Pragmatismo Democratico
l’ideale democratico vorrebbe che … nessuna persona sia
al di sopra della legge o vi si possa sottrarre:
vi sono però casi in cui il pragmatismo prevale sul
principio contrapponendovi la logica ineccepibile del risultato … (meglio un brutto processo che un bel
funerale) … in tale logica si deve valutare se interessano gli effetti
pratici e il controllo pragmatico delle possibili degenerazioni o l’aderenza ad
un principio a dispetto di risultati disastrosi.
Eccone alcuni esempi:
Amnistia o indulto
l’amnistia o l’indulto lasciano in libertà persone che
hanno commesso delitti e reati. essi permettono di pacificare una popolazione
dopo una guerra civile o in situazioni di illegalità così diffusa che
porterebbero troppe energie per perseguire e vigilare i rei a fronte di energie
da indirizzare per la ricostruzione. Carceri troppo piene e situazioni
ingestibili di vita carceraria costringono a scegliere, anche se a malincuore,
di non dare giustizia alle vittime piuttosto che sopportare costi troppo elevati
economici o morali di situazioni disumanizzanti.
Si è verificato che ogni decina d’anni le carceri
Italiane diventano degli inferni inaccettabili a causa del sovraffollamento
carcerario questo è dovuto alla politica di criminalizzazione di comportamenti
che in se non hanno un danno tale da giustificare la carcerazione e alla
contestuale ignavia nell’adeguare il sistema carcerario. Questa reiterazione
della necessità di indulto o amnistia potrebbe essere solo frutto di incapacità
politica ma anche frutto di una furbesca creazione ad arte del problema che
permette, come conseguenza della lentezza dei processi e dell’affollamento
delle carceri di disperati, al politico di turno di effettuare una sanatoria
che toglie dai guai se stesso e “amici di merende”.
La considerazione da fare dovrebbe essere questa: in caso
di sovraffollamento delle carceri diventa doveroso diminuire la popolazione
carceraria con provvedimenti di indulto o amnistia ma che a tale
sovraffollamento non si dovrebbe arrivare se non in seguito a guerre civili ed
i politici devono pagare per tale inadempienza.
SI PROPONE
·
Quando le carceri raggiungono il numero di
carcerati idoneo per ogni carcerato in più venga tolto a tutti i legislatori di
ogni ordine e grado un euro del loro finanziamento mensile e questi vada a
finanziare la costruzione di nuove carceri ed il loro funzionamento.
Vuoi vedere che i politici fanno fare carceri
sufficienti ed idonee o riducono i reati in cui è prevista la carcerazione?
Collaboratore di giustizia
vi sono sempre polemiche sull’uso dei collaboratori di
giustizia accusando i magistrati di favorire delinquenti per fare carriera e
questo è comprensibile fatto dalle vittime o dalle persone comuni che
considerano solo emotivamente la legge e non ne considerano l’efficacia.
un collaboratore di giustizia è un delinquente al quale
vengono proposti non solo l’impunità ma anche vantaggi se determina lo
smantellamento di un’attività criminale che continuerebbe altrimenti a
danneggiare in modo inaccettabile molte persone alfine di tutelare possibili
ulteriori vittime ma negando giustizia alle precedenti vittime del delinquente.
SI PROPONE
·
Una pubblicizzazione tra i contratti stipulati
con i collaboratori di giustizia, i costi di tali contratti e i risultati
ottenuti in termini di persone arrestate, attività smantellate e
quantificazione del danno di tale attività, di capitali sequestrati. In modo
che si possa parlare con dati e cognizione di causa se conviene alla società
che sia mantenuto quest’istituto previsto da legge.
Apologia di reato
un parlamentare non è perseguibile per la manifestazione
del proprio pensiero questo per garantire la tutela delle minoranze culturali
che possono esprimere dissensi profondi e ragioni inaccettabili per le
contingenti maggioranze. Esso ottiene una tutela anche se tale pensiero non
sarebbe ammissibile per una persona comune in quanto apologia o induzione ad un
comportamento ritenuto dalla legge vigente un reato in quanto questo tutela la
rappresentanza dello stesso e la sua libertà altrimenti conculcata dal timore
di incorrere in un reato. Anche la procedibilità della magistratura su reati comuni e non di opinione è vincolata
ad un voto politico che non è ammesso per altri elettori;
SI PROPONE
·
Che per contemperare la libertà di opinione e la
non liceità dell’apologia di reato il Legislatore non può andare in galera ma
se risulta responsabile di un reato di apologia di reato venga multato in proporzione.
