizzare la volontà della maggioranza e non la volontà popolare che sovverte i principi.
Antonio Campo 2012
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Il Parlamento Legislatore nei vari livelli territoriali è
costituito di una sola assemblea con legislazione a doppia lettura, i cui tempi
e le cui interazioni con i Parlamenti Deliberativi, sono stabiliti dai
rispettivi Presidente dello Stato, Presidente della Regione e Presidente del
Comune con l’opzione d’intervento indicativo o approvativo del Parlamento
Deliberativo.
Una sostanziale ridefinizione del ruolo del Presidente
riproposto per i tre livelli Comunale, Regionale e Statale basato su un
intervento sulle procedure dell’attività di legislazione e sulla forma delle
leggi molto determinante. La sua selezione è basata su un sistema misto tra
indicazione politica di una rosa di candidati e una estrazione casuale tra gli
stessi.
Una sostanziale ridefinizione della struttura delle leggi
che obblighi ad una comprensibilità delle stesse ed ad una chiara
subordinazione funzionale delle fonti così da essere legge quadro e di principi
a livello Statale e sempre più dettagliata a livello Regionale e Comunale fino
regolazione attuativa propria del Governo di ogni livello.
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PENSIERI ISTANTANEI
La
chiarezza non è semplice
Se è
troppo semplice abbaglia e …
il
dettaglio non è più visibile!
Antonio Campo 2012
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Una ridefinizione dei Capi di Governo dei tre livelli
Governatore dello Stato, Governatore di Regione, Sindaco, che ne faccia degli
amministratori puri (incompatibilità dei parlamentari di ogni ordine) con
capacità di modifica e guida sulla collegialità del Governo molto incisivi e una
legittimità a governare condizionata solo dalla fiducia costruttiva o dalla sfiducia a singoli ministri.
Limite massimo di mandato ad ogni carica
politico-amministrativa dello stato di 12 anni con obbligo di giudizio per la
riconferma a 6 anni e per i legislatori la ristrutturazione del peso di voto
ogni 2 anni.
Ridefinizione dei sistemi di voto privilegiando il
sistema elettronico con riscontro cartaceo. Permettendo il voto a distanza e
garantendo la sola riservatezza del voto (non la sua segretezza così da rendere
possibile una consultazione permanente dell’elettorato tramite i sistemi
informatici privilegiando la partecipazione alla segretezza che non
permetterebbe dei controlli sulla validità del voto in caso di necessità di
verifiche).
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PENSIERI ISTANTANEI
Nessuno
deve poter avere incarichi politici per più di una dozzina d’anni.
A
nessun politico va gratitudine, quel che ha fatto di buono è il dovuto al
quale si era proposto e come cittadino ha avuto l’onore di poterlo fare.
Antonio Campo 2012
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Ridefinizione giuridica dei partiti e delle associazioni
sindacali che ne dia effettivo controllo agli iscritti e una chiara
collocazione istituzionale nella formazione del consenso sulle candidature e
sulle proposte legislative.
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PENSIERI ISTANTANEI
I partiti
che non sono in mano ai propri iscritti sono in mano a degli approfittatori.
Antonio Campo 2012
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Ridefinizione dell’informazione istituzionale legata alla
diffusione dei dati accertati ed accertabili sui fatti e sulla segnalazione di
ogni scorrettezza informativa della politica e dei politici.
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PENSIERI ISTANTANEI
Una
bugia non dovutamente smentita rende persone oneste sostenitori d’inganno.
Antonio Campo 2012
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Ridefinizione del costo della politica e della
trasparenza di tale costo per ogni elettore.
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PENSIERI ISTANTANEI
Il
costo della politica deve essere trasparente e non superare una soglia certa.
Più è
alto il costo della politica più il suo controllo è nelle mani dei ceti
abbienti.
Antonio Campo 2012
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Sono molte e fortemente interconnesse le modifiche da
considerare nella proposta in quanto l’eliminazione di elementi distorcenti e
la creazione di equilibri dinamici devono tenere conto di molti aspetti
relativi alla sociologia, all’economia, alla cultura e storia, alla tecnologia
disponibile ed altro. Questo in parte ne spiega la difficoltà nel dispiegarla
completamente in poche frasi.
Però questo progetto che vi viene proposto ha il merito
di avere alcune intuizioni forti nel senso di fornire delle direttici
concettuali che permettono di non perdersi durante il percorso.
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PENSIERI ISTANTANEI
Il
primo passo si fa … dopo molti tentativi di incamminarsi.
Antonio Campo 2012
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