IL PARLAMENTO REGOLATORE
Questo componente della Democrazia Sinergica è la diretta
conseguenza del ragionamento che trova estremamente pericoloso che, se pochi
fanno le regole, questi pochi facciano autarchicamente anche le regole che li
riguardano.
Se rimaniamo alla divisione dei poteri dello stato in
legislativo, esecutivo e giudiziario la soluzione più semplice (ed ovviamente
sbagliata!) è l’idea di avere un organo legislativo monocamerale.
Però guardando alla storia e ai fatti ci si rende conto
che la produzione di leggi avviene in più contesti e a molti livelli e deve
rispondere a più logiche tra loro anche conflittuali quindi un unico organismo
legislativo semplifica troppo e finisce per costituire una tirannide di fatto.
PENSIERI ISTANTANEI
In
democrazia nessuno ha mai legittimità a fare regole per se diverse da tutti.
Chiunque,
uno o alcuni fra tutti, fa regole per altri e regole a parte per se stesso è
un tiranno.
Antonio Campo 2012
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Il principio guida è impedire i conflitti d’interesse.
Per impedire conflitti d’interesse si dimostra la
necessità logica di avere (almeno) due camere legislative, delle quali
solitamente sono composti i parlamenti delle repubbliche, di come sia
necessario che esse siano (molto) distinte sia nella funzione che nella forma
costitutiva che nella forma operativa e di come occorrano anche altri componenti
istituzionali che intervengano nel processo legislativo sotto vari aspetti. Solo
per accennare a quelli noti … il Presidente dello Stato, la Corte
Costituzionale, la Corte dei Conti, il Governo, gli elettori in sede di
consultazione diretta (e non solo …).
PENSIERI ISTANTANEI
Chi
decide per gli altri non deve essere
onesto
deve
non poter essere disonesto.
Antonio Campo 2012
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Per approfondire la struttura concettuale della produzione
legislativa di uno stato democratico vedi: xxx
Delle due camere legislative comunemente presenti … una
camera deve essere quasi esclusivamente regolativa del funzionamento
istituzionale e civile della politica mentre la seconda camera deve essere prevalentemente
di produzione legislativa d’indirizzo e di principio ovvero rivolta a tutti i
temi restanti ed essere il principale organo di controllo dell’attività del Governo.
La prima camera, che si indicherà come “Parlamento Regolatore”, determina e manutenziona
la struttura istituzionale dello stato, le regole e i costi della politica e ne
controlla il funzionamento mentre la seconda, che si indicherà come “Parlamento
Legislatore”, determina le leggi di principio alle quali la pubblica
amministrazione ed i privati cittadini devono attenersi.
PENSIERI ISTANTANEI
L’essenza
di ogni scelta è la sintesi tra ciò che si vorrebbe e ciò che si ritiene si
possa ottenere.
In
democrazia è la sintesi della maggioranza delle volontà e il compromesso tra
gli obbiettivi di tale maggioranza.
Antonio Campo 2012
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Si dimostra come sia necessario che i componenti del Parlamento
Regolatore non siano selezionati con metodo elettivo in quanto questo li
renderebbe comunque espressione di un conflitto d’interessi con il sistema
politico che li ha sostenuti elettoralmente e che, poi, dovrebbero andare a regolare.
Si dimostra che la democrazia rappresentativa non è solo ottenibile
con la rappresentanza elettiva. La rappresentanza a campione statistico risulta
essere più efficacemente rappresentativa dell’elettorato della rappresentanza
elettiva.
PENSIERI ISTANTANEI
Al giorno d’oggi, per gli elettori, è più
importante sapere che cosa un politico non ha fatto che ciò che egli ha
fatto.
Anonimo
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Si dimostra che, di massima, la competenza espressa dai
politici eletti è equivalente alla competenza degli elettori estratti a sorte
con metodo statistico e che entrambi i tipi di rappresentanza possono dare
giudizi informati, con equivalente competenza, frutto di mediazione politica in
funzione del dibattito e delle consulenze qualificate ricevute nel periodo di
elaborazione di una sintesi politica. La differenza sostanziale che interessa i
componenti del Parlamento Regolatore è che il campione statistico risulta più
rappresentativo e meno condizionato del campione di legislatori eletti;
PENSIERI ISTANTANEI
Per un politico,
dover rendere conto ad un gruppo di persone qualsiasi occorre più correttezza
che farlo con altri politici.
Antonio Campo 2012
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Si dimostra che non si può lasciare che i politici eletti
possano fare e modificare le leggi che regolano la politica in quanto si genera
un conflitto d’interessi permanente destinato a degenerare e quindi si rende
necessario che tale compito deve essere affidato a elettori comuni che rimangano
tali.
Il popolo rappresentato
Posto che, negli anni precedenti all’avvento
dell’informatizzazione, la partecipazione diretta è resa tanto più
impraticabile quanto più aumenta la popolazione … la soluzione di far
partecipare il popolo facendolo rappresentare con la Democrazia Indiretta Elettiva
risolve solo parzialmente il problema di autogoverno del popolo e genera il
problema della rappresentanza.
Il problema della rappresentanza è dato essenzialmente
dall’aderenza del sentimento e delle intenzioni dei rappresentati con i
rappresentanti tenendo presente che essi non sono solo dei portavoce ma hanno
un’ampia delega basata sulla fiducia (senza vincolo di mandato) e fungono da
mediatori per la ricerca del compromesso politico senza il quale non vi è
possibilità di trovare sufficiente consenso in soluzioni ritenute accettabili
ad una maggioranza di essi.
La rappresentanza viene “rappresentata” dai mezzi di
informazione di massa agli elettori e gli stessi mezzi d’informazione “rappresentano”
le reazioni degli elettori al comportamento della sua rappresentanza politica.
Tale rappresentazione, tra una votazione e l’altra, riceve un riscontro oggettivo
nella misurazione dei voti ottenuti dai rappresentanti. Nella società pre-informatica
tale rappresentazione avviene con i mezzi d’informazione di massa (giornali,
radio, TV) che hanno un’informazione monodirezionale (da uno a molti) e una
quantità d’informazioni veicolabile a tutti limitata e non personalizzabile.
Tali limiti, nella tecnologia internet, possono essere agevolmente superati dal
punto di vista tecnico mentre dal punto di vista culturale richiedono ancora
molta elaborazione e maturazione.
Oggettivamente è meglio la Rappresentanza a
Sorteggio
Paradossalmente se
il parlamento dovesse riprodurre una fedele miniatura della società i suoi
membri dovrebbero essere scelti con metodo statistico. Ovvero a sorteggio e non
con l’attuale metodo elettivo!
Il parlamento eletto, infatti, non può assolutamente
rappresentare fedelmente il proprio elettorato in quanto esso è il risultato
della selezione delle tendenze politiche prevalenti.
Ad esempio:
·
una parte degli elettori, per dare “un voto
utile”, preferisce dare forza ad un candidato o un partito che ha già un sicuro
peso politico piuttosto che dare forza ad un candidato o un partito che meglio
lo rappresenta ma che non sembra avere la possibilità di esercitare una
significativa influenza politica (per di più questa distorsione viene ricercata
e incentivata con i metodi di voto … per assicurare maggiore governabilità!);
·
i candidati “di mestiere” non esprimono
esattamente le proprie convinzioni ma, abituati al compromesso e alla
mediazione, propongono convinzioni
politiche che possono incontrare il più ampio consenso elettorale possibile e
che, a loro volta, possono essere ulteriormente modificate in sede di confronto
politico istituzionale (per di più saper modificare le proprie convinzioni per
trovare punti di convergenza è la differenza tra un politico ed un idealista).
Il politico professionista ha tre obbiettivi da centrare:
·
ottenere una quantità di consenso dagli elettori
sufficiente da accreditarsi come rappresentante;
·
ottenere un compromesso con un numero
sufficiente di altri eletti che renda produttivo il suo intervento politico;
·
rendere accettabile al proprio elettorato,
vecchio o nuovo che sia, i compromessi raggiunti.
