LE ELEZIONI
Se un elemento essenziale della Democrazia rappresentativa
è la possibilità, per gli elettori, di poter sostituire con una scelta chi li
rappresenta e governa questa possibilità deve essere tutelata dalla prepotenza
e dalla furbizia sleale.
La truffa elettorale
Uno dei modi di rimanere attaccati al potere della classe
dei governanti è il barare nelle elezioni. Ci sono molti esempi di sovvertimento:
·
la falsificazione dei voti nei seggi elettorali;
·
ostacolare alle opposizioni un afflusso regolare
ai seggi elettorali (falsando le anagrafi elettorali) vedi le “elezioni presidenziali statunitensi del 2000
si svolsero il 7 novembre 2000. La sfida George W. Bush contro il
vicepresidente uscente Al Gore - Bush ottenne la maggioranza decisiva in
Florida con un distacco di appena 500 voti circa. Dopo un riconteggio a mano
dei voti e migliaia di cittadini, in prevalenza di colore, che non riuscirono a
votare perché non risultanti nelle liste elettorali”;
·
ostacolare le candidature di oppositori politici;
·
comperare i voti dagli elettori o ricattare
assicurandosi il riscontro dei voti ricevuti;
·
ostacolare la campagna elettorale delle
opposizioni politiche (non dare sufficiente accesso ai mass media – o darlo in
condizioni svantaggiose) vedi “posizione dominante di gruppi nel sistema
informativo televisivo e cartaceo”;
·
comperare il sostegno degli eletti
dell’opposizione in cambio di incarichi o con denaro;
·
impedire la scelta all’interno della lista e
decidere dopo il voto i candidati da eleggere (come avviene oggi in Italia)
vedi “legge porcata”;
·
diffondere false informazioni che danneggiano
gli oppositori (sviando il dibattito dell’agenda politica dai temi che effettivamente
interessano l’elettorato) vedi “macchina del fango”;
·
fare una campagna elettorale martellante che
rende insignificante le argomentazioni dell’opposizione (come disse e non fu
mai smentito Joseph Paul Goebbels
(1897 –1945) uno dei più importanti gerarchi nazisti “Ripetete una bugia
cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.”) vedi “Licio
Gelli – Loggia massonica P2 - il controllo dell’informazione”;
NB Si fanno dei riferimenti storici, il più attuali e
vicini possibili, perché ciò di cui si ragiona non è qualcosa d’astratto o
lontano.
Condizioni di Voto
È personale opinione che oggi, la Democrazia italiana,
sia fortemente compromessa dal fatto che la rappresentanza politica non è più
eletta sostanzialmente dal popolo in quanto la legge elettorale vigente risente
di molte degenerazioni:
·
CONOSCENZA DEI FATTI E DELLE CONSEGUENZE … il
sistema informativo non permette la conoscenza dei fatti si limita a illustrare
le opinioni sui fatti rendendo qualsiasi opinione plausibile e preferibile più
a livello emozionale che a livello razionale;
·
CONOSCENZA DEI LEGISLATORI … il sistema
informativo ostacola l’individuazione da parte della totalità degli elettori
della conoscenza di politici eleggibili “nuovi” ovvero non compromessi;
·
SELEZIONE DEI CANDIDATI … il meccanismo
elettorale con liste bloccate senza preferenza impedisce la libera scelta di
singole personalità nell’ambito di candidature politiche della stessa area di
pensiero;
·
CONTROLLO DELL’ELETTORATO … il meccanismo
elettorale impedisce un controllo “forte” degli elettori sugli eletti in quanto
per cinque anni gli eletti sono praticamente padroni assoluti;
·
UNA TESTA UN VOTO … il sistema di rappresentanza
per cui ogni eletto vale un voto a fronte di un diverso numero di elettori
sostenitori falsa fortemente la rappresentatività degli eletti in rapporto ai
voti ricevuti.
Conoscenza dei fatti e delle conseguenze
La “Cittadinanza Informata” richiederebbe che gli
elettori abbiano una rappresentazione dei fatti completa e una chiara visione
delle alternative possibili. Richiederebbe che essi siano informati delle
conseguenze plausibili di ogni alternativa. Solo la comprensione corretta delle
conseguenze delle alternative proposte permetterebbe all’elettore di poter
decidere responsabilmente quali costi scegliere per quali benefici e accettare
la soluzione di compromesso che può non soddisfare completamente nessuno però massimizza
i benefici per i più.
Fonte: Liberta’ d’informazione contro liberta’
d’espressione di Raphaël Meyssan reperibile http://www.voltairenet.org/Liberta-d-informazione-contro.
“Diversamente dalle apparenze, il concetto di libertà
d’informazione è opposto al concetto di libertà d’espressione. La libertà
d’informazione consiste nella diffusione di una cosa conosciuta e sicura. La libertà
d’espressione, invece, è la presentazione pubblica di una visione personale. La
prima libertà presume una verità oggettiva, la seconda sottintende che questa
verità verta sul rapporto che noi instauriamo con una cosa piuttosto che sulla
cosa stessa.
Il
sistema dell’obiettività/soggettività
Ciò
che noi chiamiamo «informazione» è in realtà un termine tecnico: si tratta di
un determinato dato su di una cosa. Questo dato ha per noi un carattere
scientifico e deve essere esatto. Un’informazione è vera o è falsa. Nel momento
in cui si hanno due informazioni contraddittorie, una deve far posto all’altra:
«non è possibile dire tutto e il contrario di tutto». Le informazioni in nostro
possesso possono tuttavia essere incomplete, ma l’informazione in sé non può essere
incompleta poiché si tratta di un dato conosciuto e certo che di per se è
completo e che può essere integrato ed ampliato grazie ad altri dati.
Per
descrivere una cosa, un avvenimento o un fatto, dobbiamo fornire delle
informazioni oggettive in merito. Difficilmente riusciamo a sottrarci alla
nostra soggettività ma, nonostante tutto, bisogna puntare verso l’obiettività
con tutta la forza e l’onestà incrociando i diversi punti di vista soggettivi e
prescindendo dalle opinioni personali per quanto sia possibile. L’oggettività
è, dunque, un ideale irraggiungibile ma verso cui mirare tenacemente.”
Conoscenza asimmetrica
L’elettore medio non può avere le informazioni che
possiede un politico di professione il quale ha una presa diretta con tecnici e
altri politici che gli illustrano le conseguenze di certe decisioni. Gli
elettori, spesso, si devono accontentare di riassunti e slogan e di
un’esperienza personale molto parziale e soggettiva. Non avendo le informazioni
complete, un sistema che tutela la partecipazione democratica, almeno dovrebbe
farsi carico di evitare che possano essere spacciate per vere informazioni sui
fatti evidentemente false.