Segreto professionale
hanno diritto a conservare il segreto professionale un
medico, un avvocato, un giornalista, un sacerdote anche se questo può
danneggiare altri elettori in quanto la loro funzione ed efficacia
professionale sarebbe fortemente compromessa se non avessero tale tutela;
SI PROPONE
Di far pazienza! O di non avere queste tutele quando
andiamo da un medico, un avvocato, un giornalista, un sacerdote!.
Conflitto d‘Interesse
poi vi sono casi in cui la degenerazione del controllo
sociale non riesce ad impedire che alcune persone riescano a porsi al di sopra
della legge modificandola secondo propria convenienza o vi si sottraggono,
Eccone solo alcuni esempi:
Conflitto d’interesse di un legislatore
si ha quando questi legifera in modo che sia
avvantaggiato a spese di altri egli stesso o un gruppo di persone specifiche
legate da interessi diretti e immediati;
SI PROPONE
·
tentare di annullare o correggere le leggi
frutto di conflitto d’interesse è di difficile realizzazione, la soluzione
ideale sarebbe il non rendere candidabili persone che hanno già in atto un
conflitto d’interesse e qualora questo sorgesse l’alternativa dovrebbe essere
tra le dimissioni o la risoluzione della causa del conflitto d’interesse entro
60 giorni pena la decadenza automatica dalla rappresentanza o
dall’amministrazione.
·
Definire i conflitti d’interesse e l’organo di
valutazione e regolarizzazione degli stessi
Conflitto di interessi di un amministratore
si ha quando questi decide l’utilizzo delle risorse
pubbliche favorendo se stesso o un gruppo di persone specifiche legate da
interessi diretti e immediati;
·
vale quanto detto in merito al conflitto
d’interesse di un legislatore
La corruzione politica
si ha quando un Legislatore o un amministratore utilizza
le proprie prerogative per favorire indebitamente qualcuno in cambio di
vantaggi economici
SI PROPONE
·
Che la trasparenza economica del rappresentante
o dell’amministratore sia assoluta in modo da poter facilmente permettere in
contraddittorio l’individuazione dei quelle fonti di compromissione economica o
sessuale.
L’elusione
si ha quando un cittadino riesce a sottrarsi ad un
obbligo non facendo accorgere chi di dovere di essere nella condizione prevista
per l’obbligo non assolto,
SI PROPONE
·
La conoscenza pubblica della situazione
economica di ogni persona fisica comprendente l’accesso a beni o servizi non di
sua proprietà che fruisce in forma gratuita o agevolata.
·
Abolizione della moneta cartacea e effettuazione
di tutte le transazioni tramite moneta elettronica.
Le obbiezioni sulla privacy e sull’esposizione dei
soggetti più ricchi a sequestri di persona o concorrenza sleale cadono di
fronte al fatto che quelli che hanno maggior danno dalla pubblicazione dei
propri redditi sono gli evasori e la criminalità organizzata il cui tenore di
vita non risulta giustificato dal reddito dichiarato.
L’adozione di solo moneta elettronica, permettendo la
completa tracciabilità delle transazioni, impedisce anche operazioni di
estorsione e quindi sequestri, richieste di pizzo ed altre “amenità del genere”.
La completa trasparenza sociale delle transazioni
economiche della persona è concepibile, senza che sia un danno inaccettabile
per l’individuo, solo se la società assicura tutta la libertà possibile con
l’unico limite del rispetto della libertà altrui e della mediazione delle
libertà in competizione o in contrapposizione.
La mistificazione
si ha quando un cittadino riesce ad ingannare la pubblica
amministrazione facendo risultare che nel suo caso specifico vadano applicati
trattamenti previsti, più vantaggiosi, che sarebbero previsti per casi sostanzialmente
diversi dal suo. La conoscibilità del reddito di chi conosciamo rende forte il
controllo sociale.
