I PALETTI DELLA DEMOCRAZIA E PROPOSTE MIGLIORATIVE
Dato che sono già note da secoli le degenerazioni che
possono affliggere una Democrazia vediamo, oltre al voto di delega che permette
di rinnovare periodicamente i rappresentanti politici e amministrativi, quali
ulteriori meccanismi democratici si sono elaborati in modo che ci tutelino e ci
facciano riappropriare la facoltà di autogoverno.
Osservando le democrazie attuate possiamo notare che esse
hanno messo in campo espedienti di
struttura e di funzionamento degli organismi statali politici e amministrativi
di partecipazione degli elettori per aumentare l’azione di autogoverno e di
controllo su chi legifera e governa in sua vece infatti:
La Costituzione
essa è il recinto di parole e concetti scritti in un
documento fondamentale in cui vincolare l’arbitrio legislativo e amministrativo
delle rappresentanze legislative e amministrative, del resto lo facevano
l’aristocrazia ed il clero con i re che non avevano la forza per una tirannide,
oggi lo fanno gli elettori con gli eletti in primo luogo stabilendo il tempo in
cui, chi è stato eletto, deve rimettere il proprio mandato nelle mani dei suoi
elettori. La costituzione è la formalizzazione del “contratto sociale”,
teorizzato da più pensatori, che un popolo stipula cedendo la propria sovranità
ai propri governanti da Wikipedia “Richard Hoocker. Nella sua opera The Laws of Ecclesiastical Polity egli,
nell'analisi delle origini della società, distingue un primo momento di
aggregazione naturale da una successiva sistemazione artificiale della società:
"Due sono i fondamenti che
sorreggono le società: il primo è costituito da un'inclinazione naturale per
cui tutti gli uomini desiderano la vita sociale e la compagnia, il secondo è
rappresentato da una disposizione su cui si è convenuto espressamente o
segretamente relativa alla modalità della loro unione nella convivenza."
Notiamo dunque che egli distingue nettamente un primo momento di aggregazione
degli individui, rappresentato dal contratto sociale, da un secondo momento, in
sé non naturalisticamente determinato come il primo, in cui gli uomini, resisi
consci della insostenibilità di una convivenza anarchica, addivennero ad un
secondo accordo, il cosiddetto contratto di governo, attraverso il quale posero
sopra di sé le istituzioni.”.
Il rispetto di tale carta fondamentale legittima i
governanti ma essa stessa deve essere tutelata da stravolgimenti e nello stesso
tempo permetterne l’evoluzione e la modifica.
SI PROPONE
·
Non si dovrebbe poter modificare la costituzione
se non con il consenso di almeno due terzi degli eletti, attraverso una lettura
doppia rispetto alle leggi ordinarie che necessitano di un referendum
confermativo di tutti gli elettori. Ciò ne assicura nel contempo una certa
rigidità che la mette a riparo dai colpi di mano e la possibilità di
miglioramenti con il consenso di una maggioranza molto ampia di elettori;
·
Nessuna legge ordinaria dovrebbe andare contro
la legge costituzionale o contro una legge di rango superiore;
·
Nessuna legge dovrebbe creare condizioni di
favore per uno o più cittadini se non per compensare uno stato di carenza degli
stessi rispetto alla maggioranza del popolo o per permettere a singole persone
in merito alla propria funzione sociale di essere maggiormente efficaci nella
funzione di tutela del bene collettivo (ad esempio il diritto al mantenimento
del segreto professionale dell’avvocato, del medico, del sacerdote, del
giornalista, del militare o il diritto all’uso della forza della polizia o
dell’esercito o il diritto di violazione della privacy e libertà personale del
magistrato);
La Corte Costituzionale
Essa è l’arbitro tecnico, non democratico, che cerca di
ripristinare il dettato costituzionale là dove la legislazione ordinaria di una
maggioranza populista ne abbia travisato il senso. O laddove un giudice abbia
dato un’interpretazione lontana dal “diritto vivente” che scaturisce dalle
leggi. È quindi importante che le persone che vi partecipino debbano avere un
altissimo livello di competenza in giurisprudenza ed abbiano un distacco
culturale dall’agone politico contingente.