Prigionieri dei propri errori
La cosa peggiore che possa accadere ad una persona non è nello
sbagliare quanto nel fare un errore di valutazione per lungo tempo. Un piccolo
errore può essere sempre ammesso, forse anche un grosso unico errore, ma fare
le proprie scelte su una visione sistematicamente deformata della realtà
risulta intimamente devastante. Questo tipo di consapevolezza può essere così
angosciante che di solito la persona “non
ammette l’evidenza e assume un comportamento irrazionale che giustifica
l’ingiustificabile e diventa succube del proprio errore”. È quello che
avviene ad una persona alcolizzata, essa causa coscientemente a se stessa ed ad
altri un danno inammissibile ma di cui non riesce a controllarne l’impulso. In
tale situazione pur di non assumersene interamente la responsabilità preferisce lo stato di ubriacatura perenne ed
irresponsabile alla angosciosa assunzione del grave fallimento. E’ la
drammatica situazione di chi non vede via d’uscita in quanto tutte le strade percorribili
gli sembrano “ugualmente inefficaci”. Gli imbonitori e i truffatori utilizzano
questo meccanismo per fidelizzarne la vittima.
Qualunquismo politico
Il sistema informativo italiano è in mano a pochi che
hanno una presenza schiacciante nei giornali e nelle televisioni. Vi è un
martellante messaggio che sottende la narrazione politica dei mass media “tutti
sono compromessi in qualche modo quindi tutti sono equivalenti e non si può
pretendere che chi è compromesso da una parte lasci il campo libero ai
compromessi dell’altra parta politica”. Le informazioni sui mass media che
danno una rappresentazione della realtà sono prevalentemente emozionali,
superficiali e approssimative, basate più sulle opinioni che sui fatti,
abbondano notizie su delitti, delinquenza, vincite milionarie, calciatori con
veline … questo martellante nulla emozionale toglie spazio alla trattazione dei
temi dell’economia e della società che dovrebbero essere l’interesse principale
di elettori informati e partecipanti. La dimostrazione che l’informazione dà
un’immagine deformata della realtà la si ha in quanto persone di cui vi sono
fondati sospetti o addirittura prove che truffano, corrompono, mentono fanno
carriere politiche fulminanti con milioni di tolleranti sostenitori
candidamente convinti che siccome “tutti” rubano, in necessità di scelta …
allora meglio scegliersi i “propri” rappresentanti quali simpatiche canaglie.
Conoscenza dei fatti e proposte
Se è essenziale per l’elettore la corretta informazione
lo stato deve rimuovere le cause che impediscano il cittadino a partecipare al
processo di autodeterminazione politica. La conoscenza dei fatti senza la
comprensione di cosa implicano tali fatti è però priva di senso. Faccio un
esempio: fatte le analisi del sangue ho una serie di valori. Se nello stampato
a fianco dei valori trovo indicati i valori di riferimento capisco quali valori
non sono regolari anche senza che me lo dica un esperto, meglio ancora se sono
già evidenziati i valori anomali, meglio ancora se ho accesso al rischio
stimato relativo alla presenza di combinazioni di valori sballati. Un esperto
mi saprà dire come fare per rendere regolari i valori fuori norma, quanto mi
costa e che modifiche del mio comportamento questo richieda.
SI PROPONE:
·
È necessario costituire una sede d’informazione dei fatti accertabili,
epurati dalle opinioni, che abbia il compito istituzionale di fornire facile
accesso ai fatti oggetto di agenda politica, resi in modo che costantemente aggiornati. siano verificabili le fonti,
descritti con metodi certificati e analizzabili, con indicazione delle
implicazioni relative ai fatti, comparati con dati equivalenti di altri anni o
soggetti;
·
Il mezzo più idoneo ad un agevole accesso
all’informazione, ad un costo di gestione basso, ad un aggiornamento in tempo
reale e ad una partecipazione alla sua eventuale rettifica è internet;
·
Il costo di questa entità informativa sia pagato
con una percentuale fissa del fatturato dai soggetti privati che utilizzano i mass
media commercialmente che possono utilizzarli liberamente nella propria
informazione;
·
Per l’elaborazione
e controllo della qualità della divulgazione e illustrazione dei fatti
partecipano le università di tutte le facoltà sia come corpo insegnante che studenti;
·
Tale istituzione rende accessibili e
consultabili senza censure tutte le critiche espresse all’esposizione ufficiale
dei fatti e il livello di approvazione delle critiche stesse, rendendo
immediatamente evidenti tali dinamiche a chi consulta le informazioni;
Conoscenza dei Legislatori
Ai mass media … le moderne democrazie devono molto della
propria capacità di simulare la partecipazione popolare ai processi decisionali
della politica perché ricreano la metafora della piazza (agorà) in cui il
popolo dell’antica Atene veniva informato di quanto accadeva e ascoltando gli
oratori di varie fazioni decidevano da che parte stare. Quindi in prevalenza il
popolo era spettatore del teatrino della politica (degli oratori). I mass media
come la radio, i giornali, la televisione, permettono in società di milioni di
elettori di “assistere a distanza” alla narrazione dei fatti e al teatrino
della politica per poi aver notizia tramite gli stessi mass media di come i
propri rappresentanti hanno deciso per loro. Tale tele-rappresentazione dovrebbe
permette agli elettori di formarsi un’idea dei problemi delle possibilità di
soluzione e del comportamento dei rappresentanti per decidere in sede di
rinnovo politico chi riconfermare o sostituire con nuovi politici. Ma se
l’accesso ai mass media lo detengono pochi soggetti e prevalentemente detentori
degli stessi interessi “lucrosi” difficilmente alcune proposte politiche, sia
di idee che di persone, avranno la possibilità di essere conosciute tramite
tali mezzi.
Costi della notorietà Politica
Far conoscere i candidati agli elettori è essenziale per
la Democrazia perché i gli elettori possano scegliere con cognizione di causa.
Il rendere pubblico il pensiero dei candidati comporta dei “costi” che
rientrano nei “costi della politica”. I
candidati possono essere accreditati da un partito o accreditati dalla
notorietà ottenuta prima o durante la campagna elettorale. Si pone il problema
di rendere i costi di questa promozione, determinante ed utile per gli elettori,
però non determinante a condizionare il comportamento dei legislatori “eletti” per
recuperare i costi affrontati in prima persona o per “sdebitarsi” con i
finanziatori della propria campagna elettorale. Il costo delle elezioni in
Italia è stimato in circa 400 milioni di euro e ritengo che sia una spesa
eccessiva da dividere per i 50 milioni di elettori (compresi gli italiani
all’estero).
SI PROPONE
·
per i candidati o partiti perdenti il costo
della loro campagna elettorale non deve essere a carico dell’elettorato in
quanto è opportuno che vi sia un deterrente alla presentazione di candidature.
·
Lo spazio
pubblico “minimo” concesso ad ogni candidato deve essere uguale e non proporzionale
alla popolarità della propria proposta politica infatti è ovvio che le proposte
più popolari sono anche le più conosciute mentre quelle minoritarie sono quelle
da far conoscere maggiormente ai più perché l’elettorato possa averne un
giudizio critico consapevole e ne possa tenere conto nell’elaborazione di una
sua personale visione di mediazione politica possibile.