SI PROPONE
·
La conoscenza pubblica della situazione
economica di ogni persona fisica comprendente l’accesso a beni o servizi non di
sua proprietà che fruisce in forma gratuita o agevolata.
·
È da tutelare fortemente la persona da azioni di
persecuzione o di ostracismo verso le persone che siano additabili come
negative per la collettività in seguito alla conoscibilità delle situazioni
reddituali
·
Dalla situazione reddituale devono essere anonimizzati
quegli elementi che possono indicare dati sensibili della persona, spese
mediche, spese politiche, spese …;
Privilegi
di fatto ad alcune persone sono dati vantaggi rispetto ad
altre da parte della legge non motivate dal rendere le persone che ne godono
pari alle altre. Bisognerebbe chiedersi se alcuni privilegi sarebbero
tollerabili se si dovessero estendere a tutti.
infatti:
Senatori a vita o Presidenze Onorarie
le cariche pubbliche a vita quali i senatori a vita o
presidenze onorarie non hanno motivo di essere e snaturano la funzione della
rappresentanza.
Esse sono il retaggio di periodi nobiliari per cui si
acquisiva a vita un titolo di prestigio e lo si tramandava ai figli. Se
personalità alle quali si deve dare riconoscimento e il loro apporto è prezioso
che abbino pure diritto di parola nelle sedi legislative ma non di voto in
quanto rappresentano solo se stessi
SI PROPONE
·
Di abolirle o di rendere tali cariche solo
onorifiche con diritto di parola nelle sedi istituzionali ma nessuna remunerazione
a qualsiasi titolo e nessun privilegio rispetto il comune cittadino.
Vitalizi degli ex parlamentari
i vitalizi degli ex parlamentari (non sono pensioni!) non
hanno motivo di essere e insultano l’uguaglianza di tutti i cittadini
(immaginate se tutti i cittadini, a turno siano stati parlamentari!).
SI PROPONE
·
Che non possano versare nessuna contribuzione pensionistica
(il politico o l’amministratore non hanno uno stipendio o un reddito legato
alla funzione svolta, Essi hanno un finanziamento netto della funzione
politica);
·
Il finanziamento ricevuto non può essere speso
per investimenti azionari o per gioco d’azzardo;
·
che maturino a prescindere dalle legislature
svolte o dagli incarichi prestati la pensione corrispondente al doppio della
minima pensione erogata dal sistema pensionistico nazionale a decorrere
dall’età prevista per la meno vantaggiosa decorrenza pensionistica legiferata;
·
se all’uscita dell’attività politica non
dovessero trovare assorbimento nel mertcato lavorativo godranno delle stesse
tutele previste per legge ai senza lavoro.
Mantenimento di vantaggi dovuti alla funzione pubblica
il mantenimento di vantaggi dovuti alla funzione pubblica
anche dopo aver perso l’incarico da parte di politici, magistrati ed altri
funzionari dello stato quali (l’uso gratuito di: uffici; alloggi; trasporti;
scorte; mezzi di comunicazione; agevolazioni, servizi e tutele varie)
SI PROPONE
·
non vi sono vantaggi
·
sono tutelati da possibili minacce alla propria
incolumità o a quella dei propri familiari e affini con priorità alta
Finanziamento di organi d’informazione di partiti
·
il finanziamento di organi d’informazione di partiti
è un uso improprio delle risorse pubbliche che favoriscono arbitrariamente solo
alcuni soggetti d’opinione a danno di altri con pari dignità ma non
riconosciuti ufficialmente;
SI PROPONE
·
non vi è nessun finanziamento
Populismo
di fatto alcune singole personalità politiche o
collettività espressioni di partiti, in forza di una temporanea forza politica,
tolgono diritti a singoli o a collettività in posizione di debolezza politica e
agevolano indebitamente la propria fazione infatti:
nessuno, sia esso singolo o collettività, in forza di una
temporanea forza politica dovrebbe poter togliere diritti a singoli o a collettività in
posizione di debolezza politica. Non è raro che, gruppi politici ideologizzati
si convincano della giustezza assoluta della propria posizione e ritenendo che
altri siano in errore cerchino di impedire o imporre per legge, anche agli
altri, ciò che essi scelgono di non fare o di fare per se stessi. Bisogna che
si tenga sempre presente che in Democrazia chi è maggioranza può diventare
minoranza e quindi la pretesa di imporre agli altri le regole ritenute valide
per se stessi può comportare lo stesso trattamento a posizioni invertite,
quindi non deve essere utilizzata l’imposizione di legge se non dove essa è
necessaria per la reciproca convivenza. Se proprio si è convinti della bontà
delle proprie convinzioni si conquisti gli altri alle proprie posizioni con il
dialogo, l’ascolto e il ragionamento critico ma rispettoso delle posizioni e della libertà di scelta altrui.