Ovviamente le opinioni politiche delle persone comuni non
dispongono delle informazioni e dell’intensità del confronto politico che
avviene nelle sedi istituzionali e quindi necessariamente non avranno la
possibilità di evolvere la propria opinione politica con la raffinatezza di un
politico e difficilmente possono definire con finezza, nell’atto del voto, le possibili
convergenze di alcune posizioni politiche ma anche in tali casi, quando si è sufficientemente
informati, si riesce a modificare le proprie opinioni in funzione di un
interesse più ampio.
PENSIERI ISTANTANEI
In
piccolo facciamo in continuazione dei bilanci statistici.
Confrontiamo la nostra esperienza sociale diretta con l’immagine della società data dai media di massa.
Antonio Campo 2012
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L’ideale sarebbe l’avere un campione “casuale” e
significativo della società e permettere a questi di trattare approfonditamente
ed in modo “informato” delle tematiche di legislazione e di governo
“liberandolo” da altre incombenze per un periodo dato di tempo e poi sostituire
tale campione con altro per non permettere che questi approfitti della propria
funzione per legiferare a proprio favore a scapito di altri.
Approfondimento della rappresentanza a campione
statistico vedi xxx
Il Parlamento Regolatore cosa non deve essere per essere ciò che dovrebbe essere
Cosa non fa per poter meglio fare cosa:
·
Non fa le leggi ordinarie (fa le regole per la
politica e per il funzionamento delle istituzioni modificando il Regolamento
Costituzionale)
·
Non delibera a maggioranza semplice (delibera
sempre a maggioranza qualificata dei due terzi sia la proposta di modifica che
l’approvazione di proposte di modifica fatte dal precedente Parlamento
Regolatore)
·
Non delibera mai con voto palese (per tutelare
la libertà di scelta dei comuni elettori selezionati quali Parlamentari
Regolatori - vi è un sistema di riscontro con voti cartacei per le delibere)
·
Non può modificare immediatamente le regole del
proprio funzionamento (le delibere di modifica del funzionamento del Parlamento
Regolatore se approvate valgono per la sessione successiva)
·
Non è elettivo (i suoi componenti sono estratti
a sorte con un metodo condizionato che riproduce le proporzioni presenti nella
società)
·
Non è pluriennale (si rinnova annualmente ogni
sessione)
·
Non può durare più di 120 giorni ogni anno e non
meno di 90 giorni (ha una durata continuativa ed unica con almeno 40 ore di
lavori settimanali)
·
Non ha una sede stabile (viene ospitato da un Comune
diverso ogni nuova sessione)
·
Non può superare un badge di spesa dato per ogni
sessione dal Parlamento Legislatore (può utilizzare un decimo delle donazioni
fatte in un fondo per interventi economici decisi a maggioranza qualificata con
effetto immediato)
·
Non può violare i principi della Legge
Costituzionale nella proposta di modifica delle Regole Costituzionali (l’ammissibilità
delle sue delibere è giudicata dalla Corte Costituzionale)
·
Non possono essere processati i componenti del
Parlamento Regolatore per ogni atto o esternazione fatti nella funzione di
legislatori (può essere espulso a votazione qualificata da un Parlamento
Giudicante chi viene indiziato di corruzione da agenti provocatori o da altri
parlamentari);
·
Non può fare indagini (può richiedere dati e
documenti o testimonianze date d’ufficio o volontariamente per deliberare l’attivazione
di procedure di giudizio da parte del Parlamento Giudicante nei casi politici e
alla magistratura nei casi amministrativi e/o penali).
In Italia, idealmente, sostituisce il Senato.
La Costituzione Italiana stabilisce che la funzione
legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere (art. 70). Tale
meccanismo è stato voluto dai legislatori della costituzione per assicurare
almeno tre tutele:
·
avere un passaggio legislativo di
“raffreddamento” che dia la possibilità d’intervento dell’opinione pubblica
rispetto alla legge che si sta approvando in via definitiva;
·
avere in almeno un passaggio legislativo una
rappresentanza legata ai vari territori dello stato che ne tuteli le
specificità e gli interessi nelle leggi in approvazione definitiva
·
avere i pareri di copertura di bilancio e di
legittimità costituzionale su di un testo definitivo e consolidato dalle
varianti, potenzialmente approvabile successivamente così com’è
queste tre motivazioni, tutte importanti da assicurare,
possono essere risolte in un parlamento monocamerale come indicato nel
Parlamento Legislatore vi è però la questione della struttura delle leggi che
non è risolta efficacemente nell’attuali architetture istituzionali.
Schematicamente le funzioni legislative in generale sono:
·
definire i principi costituzionali (che
coincidono con la prima parte della costituzione Italiana e che dovrebbero
essere fortemente tutelate dall’intervento dei politici – esse vengono raccolte
in un testo chiamato Legge Costituzionale, modificabili solo da un Parlamento Deliberatore
Qualificato e approvate con referendum confermativo);
·
definire le regole di base di organizzazione
istituzionale, della politica e della dirigenza amministrativa dello stato (che
coincidono attualmente con la seconda parte della Legge Costituzionale ed una
parte della Legge Ordinaria – esse vengono raccolte in un testo chiamato
Regolamento Costituzionale, modificabili solo da un Parlamento Regolatore);
·
definire i principi di legge e obbiettivi dello
stato (che si estrapolano dalla legge ordinaria – esse vengono raccolte in un
testo chiamato Legge Statale, modificabili solo da un Parlamento Legislatore);
·
definire le regole applicative delle leggi (che
consiste nelle leggi prodotte dal Governo) ;
·
stabilire le decisioni in forza di legge (che
consiste nei decreti e atti prodotti dal Governo).
Approfondimento della natura e forme di legge vedi xxx
PENSIERI ISTANTANEI
La
dignità della persona e i principi democratici sopra ogni legge e sopra ogni
volontà.
I
principi costituzionali sopra la volontà della maggioranza non qualificata.
La
volontà della maggioranza semplice sopra la legge
La
legge eguale nella forma e nella sostanza sopra ogni persona.
Antonio Campo 2012
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Il Parlamento Regolatore lo si può paragonate ad
un’assemblea costituente perpetua che ha una durata annuale limitata da non
meno di tre mesi a non più di quattro mesi con la funzione della ridefinizione
diretta delle regole (leggi costituzionali e leggi ordinarie) alle quali devono
sottostare chi legifera e chi amministra la cosa pubblica e della struttura
delle istituzioni con l’obbiettivo di rendere massimo il controllo degli
elettori sugli eletti, sui nominati e
sui selezionati ai posti legislativi e dirigenziali dello stato.
Il principio di base è che i legislatori ordinari non
possano legiferare per quanto li riguarda ne in modo diretto ne in modo
indiretto.
Il Parlamento Regolatore è quindi pensato come un’assemblea
legislativa che annualmente restituisce ai semplici elettori la possibilità di
ridefinire le regole dell’oligarchia al potere in modo che siano efficaci a
sventare o correggere i sempre possibili abusi e approfittamenti della stessa.
Il Parlamento Regolatore è una sede temporanea di un
campione significativo di elettori non professionisti della politica che
periodicamente (annualmente per minimo 90 massimo 120 giorni) mettono dei
correttivi ai malfunzionamenti; agli opportunismi e al possibile uso privato
della funzione pubblica di coloro ai quali viene affidata la rappresentanza
legislativa e l’amministrazione delle risorse di tutti gli elettori e di
dettare le regole che agevolino ed incentivino la partecipazione ai processi
decisionali istituzionali di quanti più elettori sia possibile.
La metafora della “LEGGE DEMOCRATICA DEL PETTINE LEGISLATIVO”
Si immagini il politico legislatore come un pettine che può
e deve pettinare tutto e tutti tranne se stesso. Ovviamente si deve trovare un
pettine che lo pettini e che … ovviamente … non sia un politico!.
PENSIERI ISTANTANEI
Pochi
che decidono per tutti
sono tiranni
se decidono a parte anche le regole per se stessi.
sono
rappresentanti se le regole per loro le decidono i rappresentati
Antonio Campo 2012
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Sulla base del principio
di inibizione democratica dei conflitti d’interesse … chi regola gli “altri” da
questi “altri” deve essere regolato.