·
I candidati che finanziano eccessivamente la
propria campagna elettorale genera costi della politica troppo alta e questo va
multato in proporzione sul finanziamento pubblico della politica.
In sintesi:
·
campagne elettorali a carico dell’autofinanziamento
dei partiti e dei candidati;
·
solo i candidati eletti ricevono un
finanziamento personale, fisso e uguale per tutti per l’ammortamento delle spese
elettorali teoricamente affrontate;
·
multa per eccesso di spesa di propaganda se risulta
che i candidati hanno speso più del
doppio del finanziamento elettorale previsto a rimborso degli eletti;
·
lo stato garantisce uno spazio minimo di accesso
sui mass media ad ogni candidato (Piazze; Manifesti; Giornali; Radio; TV;
Internet)
Dimensione dei Collegi Elettorali
Vi è la questione dell’eleggibilità in un collegio unico
nazionale o in collegi elettorali diversi. Il collegio nazionale unico richiede
un costo di promozione enorme per i singoli candidati mentre favorisce i
partiti che accreditano i candidati garantendone l’affidabilità e l’aderenza ad
una “visione” politica. La creazione di collegi elettorali ridotti permette al
candidato di farsi conoscere a costi molto minori stabilisce un rapporto
“personale” con l’elettorato e lega la propria candidatura al “territorio”.
Quest’ultima soluzione però penalizza quelle presenze politiche molto diffuse
su tutto il territorio ma percentualmente al di sotto della soglia
d’eleggibilità in gran parte dei collegi elettorali (per questa
problematica si può ricorrere al
recupero dei resti in prima votazione la possibilità di convogliare i voti
insufficienti a livello locale su candidati validi su tutto il territorio
nazionale).
SI PROPONE:
·
per l’elezione dei legislatori nazionali:
o
La votazione con il sistema proporzionale del
doppio turno
o
Nel primo turno vi sono collegi elettorali
plurinominali da cinque eletti
o
Nel primo turno ogni lista presentata non può
avere più candidati di quanti ne siano eleggibili meno 1. Ovvero se nella
circoscrizione elettorale risultano eleggibili 5 candidati una lista non può
superare i 4 nomi (per lasciare almeno un posto all’opposizione o a gruppi
fortemente minoritari)
o
Nel secondo turno, dopo 30 giorni vi è la
votazione nazionale con collegio unico plurinominale per attribuire la forza
elettorale ai 100 legislatori con più voti ricevuti o ceduti dai votati del
primo turno
·
Per l’elezione dei legislatori Comunali:
o
La votazione con il sistema proporzionale del
doppio turno
o
Nel primo turno vi sono collegi elettorali
plurinominali da tre eletti
o
Nel primo turno ogni lista presentata non può
avere più candidati di quanti ne siano eleggibili meno 1. Ovvero se nella
circoscrizione elettorale risultano eleggibili 3 candidati una lista non può
superare i 2 nomi (per lasciare almeno un posto all’opposizione o a gruppi
fortemente minoritari)
o
Nel secondo turno, dopo 30 giorni vi è la
votazione nazionale con collegio unico plurinominale per attribuire la forza
elettorale ai 10 legislatori con più voti ricevuti o ceduti dai votati del
primo turno
·
Per l’elezione dei legislatori Regionali:
o Fanno
parte del Parlamento Legislatore Regionale tutti gli eletti dei Parlamenti
Legislativi Comunali compresi nella regione.
Sistema Elettorale
Si tende a credere che il sistema elettorale garantisca
maggiore governabilità quando costringe le posizioni politiche del paese a
convergere su poche posizioni per avere una sufficiente massa elettorale e non
correre il rischio di non far eleggere i propri candidati. Di solito si
ottengono cartelli elettorali che accomunano moderati ed ali estreme creando
maggioranze di sostegno al governo molto instabili e conflittuali. La stabilità
di un governo e la coesione della maggioranza che lo sostiene è più legata al
raggiungimento di obbiettivi specifici pattuiti tra le forze che si aggregano che
non al generico miglioramento delle condizioni di vita o alla semplice
alternanza al governo.
Ritengo che sia sempre un danno grave per la democrazia
barattare la rappresentatività per la governabilità anche quando l’espediente
sembra ottenere il risultato perché il danno democratico risulterà più subdolo
e drammatico quando si renderà evidente.
Se si decide di scegliere il sistema di rappresentanza in
base all’efficacia potrei fare il parallelo con questo esempio: Ho un problema,
e rivolgendomi alle istituzioni il problema persiste perché adottano procedure
di garanzia che le rendono lente rispetto alle esigenze locali. Decido di
rivolgermi ad un criminale locale e ottengo la soluzione del problema. Anche altri
adottano questa soluzione che appare la più efficace e vengono risolti molti
altri problemi. A livello locale la vera istituzione diventa il criminale al
quale, “quasi” tutti si rivolgono. Può capitare che voi stessi diventiate un
problema per qualcuno che si rivolge al criminale o che diventiate un problema per
il criminale stesso e voi sarete vittima della sua efficacia alla quale avrete
contribuito di dare forza e consenso. “avete barattato efficienza con la vostra
garanzia contro l’arbitrio”.
Ricordarsi che il Fascismo e il Nazismo erano democratici
così come c’era democrazia nell’Unione Sovietica o in Cina, è democratico anche
l’Iran. Certamente non diremmo che sono campioni di democrazia in una eventuale
classifica. Ritengo che i sistemi che annullano la rappresentanza di una parte
dell’elettorato e i sistemi che rendono inamovibile la rappresentanza politica
sono antidemocratici anche se hanno apparenti elementi di democrazia quali le
votazioni.
Non mi avventuro in un’analisi troppo dettagliata dei
metodi di elezione, e se lo ritenete la
potete tralasciare nella lettura, ma è necessario che si comprenda quanto
siano lontani dalla piena democraticità i sistemi adottati nel mondo. Un sistema
elettorale è composto da tre elementi fondamentali: il sistema di
candidature, il sistema di votazione e il metodo per l'attribuzione
seggi.