SI PROPONE
·
Mantenere la vigilanza del Presidente dello
Stato, della Magistratura e della Corte
Costituzionale.
Questi sono organi tecnici scarsamente influenzati dalla
politica che devono essere idealmente ispirati e tutelanti il dettato
costituzionale.
Immigrazione
il capitolo immigrazione presenta innumerevoli privazioni
dei diritti che una Democrazia riconosce alle persone a prescindere della
cittadinanza ad esempio:
·
la privazione dell’assistenza sanitaria alle
persone sprovviste di documenti validi alla permanenza nel territorio
nazionale;
·
la privazione del ricongiungimento familiare per
gli immigrati che lavorano stabilmente sul territorio;
·
la semiclandestinità causata a stranieri
regolarmente in Italia dalla lentezza burocratica delle prefetture che
ritardano a rinnovare il permesso di soggiorno (o all’assurda frequenza con cui
questo scade)
·
l’espulsione dei minori non cittadini al
raggiungimento della maggiore età;
·
la criminalizzazione degli immigrati irregolari
ai quali si toglie il diritto alla libertà rinchiudendoli nei centri di
permanenza temporanea, si toglie il diritto ad un processo che ne accerti la
condizione di necessità all’immigrazione clandestina rimpatriandoli senza
fornire loro assistenza legale;
l’argomento immigrazione si scontra con la diffidenza
verso l’estraneo. Si porta con se molti stereotipi negativi quali:
·
non si può accogliere tutti, il territorio ha
dei limiti di assorbimento
·
prendono case e servizi al posto dei nostri
poveri – approfittano dell’assistenza pagata con i nostri soldi
·
vengono e ci tolgono il lavoro – se ne stiano a
casa loro
·
vengono e vogliono comandare come se fosse casa
loro
·
vengono, devono rispettare le nostre leggi e le
nostre usanze – altrimenti se ne stiano a casa loro
·
stanno diventando più di noi e affermano la loro
cultura imponendola a casa nostra – fanno più figli di noi è ci superano
demograficamente
·
non trovando lavoro si danno alla malavita –
hanno un tasso elevato di criminalità e sono più propensi alla violenza contro
le persone e allo stupro
·
a casa loro noi veniamo trattati peggio, non
permettono di fare luoghi di culto ne di fare opera di conversione
·
si accoppiano con le nostre donne e
imbastardiscono la razza
·
puzzano, sono fragorosi, indolenti,
approfittatori, … (l’elenco è lungo quindi lo tralascio)
questi stereotipi sono la sintesi di saggezza popolare o
frutto di non conoscenza dei fatti?
Xenofobia: Paura e odio degli stranieri. Definizione
ampliata: È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata
degli stranieri, oppure un sentimento di odio, ripugnanza e ostilità verso gli
stessi.
Qui si perderà un po’ di tempo ma val la pena perderlo in
quanto il concetto di Democrazia è strettamente legato al concetto di
cittadinanza. E non vi è nulla che faccia capire meglio del come si acquisisce
il diritto di cittadinanza nella storia dei popoli che le problematiche
connesse ai flussi migratori.
La capienza del territorio
DOMANDA Il territorio ha una capacità limitata di
assorbimento di persone?