La selezione delle persone che compongono la Corte Costituzionale
dovrebbe essere “lontana” dalla appartenenza politica e dalla gratitudine per
coloro che hanno sostenuto la candidatura. Sarebbe opportuno che essa fosse
casuale all’interno di una selezione di persone indicate dalle parti più
competenti della popolazione
SI PROPONE
·
Rafforzare il meccanismo di selezione non
politico e di valutazione della competenza dei candidati:
o
non possono fare campagna elettorale ne averla
mai fatta
o
vengono inseriti nella rosa dei candidati
indicati da 300 persone estratte a sorteggio dalle parti più competenti della
popolazione (magistrati; docenti universitari e studenti con il massimo dei
voti) in seguito ad un Sondaggio deliberativo
·
Scelta a sorteggio all’interno della rosa
selezionata fino a completamento dei 30 componenti previsti;
Il Bicameralismo
perfetto
con la necessità di approvare lo stesso testo di legge
nei due camere prima della promulgazione, è il baluardo contro i colpi di mano
legislativi che permette agli elettori di avere il tempo di mobilitarsi e fare
una pressione politica sui propri rappresentanti se questi stanno per approvare
in seconda lettura una legge non condivisa dalla maggioranza degli elettori. Il
fatto che in molte costituzioni vi siano due camere parlamentari, anche con
funzioni distinte, è il retaggio della coesistenza di una camera dei nobili
(occupata per diritto ereditario) alla quale si affiancava la camera del
popolo. In Italia la costituente immaginò la costituzione di due camere con la
stessa funzione ma con caratteristiche differenti per tutelare gl’interessi
delle regioni e delle persone con età più avanzata espressi nella costituzione
del Senato. Oggi tale duplicazione non ha alcun motivo d’essere e risolta
l’approvazione delle leggi in doppia lettura della stessa Parlamento
Legislatore il duplicato può solo essere dannoso.
SI PROPONE
·
Una sola assemblea legislativa permanente per
articolazione dello stato (Stato, Regione , Comune);
·
Una sola assemblea legislativa temporanea di
garanzia per articolazione dello stato (Stato, Regione , Comune) che legiferi
per le leggi in conflitto d’interessi della sede legislativa permanente;
·
Una sola assemblea consultiva permanente di iniziativa
popolare per articolazione dello stato (Stato, Regione , Comune) che proponga
temi all’agenda politica e disegni di legge o indirizzi politici all’assemblea
legislativa permanente della corrispondente articolazione;
·
Una unica di votazione, ogni due anni, per il
rinnovo dei legislatori di ogni ordine e grado in cui è previsto nel secondo
giorno del doppio turno la votazione di tutti i referendum confermativi,
abrogativi, d’indirizzo, consultivi con un quorum del 20% e validità a maggioranza
dei partecipanti al voto;
·
Una assemblea di garanzia per la soluzione dei
conflitti tra assemblee costituita da tutti i legislatori compresi
nell’articolazione in cui vi è il conflitto;
Il Capo dello
Stato
è una figura non democratica di garanzia che permette di
evitare che una legge incostituzionale sia emanata e per sbloccare quelle
impasse istituzionali che possono bloccare le attività istituzionali con veti
incrociati. Gli viene riconosciuto un ruolo di arbitro e di mediazione là dove
la legge non riesce a prevedere una soluzione normata dei conflitti
istituzionali;
è da ritenersi responsabile non solo della
costituzionalità delle leggi emesse ma anche della loro chiarezza, della non
duplicazione o sovrapposizione di leggi, della eliminazione delle leggi, o
parte di esse, anacronistiche o inapplicabili.
Essendo la problematica della legislazione comune a tutte
le articolazioni ogni articolazione dello stato dovrebbe avere un Presidente
con eguali funzioni.