I sistemi
elettivi adottano varie forme di selezione della rappresentanza politica e si
articolano:
il sistema di Candidature per scelta:
·
candidatura con sostegno diretto di elettori (è da
considerarsi molto democratico infatti aumenta la rappresentanza effettiva. Le
candidature devono essere varianti genuine delle posizioni politiche degli
elettori attivisti)
·
candidatura con sostegno di un partito tramite
elezioni primarie (è da considerarsi molto democratico infatti aumenta la
rappresentanza effettiva. Le candidature devono essere varianti genuine delle
posizioni politiche degli elettori attivisti)
·
candidatura con sostegno di un partito tramite
scelta delle segreterie di partito (è da considerarsi poco democratica, infatti
la dirigenza dei partiti se onesta cercherà di candidare quelle che pensa siano
le candidature più gradite dai sostenitori e simpatizzanti la propria linea
politica ma potrebbe mettere candidati che rafforzano la propria corrente o che
permettono di fare accordi di cartello politico con altri partiti)
il sistema di Candidature per collocazione territoriale:
·
Candidatura in un'unica circoscrizione (si lega
la propria candidatura ad un territorio definito)
·
Candidatura in più circoscrizioni (la stessa
persona ci si candida garantendosi un’alta probabilità di riuscita e la
possibilità di liberare il posto a persone meno note in caso di preferenze sufficienti
all’elezione in più circoscrizioni) (è da considerarsi poco democratico in
quanto è spesso utilizzato dalla dirigenza politica per garantisce
l’inamovibilità di alcuni. è una porcata come voto civetta che attrae elettori
su personalità di rilievo ma che fa eleggere persone poco significative se non
impresentabili)
il sistema di Votazione
·
Nominativa (si da il voto ad una persona
specifica) (di solito nei sistemi maggioritari uninominali)
·
Lista con preferenza unica (si da il voto ad una
lista e si può specificare una o più persone in ordine di preferenza)
·
Lista con preferenza multipla (è molto
democratico e permette di selezionare i candidati più graditi a tutti gli
elettori ma può comportare dei rischi in caso con le combinazioni di preferenze
si rendono riconducibili al voto di singoli elettori in ambiti in cui
l’elettore è ricattabile)
·
Lista bloccata (si da il voto ad una lista) (di
solito quando si vuole garantire l’elezione di quote di persone in una certa
percentuale: si alterna nella lista rappresentanti di partiti che si sono uniti
in unica lista e vogliono avere uguale rappresentanza proporzionale oppure si
alterna un uomo a una donna per correggere la scarsa rappresentanza della
componente femminile) (è un sistema accettabile solo se vi sono delle primarie
che stabiliscano l’ordine dei candidati altrimenti è una porcata da parte delle
segreterie di partito)
Attribuzione seggi per rappresentatività
·
Elezione Proporzionale primo paese ad applicarlo
fu il Belgio nel 1900 ed è basato su liste di candidati che si ripartiscono i
voti in modo da eleggere quanti più componenti della lista e tra questi i
componenti con il più alto numero di preferenze (è il sistema più
rappresentativo, vengono eletti rappresentanti in modo proporzionale ai voti
ricevuti, solo le posizioni politiche che non raggiungono la soglia di votanti
minima per un singolo seggio vengono escluse) (oltre all’esclusione di
minoranze al di sotto del numero di voti sufficienti per un seggio il difetto
di questo sistema è che richiede degli arrotondamenti anche di parecchie
migliaia di voti nell’attribuzione dei seggi così che il voto di alcuni
elettori cambia valore rispetto al voto di altri).
·
Elezione Maggioritaria uninominale è il più
antico sistema di elezione già adottato nella Grecia antica (rappresenta solo
la posizione politica che risulta maggioritaria) (si presta ad accordi di
cartello come il voto di desistenza per cui alcuni piccoli partiti acquistano
più rappresentanza di quanta ne avrebbero con il voto proporzionale. Può compensare
i periodi di assenza di rappresentanza di una parte con l’alternanza ma per un
certo numero di anni una parte del paese è senza rappresentanza o se ha una
rappresentanza avviene perché in altri collegi elettorali ha prevalso la
propria linea politica) (è il metodo meno democratico in quanto toglie
rappresentatività a una parte consistente della popolazione)
·
Elezione Maggioritaria plurinominale
(rappresenta solo le posizioni politiche che raccolgono un numero
sufficientemente alto di voti ed esclude le minoranze in particolare quelle che
sono molto diffuse sul territorio) (è il metodo non del tutto democratico in
quanto toglie rappresentatività ma tutela un minimo di rappresentanza alla
minoranza e non l‘azzera come nel metodo a Maggioranza Uninominale)
Attribuzione seggi per grandezza della circoscrizione
·
Unica circoscrizione (permette anche a posizioni
minoritarie molto diffuse sul territorio di essere rappresentate ma comporta un
alto dispendio di risorse per far conoscere i singoli candidati, sono agevolati
i partiti che fanno prevalere l’obbedienza dei rappresentanti alla loro
personalità)
·
Più circoscrizioni (più sono piccole più i
singoli candidati possono farsi conoscere e più si ottiene una rappresentanza
legata al territorio, sono penalizzate le posizioni politiche molto diffuse in
tutto il territorio a meno che non vi sia un recupero dei resti) (più
democratica nella rappresentanza legata al territorio)
Attribuzione seggi per selettività
·
Con recupero dei resti (è il metodo per
attribuire seggi nel caso di votazioni in più circoscrizioni alle posizioni
politiche molto diffuse sul territorio o alle posizioni politiche che nei
singoli collegi hanno ottenuto più voti necessari ai candidati eletti e che
sommati ai resti di tutte le circoscrizioni permettono di avere attribuiti
altri seggi) (aumenta la rappresentatività democratica)
·
Con percentuale di sbarramento (esclude la
rappresentanza alle posizioni politiche che non raggiungono la percentuale
minima prefissata – rende difficile la creazione di nuove posizioni politiche
rappresentate) (meno democratica in quanto toglie rappresentanza può essere
mitigata con il doppio turno)
·
Con premio di maggioranza (da un numero di seggi
utile ad avere il 50+1 della maggioranza dei rappresentanti alla maggioranza relativa)
(meno democratica in quanto falsa il rapporto di rappresentatività e costringe
le posizioni politiche ad ammucchiate che si sfaldano dopo il voto)
Attribuzione seggi per recupero dei voti inutili
·
Doppio turno (è il metodo più democratico in
quanto permette di recuperare i voti inefficaci alla rappresentanza del primo
turno e permette in caso di ballottaggio di definire almeno la maggioranza
assoluta per l’elezione del rappresentante. Permette anche a forze politiche
nuove di tentare di portare suoi candidati ad essere eletti)
·
Sostegno (è il metodo usato all’interno delle
liste per cui i voti di preferenza insufficienti o eccedenti alla elezione del
candidato confluiscono nei voti dei più votati ma non sufficienti alla elezione
in modo da ottenere quanti più eletti possibile, lo stesso può avvenire con i
resti a sostegno di liste o candidati di altre liste)
Paradosso della Maggioranza nel sistema Maggioritario Uninominale
Si definisce Paradosso della Maggioranza l’effetto
opposto a quello desiderato, ovvero quando tutte le forzature inserite
ottengono il risultato inverso. Tipico esempio è la situazione in cui un
partito ottiene più voti ma meno seggi.
Esempio:
Consideriamo 5 collegi (10 seggi ognuno) - 50 membri
all’assemblea (seggi vacanti) - 500 votanti
In sostanza: Al partito 1 sono andati 280 voti e
20 seggi.