Se chi fa leggi
che regolano indifferentemente la totalità delle persone (se stesso come gli
altri) non incorre in un conflitto d’interesse se non per il fatto che può fare
una legge più favorevole alla casistica che lo riguarda ma se fa leggi che
riguardano solo la categoria di persone che si connotano come legislatori o
dirigenti allora entra in un insanabile conflitto d’interessi.
Il Politico
Legislatore che fa le leggi per la totalità dei cittadini e quindi regola il
comportamento ed il tenore di vita altrui non può fare le leggi che regolano
esclusivamente il suo comportamento e il suo tenore di vita. In coerenza con il
principio di inibizione democratica dei conflitti d’interesse il Parlamento
Regolatore è il Pettine che pettina “regolandolo” il Pettine Legislativo.
Motivazione storica della costituzione di un Parlamento Regolatore.
Oggi che non vi è più il monarca ed il parlamento decide
in modo autonomo ed incontestabile le spese per la classe politica (ovvero di
se stesso!) ciò rende necessario la costituzione di un Parlamento Legislatore
Temporaneo indicato come “Parlamento Regolatore” con funzioni di legislazione e
regolazione del Parlamento Legislatore Permanente indicato come “Parlamento
Legislatore”. Il Parlamento Regolatore deve avere diritto di legislazione
esclusiva sulla spesa delle tasse funzionali al finanziamento della classe
politica. Ovvero con il compito di moderare e regolare le spese della politica.
Più altri compiti regolativi legati al conflitto d’interessi che possono
generare i legislatori quando si riferiscono a se stessi e al sistema di
rappresentazione politica delle istanze degli elettori.
Partiamo dalla domanda: Per quale ragione storica sono
nati i parlamenti?
Inizialmente vi era solo una ragione consultiva di
utilità del sovrano. Il parlamento o spesso detto Gran Consiglio era
un’assemblea rappresentativa di una parte della società che concorreva alle decisioni
del monarca dandogli “consiglio” nelle decisioni da prendere e nelle leggi da
imporre. Tali assemblee non avevano carattere elettivo, erano determinate dal
sovrano o dalla tradizione ed erano molto lontane dall’idea di Parlamento
Legislatore odierna.
Fonte Wikipedia liberamente adattata “Il Senato romano
era l’assemblea dello stato nell'antica Roma, i membri del senato erano
inizialmente gli anziani del popolo romano.
Costituito nel 753 a.C. circa, composto di 100
patrizi. Si trattava dei capofamiglia delle cento (gentes) originarie. Il loro
ruolo principale era quello di assistere, consigliare il re nelle decisioni da
prendere.
Gli Stati Generali Francesi erano un'assemblea
consultiva divisa in tre camere che coincidevano con i tre ceti sociali in cui
era divisa la società francese ovvero Nobili, Clero e Borghesia. Questa
Assemblea era chiamata a pronunciarsi molto raramente. Gli Stati Generali
furono convocati la prima volta da re Filippo IV nel 1302, e furono riuniti
ventidue volte in 487 anni in occasione di momenti di crisi.”
Al ruolo consultivo, nel tempo, si aggiunge il ruolo di
tenuta dei cordoni della borsa delle tasse.
Fonte Wikipedia liberamente adattata “Nel 1066 Guglielmo I d'Inghilterra fece affermare un sistema feudale
dove si avvalse del consiglio di nobili ed ecclesiastici per rettificare leggi.
Nel 1215 i baroni inglesi fecero sottoscrivere da Giovanni Senzaterra la Magna
Carta, la quale stabilì che il re non aveva il diritto di esigere tasse
(eccetto quelle feudali), senza la concessione del consiglio regale, che
lentamente si trasformò in un Parlamento.”
Quindi il secondo compito del parlamento consiste
nell’essere un’assemblea rappresentativa di una parte della popolazione che
esercita il diritto di veto sulle tasse richieste. Ovvero oltre al compito di
indicare al monarca i correttivi da apportare alle leggi quello di moderare le
spese personali o spese arbitrarie del monarca stesso. Questi avendo la facoltà
di approvare il bilancio dello stato o meglio porre un freno alle ulteriori
spese proposte dal re legislatore-governante, in particolare quelle relative al
proprio tenore di vita, ha un ruolo fortemente contenitivo e di controllo.
Il terzo compito è quello “Costituente” e “Ricostituente”
di dettare le regole di base del gioco democratico e di modificarle nel tempo
per renderle sempre più efficaci al raggiungimento degli ideali democratici di
“Governo del Popolo”.
Il quarto compito delle assemblee nazionali è stato
quello di legiferare direttamente.
In ultimo quello di decidere chi governa il paese,
indirizzarlo e sostenerlo o sostituirlo con altro governo.
PENSIERI ISTANTANEI
In
politica … chi sceglie per tutti
non deve poter predisporre o scegliere la sua parte spettante.
Antonio
CAMPO 2011
|
Quindi procedendo a descrivere il primo elemento che fa
intuire anche la presenza e le interazioni degli altri componenti della
Democrazia Sinergica tratteggiamo il Parlamento Regolatore!
AVVERTENZA nell’esposizione tratterò le soluzioni di
dettaglio come una cosa assodata ma per alcune di esse vi sono più variabili
che intenzionalmente trascuro. Visto che la Democrazia Sinergica è già una
soluzione complessa mi risparmio le variabili possibili.
Schematizzando …
PARLAMENTO REGOLATORE - COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO
Parlamento Regolatore - Definizione
Il “Parlamento Regolatore” è una delle due assemblee
legislative dello stato.
Perché quest’istituzione possa
funzionare con linearità è necessario che la Legge Costituzionale attuale sia
divisa in due testi di cui il primo testo “Legge Costituzionale” che coincide
con la prima parte dell’attuale Legge Costituzionale che, sinteticamente,
enuncia i principi guida e il secondo testo “Regolamento Costituzionale” che
coincide con l’attuale seconda parte della Costituzione relativa
all’ordinamento e al funzionamento delle istituzioni integrato da quelle leggi
ordinarie che regolano la politica e le istituzioni.
Il Parlamento Regolatore ha potere esclusivo di
legislazione relativa al Regolamento Costituzionale che comprende i seguenti
temi legislativi:
·
alle regole di principio che definiscono
struttura e funzionamento delle pubbliche istituzioni;
·
alle regole di principio e di dettaglio del
finanziamento della politica e della dirigenza statale;
·
alle regole di principio e di dettaglio di
funzionamento della politica e della dirigenza statale (sistema elettivo e
selettivo; durata e vincoli della rappresentanza; coerenza democratica dei
soggetti politici accreditati; comportamenti e condizioni inammissibili per chi
ha un incarico istituzionale);
·
alla legislazione di principio e di dettaglio regolativa
degli istituti di partecipazione dei comuni elettori (referendum; petizioni;
Parlamenti Deliberativi);
·
alla proposta di modifica costituzionale della
parte relativa al funzionamento delle istituzioni.
PENSIERI ISTANTANEI
La
democrazia è il modo con cui i deboli si tutelano dai forti.
In
democrazia le regole del gioco deve farle chi è governato e non chi governa.
Antonio
CAMPO 2012
|
quindi, la principale
funzione del Parlamento Regolatore è il fare manutenzione, nel tempo, delle strutture
istituzionali e delle regole dei processi decisionali collettivi, in
particolare di quelli che coinvolgono il comune elettore. Il Parlamento
Regolatore produce regole per la struttura istituzionale, la politica e per i
processi elettivi, regola le forme di rappresentazione indirette non elettive,
le forme partecipate e le forme dirette della partecipazione politica degli
elettori comuni.
Il secondo obbiettivo è
definire i costi della politica e i rapporti tra costi e benefici giustificabili
per la stessa, stabilire i controlli e le procedure correttive in caso di
sprechi o abusi;
Il terzo obbiettivo è lo stabilire
se i processi selettivi sono stati regolari e i selezionati apicali siano
adeguati alle caratteristiche di comportamento indicate dai principi e regole costituzionali
ed eventualmente attivare i processi di rimozione o correzione.
PENSIERI ISTANTANEI
In
democrazia lo scopo del gioco è che nessuno perda molto se non i “prepotenti”.
