domenica 4 novembre 2012

Passiamo alla proposta della Democrazia tramite internet …


Passiamo alla proposta della Democrazia tramite internet …

In questa ipotesi si immagina di affiancare al sistema di democrazia indiretta in forma eletta un sistema di democrazia indiretta in forma statistica  fortemente integrato da istituti di democrazia diretta in modo tale che i singoli istituti più che contrapporsi si amplifichino a vicenda ottenendo negli aspetti di professionalizzazione e tecnica politica una fine e coerente azione legislativa stimolata e controllata dalla spontaneità, immediatezza e urgenza popolare. Un sistema che rende sistematica l’inibizione istituzionalizzata del conflitto d’interesse. Un’ipotesi per rendere la politica non una mera rappresentazione mediatica al corpo elettorale di quello che avviene in una piccola oligarchia di rappresentanti quanto una realtà facilmente raggiungibile e influenzabile dal comune elettore. Quando un numero consistente di comuni elettori sente la stessa urgenza e mette il proprio infinitesimo peso politico nella partecipazione diretta … la somma dell’ineffabile viene conteggiata puntualmente dando la cifra del cambio di direzione.

Visto che “darsi dei principi democratici e non farli rispettare il più possibile da chi ha la nostra delega a realizzarli ci rende sudditi di coloro che invece ci dovrebbero servire”

Visto che “ogni conflitto d’interessi non risolto in democrazia genera una progressiva e grave limitazione e degenerazione della stessa, infatti attualmente, le maggiori cause di mancata realizzazione di democrazia è dovuta a conflitti d’interesse non risolti”

Visto che “occorre ricordarsi in ogni istante che la democrazia rappresentativa è stata la soluzione di ripiego più funzionale dell’ideale democrazia diretta quando da poche migliaia di cittadini delle città stato si è passati ai milioni di cittadini degli stati moderni, ma pur sempre un rimedio che dovrebbe tendere a realizzare quanto più possibile l’ideale”

Visto che “occorre ricordarsi in ogni istante che la democrazia è stata una forma di governo che riscattava i molti (deboli) dalla prevaricazione di pochi (forti) ma che non deve diventare la prevaricazione dei molti (forti di questo essere maggioranza) sui pochi (deboli perché non si è ancora maggioranza)”

Ne conseguono obbiettivi i seguenti obbiettivi.

Se è vero che gli elettori hanno il massimo controllo sugli eletti solo quando possono sostituirli o riconfermarli in sede elettiva o quando possono esprimere direttamente il proprio consenso sulle leggi prodotte in sede referendaria o di proposta di legge popolare, allora bisogna che:

·         L’idea di “popolo” venga sostituita dall’idea di “elettori” nella forma più partecipativa ovvero non limitandosi alla sostituzione definitiva degli elettori con gli eletti o con i partiti;

·         La scelta elettiva, di tutte le articolazioni legislative dello stato, dovrebbe avvenire con più frequenza (ad esempio ogni due anni);

·         Gli eletti non dovrebbero poter legiferare sulle questioni relative al proprio tenore di vita, al finanziamento della politica ne sul funzionamento degli organi politici ed a tal fine si rende necessario costituire un Parlamento Regolatore estraneo alla politica professionalizzata.

·         Gli elettori siano rappresentati dagli eletti in modo proporzionale e assoluto, ovvero, ogni eletto dovrebbe avere, esattamente, la forza di voto dei voti di sostegno ricevuti per non alterare il principio democratico della parità politica tra i cittadini elettori;

·         Possano tenersi, in concomitanza con le elezioni dei rappresentanti legislativi, i referendum d’indirizzo … confermativi, abrogativi, consultivi, con un quorum molto basso o nullo;

·         Le leggi di iniziativa popolare dovrebbero avere una sede di produzione istituzionalizzata e con facilità di partecipazione diretta dei comuni elettori e il loro iter legislativo dovrebbe essere lineare e risolto in tempi certi;

·         I partiti s’informino per legge alle regole democratiche in particolare per le candidature espresse ottenute con effettuazione di primarie tra i propri iscritti.