Al partito 2 sono andati 220 voti e 30 seggi. Ha vinto
in più collegi anche se con meno voti
un cittadino può essere politicamente definito come:
·
non elettore (per incapacità; per estraneità;
per incompetenza; per indegnità)
·
elettore comune (per appartenenza ad un collegio
elettorale)
·
elettore sostenitore (per attività di sostegno
di candidati o di associazioni politiche)
·
elettore qualificato (che esprimere preferenze
per persone o leggi solo se possiede dei requisiti di competenza riconosciuti)
·
elettore eleggibile (che può candidarsi)
·
elettore politico (che interviene nelle sedi
istituzionali a sostegno di persone o mozioni)
·
elettore legislatore (che fa, modifica o
cancella le leggi)
·
elettore amministratore (che fa, modifica o
cancella regole e amministra apparati pubblici)
·
elettore regolatore (che fa, modifica o cancella
leggi riguardanti i legislatori e gli amministratori)
|
PENSIERI ISTANTANEI
L’essere
individuale evolve per specializzazione attuativa
L’essere
sociale evolve per complessità organizzativa
Antonio
CAMPO 2011
|
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Il sistema elettorale italiano e non solo italiano,
attualmente, rende estremamente costoso far conoscere all’elettorato nel
dettaglio la “coerenza politica” di un candidato. Anche il solo raggiungimento
della notorietà diventa un obbiettivo estremamente oneroso, per il candidato,
se questi non l’aveva già ottenuta per altro motivo prima di candidarsi.
L’elevato costo delle promozioni elettorali espongono i candidati a più
degenerazioni della loro proposta politica.
Trasparenza del candidato
per aumentare la propria visibilità, i candidati,
contraggono debiti economico-morali che devono poi essere ricambiati da
agevolazioni politiche verso i propri creditori. Se l’elettore è messo a
conoscenza dei sovvenzionatori o dei sostenitori del candidato questo permette
all’elettore il sapere cosa condiziona le scelte presenti e future dello
specifico Legislatore e diviene un deterrente, per il politico, il farsi
condizionare da soggetti discutibili.
SI PROPONE:
·
L’OBBLIGO DI RENDICONTO stabilisce che il
candidato o l’eletto non può trincerarsi dietro alla privacy non rispondendo
alle domande dei giornalisti pena la segnalazione di ogni sua ritrosia e l’autorizzazione
all’indagine giornalistica per ottenere risposte (la legge sulla privacy nei
confronti dei candidati e degli eletti viene ad affermare che è preminente
l’informazione degli elettori alla tutela della riservatezza e che la
riservatezza degli stessi o di coloro che hanno relazioni significative per gli
elettori, vale come causa di risarcimento se dettagli della vita privata
ininfluenti per le implicazioni di vita pubblica vengano date con gratuità in
pasto alla pubblica conoscenza), Tale trasparenza dovrebbe causare la deterrenza
nel presentarsi di candidati compromessi. E’ necessario che le scelte ed i
condizionamenti ai quali è sottoposto un candidato o un eletto siano sempre
accessibili a tutti gli elettori che ne vogliano prendere conoscenza e questo
non solo per azione dei mezzi d’informazione ma anche da documenti ufficiali
resi disponibili dalle istituzioni alle quali essi si candidano o sono eletti
in questo modo si rendono leggibili anche in termini di influenza di terzi le
decisioni o posizioni prese dai singoli politici;
·
LA SEGNALAZIONE DI OPACITA’ creazione di un
meccanismo d’informazione lecito ed incensurabile che permetta la segnalazione
di ogni mancata risposta viene resa verificabile in siti ufficiali in cui vi è
il dossier continuamente aggiornato del candidato disponibile a chiunque,
·
LA SEGNALAZIONE D’IRREGOLARITA’ creazione di un
meccanismo d’informazione lecito ed incensurabile che permetta la segnalazione
di ogni inesattezza viene resa verificabile in siti ufficiali in cui vi è il
dossier continuamente aggiornato del candidato disponibile a chiunque.
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PENSIERI ISTANTANEI
L’essere
sociali ci rende più forti del singolo
ma più
vulnerabili ai singoli ai quali
si
delega il comando.
Antonio
CAMPO 2011
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Test di affidabilità del candidato
George Orwell, ha scritto due romanzi che scolpiscono i
rapporti sociali legati al potere ed al controllo sociale “1984” pubblicato nel
1949 nel quale preconizzava una società totalmente controllata tramite i mass
media dalla sua oligarchia. Oggi si potrebbe ribaltare la dinamica creando un
sistema che permette alla società di controllare completamente quello che fa la
propria classe politica e amministrativa e “la fattoria degli animali” pubblicato nel 1945 nel quale prende in giro i
rivoluzionari che prendendo il potere da oppressi diventano oppressori
comportandosi come i loro precedenti tiranni. I personaggi sono gli animali
della fattoria che si ribellano agli uomini. La rivolta viene guidata dai
maiali che a loro volta divengono i nuovi tiranni.
Premesso: che nessuno è obbligato a fare il politico o
l’amministratore; Che non vi è nessun intento punitivo nei confronti di chi fa
per un periodo della propria vita tale attività; Che tale funzione ha un
interesse pubblico preminente nella conoscibilità pubblica della possibilità di
comportamenti dannosi o rischiosi per la democrazia, intollerabili anche in
minima misura. Chi si propone di fare il politico o l’amministratore deve
sapere che la sua vita deve diventare trasparente per tutti gli elettori e può
opporre a tale trasparenza solo il rispetto della sua persona e il non
coinvolgimento di altri se non strettamente necessario ad una notizia di
interesse generale.
L’elettore deve potersi fidare della dignità ed onore dei
candidati e valutarli solo per le proposte e la capacità di realizzarle. L’eventuale
inaffidabilità non può essere verificata o intuita estemporaneamente
dall’elettore o dai mezzi d’informazione commerciale, essa deve essere rilevata
con sistemi di controllo permanenti di rilevanza istituzionale con metodo di contraddittorio.
Per sottrarre alla faziosità eventuale dei mezzi d’informazione utilizzati alla
rendicontazione di tali aspetti.
Essenzialmente il test di affidabilità è basato sulla
possibilità di ogni cittadino di poter sapere sempre il grado di affidabilità
del candidato in una cartella pubblica in cui vi sono tutte le informazioni di
interesse pubblico relative al candidato o politico o amministratore di nomina
politica. In tale cartella indicata come CARICATURA POLITICA in quanto
sottolinea alcuni caratteri, messa sul WEB, costantemente aggiornata, viene
resa disponibile la descrizione di se stesso del politico / amministratore – la
descrizione di questi dei sostenitori e dei detrattori – la completa storia
delle ANSA di tutti i suoi atti – il reddito – i costi pubblici della sua
attività e i risultati positivi / neutri / negativi – il test di affidabilità
superato
Aggiungo solo che è dimostrato che vi sono molti elettori
che pur sufficientemente informati della dubbia o accertata illegalità del
proprio politico di riferimento, delle inesattezze o falsità delle sue
affermazioni e dell’incoerenza tra ciò che dice e ciò che fa, continuano a
trovarci motivi politici per giustificare il suo sostegno. Ovviamente la
democrazia non deve garantire la migliore classe politica possibile, essa deve
garantire che la classe politica scelta dall’elettorato sia stata scelta con la
massima conoscenza possibile della stessa. Poi, in democrazia, è l’elettore
mediocre che decide il destino di tutti. Ecco perché è importante per una
società dare ai mediocri il massimo della cultura possibile.