Il concetto di territorio esclusivo proviene da una
reminiscenza ancestrale quando ogni tribù umana aveva un territorio le cui
risorse erano appena sufficienti per sfamare i componenti della tribù ed individui
estranei potevano compromettere la sufficienza del cibo e quindi venivano
scacciati o abbattuti. Oggi il numero di persone che un territorio può ospitare
è molto elevato in quanto le risorse alimentari possono provenire dall’intero
pianeta e la ricchezza della comunità è data dalla capacità di produrre materie
prime come trasformare materie prime provenienti da ogni parte del globo producendo beni e servizi per la comunità o
per qualsiasi controparte nel globo. Questo di cui vi sto descrivendo è il processo
produttivo non completamente legato al territorio e si chiama “globalizzazione”.
La competizione per le risorse, beni e servizi avviene a livello globale. La
nostra tribù dipendeva esclusivamente o prevalentemente dalla capacità di
sfruttamento delle risorse del suo territorio e queste erano limitate al
fabbisogno di poche decine d’individui.
L’agricoltura ha permesso di creare surplus alimentari da
poter scambiare con altre tribù. La tecnologia ha reso il lavoro specializzato
capace di produrre beni e servizi eccessivi per la popolazione stanziale e
quindi naturalmente destinati ad essere esportati. La dimostrazione che la
quantità di individui che un territorio può assorbire è enorme lo sono le città
del mondo. Un censimento che conteggia solo la popolazione residente in città,
escludendo la loro periferia, rileva che nelle prime 61 megalopoli del mondo non
compaiono ne Roma ne Milano. Stiamo parlando a città che oscillano tra i 3 e 13
milioni di abitanti in pochi kilometri quadrati. Il processo di industrializzazione
avvenuto nel novecento ha spostato milioni di persone dalla campagna alle città
dove industrie di trasformazione e servizi divengono le attività prevalenti.
RISPOSTA : L’affermazione “un territorio non può
contenere più di un certo numero di individui” è errata. La risposta è “i
territori che attirano più individui sono i territori con il più alto tasso di
produttività in beni e servizi” quelli
che assorbono pochi individui non hanno capacità imprenditoriali e non hanno
attrattive per i migranti. Di solito vengono ignorati o sono solo posti di
transito.
Approfittano di noi
DOMANDA prendono case e servizi al posto dei nostri
poveri – approfittano dell’assistenza pagata con i nostri soldi.
Posto che gli stranieri che possono accedere ai servizi
sanitari, scolastici, abitativi eccetera sono solo quelli “regolari” con
permesso di soggiorno in quanto svolgono attività lavorativa e pagano le
relative tasse. Vediamo in che percentuale di tasse contribuiscono gli
stranieri in Italia.
Fonte http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001079.html
“Secondo uno studio condotto da Andrea Stuppini,
Responsabile Servizio Politiche per l'Accoglienza e l'Integrazione Sociale
della Regione Emilia-Romagna, il contributo complessivo che gli immigrati
apportano alla finanza pubblica ammonta a circa 11 miliardi di euro.
Tale cifra si compone di:
• Versamenti contributivi : stimando in circa 2 milioni i
lavoratori stranieri residenti regolarmente in Italia suddivisi in 1.648.000
dipendenti, 248.000 autonomi, 104.000 parasubordinati e considerando
opportunamente le diverse aliquote contributive si
ottiene un gettito complessivo di circa 7,5 miliardi di euro ( lavoratori
dipendenti: aliquota al 33 % per 6,5 miliardi di contributi; autonomi: aliquota
al 20 % per 744 milioni di euro di contributi; parasubordinati: aliquota al
24,7 % per 257 milioni di contributi).
• Imposte sul reddito( IRPEF) : sulla base dei dati ISTAT
il reddito medio annuo degli immigrati è di circa 12.000 euro per i dipendenti
15.000 per gli autonomi, 10.000 per i parasubordinati. Potendo dunque
considerare correttamente l'aliquota media del 10 % si ottiene un gettito
fiscale di circa 2 miliardi e 271 milioni di euro ( 1 mlrd e 795 milioni per i
dipendenti, 327 milione per gli autonomi, 104 per i parasubordinati)
• Imposte sui consumi (IVA) : considerando un'aliquota
media del 6,15 % relativa al decile più basso del reddito e stimando che il
totale del reddito, escluso il 10 % destinato a rimesse verso i paesi di
provenienza, viene consumato si ottiene un valore di 1 miliardo di euro.