·         Gli iscritti siano i veri padroni dei partiti e non le loro segreterie.

·         La “piazza” ovvero l’agorà democratica sia ricreata in modalità ufficiali tramite internet;

·         Utilizzando internet in modo istituzionalizzato sia data agli elettori la capacità d’intervento rapido sulle azioni dei propri rappresentanti con sistemi referendari telematici più economici e la possibilità di veto ovvero possano essere rinviati a discussione con approvazione a maggioranza qualificata gli atti Legislativi o di Governo;

·         Utilizzando internet, gli elettori, possano intervenire sugli argomenti in agenda politica, possano determinare l’agenda politica stessa e proporre leggi di iniziativa popolare elaborate in ambienti telematici che permettano il dibattito a partecipazione diretta degli elettori;

·         Utilizzando internet gli elettori,  possano dare il consenso al Legislatore o al Ministro che opera maggiormente in sintonia con l’elettore e questo si traduca in un maggiore finanziamento dello stesso.

Se i mass media (giornali; radio; cinema; televisione) hanno permesso la Democrazia rappresentativa moderna (o più realisticamente la rappresentazione di una democrazia in seno ad un’oligarchia che finge di essere il popolo) si può ragionevolmente prevedere che internet, permetterà, con gli opportuni accorgimenti, una rappresentazione ai più di una Democrazia partecipata (gli elettori non eletti più attivi partecipano alla determinazione delle decisioni politiche nelle sedi istituzionali) in cui il semplice elettore potrà intervenire direttamente nell’elaborazione politica in un dialogo virtuale con il Legislatore eletto, in sedi istituzionali pubbliche e virtuali.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La politica è per la maggior parte rappresentazione
A noi interessa che per la minima parte rimanente sia sotto il controllo di tutti.
Antonio Campo 2012
 

 


Il cittadino avente un peso politico dato, per quanto infinitesimale, può utilizzarlo con frequenza in sedi istituzionali non sarà più solo spettatore della rappresentazione della politica svolta nelle sedi istituzionali ma sostenitore di consenso e titolare del diritto di parola nell’elaborazione politica nelle sedi istituzionali.

Si tratteggia una proposta istituzionale articolata:

Su tre livelli territoriali politico-amministrativi quali il Comune; la Regione; lo Stato.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Lo stato deve essere il più grande e unitario possibile per permettere ad ogni sua più piccola parte di essere libera ed autonoma in sicurezza.
Antonio Campo 2012
 

 

Cinque sedi parlamentari differenziate ed interagenti quali: il Parlamento Regolatore; il Parlamento Legislatore; il Parlamento Deliberativo nelle sue varianti; il Parlamento Popolare tramite internet; il Parlamento Giudicante. Due sedi di manutenzione continua delle leggi vigenti e delle leggi prodotte quali: il Presidente nelle articolazioni amministrative quali lo Stato, le Regioni e i Comuni; la Corte Costituzionale. Due sedi di controllo della correttezza tra quanto stabilito e quanto effettivo: La Corte dei Conti; l’Agenzia di Credibilità.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Dividi! se vuoi imperare.
Anonimo
 

 

Il metodo selettivo della classe politica non è solo elettivo. L’attuale sistema elettivo viene modificato nell’attribuzione dei seggi agli eletti con l’attribuzione di un voto pesato per il Parlamento Legislatore, mentre, per i Parlamenti Regolatore, Deliberativo e Giudicante la selezione avviene tramite un’estrazione statistica condizionata; per il Parlamento Popolare la partecipazione è spontanea e assume diversi livelli di partecipazione e accreditamento sulla base del profilo partecipativo dell’elettore che ne utilizza lle possibilità.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La rivoluzione permanente è un popolo che non smette mai di votare!
o un popolo che può votare tutte le volte che vuole.
La saggezza legislativa è la supremazia dei principi che detta i modi per realizzare la volontà della maggioranza e non la volontà  popolare che sovverte i principi.
Antonio Campo 2012
 


Il Parlamento Legislatore nei vari livelli territoriali è costituito di una sola assemblea con legislazione a doppia lettura, i cui tempi e le cui interazioni con i Parlamenti Deliberativi, sono stabiliti dai rispettivi Presidente dello Stato, Presidente della Regione e Presidente del Comune con l’opzione d’intervento indicativo o approvativo del Parlamento Deliberativo.