L’affidabilità del politico o dell’amministratore è data:
·
Dall’assenza di conflitti d’interesse;
·
Dall’assenza di ricattabilità;
·
Dall’assenza di corruttibilità.
L’ASSENZA DI CONFLITTI D’INTERESSE è data dall’assenza di
situazioni in cui, utilizzando il normale esercizio della propria
discrezionalità d’ufficio, possono essere indebitamente agevolati. ovvero:
·
rilevanti interessi economici personali, di parenti,
amici o benefattori agevolabili dalla sua funzione e modalità potenziali o in
atto;
·
vicende giudiziarie personali, di parenti, amici
o benefattori agevolabili dalla sua funzione e modalità potenziali o in atto.
SI PROPONE
·
Di segnalare sul dossier “CARICATURA POLITICA” le
attività agevolabili dalla sua funzione e modalità potenziali o in atto;
·
Di segnalare le spiegazioni alle domande
circostanziate da fatti relativamente a conflitti d’interesse;
·
Qualora la persona candidata o eletta non voglia
dare risposte esaurienti si segnala la ritrosia e si pubblica sulla scheda i
documenti o i fatti che ne costituiscono le prove ed in caso di ritrosia della
persona a dare spiegazioni anche del potenziale conflitto indicato dalla
domanda
·
Di premiare ogni persona che porta prove
inconfutabili e nuove di ogni conflitto d’interessi in atto.
LA NON RICATTABILITA’ è data dall’assenza di situazioni la
cui venuta a conoscenza determina un danno d’immagine e nei rapporti personali
del politico. Ovvero:
·
la frequentazione di persone che possono
compromettere l’immagine del candidato o dell’eletto;
·
comportamenti privati che, pur non costituendo
reato, possono compromettere l’immagine del candidato in quanto in antitesi con
le propria immagine pubblica o contrari al propri sostenitori di riferimento.
SI PROPONE
·
Di utilizzare agenti provocatori per testare la
ricattabilità dei candidati o degli eletti;
·
Le informazioni ricattatorie sono acquisite da
delatori pagati una tariffa per la notizia, una tariffa per le prove, nel caso
il politico abbocchi la sanzione del reato di cedimento al ricatto viene
fornita al delatore rivalendosi sul finanziamento del Legislatore o sulla
cauzione del candidato.
·
Rendere legale la costituzione di dossier sui
politici anche da privati solo se pubblicati e mantenuti aggiornati integralmente
con le informazioni disponibili senza colpevoli ritardi.
LA NON CORRUTTIBILITA’ è data dalla capacità di non
accettare ricatti denunciandone pubblicamente o alla magistratura il tentativo.
SI PROPONE
·
Di utilizzare agenti provocatori per testare la
corruttibilità dei candidati o degli eletti proponendo loro degli scambi e
denunciando chi non denuncia il tentativo
Finanziamento delle candidature
I candidati che utilizzano ingenti risorse personali,
successivamente, sono tentati di trovare un ristorno del loro costo facendo
diventare pubblico il costo elettorale e questo il caso dei rimborsi elettorali
che hanno sostituito il finanziamento ai partiti (in Italia abrogato da
referendum) e le sovvenzioni agli organi d’informazione di partito. (per inciso
i partiti politici anche non rieletti, tuttora prendono rimborsi elettorali di
precedenti elezioni basate sul censimento della popolazione compreso chi non è
elettore). Dal 2008 e fino al 2012 si dovranno pagare circa 600 milioni di
euro.
·
1974: nasce finanziamento pubblico ai partiti;
·
1993 al referendum abrogativo, il 90,3% dei
votanti si esprime contro il finanziamento ai partiti lo stesso anno del
referendum vincente: viene creato il “Rimborso Elettorale”;
·
il Rimborso Elettorale NON e’ stato calcolato
sulle spese effettive - il Rimborso viene per anni calcolato sul censimento
(compresi i non aventi diritto al voto): lire 1.600;
·
nel 1999 il rimborso passa da 1.600 a 4.000 lire - cambia
la moneta: da 4.000 lire si passa a 5 euro - l’erogazione dei rimborsi è saldata
in cinque comode rate annuali - i rimborsi sono indipendenti dalla durata
effettiva della legislatura, quindi son pagati per 5 anni a prescindere.
Una cosa ragionevole sembra la comparazione con le spese
di finanziamento della politica di altri paesi democratici europei ma smette di
sembrare ragionevole se si considera che anche questi paesi difettano in Democrazia
e hanno problematiche di rappresentanza e di gestione politiche simili alla gestione
politica italiana quindi invece di copiare occorre razionalizzare.
se a dispetto di ogni evidenza si ritiene di voler sovvenzionare
con soldi pubblici il costo della politica … in quanto la sua utilità
democratica si ritiene essenziale e con il fine di sottrarre il politico onesto
dalla tentazione di rientrare delle spese elettorali facendo favori indebiti.
SI PROPONE:
·
stabilire un finanziamento al costo della
politica per tutto lo stato con un tetto
annuo non sia superabile. Tale finanziamento poi va ripartito egualmente tra i
soggetti accreditati (il costo della politica non è dato dalla remunerazione di
diritti o di costi fissi quanto sul finanziamento di potenzialità comunicative
e quindi non può essere calcolato per somma quanto per ripartizione)
·
vietare il rimborso sulle spese da affrontate
(non ci sarebbe fondo alle spese di autopromozione se si sapesse di essere
successivamente rimborsati)
·
vietare il rimborso ad elettore votante (i
partiti che prevedono un guadagno di voti proporzionale alle spese
pubblicitarie farebbero lievitare i costi della loro campagna elettorale a
fronte di rimborsi proporzionalmente più consistenti e questa è una
degenerazione da stroncare)
·
vietare il finanziamento elettorale in funzione
alla maggior frequenza di consultazione degli elettori (se i politici fanno
avvenire più occasioni elettorali i costi crescono a fronte di un peggiore
rendimento politico ed in questo caso è logico che siano penalizzati nel loro
finanziamento);
·
sanzionare il partito che in proporzione dei
candidati iscritti ha speso più di due volte il finanziamento previsto a
candidatura eletta nel primo turno (partiti che investono eccessivamente nella
campagna elettorale falsano la stessa e costringono ad una rincorsa degli altri
partiti e candidati per assicurarsi la percezione della stessa visibilità e
questa è una degenerazione).
·
il sistema di Candidature deve prevedere
l’assenza di situazioni debitorie non coperte da equivalenti situazioni
creditizie. Di un numero di sostenitori iniziali equivalenti all’1x1000 degli
elettori del collegio elettorale come lista o come singolo nominativo ognuno
dei quali deve assicurare il finanziamento della candidatura per 100 euro ed
ognuno dei quali diviene corresponsabile della gestione di tale finanziamento
costituendosi in un comitato elettorale e avente le regole societarie previste.