Per quanto riguarda il versante delle spese statali in
favore degli immigrati lo stesso studio ci consegna una stima di 10 miliardi di
euro di spese complessive così composte:
• Settore della sanità: la spesa sanitaria nazionale
ammonta complessivamente a circa 105 miliardi di euro.
L'incidenza degli stranieri è del 2,2 % pertanto questi
comportano circa 2,4 miliardi di euro di costi.
• Settore dell'istruzione: la scuola costa allo stato
circa 44 miliardi, il dato relativo agli studenti stranieri ci consegna una
percentuale del 6,5 %, possiamo quindi ottenere un valore di 2,8 miliardi.
• Servizi sociali comunali: la spesa sociale comunale in
Italia ammonta a circa 6,5 miliardi dei quali 450 milioni sono addebitabili a
stranieri.
• Settore della casa: considerando edilizia residenziale
pubblica e i contributi del fondo sociale per l'affitto si ottiene una cifra di
circa 200 milioni.
• Settore della giustizia: nel 2008 tribunali e carceri
hanno gravato sulle casse dello stato per circa 7,5 miliardi di euro.
Considerato che la percentuale relativa a condannati e carcerati stranieri è
del 25 % circa del totale si ottiene un valore di circa 2 miliardi.
• Settore di competenza del Ministero dell'Interno: la
spesa relativa a centri di identificazione ed espulsione, centri per
richiedenti asilo e politiche per l'ordine pubblico ammonta a circa 500 milioni
• Settore previdenziale: il totale ( assegni familiari e
trattamenti pensionistici) è di circa un miliardo sulla base dei dati inps.
Dunque lo studio “ il contributo finanziario degli
immigrati” contenuto nel dossier statistico Caritas Migrantes del 2010 ci
consegna una fotografia del “rapporto” tra immigrati e finanza pubblica
sbilanciato a sfavore dei primi:
questi infatti apportano circa 11 miliardi di euro alle
casse dello stato pagando imposte dirette e indirette, e ricevono indietro in
termini di servizi e politiche statali solo 10 miliardi, costituendo cos un
beneficio ì in termini economici e non un onere per lo Stato e in definitiva
per i cittadini.”
Mi scuso per la lunghezza ma ho preferito mettere tutta
la parte dell’articolo relativa a quanto versato e quanto fruito dai migranti
regolari come nostri oneri così che si evinca cosa sia stato tralasciato.
In effetti se non vi fossero i migranti regolari oltre
che chiudere molte fabbriche, oltre che non sapere come fare per gli anziani
con badante, il sistema pensionistico sarebbe già collassato e anche i consumi
sarebbero collassati.
In alcuni temi la xenofobia ci mette un cuore tachicardico
mentre bisognerebbe metterci un cervello limpido e un poco egoisticamente
altruista.
RISPOSTA l’affermazione “prendono case e servizi al posto
dei nostri poveri – approfittano dell’assistenza pagata con i nostri soldi” è
errata. Siamo noi indigeni ad approfittare e avvantaggiarci della presenza di
loro migranti. Anzi secondo alcuni studi, per andare a pari anche nei prossimi
anni, dovremmo essere capaci di assorbirne 350.000 all’anno contro gli attuali
175.000 previsti dalla legge sui flussi. Che dire … meglio tacere!
Si potrebbe continuare smontando quasi tutte le
affermazioni xenofobe che tanto riempiono la bocca nei bar ma il tema che mi
interessa è la Democrazia e quindi rimanendo al tema faccio le seguenti
considerazioni:
·
astrattamente gli indigeni attuali sono stati
migranti di altri tempi
·
concretamente oggi un paese che sa attrarre
popolazione da altri territori più di quanta popolazione indigena emigra è un
paese in crescita mentre se il bilancio è negativo è un paese in declino
economico
·
sarebbe utile rendere il nostro paese
interessante per i nostri migliori cervelli ed intercettare la fuga di cervelli
dagli altri paesi (immigrazione qualificata) difficile da assorbire con un
sistema di corporazioni medioevali che sembra fatto apposta per impedire la
migrazione di qualità in Italia.