SI PROPONE
·
Ogni articolazione dello stato dovrebbe avere un
Presidente con eguali funzioni;
·
Il Presidente è nominato a sorteggio tra una
rosa di candidati indicati dalla magistratura e dai docenti universitari e da
tutti gli alunni con il massimo dei voti
·
Tutti i presidenti possono valersi della
consulenza tecnica degli uffici della Presidenza dello Stato per non duplicare sul
territorio costi e funzioni e avere un centro di eccellenza;
·
Ogni Presidente è indipendente ed autonomo in
caso di accusa di parzialità richiesta dall’assemblea legislativa di garanzia
delle articolazioni superiori coinvolte è la corte costituzionale che verifica
l’indegnità di un Presidente e ne promuove la sostituzione;
·
stabilisce il tempo minimo tra la prima approvazione
e l’approvazione in seconda lettura dello stesso testo di legge
·
Non promulga le leggi in contrasto con la
costituzione o con leggi di ordine superiore o formalmente non integrate con le
leggi superiori a riferimento;
·
può rimandare leggi approvate con uno scarto
ridotto in un ulteriore passaggio legislativo con le raccomandazioni
·
può non emanare le leggi di difficile
comprensione o già normate in leggi di ordine superiore
·
può indicare come leggi a decadenza (dopo due
anni dall’indicazione) per le leggi che non sono comprese in testi unici o sono
estranee alla materia di cui tratta la legge principale
La separazione dei poteri
Da Wikipedia “La separazione (o divisione) dei poteri è
uno dei principi fondamentali dello stato di diritto moderno.” Quindi la
divisione tra persone diverse della funzione legislativa da quella
amministrativa e da quella giudiziaria garantisce che il potere non sia
concentrato e quindi assoluto ma che debba poggiare su una più ampia possibile
base di consenso. L’idea moderna della
separazione dei poteri dello stato nasce con l’illuminismo John Locke
(1632-1704 dc) nei Due trattati sul governo del 1690 e si realizzò in Farancia
con Charles-Louis de Secondat, barone de La Brède et de Montesquieu (1689 –1755 dc ), la
teoria della separazione dei poteri comincia ad assumere una fisionomia simile
all'attuale. Fonte Wikipedia “Montesquieu pubblica la sua opera più importante
e monumentale, Lo spirito delle leggi (L'esprit des lois), frutto di
quattordici anni di lavoro, anonimamente nella Ginevra
di Jean-Jacques Rousseau, nel 1748. Due volumi,
trentadue libri, un lavoro tra i maggiori della storia del pensiero politico.
Una vera e propria enciclopedia del sapere politico e giuridico del
Settecento.
Montesquieu cercò di dimostrare come, sotto la diversità degli eventi, la storia abbia un
ordine e manifesti l'azione di leggi costanti. Ogni ente ha le proprie leggi.
Le istituzioni e le leggi dei vari popoli non costituiscono qualcosa di casuale
e arbitrario, ma sono strettamente condizionate dalla natura dei popoli stessi,
dai loro costumi, dalla loro religione e sicuramente anche dal clima. Al pari
di ogni essere vivente anche gli uomini, e quindi le società, sono sottoposte a
regole fondamentali che scaturiscono dall'intreccio stesso delle cose. Queste
regole non debbono considerarsi assolute, cioè indipendenti dallo spazio e dal
tempo; esse al contrario, variano col mutare delle situazioni; come i vari tipi
di governo e delle diverse specie di società. Ma, posta una società di un
determinato tipo, sono dati i principi che non può derogare, pena la sua rovina.”
Nella società liberaldemocratica posta la necessità della
netta separazione delle funzioni si ha
che, attualmente, la funzione legislativa è condivisa dai legislatori e dal
governo di ogni articolazione. Questa commistione deve essere meglio separata.