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PENSIERI ISTANTANEI
Se la politica diventa un
mestiere chi la pratica …
tende a farla durare fino
alla pensione e …
tende a farla rendere il
più possibile.
Antonio
CAMPO 2011
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Limite di rieleggibilità
Se i candidati passano per la promozione attraverso un
partito e se le candidature le decidono la classe dirigente del partito, questi
cercheranno di farsi cooptare dalla
classe dirigente dominante per poi utilizzare le linee politiche predominanti
come linee di autobus su cui salire e scendere a seconda della convenienza
contingente. Una volta eletti, la propria rielezione dipende in massima parte
dalla autoconservazione della classe dirigente e non dagli elettori. Vi è la
formazione di una CASTA i cui membri si consorziano per garantirsi
l’inamovibilità da posti di privilegio.
Proponendo di mettere un limite alla rieleggibilità
scatta la recriminazione per cui persone di alta qualità sono espulse dai posti
decisionali con il conseguente danno di perdita di capacità. Alla luce della
storia le persone di qualità sono da temere ancor più dei mediocri perché esse
richiedono un affidamento completo e incontrollato e impediscono di emergere di
menti giovani e capaci. Se il loro prestigio ed influenza è grande e
persistente possono esercitarla politicamente anche dalla sede di un partito o
di un movimento senza per questo accreditare l’inamovibilità della classe
politica con tutte le degenerazioni note. Anche la sola possibilità di
eleggibilità in altre sedi istituzionali è deleteria in quanto fa sviluppare un
valzer politico in cui vi sarebbe uno scambio di poltrone in un sistema che è
riuscito a fare comunque CASTA.
SI PROPONE
·
mettere il limite di rieleggibilità per la
stessa carica ad una volta;
·
la non elezione in qualsiasi altra carica elettiva
per un periodo di sospensione di due anni;
·
la non assunzione a qualsiasi incarico o lavoro statale
per il periodo di due anni;
·
l’elezione comporta la dimissione automatica da
qualsiasi precedente incarico o attività pubblica o privata.
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PENSIERI ISTANTANEI
Se la
politica è far star bene il prossimo …
Per il
politico non vi è più prossimo di se stesso!
Antonio
CAMPO 2011
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Primarie e candidature in un sola circoscrizione elettorale
Nel funzionamento dei partiti deve essere previsto l’obbligo
di legge al ricorso a primarie interne degli iscritti per definire le
candidature nei singoli seggi e il loro ordine di lista in modo che le loro
dirigenze politiche non si comportino come oligarchie inamovibili o assolutiste
e sia proposta agli elettori una scelta di candidature frutto di una
preselezione democratica.
Le elezioni primarie di partito hanno più obbiettivi:
·
favorire la scelta dei candidati che hanno il
maggior consenso possibile tra gli iscritti quindi impedire che i candidati
siano scelti insindacabilmente dalla dirigenza dei partiti; (si vuole
svincolare i candidati dalle dirigenze di partito e vincolarli maggiormente
agli attivisti)
·
favorire l’elezione dei candidati più sostenuti
anche quando vi è la necessità di ridistribuire i voti in eccesso per i candidati
eletti o voti in difetto per i candidati non eleggibili e quindi impedire in
sede di formazione delle liste o post voto siano eletti i candidati favoriti dalla
dirigenza
Anche singoli candidati indipendenti possono iscriversi
direttamente alle elezioni statali purché abbiano la sottoscrizione esclusiva
dei sostenitori richiesti per l’articolazione in cui ci si candida.
Vi sono delle condizioni da rispettare:
·
le circoscrizioni elettorali delle primarie dei
partiti devono coincidere con le circoscrizioni delle elezioni statali per le
rispettive articolazioni di cui si svolgono; (si vuole impedire che in un
territorio vengano imposti candidati che hanno maggior consenso altrove)
·
chi si candida deve avere almeno un centesimo di
sostegno esclusivo degli iscritti al partito; (si vuole che in una
circoscrizione elettorale vi siano candidature solo se vi è una sufficiente
sostegno locale legando così il potenziale eletto al territorio di candidatura)
·
lo svolgimento delle primarie deve essere
autofinanziato; (si vuole che le spese delle candidature che non diventeranno
eletti non diventino costi da pagare per gli elettori che non li hanno eletti)
·
possono essere utilizzate le strutture
logistiche ed organizzative delle elezioni svolte dallo stato pagandone i costi
di utilizzo e di restituzione in stato di efficienza; (si vuole creare delle
strutture stabili per le votazioni e le consultazioni da utilizzare sia nelle
elezioni / consultazioni istituzionali sia per le consultazioni dei partiti
facendo diventare le strutture elettorali stabili diffuse ed economiche
nell’esercizio)
·
il costo del loro utilizzo è a carico degli
iscritti del partito; (si vuole che l’utilizzo delle strutture ufficiali di
votazione e consultazione da parte dei partiti sia a carico degli stessi)
·
non è possibile esprimere più di una preferenza
per scheda, (si vuole impedire di poter far risalire ad una promessa di voto di
un elettore da parte di un candidato che compra i voti utilizzando il calcolo
combinatorio delle preferenze)
·
per verificare l’identità del votante la sua
abilitazione a votare per una determinata circoscrizione elettorale o quesito e
la non ripetizione del voto in posti di voto diversi si adotta il
riconoscimento dell’impronta digitale unita all’inserimento di una scheda elettorale
con cip il riconoscimento genera la risposta di registrazione in linea o
differita del votante in una sede centrale. il votante viene abilitato al voto
nel seggio elettorale; (si vuole far selezionare in automatico le schede da
utilizzare e rilevare quali seggi devono essere sottoposti a ripetizione del
voto tramite schede memorizzate in caso di anomalie di voto)
·
il voto deve essere espresso in modo da non
poterlo associare con certezza al votante però deve essere accertabile che i
voto comunicati da un posto di votazione corrispondano ai voti effettivamente
scrutinati; (la segretezza del voto deve essere associata alla verificabilità
che i voti dati siano genuini e comunicati correttamente)
·
il voto può avvenire con metodo tradizionale o
elettronicamente in questo ultimo caso inserendo la scheda elettronica nel
lettore si possono votare le schede elettorali e referendarie. Ogni votazione
completata viene registrata in modo criptato nella scheda elettronica
elettorale inserita e viene stampata una scheda cartacea che riporta il codice
del seggio elettorale e un codice casuale generato dalla scheda elettorale
elettronica. Il voto effettuato, di memorizzare i voti effettuati su una scheda
che si conserva personalmente ed in cui i voti sono criptati e leggibili solo
dai centri elettorali in seguito ad un controllo di voto dovuto ad anomalie nel
seggio successivamente verrà messa nell’urna elettorale del quesito
corrispondente; (si vuole permettere all’elettore di verificare su una stampa il
voto effettuato prima di metterlo nell’urna, il voto è verificabile in un
successivo spoglio in sede centralizzata. Sono effettuabili controlli a
campione sugli elettori di un seggio che presenta anomalie di voto facendo
ripetere la votazione tramite inserimento della scheda elettronica e scarico
dei voti effettuati)
·
possono essere utilizzate più schede con
preferenza a valore progressivo se si utilizzano metodi di calcolo a preferenza
multipla
·
i voti devono poter essere controllati fino ai
sei anni successivi
·
il Presidente di seggio riporta su ogni voto
scrutinato la dicitura “valido” “bianco” “nullo” nel momento della sua lettura.