Antonio
CAMPO 2012
|
Parlamento Regolatore - Durata
·
È attivo a cadenza annuale per 90 giorni
calendariali consecutivi prorogabili di altri 30 giorni (eventualmente per una
sola volta) dal Presidente dello Stato;
·
La durata minima dei lavori alla quale ogni
parlamentare deve partecipare è di 56 ore settimanali;
·
Nell’anno delle elezioni si attiva 45 giorni
prima della data di voto;
·
Nell’anno della selezione del Presidente dello
Stato si attiva 45 giorni prima controlla la regolarità della definizione dei
candidati tra i quali estrarre il nominativo e della regolarità dell’estrazione
stessa.
In questo elemento della
Democrazia Sinergica, ogni anno, si rinnova il mito della firma del contratto
sociale. Nulla vieta al Parlamento Regolatore di non modificare le Regole
Costituzionali vigenti come di proporne modifiche che rispettino i principi
della Legge Costituzionale, approvare o respingere modifiche proposte da altra
sessione di Parlamento Regolatore … in tutti i casi la sua azione idealmente fa
riacquistare il senso del “contratto sociale”.
PENSIERI ISTANTANEI
In
democrazia si rinnova il patto sociale iniziale con ogni nuovo maggiorenne.
Ciò
sarebbe un fortissimo elemento identitario.
Antonio
CAMPO 2012
|
La durata limitata a qualche
mese ogni anno ha volutamente più funzioni essenziali:
·
deve sottolineare la provvisorietà e unicità del
compito dei comuni elettori chiamati a rinnovare il contratto sociale;
·
marcare la non permanenza nella funzione legislativa
che li rende interessati e portatori degli stessi interessi di chi non
legifera;
·
rendere il processo deliberativo intenso e
concludente nello svisceramento delle questioni da deliberare da parte dei
selezionati.
·
Le proposte valutate più approfonditamente
durante le discussioni, con molta probabilità, sono già state elaborate in
altre sedi culturali della società e nel dibattito l’obbiettivo principale è
cercare fortemente la sintesi tra più soluzioni a maggioranza dei due terzi o
rimandare ogni modifica a tempi più maturi. Qualora i lavori siano giunti ad un
punto di sintesi necessario ma difficile il Presidente dello Stato può
concedere altri 30 giorni di lavori.
La durata di 56 ore
settimanali è funzionale ad un impegno costante del Parlamentare Regolatore
nelle ore di dibattito, al dare tempo sufficiente alla sua formazione cognitiva
delle problematiche affrontate, e non
abbia molto tempo per attività che possano distrarlo.
I lavori sono incentrati
sull’ascolto delle varie proposte, sull’acquisizione dei dati certificati
disponibili, sul dibattito tra i vari approcci, sul tentativo di trovare punti
di sintesi di almeno i due terzi dei parlamentari votanti. In tutti i casi essa
è resa visibile a tutto l’elettorato quindi questa elaborazione diventa
patrimonio culturale di tutto lo stato dando significato operativo ai principi
costituzionali e sottraendoli alla ritualità.
Il processo rifondativo del
patto sociale e l’azione correttiva ed evolutiva della struttura e regole
decisionali espresso dal campione di rappresentanza statistica viene
“rappresentato” dai media agli elettori che possono “identificarsi”
nell’elaborazione politica e culturale che ha confermato o ha proposto o a
modificato le regole Costituzionali della parte istituzionale.
Il Parlamento Regolatore ha
anche la funzione di notaio della regolarità dei processi selettivi ed elettivi
dei politici legislatori e deliberatori e delle dirigenze apicali.
Parlamento Regolatore - Componenti
·
300 Parlamentari Regolatori.
·
30 Parlamentari Proponenti
·
3 Parlamentari Prefetti
I 300 Parlamentari Regolatori sono elettori estratti a
sorte con metodo statistico condizionato per cui sono rappresentate tutte le
età degli elettori, sono rappresentate in eguale proporzione i due sessi, sono
rappresentati a sorte 300 comuni di nascita degli elettori. A tale estrazione
sono esclusi dall’estrazione chi è in una carica politica, chi ha già ricoperto
una carica politica negli ultimi due anni, chi sta scontando una condanna
penale o è soggetto ad un procedimento che può portare ad una condanna penale, chi
ha un impedimento fisico temporaneo o permanente così grave che le risorse
dello stato non possono rendere compatibile con i lavori parlamentari anche
tramite l’utilizzo della telepresenza, chi non è in grado d’intendere e di
volere.
PENSIERI ISTANTANEI
In
democrazia ai forti non dovrebbe convenire apparire “prepotenti”.
Se
il sembrarlo non genera la rivolta dei deboli
allora
si è in effettiva apparenza di democrazia.
Antonio
CAMPO 2012
|
Perché fissare a 300 i
Parlamentari Regolatori selezionati? Il campione di un sondaggio potrebbe
essere un numero variabile tra 1000 e 10.000, per avere dati autorevoli, ma, il
campione che produrrà le delibere differisce da un comune sondaggio in quanto:
·
l’opinione finale rilevata tiene conto
dell’aumento della conoscenza dei temi su cui andrà a deliberare e della
modifica della opinione di partenza basata su minore conoscenza;
·
della capacità di ogni soggetto di intervenire
nell’elaborazione della delibera;
·
lo scopo principale del dibattimento è lo sforzo
da parte di tutti i partecipanti di far convergere le aspettative differenziate
in una soluzione accettabile almeno dai due terzi del campione rappresentativo;
·
un numero superiore comporterebbe problemi
organizzativi e di costo eccessivi.
I 30 Parlamentari Regolatori Proponenti sono elettori ex
Parlamentari Legislatori o ex Capi di Stato o ex Magistrati della Corte
costituzionale estratti a sorte con metodo rotazionale tra gli ex politici.
Perché i 30 proponenti? Questa
presenza potrebbe essere un elemento inquinante e potenzialmente manipolante ma
certamente immette preziosi elementi di competenza politica sterilizzati dal
non aver diretta forza deliberativa e questo produce:
·
una competenza politica immediatamente fruibile
come tutor ai comuni elettori.
·
I proponenti possono partecipare con tutta la
loro passione politica ma si percepiscono e sono percepiti come ospiti la cui
funzione principale non è la radicalizzazione delle opinioni politiche quanto
la facilitazione nella convergenza verso punti di sintesi
·
I proponenti immettono quegli elementi di
conoscenza politica che tiene conto non solo della giustezza di alcune
posizioni quanto della opportunità storica e della sostenibilità sociale.
I 3 Parlamentari Regolatori Prefetti sono elettori professionalizzati
o accreditati nella gestione di assemblee, estratti a sorte tra gli incaricati
dal Presidente dello Stato a condurre i lavori parlamentari
|
PENSIERI
ISTANTANEI
In democrazia è sufficiente la sola
rappresentanza?... spesso si … ma non sempre si!
Antonio CAMPO 2012
|
|
Parlamento Regolatore – Funzioni
Ecco le funzioni del parlamento Regolatore in dettaglio:
·
Relativamente alle regole che definiscono
struttura e funzionamento delle pubbliche istituzioni;
o
Stabilisce gli organi dello stato, i compiti di
ogni organo, le relazioni reciproche, la risoluzione dei conflitti fra di essi,
i metodi di controllo dell’elettorato;
o
Stabilire la struttura dirigenziale di vertice,
le modalità di selezione, le modalità di rimozione, le incompatibilità, le
responsabilità, il sistema di controllo;
o
Stabilire gli obbiettivi di principio, i tempi
di completamento massimi di tali obbiettivi;
o
Stabilite i principi di misurazione dei
rendimenti, la loro diffusione e fruibilità dei dati disponibili.
·
Relativamente alle regole del finanziamento
della politica e della dirigenza statale;
o
Stabilisce l’importo o la percentuale massima di
entrate tributarie destinate al finanziamento annuo della politica entro lo
stanziamento annuale per il finanziamento della politica stabilito dal Parlamento
Legislatore;
o
Legifera e modifica le leggi ordinarie in modo
esclusivo relativamente al finanziamento della politica e alle modalità di
utilizzo e fruizione dello stesso;
o
Stabilisce i criteri delle remunerazioni della dirigenza
pubblica i cui relativi contratti si assoggettano annualmente;
PENSIERI ISTANTANEI
Se
si può spendere, non importa quanto costa, importa quando rende.