SI PROPONE
Il governo
·
non possa più emanare i decreti legge o leggi
delega
·
possa solo produrre regolamenti applicativi
delle leggi
·
Possa avere la priorità in parlamento per la
discussione delle sue proposte di legge e possa definire discussioni con limite
di tempo
·
non possa mettere la fiducia sulle leggi
·
possa nominare gli amministratori e li possa rimuove
·
possa modificare le strutture organizzative e
metodi di lavoro degli organi amministrativi statali con atti regolamentari
·
possa stanziare risorse aggiuntive a quanto
previsto dalla leggi a tal fine il legislatore deve assicurare almeno il 10%
della manovra finanziaria nella disponibilità del governo
·
se vi sono urgenze legislative l’assemblea
legislativa competente su disposizione del Presidente dello Stato possa deliberare
in un'unica lettura le leggi d’emergenza proposte dal governo. Che abbiano la
stessa finalità siano di pochi punti, semplici e chiare. Abbiano l’approvazione
della commissione di parere costituzionale e la ratifica esecutiva del Presidente
dello Stato. Il vigenza si devono approvare in seconda lettura. Sono valide
solo 60 giorni.
Il Parlamento
Sono gli eletti con delega legislativa, la sua funzione è
il controllore dell’attività del governo, ovvero coloro che sono stati
fiduciati dalla maggioranza degli eletti per amministrare le risorse dello
stato, che ne permette il funzionamento sulla fiducia che la maggioranza
assoluta dei parlamentari gli riconosce tramite la votazione in parlamento. Il
parlamento ambirebbe ad essere una rappresentazione in miniatura della società
ma in effetti me è solo la selezione delle caratteristiche sociali prevalenti e
quindi come tale necessita di continui apporti dalla società civile;
SI PROPONE
Il parlamento nei confronti del Governo
·
possa cambiare governo dando la fiducia ad un
nuovo governo per far ciò può dare mandato al Capo dello Stato di incaricare un
qualsiasi elettore non parlamentare di esplorare la possibilità di formare un
nuovo governo
·
possa dare la fiducia, a maggioranza, ad ogni Ministro
proposto e a maggioranza del parlamento obbliga all’immediata dimissione di
singoli ministri in carica. Il governo può difendere un suo Ministro sfiduciato
ed in questo caso per farlo dimettere sono necessari i 2/3 del parlamento
·
Qualsiasi parlamentare con diritto o senza
diritto di voto possa chiedere spiegazioni e ne riceve entro 30 giorni di tempo
pena una multa al finanziamento del reddito delle persone del governo
·
possa chiedere impegni al governo e ne può
denunciare la mancata attuazione pena una multa al finanziamento del reddito
delle persone del governo
·
possa approvare una legge per annullare
specificamente ogni normativa amministrativa emanata che contrasti con il senso
dato dal parlamento delle leggi in vigore
·
debba dare priorità (almeno il 50% del tempo di
discussione delle leggi) alle iniziative di leggi del governo
Il parlamento nei confronti del Capo dello Stato
·
possa richiedere al Capo dello Stato di dare il
mandato per la formazione di un altro governo e possa indicare una rosa di
persone gradite tra le quali il Capo dello Stato possa scegliere
·
possa dichiarare il Capo dello Stato indegno 2/3
del parlamento e possa far riunire l’assemblea di garanzia per estromettere il Capo
dello Stato indegno e farne sorteggiare un altro tra la rosa di persone indicate
dalle parti sociali (magistrati, insegnanti universitari e studenti con il
massimo punteggio possibile
·
riceve dal Capo dello Stato le leggi da
riformulare
·
riceve dal Capo dello Stato la segnalazione
delle leggi a scadenza
·
riceve dal Capo dello Stato i tempi minimi e
massimi per la seconda lettura delle leggi approvate o della loro rilettura o
riformulazione
Il parlamento nei confronti del Sondaggio Deliberativo
·
Inserisce in agenda politica il trattamento
delle delibere della sede consultiva popolare
·
Ascolta i delegati popolari nei dibattimenti
·
Da un
tempo minimo per il dibattimento sulle iniziative popolari
Il parlamento nei confronti del Parlamento Legislatore temporanea
di controllo democratico
·
Viene normato per il finanziamento fruibile per
il reddito e le attività politiche dei legislatori come bilancio complessivo da
suddividere nelle varie voci e ripartire per i legislatori in carica secondo
criteri predefiniti.