·
Ma ancor di più la cittadinanza è di fatto data
quando individui eleggono una località come propria residenza e ne
contribuiscono al miglioramento secondo le proprie possibilità e sentono
riconosciuto tale apporto secondo le possibilità della comunità stessa.
Con la parte xenofoba del paese si può fare la stessa
politica patriottica della Germania nazista senza però avere la benché minima
possibilità contro il giudizio utilitaristico dei mercati.
Come diceva Mao Tse-Tung “non importa di che colore siano
i gatti, bianchi o neri, purchè acchiappino i topi”
questioni etiche
·
Il capitolo delle questioni etiche come:
o
l’imposizione della sopravvivenza artificiosa
anche là dove si preferirebbe una consapevole morte dignitosa;
o
gli ostacoli alla sedazione con sostanze
stupefacenti nei casi di sintomi cronici dolorosi;
o
gli ostacoli nell’autodeterminazione della
gravidanza nelle donne sia nella contraccezione e nell’aborto che nella
fecondazione assistita;
o
gli ostacoli alle varie forme, non ufficialmente
sancite, di famiglia e convivenza ai fini affettivi e/o di mutuo soccorso e/o
procreativi;
Diritto alla dignità della vita
Abbiamo dignità solo se siamo responsabili delle nostre
azioni e lo siamo solo se siamo liberi di scegliere. In Democrazia il diritto
di scegliere per la collettività non deve mai impedire le scelte per la propria
dignità nella sfera privata. La Democrazia è la violenza regolatrice dello
stato dei rapporti tra le persone ma lo stato non deve entrare nella sfera
privata se non per impedire il sopruso del più debole. In questo è la
differenza tra lo stato confessionale e lo stato regolatore.
Rifiuto delle cure ed eutanasia
Che nessuno mi possa imporre delle cure che io rifiuto
consapevole che la conseguenza è la morte o invalidità gravi o che nessuno mi
costringa a prolungare un’esistenza che non da oggettive speranze. Questo dice
allo stato e alle persone legate affettivamente a me che io sono padrone
del mio destino e che altri non debbono
prendere decisioni al mio posto altrimenti io divento schiavo della loro
volontà e oggetto della loro amorevole violenza che salva il mio corpo e umilia
la mia mente.
Fecondazione assistita ed aborto
Che nessuno mi impedisca di concepire in modo assistito o
che mi impedisca di abortire un feto indesiderato. Questo dice allo stato ed
alla comunità che finché la persona non è concepita la tutela del concepito
deve restare nelle disponibilità di chi lo concepisce in quanto cosa intima e
personale che fa ancora parte di se della propria identità.
Matrimonio convivenza
Che nessuno possa non considerare i legami di fatto che
si instaurano tra gli individui anche non ufficialmente se questi sono evidenti
e dimostrabili. Questo dice alla società e ai legami ufficiali che gli atti
contano più delle parole e se gi fatto il mio rapporto con altre persone entra
nella sfera intima dell’amore, dell’amicizia, del reciproco conforto questo non
può essere cancellato in quanto non rappresentato nelle carte ufficiali.
L’invenzione del matrimonio è cosa recente nella storia, prima la convivenza
sanciva il matrimonio e il divorzio era frequente, anche il concubinaggio e
molte altre varianti. Uno stato democratico non impone un modello ma regola i
rapporti fra le persone così che in una relazione commerciale, di lavoro,
affettiva il soggetto debole non sia prevaricato nei suoi diritti.
Religione
Il capitolo religione vede l’indebita agevolazione di
specifiche confessioni religiose rispetto ad altre forme di spiritualità o di
pensiero.
·
Sovvenzioni dello stato quali:
o
Contributi diretti dello stato per il semplice
fatto di svolgere attività religiosa del gruppo culturale predominante;
o
Insegnamento religioso nelle scuole pubbliche;
o
Detassazioni delle attività e beni posseduti o
utilizzati a fini religiosi;
o
Assunzione di insegnanti di religione;
Religione - contributi
Dare contributi ad attività culturali e di volontariato è
una facoltà che lo stato utilizza per agevolare quelle opere di supplenza
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