Si
stabilisca che tipo costo vi sarebbe a non spendere e …
a
quale costo, all’aumentare del costo, non si aumenta più in modo significativo
l’utilità della spesa.
Antonio
CAMPO 2012
|
·
Relativamente alle regole di funzionamento della
politica e della dirigenza statale (sistema elettivo e selettivo; durata e
vincoli della rappresentanza; coerenza democratica dei soggetti politici
accreditati);
o
Legifera sulle modalità di elezione della classe
politica e sulle modalità di scelta delle dirigenze amministrative;
o
Definisce i vincoli di incompatibilità delle
cariche istituzionali politiche e dirigenziali e la durata delle stesse,
o
indica i conflitti d’interesse che impediscono
l’assunzione di cariche pubbliche o di attività private
o
definisce gli obblighi di garanzia di coerenza
democratica dei soggetti politici accreditati;
o
Propone modifiche costituzionali per la parte
del funzionamento dello stato ad un Parlamento Regolativo che formalizzerà le
opzioni di modifica che saranno votate in forma referendaria nella tornata
elettorale successiva
PENSIERI ISTANTANEI
La
scelta della dirigenza pubblica deve assicurare
non
il meglio quanto la qualità medio alta, l’indipendenza e la coerenza di
carriera.
Antonio
CAMPO 2012
|
La raccomandazione in se
potrebbe essere un modo per selezionare il meglio disponibile in base alla
valutazione soggettiva di una dirigenza politica o di personalità ma ha
l’odiosa possibilità di diventare un debito per il raccomandato o un vantaggio
indebito per chi ha più conoscenti.
Presentare curricola e quindi
essere selezionati in base a criteri noti a formare una rosa di candidati tra i
quali si estrae a sorte assicura una qualità media alta e privilegia le qualità.
·
Relativamente alla legislazione regolativa degli
istituti di partecipazione dei comuni elettori
o
Legifera sulle modalità di funzionamento e
finanziamento dei “Parlamenti Deliberativi” assemblee consultive o di ratifica
che possono essere attivate dal Presidente della Repubblica;
o
Legifera sul funzionamento dell’assemblea
permanente “Parlamento Popolare” e
sull’iter legislativo delle proposte di legge di iniziativa popolare indicando
al “Parlamento Legislatore” i tempi in cui tali proposte debbono essere
discusse.
PENSIERI ISTANTANEI
Solo
l’elettore medio è direttamente interessato a migliorare gli strumenti che gli permettono
una efficace azione istituzionale di rappresentanza statistica o di
accessibilità spontanea partecipativa.
Antonio
CAMPO 2012
|
·
Relativamente alla proposta di modifica costituzionale
della parte relativa al funzionamento delle istituzioni.
o
Propone modifiche alla Legge Costituzionale (ai
principi in essa contenuti)
o
Può approvare far decadere o ulteriormente
elaborare le modifiche alla Legge Costituzionale deliberate da precedente
parlamento Regolatore
·
Relativamente alla validazione dei risultati
elettivi e selettivi dei politici e degli amministratori;
o
Valuta la correttezza delle elezioni ed eventualmente
attiva un Parlamento Giudicante per i correttivi da adottare;
o
Valuta la correttezza delle nomine dirigenziali ed
eventualmente attiva un Parlamento Giudicante per i correttivi da adottare;
·
Relativamente all’attivazione di una eventuale
sostituzione del Presidente dello Stato,
o Attiva
la procedura per la eventuale sostituzione del Presidente dello Stato,
PENSIERI ISTANTANEI
Il
Presidente dello Stato rendere conto solo di ciò che effettivamente fa o
omette di fare alla rappresentanza statistica dell’elettore medio ma non è da
questi eletto.
Antonio
CAMPO 2012
|
I motivi per cui Il Presidente
dello Stato può essere sostituito
procedendo ad altra estrazione sono:
o
non assicura il rispetto istituzionale dei
principi valendosi delle sue prerogative;
o
non assicura l’identità e dignità dello stato
con leggi chiare e applicabili;
o
non assicura adeguatamente gl’istituti di
rappresentanza partecipata e referendaria;
o
non ha un comportamento sobrio e dignitoso.
·
Relativamente alla attivazione di una eventuale
sostituzione di uno dei Parlamentari Regolatori Prefetto;
·
Relativamente all’attivazione di una eventuale espulsione
di uno dei Parlamentari Regolatori corrotti o corruttori monitorati da parte di
agenti provocatori;
·
Relativamente all’attivazione di una procedura di
correzione sui conflitti d’interesse e i comportamenti irregolari o inopportuni
dei Parlamentari Legislatori;
·
Relativamente alla contestazione delle spese
politiche ingiustificabili e promuove le azioni di addebito ai responsabili o
da incarico alla magistratura di individuare responsabili e il grado di
responsabilità amministrativa da imputare agli stessi;
·
Relativamente alla indicazione al parlamento i
temi in agenda da risolvere prioritariamente;
Ogni azione di controllo del
Parlamento Regolatore si limita alla valutazione se vi sono elementi
sufficienti alla deliberazione dell’avvio del procedimento di correzione che
viene poi effettuato dal Parlamento Giudicante o dalla Magistratura
Parlamentari Regolatori
Rappresentano, nelle istituzioni, il diritto del comune
elettore di determinare e rideterminare, in base all’esperienza storica e al
sentimento contingente, le regole alle quali i rappresentanti legislatori
devono attenersi per incarnare effettivamente la rappresentanza dell’elettorato.
È la sede dove l’elettorato comune stabilisce i modi con i quali l’elettorato
non istituzionalizzato può far pesare la propria intenzione o sostenere le
intenzioni di altri elettori nei luoghi istituzionali consultivi o decisionali.
Culturalmente, il semplice
fatto che comuni elettori vengano chiamati a regolare le forme di
rappresentanza politica e finanziamento della stessa fa diventare importante
per la classe politica (qualunque essa sia) che tutti gli elettori siano
sufficientemente informati sul funzionamento delle pubbliche istituzioni e che
ne abbiano un buon giudizio nel suo insieme così che l’azione correttiva del
costo e del funzionamento della politica sia fatta a cadenza annuale da comuni
elettori ispirati da fiducia nelle istituzioni e non da sentimenti di rivalsa o
di sospetto verso i propri rappresentanti.
Parlamentari Regolatori – Elettori Candidabili
Sono selezionabili tutti gli elettori che non siano tra
gli elettori che hanno incarichi politici o che sono ex politici (in quanto in
tali casi si creerebbe un conflitto di interessi).
Parlamentari Regolatori – Elettori modalità di Selezione
·
L’ideale forma di selezione dei suoi componenti
è l’estrazione a sorte tra tutti gli elettori con l’esclusione di quelli che
già hanno esercitato o esercitano una qualsiasi carica politica o chi sta
scontando una condanna penale o è soggetto ad un procedimento che può portare
ad una condanna penale. Questa modalità rende possibile, in via teorica, a
tutti i cittadini di poter essere chiamati alla vita politica istituzionale del
paese seppure per un breve periodo. Porta tutti i cittadini a realizzare la
convinzione di poter essere chiamato a decidere le regole del gioco della
classe politica del paese e che essa può dipendere dalle proprie opinioni che
per un pur breve periodo dettano le regole con la forza decisiva di un
trecentesimo;
·
Il fatto che comuni elettori, anche lontani
dalla politica attiva, vengano chiamati a regolare le forme di rappresentanza
politica e finanziamento della stessa fa diventare importante per la classe
politica che tutti gli elettori siano sufficientemente informati sul funzionamento
delle pubbliche istituzioni e che ne abbiano un buon giudizio nel suo insieme
in quanto l’azione correttiva del costo e del funzionamento della politica è
fatta a cadenza annuale da comuni elettori che devono essere ispirati da
fiducia nelle istituzioni e non sentimenti di rivalsa;
·
È bene che questo corpo legislativo non sia
formato elettivamente in quanto questo non sarebbe rappresentativo della
popolazione comune. Il sistema elettivo ha troppe controindicazioni:
o
Il sistema elettorale è fortemente condizionato
e schiacciato sugli elettori che sono nella competizione politica.
o
Le elezioni darebbero un vantaggio inaccettabile
solo a coloro che anno la possibilità di farsi conoscere nei mass media e
quindi gli elettori sarebbero nelle mani di un sistema informativo notoriamente
in mano ad un solo ceto sociale.
o
Il metodo elettivo comporta maggiori costi,
maggiore ricattabilità e maggiore corruttibilità dei suoi candidati.