Una sostanziale ridefinizione del ruolo del Presidente riproposto per i tre livelli Comunale, Regionale e Statale basato su un intervento sulle procedure dell’attività di legislazione e sulla forma delle leggi molto determinante. La sua selezione è basata su un sistema misto tra indicazione politica di una rosa di candidati e una estrazione casuale tra gli stessi.

Una sostanziale ridefinizione della struttura delle leggi che obblighi ad una comprensibilità delle stesse ed ad una chiara subordinazione funzionale delle fonti così da essere legge quadro e di principi a livello Statale e sempre più dettagliata a livello Regionale e Comunale fino regolazione attuativa propria del Governo di ogni livello.

 
PENSIERI ISTANTANEI
La chiarezza non è semplice
Se è troppo semplice abbaglia e …
il dettaglio non è più visibile!
Antonio Campo 2012
 

 

Una ridefinizione dei Capi di Governo dei tre livelli Governatore dello Stato, Governatore di Regione, Sindaco, che ne faccia degli amministratori puri (incompatibilità dei parlamentari di ogni ordine) con capacità di modifica e guida sulla collegialità del Governo molto incisivi e una legittimità a governare condizionata solo dalla fiducia costruttiva  o dalla sfiducia a singoli ministri.

Limite massimo di mandato ad ogni carica politico-amministrativa dello stato di 12 anni con obbligo di giudizio per la riconferma a 6 anni e per i legislatori la ristrutturazione del peso di voto ogni 2 anni.

Ridefinizione dei sistemi di voto privilegiando il sistema elettronico con riscontro cartaceo. Permettendo il voto a distanza e garantendo la sola riservatezza del voto (non la sua segretezza così da rendere possibile una consultazione permanente dell’elettorato tramite i sistemi informatici privilegiando la partecipazione alla segretezza che non permetterebbe dei controlli sulla validità del voto in caso di necessità di verifiche).

 
PENSIERI ISTANTANEI
Nessuno deve poter avere incarichi politici per più di una dozzina d’anni.
A nessun politico va gratitudine, quel che ha fatto di buono è il dovuto al quale si era proposto e come cittadino ha avuto l’onore di poterlo fare.
Antonio Campo 2012
 

 


Ridefinizione giuridica dei partiti e delle associazioni sindacali che ne dia effettivo controllo agli iscritti e una chiara collocazione istituzionale nella formazione del consenso sulle candidature e sulle proposte legislative.

 
PENSIERI ISTANTANEI
I partiti che non sono in mano ai propri iscritti sono in mano a degli approfittatori.
Antonio Campo 2012
 

 

Ridefinizione dell’informazione istituzionale legata alla diffusione dei dati accertati ed accertabili sui fatti e sulla segnalazione di ogni scorrettezza informativa della politica e dei politici.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Una bugia non dovutamente smentita rende persone oneste sostenitori d’inganno.
Antonio Campo 2012
 

 

Ridefinizione del costo della politica e della trasparenza di tale costo per ogni elettore.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il costo della politica deve essere trasparente e non superare una soglia certa.
Più è alto il costo della politica più il suo controllo è nelle mani dei ceti abbienti.
Antonio Campo 2012
 

 

Sono molte e fortemente interconnesse le modifiche da considerare nella proposta in quanto l’eliminazione di elementi distorcenti e la creazione di equilibri dinamici devono tenere conto di molti aspetti relativi alla sociologia, all’economia, alla cultura e storia, alla tecnologia disponibile ed altro. Questo in parte ne spiega la difficoltà nel dispiegarla completamente in poche frasi.

Però questo progetto che vi viene proposto ha il merito di avere alcune intuizioni forti nel senso di fornire delle direttici concettuali che permettono di non perdersi durante il percorso.

 
PENSIERI ISTANTANEI
Il primo passo si fa … dopo molti tentativi di incamminarsi.
Antonio Campo 2012
 


 


 

 

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