La
conflittualità o la latitanza d’intervento tra vari Livelli Legislativi
Conflitti tra livelli legislativi tra i parlamenti, i
consigli regionali e i consigli comunali, dovuta alla sovrapposizione di
competenze. La conflittualità tra i vari livelli amministrativi si sviluppa
prevalentemente quando vi sono delle compressioni dei diritti delle persone e
la latitanza quando nessun livello istituzionale si occupa di tutelare i
diritti di una minoranza di individui, quindi sempre un problema di distorsione
democratica.
I conflitti tra livelli legislativi ed amministrativi
sono tanto più frequenti quanto i livelli intermedi e locali sono autonomi e
autosufficienti nelle proprie attività amministrative e le comunità
differiscono per tenore di vita e organizzazione sociale.
Facciamo degli accenni ad esempi pratici in cui a livello
locale le sensibilità legislative e amministrative possono divergere e confliggere
con disposizioni e sensibilità generali con disposizioni e sensibilità generali:
·
L’utilizzo dell’acqua per l’industria o per
l’agricoltura, per la commercializzazione dell’acqua potabile, la
canalizzazione, la gestione delle riserve idriche
·
La produzione di energia come l’autorizzazione
di (pozzi di estrazione petrolifera, miniere di carbone, creazione di dighe per
centrali idroelettriche, raffinerie petrolifere, rigassificatori, centrali
nucleari, pale eoliche, pannelli solari) … ed altro ancora
·
La gestione dei rifiuti, l’interramento, la
termovalorizzazione, la raccolta differenziata, l’accettazione di rifiuti da
altre località, impianti di depurazione fognaria, stoccaggio di scorie
radioattive da produzione industriale ospedaliera e di centrali nucleari,
trattamento rifiuti speciali industriali
·
L’urbanizzazione, il verde pubblico, i vincoli
paesaggistici, i parchi, le grandi opere di trasporti (porti, aeroporti, ferrovie,
autostrade, metropolitane)
·
Il trasporto di energia (elettrodotti, gasdotti, autotrasporti
carburanti)
·
Strutture per telecomunicazioni (antenne
ricetrasmittenti radio, tv, cellulari, radar)
·
Rapporti sociali (accoglienza stranieri,
colonizzazione economica di gruppi etnico culturali ebrei asiatici, commercio
ambulante, sfruttamento lavorativo, edilizia religiosa)
·
Attività problematiche caccia, pesca, allevamenti
intensivi, animali domestici, uso sistematico di antiparassitari e insetticidi,
·
Servizi sociali (Asili, Scuole, assistenza
anziani)
·
Autodeterminazione (matrimoni e convivenze
atipiche, libertà di culto, prostituzione, nomadismo, aborto, sistemi
anticoncezionali, procreazione assistita, fumo, alcol, droghe, sport estremi,
piercing, utilizzo di anabolizzanti)
Molte altre attività sono regolate a livello locale e
possono entrare in conflitto con direttive e interessi regionali o statali. Se
i livelli legislativi devono avere ognuno sufficiente autonomia è necessario
trovare un ambito politico terzo dove risolvere tali conflittualità senza
ricorrere allo strumento giudiziario che non può e non deve risolvere i
problemi politici.
SI PROPONE
·
La creazione di una’Assemblea di tutte le sedi
legislative in modo da determinare con la presenza in una unica sede
legislativa il confronto diretto tra le varie componenti politiche e
prospettive di mediazione tale che la decisione presa in tale sede diventi
elemento di ricomposizione e norma per l’armonia legislativa nelle diverse
articolazioni dello stato.
·
Essa viene convocata dal Presidente dello Stato
quando vi è una segnalazione della Corte Costituzionale di carenza regolativa o
eccesso regolativo di una legge quadro.
·
La riunione si può tenere anche da sedi remote
in teleconferenza
·
Il fatto che ogni legislatore ha un peso di voto
proporzionale ai voti ricevuti si ha che nell’assemblea vi è un perfetto
equilibrio di rappresentanza proporzionale tra ogni livello legislativo.
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