·
Presenta le esigenze di finanziamento per un
migliore funzionamento e manda una delegazione per l’illustrazione delle
proposte.
Il parlamento nei confronti del Parlamento Legislatore
temporanea di garanzia
·
Dichiara a maggioranza di due terzi la necessità
di riunire una Parlamento Legislatore temporanea di garanzia per risolvere
contenziosi deliberativi creatisi tra ordini legislativi (ovvero tutti i
parlamentari delle diverse aree si riuniscono per deliberare la soluzione
·
Se più di una Parlamento Legislatore delibera la
riunione della Parlamento Legislatore di garanzia questa è indetta e presiede
la persona indicata dal Capo dello Stato il regolamento è quello del parlamento
centrale
Il parlamento nei confronti del Consiglio Superiore della
Magistratura
xxx
(SVILUPPARE IL CONCETTO)
Il Governo
È un organo amministrativo collegiale. Le decisioni sono
prese collegialmente a maggioranza. Per i singoli ministeri il regolamenti sono
a firma congiunta del Dirigente e del Ministro. Gestisce gli enti statali per
assicurare i servizi di pubblica necessità e di agevolazione. Assicura il
controllo della effettiva garanzia dei diritti e dell’adempimento dei doveri e
la difesa dei cittadini ovunque essi siano. Tutela il patrimonio dello stato
sia pubblico che privato per il benessere in prospettiva delle future
generazioni.
A capo vi è il dirigente questi:
·
potrebbe definire i ministeri del proprio
governo (non meno di 9 non più di 30) tenendo conto che il finanziamento
complessivo al reddito personale rimane invariato e va ripartito per tutti i
ministri e viceministri
·
potrebbe scegliere autonomamente i ministri del
governo in formazione e per insediare il governo deve ottenere la fiducia per ogni singolo ministro
·
potrebbe procedere alla sostituzione di un Ministro
con altra persona solo se ha la maggioranza dei ministri del governo ed
ottenendo la fiducia per il sostituto dal parlamento
·
potrebbe sospendere non più di due ministri per
non più di 15 giorni approvato dalla maggioranza dei ministri
·
non può proporre parenti fino al secondo grado,
non può proporre parlamentari o ex parlamentari nei primi 2 anni dopo il
decadimento della funzione, non può proporre magistrati nei primi 2 anni dopo
il decadimento della funzione – corpi armati dello stato nei primi 2 anni dopo
il decadimento della funzione – giornalisti ed editori nei primi 2 anni dopo il
decadimento della funzione
la funzione
normativa:
·
le norme devono dettagliare l’applicazione dei
principi o delle prescrizioni delle leggi per renderle attuabili se sono
previste sanzioni esse devono riferirsi a leggi e non a norme
·
le norme devono essere rese note alla
popolazione con tutti i mezzi contestuali utili e possibili affinché la loro
violazione sia sanzionabile perché possa escludersi la possibilità d’ignoranza
·
come per le leggi le norme devono essere
raccolte in testi unici ufficializzati pena la decadenza entro 6 mesi
·
anche per le norme il Capo dello Stato ha la
responsabilità morale della loro chiarezza, non duplicazione di norme di ordine
superiore e organicità.
Il pareggio di bilancio
che qualsiasi governo dovrebbe assicurare annualmente.