Nel caso di dubbio viene apposto inizialmente la dicitura “dubbio” e poi in
sede di esame viene apposta la dicitura “valido” o “nullo”
·
nei voti elettronici vengono distribuiti ai
votanti dei codici di controllo ed effettuato subito dopo il voto un controllo
a campione
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PENSIERI ISTANTANEI
Quando
predomina la forza dei pochi sui molti .. domina la paura
Quando
predomina la furbizia dei pochi sui molti … domina l’inganno.
Quando
predomina il controllo di molti sui pochi… domina la democrazia.
Antonio
CAMPO 2011
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Il voto segreto è una degenerazione
In uno stato
democratico ogni elettore dovrebbe godere dell’assoluta sicurezza e libertà
personale quindi nessun cittadino dovrebbe temere conseguenze e ritorsioni per
una sua libera e legittima scelta. Ma i sostenitori del voto segreto si
appellano al fatto che la realtà non è il mondo ideale.
La segretezza del voto
dato dall’elettore nasce come un tentativo di tutelare il votante rendendolo
libero da ricatto o minacce reali i immaginate.
Il voto segreto è un
danno per la democrazia accettato per presunti benefici.
·
Il danno più evidente è il danno economico.
Organizzare una votazione segreta comporta una struttura logistica ed
un’organizzazione con costi molto elevati,
·
il danno secondario è che rende estremamente
difficoltosa una verifica della votazione.
·
Il danno meno evidente ma più subdolo è che
abitua alla vigliaccheria anche chi non è in necessità di esserlo.
Negli eletti la
degenerazione è maggiore
·
Il voto segreto dell’eletto non permette la
verifica della coerenza tra quanto detto e quanto votato agli elettori.
·
Agevola i doppiogiochisti a sostenere il proprio
inganno generando un ambiente politico torbido
L’obbiettivo non è
l’anonimato del votante che cozza contro lo stimolo a partecipare e spendersi
in prima persona, quanto il rendere sicuro il votante che nulla di indesiderato
gli succede in seguito ed a causa del voto espresso reso noto.
Un equilibrato
compromesso potrebbe essere la riservatezza del voto potenziando:
·
il
sistema di controllo della sua genuinità (non falsificazione)
·
la sua verificabilità successiva
(verificabilità)
·
l’economicità del sistema di rilevamento del
voto
·
la frequenza con cui si può raccogliere
·
la raffinatezza della quantità di informazioni
d’indirizzo che permette d’esprimere al votante
Voto di preferenza multiplo metodo anonimizzato
Ipotesi di voto con due preferenze. All’elettore si
forniscono 2 schede in cui va composto il codice di 4 cifre in cui le prime due
indicano il partito e le seconde due indicano la preferenza per un candidato.
Ogni scheda riporta l’ordine di preferenza del voto. Vi è anche il codice 00
per la scelta del candidato di non dare nessuna preferenza e la scelta 00 per
la scelta del partito per astenersi dal voto. Poi le schede sono piegate e
inserite in urne rispettive all’ordine di preferenza e alla chiusura del voto
si procede allo spoglio manuale.
Voto di preferenza multiplo metodo elettronico
Ipotesi di voto con due preferenze. All’elettore si
forniscono 2 schede in cui va composto il codice di 4 cifre in cui le prime due
indicano il partito e le seconde due indicano la preferenza per un candidato.
Ogni scheda riporta l’ordine di preferenza del voto. Vi è anche il codice 00
per la scelta del candidato di non dare nessuna preferenza e la scelta 00 per
la scelta del partito per astenersi dal voto
Viene fatta scansionare la scheda e se nello schermo
compare la corretta lettura dei dati l’elettore conferma il voto e la scheda
viene resa valida per il seggio. La scansione viene criptata e trasmessa al
centro votazioni e conservata. Poi le schede sono piegate e inserite in urne
rispettive all’ordine di preferenza.
Se la scansione non da risposta corretta viene distrutta
in un tritatutto e viene fornito l’elettore di altra scheda.
Ogni scheda ha una filigrana leggermente differente che
permette durante la scansione di rendere unico e rintracciabile quella
scheda/voto.
In caso il sistema di lettura elettronico non funziona
l’elettore inserisce le schede votate nelle rispettive urne e alla chiusura del
voto si procede allo spoglio manuale
Voto di preferenza elettronico e postale
L’elettore riceve sulla propria casella e-mail elettorale
un codice di voto con le istruzioni da seguire. Stampa le schede di voto,
previste vota, le scannerizza con l’apposito programma elettorale, se la
lettura è corretta inserisce il codice di voto per validare la lettura,
spedisce per posta la scheda di voto. Riceve sull’e-mail elettorale un codice
di annullo della votazione se lo utilizza la sua votazione viene inserita in un’indagine
per l’accertamento di un tentativo di condizionamento di voto e il voto viene
annullato.
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PENSIERI ISTANTANEI
Il vero
potere … è avere una propria opinione
Maturata
onestamente … a costo di cambiare idea.
Antonio
CAMPO 2011
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Posti politici autoreferenziali
Un’altra degenerazione dovuta alla fitta rete di scambi
di favori tra i politici è la creazione di “posti di posizione” con reddito
assicurato e ritaglio di capacità decisionale per i “politici trombati”. Per i
politici, in quanto individui, è importante e desiderabile avere
un’assicurazione al mantenimento di vantaggi che sono giustificati solo
dall’esercizio della rappresentanza politica e non quando questa deve
necessariamente finire. E troppo umanamente si è portati a creare tali posti
per sé e per gli amici.
SI PROPONE:
·
deve esistere un censimento immediatamente
accessibile a tutti i cittadini delle funzioni decisionali politiche o
dirigenziali o di consulenza di nomina politica con il rendimento reale
(risultati ottenuti anche in termini di costo unitario) a fronte dei costi
complessivi per mantenerne l’attività. Questo mette al riparo gli elettori dai
costi occulti della politica e permette di adottare correttivi sulla scorta
della conoscenza.
·
I legislatori delle “Parlamenti deliberativi”
possono indicare quali incarichi sono superflui e attivare il depotenziamento
automatico che in tre anni porta la carica indicata a non poter percepire
alcuna entrata sotto qualsiasi voce.
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PENSIERI ISTANTANEI
Massima del truffatore.
Ogni
scorciatoia per ottenere più degli altri si rivela una trappola.
Se
volete utilizzare le scorciatoie lasciate che altri cadano in trappola nelle
vostre.
Antonio
CAMPO 2011
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