Parlamentari Regolatori - Metodo della Selezione Sinergica
Fornisco il dettaglio del sistema di selezione in quanto
fa trasparire tutte le implicazioni di cultura politica che esso innesca nella
popolazione in generale e in specifico in quella che si dedica prevalentemente
all’attività politica.
Si immagina un meccanismo di estrazione che assicuri:
·
la metà di Parlamentari Regolatori di sesso
femminile;
·
la presenza proporzionale di elettori di tutte
le età da 18 anni fino a 81 anni;
·
la provenienza di almeno 300 comuni di nascita
diversi sia in Italia che di italiani nati all’estero;
·
escluda i politici e dirigenti di vertice in
carica e gli ex politici per almeno due anni.
Si descrive un possibile metodo ma se ne possono
immaginare altri che ottengano gli stessi obiettivi:
·
L’estrazione avviene ogni anno in città
differenti (si vuole che non si possano creare specialisti e ambienti
assuefatti che potrebbero generare soggetti istituzionali abituati alla
potenziale manipolazione dei risultati e si desidera sottolineare la non
professionalità politica del luogo e degli estratti;
·
Il responsabile dell’organizzazione di tutta
l’assemblea è il Sindaco del Comune ospite supervisionato da tre Parlamentari
Regolatori Prefetti incaricati in seguito ad una estrazione;
·
Si estraggono 400 nominativi di cui 300 titolari
e 100 riserve;
·
si indica un sesso alternato ad ogni successiva
estrazione (in modo da avere circa la metà di rappresentanti di ogni sesso);
·
si indica un anno progressivo ad ogni successiva
estrazione a partire da 19 anni precedenti per altri 61 ad ogni successiva
estrazione (in modo da essere rappresentate tutte le età);
·
si estrae un comune di residenza compresi gli
stati esteri in cui risultano nati elettori validi Italiani (in modo da essere
rappresentate più parti geografiche di residenza)
·
si estrae una lettera valida per la prima lettera
del codice fiscale del cognome:
o
Se (esclusi quelli che hanno avuto precedenti
incarichi politici o si sono candidati nella presente tornata elettorale) vi
sono più elettori che soddisfano tale combinazione si prende il più anziano;
o
Se (esclusi quelli che hanno avuto precedenti
incarichi politici o si sono candidati nella presente tornata elettorale) vi è
un solo elettore che soddisfa tale combinazione
l’estrazione è conclusa e si passa alla successiva;
o
Se (esclusi quelli che hanno avuto precedenti
incarichi politici o si sono candidati nella presente tornata elettorale) non vi sono elettori che soddisfano la
combinazione estratta si considera la
lettera alfabetica successiva ripetendo i criteri di selezione dei due punti
precedenti.
·
I tre giorni successivi si rintracciano tramite
i rispettivi sindaci gli estratti e si accerta le adesioni;
·
qualora un titolare non è disponibile subentra
una riserva in ordine d’estrazione;
·
trovati 300 elettori estratti e accettanti
l’incarico il Parlamento Regolatore è completo;
·
il Parlamento Regolatore inizia la sua attività
tre giorni successivi l’estrazione;
·
i parlamentari regolatori hanno 5 giorni di
tempo per presentarsi alla sede dopo l’estrazione altrimenti sono sostituiti
dalle riserve in ordine di estrazione.
Parlamentari Regolatori – Durata attivita’
·
La durata di tale assemblea è di 90 giorni più
eventuali 30. La durata deve essere limitata nel tempo e non prorogabile per
più di una volta dal Presidente dello Stato (si vuole che i componenti
Legislatori dell’assemblea non abbino il tempo di assumere le modalità
professionalizzanti della politica e mantengano la percezione di essere e
rappresentare l’elettore comune)
·
Tutta la durata dei lavori è pubblica e
registrata in audio e video disponibile senza censure sia in assemblea comune
che in assemblee separate. Tutti i documenti depositati ed utilizzati sono di
pubblico dominio e resi fruibili senza nessun vincolo. Dove sia possibile la
divulgazione è fatta con mass media radio o tv in tempo reale ed in versione
integrale o in differita fruibile per via informatica
Parlamentari Regolatori – Finanziamento
·
NOTA BENE L’attuale costo del Senato Italiano di
aggira tra 500 milioni e gli 800 milioni di euro all’anno, se il costo tutto
compreso di ogni parlamentare del Parlamento Regolatore compresi i 30
Parlamentari Proponenti e i 3 parlamentari Prefetto oscilla tra i 17858,04 dei
90 giorni e i 21018,58 dei 120 giorni di durata annua abbiamo un costo
complessivo tra i 5.946.727,59 e i 6.936.134,12 di euro; aggiungiamoci pure una
decina di milioni per l’organizzazione e la struttura saremmo molto al di sotto
dell’attuale costo.
·
Il finanziamento dato al Parlamentare Regolatore
è giornaliero, parte da 300 euro al giorno e decrescente di un 100esimo
dell’importo giornaliero precedente e che con tale importo accreditato
giornalmente sulla carta di credito del parlamentare provvede autonomamente a
tutte le spese personali senza nessun’altra agevolazione;
·
a parte vi è il pagamento del viaggio di andata
e ritorno iniziale e finale vitto e alloggio compresi, la fornitura della
“Carta Di Credito del Legislatore” che costituisce anche il documento di
accreditamento istituzionale;
·
Non ci sono strutture stabili di alloggi o mense
a carico dello stato ed anche l’uso di alloggi statali è soggetto a pagamento a
prezzo di mercato. L’assemblea è ospitata ogni volta in un luogo diverso del
paese in cui vi siano strutture idonee alle attività richieste a carico del
comune di accoglienza. (L’assemblea rappresenta l’elettorato comune e tutte le
realtà geografico culturali del paese devono poterla ospitare. Non avendo un
posto istituzionale prefissato è più difficile che si possa costituire un
meccanismo corruttivo o di controllo sui Parlamentari Regolatori e nel contempo
si genera e si rafforza la percezione di un organo istituzionale precario, non
professionalizzato e direttamente espressione dell’elettore comune);
·
I Parlamentari Regolatori non possono accettare
agevolazioni individuali per alloggio vitto o altro bene di consumo necessario
durante il loro mandato ad esclusione della libera fruizione di quelle proposte di prezzi di prodotti o
prestazioni convenzionate per tutti i parlamentari depositate 30 giorni prima
dell’estrazione presso la Presidenza dello Stato dagli operatori commerciali;
·
In caso di assenza per motivi sanitari o
familiari superiori a 56 ore di attività dibattimentale il Parlamentare
Regolatore perde l’incarico e il relativo finanziamento giornaliero. Si attiva
una inchiesta da parte del Parlamento Giudicante che valuta caso per caso se
l’assenza è giustificata o strumentale o indotta.
Parlamentari Regolatori – Limitazioni alla Facolta’ Regolativa
non possono dettare regole che:
·
possano cambiare la forma democratica e
repubblicana dello stato;
·
annullino la parità politica degli elettori
(annullando dei voti; dando lo stesso peso di voto a quantità di voti
differenti rappresentate da due eletti; dando ad un non eletto diritto di
rappresentanza con potere di voto tra eletti);
·
annullino la stessa dignità politica degli
eletti;
·
diano vantaggi slegati dalla necessità di
riequilibrare svantaggi;
·
tolgano diritti politici alle minoranze quali la
critica pubblica e la facoltà di controllo approfondito e completo nelle sedi
istituzionali delle attività svolte in esse;
·
possono modificare il funzionamento del
Parlamento Regolatore ma le modifiche valgono solo per il Parlamento Regolatore
successivo;
·
non possono riunire in un unico organo poteri o
funzioni dello stato che secondo i principi democratici e liberali inseriti
nella Legge Costituzionale devono essere distinti e indipendenti.