Fonte http://www.jonkind.com/2011/08/07/quel-pareggio-di-bilancio-per-via-costituzionale-che-non-si-fara/
Pubblicato il 7 agosto 2011 “In realtà che non esiste una regola che vincoli
per sempre la politica rispetto al rigore finanziario. Proprio la storia di
questi giorni ce lo insegna, sul possibile default americano, tutto imperniato
su quello che è a tutti gli effetti uno sfondamento di un tetto di debito USA
stabilito per legge e imperniato sulla sezione 8 dell’art. 1 della Costituzione
Americana. Dopo un sanguinoso dibattito tra democratici e repubblicani, il
tetto apparentemente impenetrabile è stato sfondato ancora una volta, con lo
scorno a sorpresa causato dall’immediato downgrade di S&P dell’inossidabile
tripla A sul debito di Washington. Non c’è niente che fermi un politico che
debba o voglia spendere più soldi del necessario. Nemmeno la Costituzione più
famosa del mondo.”
I partiti
politici e i movimenti
sono il modo con cui si organizza il consenso e le
istanze degli elettori per far pressione politica sui rappresentanti
legislativi e sui rappresentanti di governo.
La società sviluppa associazioni o lobby con il legittimo
intento di fare pressione politica sui rappresentanti eletti.
Ma se in questi elementi costitutivi della vita politica
associata non si informano a regole democratiche otteniamo che il controllo o
la pressione politica sulla classe legislativa è svolta da oligarchie
dispotiche ed elitarie che utilizzano metodi clientelari e demagogici;
La
trasparenza amministrativa dello Stato
ovvero tutte le articolazioni dello stato devono rendere pubblica e trasparente la loro attività
agevolando l’accesso e la disponibilità dei dati elementari a qualsiasi
cittadino ne faccia richiesta salvo la divulgazione di informazioni che possano
danneggiare persone o attività dello stato:
·
il segreto di stato decade dopo alcuni anni e
può essere esteso per un massimo di anni da apposite commissioni;
·
l’informazione deve essere plurale e libera di
fare il terzo grado ai politici e al governo;
·
si deve permettere l’accesso ai mezzi
d’informazione disponibili al più alto numero di soggetti della massima
diversità d’opinione;
·
la sottrazione e distruzione di informazioni
relative agli atti dello stato che devono divenire di dominio pubblico
dovrebbero essere considerati un reato contro il popolo.
L’assenza di
conflitto d’interessi in chi ha una funzione pubblica
chi detiene attività produttive non deve creare monopoli
o occupare posizioni di predominio sul
mercato e non dovrebbe partecipare in prima persona se prima non ha distinto le
proprie attività produttive dalla propria persona e da persone riconducibili ad
essa.
Purtroppo in Italia il discorso sul contenimento dei
conflitti d’interesse sia nella legge che nella prassi è praticamente
disprezzato e minimizzato a tutti i livelli politici.
Tale argomento suscita attualmente quantità di sterili
polemiche lo considero solo dal punto di vista sistemico.
Per alcuni elettori è difficile comprendere come possa
essere devastante per la Democrazia il conflitto d’interesse che si genera
quando chi ha un legittimo interesse produttivo si trova a poter legiferare o
assumere decisioni politiche che hanno risvolti positivi per la propria
attività quando questa ha un peso significativo nella comunità di riferimento
Se si considera che nessuno può essere tanto
autolesionista da non fare i propri interessi quando ne ha la legittima
possibilità legale è evidente che un Legislatore tenderà a produrre leggi che
considerano gli effetti per la propria attività anche quando non vi è interesse
di altri o quando tra tanti interessi contrapposti si deve scegliere quale
tutelare maggiormente non potendoli tutelare tutti in egual misura.
Se si ritiene che per il Legislatore avere la possibilità
di agevolare i propri interessi non sia poi un gran danno per la società … non
mi pare possibile spiegare l’ovvietà .. che l’agevolazione indebita di qualcuno
danneggia sempre e comunque i molti che ne sono esclusi indebitamente ed alla
fine danneggerà tutti nell’essenza stessa della Democrazia perché ammettere che
qualcuno possa avere vantaggi non necessari in modo artatamente legale rende
impossibile la civile convivenza ed instaura la incivile connivenza…!.
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