Parlamentari Regolatori Proponenti
Rappresentano l’esperienza legislativa. Permettono ad
un’assemblea che nasce estemporanea di poter attingere ed utilizzare
immediatamente quelle modalità di confronto e elaborazione politica che di solito
si sviluppano con il tempo. Non hanno diritto di voto deliberativo ma possono intervenire liberamente come ogni
altro Parlamentare nelle discussioni e nelle proposte.
I 30 Parlamentari Proponenti sono elettori ex
Parlamentari Legislatori o ex Capi di Stato o ex Magistrati della Corte
costituzionale estratti a sorte con metodo rotazionale tra gli ex politici
Parlamentari Regolatori Proponenti – Elettori Selezione
I 30 Parlamentari Proponenti sono estratti a sorte tra
tutti gli ex politici che non abbiano mai partecipato a lavori di un Parlamento
Regolatore o qualora questi non siano sufficienti al completamento del numero
richiesto tra tutti gli ex parlamentari disponibili
Parlamentari Regolatori Proponenti – Funzioni
Hanno tutte le facoltà dei Parlamentari Regolatori tranne
quella di voto. Tale limitazione è prevista in coerenza con l’ azione di
legislazione di esclusiva competenza di elettori non politicamente
·
PROPONENTE O ILLUSTRATIVA possono proporre leggi
o articoli di legge ed illustrarne le motivazioni, possono proporre l’ordine
dei lavori
·
EMENDATIVA O APPELLANTE possono intervenire
criticamente e proporre modifiche su testi di legge in votazione o richiedere
la sospensione della votazione e un approfondimento
·
INTERROGANTE possono fare richieste verbali o
scritte, al Governo o singoli suoi componenti ai Parlamentari Legislatori come
assemblea o come singoli parlamentari alla quale, gli interpellati, devono
rispondere esaurientemente per scritto o di persona entro 72 ore dal quesito.
·
SOSTEGNO possono cedere il loro tempo di parola
ad altro componente del parlamento o essere sostenuti nella propria esposizione
·
INVITO E PROMOZIONE possono invitare persone
estranee all’assemblea a sostenere tesi (ma solo in teleconferenza) o materiali
audiovisivi.
Parlamentari Regolatori Proponenti – Finanziamento
Possono percepire il finanziamento spettante ad un
Parlamentare Regolatore solo in alternativa ad altro reddito derivante dalla
pubblica amministrazione e per tutta la durata dell’attività del Parlamento Regolatore
con le stesse modalità dei Parlamentari Regolatori.
Parlamentari Regolatori Prefetti
I 3 Parlamentari Regolatori Prefetti sono elettori
professionisti della gestione di assemblee incaricati dal Presidente dello
Stato a condurre i lavori parlamentari
Essi fanno parte di una rosa di professionisti nella
conduzione di assemblee legislative e nella conduzione di conflitti
interpersonali selezionata dai rettori universitari alla quale attinge il
Presidente dello Stato per individuare a sorte i conduttori
Hanno diritto di ultima parola e di decisione finale
dell’applicazione delle regole di base dell’assemblea e dei casi in cui non vi
sono regole dirimenti (l’assemblea può proporre di cambiare le regole di
funzionamento o approvare variazioni alle regole proposte dal Parlamento
Regolativo precedente ma la modifica è applicabile solo per l’assemblea
successiva)
L’assemblea può inibire l’autorità di un Parlamentare
Regolatore Prefetto a maggioranza dei due terzi ma non può rifiutare le
decisioni prese da questi in applicazione delle regole vigenti per l’assemblea
supportate da almeno un altro Parlamentare Regolatore Prefetto
Parlamentari Regolatori Prefetti – Selezione
Sono selezionati dal Presidente dello Stato ed estratti a
sorte
Dopo l’inizio dell’attività possono essere rimossi solo
con il voto a maggioranza qualificata e l’avvallo degli altri due Parlamentari
Regolatori Prefetto
Parlamentari Regolatori Prefetti – Funzioni
Supervisionano l’organizzazione
di tutta l’assemblea da parte dei Sindaci dei comuni che si sono candidati
all’ospitare la sede di quell’anno del
Parlamento Regolatore e assegnano la sede al comune ritenuto più idoneo per
organizzazione e per spirito
Hanno autorità sulla conduzione dell’assemblea in
applicazione del regolamento della stessa
Decidono collegialmente la durata e articolazione delle
attività giornaliere e settimanali non minore alle 8 ore giornaliere e 40 ore
settimanali
Possono suddividere l’assemblea in singole commissioni di
non meno di 30 componenti presiedute ognuna da tre Parlamentari Proponenti per
il massimo di 120 ore
Sono tutelati dalle stesse regole valide per i
Parlamentari Regolatori per la libertà di espressione garantita ai parlamentari
Parlamentari Regolatori Prefetti – Finanziamento
Il loro onorario è identico ai parlamentari per la sola
durata dell’attività:
il meccanismo di decurtazione di un centesimo del
finanziamento del giorno precedente li dovrebbe indurre a non far durare i
lavori più del necessario
Parlamentari Regolatori Prefetti – Risorse
Hanno la disponibilità dell’assistenza amministrativa
della Presidenza dello Stato
hanno la disponibilità del servizio di sicurezza
hanno una disponibilità di una copertura mediatica (tv,
radio, internet) per la registrazione in audio e video dei lavori assicurata
dalla Presidenza dello Stato
hanno la disponibilità di agenti provocatori garantita da
tre magistrature a sorteggio che possono avvalersi di professionisti o di
comuni cittadini compresi i Parlamentari Regolatori estratti
hanno la possibilità di comunicare direttamente con il
Presidente dello Stato, con il Presidente del Parlamento Legislatore, con il
Presidente del Parlamento Giudicante, con il Sindaco del Comune ospite, con i
Magistrati di coordinamento degli Agenti Provocatori
RAPPORTI DEL PARLAMENTO REGOLATORE CON GLI ALTRI COMPONENTI DI DEMOCRAZIA SINERGICA
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Presidente dello Stato
Il Presidente dello Stato:
·
Indice l’estrazione del Comune che ospiterà
l’anno successivo il Parlamento Regolatore tra i Comuni che hanno una sede
adeguata ad accogliere la sessione;
·
Indice l’estrazione dei tre Parlamentari
Regolatori Prefetti a febbraio;
·
Attiva l’estrazione dei Parlamentari Regolatori
da parte dei Parlamentari Prefetti ad aprile;
·
Apre la sessione del Parlamento Regolatore a
maggio;
·
Sottopone alla Corte Costituzionale la
legittimità delle proposte di modifica entro tre giorni dalla loro approvazione
se ritiene che vi sia un conflitto con i principi costituzionali della legge
Costituzionale;
·
Chiude la sessione annuale del Parlamento
Regolatore al 90esimo giorno o lo proroga per altri 30 giorni per poi chiudere
definitivamente la sessione.
Il Parlamento
Regolatore:
·
su proposta di un terzo dei suoi componenti può
mettere in discussione la valutazione di conformità ai principi costituzionali
del presidente dello Stato;
·
può attivare la procedura di sostituzione del
Presidente dello Stato con l’attivazione di un Parlamento Giudicante con
delibera a maggioranza qualificata;
·
può chiedere al Presidente dello Stato con delibera
a maggioranza qualificata di attivarsi per la cancellazione o modifica di leggi
del Parlamento Legislatore o di Regole del Governo;
·
può chiedere al Presidente dello Stato con
delibera a maggioranza qualificata di attivarsi per la riduzione o diversa
collocazione della spesa relativa alla Presidenza dello Stato.
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale:
·
su richiesta del Presidente dello Stato, la
corte Costituzionale, verifica l’ammissibilità della modifica del Regolamento
Costituzionale deliberata dal Parlamento Regolatore. Se la dichiara
inammissibile ne da motivazione;
·
può chiedere alla Corte Costituzionale, con
delibera a maggioranza semplice, di dare sentenza di annullamento su leggi o
regolamenti vigenti in difformità con le modifiche apportate alla Legge
Costituzionale e al Regolamento Costituzionale.
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Governo
Il Governo:
·
può chiedere al Parlamento Regolatore di
proporre una modifica del Regolamento Costituzionale funzionale alla proprie
competenze
Il Parlamento Regolatore:
·
può chiedere al governo con delibera a
maggioranza qualificata modifiche di Regolamenti in direzione di principi
prevalenti
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Parlamento Legislatore
Il Parlamento Legislatore:
·
stabilisce l’importo annuo utilizzabile per il
finanziamento della politica e quello per le retribuzioni della dirigenza
pubblica.
·
può chiedere al Parlamento Regolatore di
proporre una modifica del Regolamento Costituzionale funzionale alla proprie
competenze
Il Parlamento Regolatore:
·
può chiedere al Parlamento Legislatore con
delibera a maggioranza qualificata modifiche di Leggi in direzione di principi
prevalenti
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Parlamento Deliberatore
Il Parlamento Deliberatore:
·
può proporre al Parlamento Regolatore di
proporre una modifica del Regolamento Costituzionale
Il Parlamento Regolatore:
·
può decidere a maggioranza qualificata le
proposte del Parlamento Deliberatore da porre in discussione
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Parlamento Popolare
Il Parlamento Popolare:
·
può proporre al Parlamento Regolatore di
proporre una modifica del Regolamento Costituzionale
Il Parlamento Regolatore:
·
può decidere a maggioranza qualificata le
proposte del Parlamento Popolare da porre in discussione
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Parlamento Giudicante
Il Parlamento Regolatore:
·
attiva il Parlamento Giudicante sottoponendogli
dei casi motivati dei quali va accertata la sussistenza d’irregolarità, il
danno, il correttivo politico da adottare
Rapporti del Parlamento Regolatore con l’Istituto Referendario
Il Parlamento Regolatore:
·
propone il testo dei referendum d’indirizzo;
d’abrogazione, d’approvazione da sottoporre agli elettori nella prima votazione
utile.
Rapporti del Parlamento Regolatore con il Partito Politico
Il Partito Politico:
·
può proporre al Parlamento Regolatore di
proporre una modifica del Regolamento Costituzionale funzionale alle proprie
competenze
Il Parlamento Regolatore:
·
può decidere a maggioranza qualificata le
proposte del Partito politico da porre in discussione
Rapporti del Parlamento Regolatore con i Mass Media
·
Nessun Parlamentare può parlare a nome del
Parlamento Regolatore. La voce del Parlamento Regolatore sono le delibere.
·
Nessun organo di pubblica informazione può fare
interviste o inchieste su familiari o conoscenti dei Parlamentari Regolatori
selezionati durante i lavori parlamentari e fino a sei mesi dopo la loro fine.
(il reato configurato è intimidazione anche se dalla notorietà può venirne
effettivo vantaggio)
·
Se un privato utilizza mezzi diffusivi
d’informazione di qualsiasi tipo per rendere pubblici fatti personali non già
di pubblico dominio commette un reato. (il reato configurato è intimidazione
anche se dalla notorietà può venirne effettivo vantaggio)
·
Se il parlamentare selezionato già
precedentemente svolgeva attività che lo portava a utilizzare o essere oggetto
di mass media deve limitare le proprie esternazioni a quanto faceva in
precedenza e i mezzi d’informazione non possono fare collegamenti con quanto fa
durante i lavori.
È di massima importanza assicurare:
·
la massima diffusione dei dibattiti, dei dati e
materiali relativi alle sedute di lavoro del parlamento Regolatore
·
la massima riservatezza sulla vita personale dei
parlamentari estratti
·
è permessa la diffusione di informazioni, anche
personali di un Parlamentare Regolatore, che siano strettamente necessarie ed
utili a dimostrare, in modo oggettivo, la scorrettezza delle affermazioni di un
Parlamentare in quanto ogni informazione scorretta o non verificabile va resa
nota a tutti.
·
Insulti da parte di altro parlamentare sono
segnalati al Parlamento Giudicante che decide i provvedimenti da adottare.
La rappresentazione, tramite i
mezzi di comunicazione di massa, dei processi decisionali, in democrazia, è
essenziale per la possibilità surrogata dell’immedesimazione degli elettori nei
rappresentanti non potendo operare continuamente per scelte dirette e per la
possibilità di formarsi giudizi in base ai quali effettuare le successive
votazioni per la delega o per il sostegno di leggi.
Internet permette la
disponibilità in tempo reale come in differita di poter accedere ad una
quantità enorme di dati che possono essere forniti in modo lineare o
strutturato. La possibilità di valore aggiunto che può essere fornita ai
dibattiti e ai dati forniti tramite l’intervento spontaneo di milioni di
elettori è una possibilità inedita e formidabile che va messa a regime.
Bisogna impedire che i mezzi
d’informazione diventino un sistema di pressione o di vendetta su singoli
Parlamentari Regolatori per ciò che hanno fatto o non fatto durante il loro
periodo di legislazione.
RICAPITOLANDO SUL PARLAMENTO REGOLATORE
Il “Parlamento Regolatore” costituisce un gruppo
temporaneo di elettori specializzati nella legislazione straordinaria in
conflitto d’interesse dei Legislatori permanenti del Parlamento Legislatore:
·
Può modificare il funzionamento e
l’organizzazione delle istituzioni pubbliche modificando il Regolamento
Costituzionale o confermandone la validità.
·
Può richiedere la convocazione di un Parlamento
Giudicante per attivare la sostituzione del Presidente di uno qualsiasi dei
Parlamenti Legislativi di ogni livello istituzionale con una maggioranza
qualificata di due terzi e l’indicazione delle motivazioni per una sua
sostituzione;
·
Definisce il costo complessivo del finanziamento
della politica annuo. (si vuole applicare il principio delle risorse destinate
in funzione di un risultato a ottenere in cui solo le parti del tutto più efficienti
ricevono in proporzione alla propria efficienza dal finanziamento complessivo
stabilito) (il rendiconto deve essere accessibile a tutti gli elettori
aggiornato al mese precedente per poter valutare il rapporto costi benefici e
quali rami risultano meno convenienti nel rapporto costi benefici);
·
definisce la ripartizione del finanziamento
della politica per ogni legislatore e amministratore. (si vuole stabilire
regole che partendo da una ripartizione proporzionale del finanziamento
iniziale prevedano spostamenti di percentuali di finanziamento dai soggetti
meno produttivi ai soggetti più produttivi riconoscendo il merito);
·
definisce le regole nei comportamenti dei
Legislatori nell’ottica di applicazione dei principi democratici e di una
gestione del bene pubblico trasparente agli elettori e non sospetta di
interessi privati. (si vuole impedire i doppi incarichi; le incompatibilità per
conflitto d’interessi; le concentrazioni di potere non giustificate o
pericolose);
·
definisce i criteri e i limiti delle prerogative
e dei beni e servizi a disposizione della politica. (si vuole stabilire il
principio che alcuni beni e servizi strutturati per la politica sono
disponibili per i politici Legislatori o Proponenti a prezzi di costo o in modo
gratuito rispetto al finanziamento previsto in funzione dell’effettiva utilità
e convenienza per gli elettori con verifica biennale);
·
definisce le regole della partecipazione della
Parlamento Popolare e della Camera Popolare;
·
decide sugli appalti delle società che
assicurano la partecipazione degli elettori tramite internet e sui correttivi
da applicare (si vuole che gli elettori non professionisti della politica siano
gli stessi a giudicare dell’affidabilità e dell’efficienza dei servizi resi per
la parte tecnologica);
·
decide sulle regole di funzionamento dei
Parlamenti Deliberativi e dei referendum. (si vuole che gli elettori non
professionisti della politica siano gli stessi che regolano e migliorano gli
strumenti di partecipazione diretta in funzione dei progressi tecnologici,
delle problematiche rilevate e dell’avanzamento di cultura politica
nell’elettore medio);
PENSIERI ISTANTANEI
Le
regole valgono solo se non le si può non rispettare.
Antonio
CAMPO 2012
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